L ANDO D EGOLI
Sulla caratteristica della jacobiana dei sistemi lineari irriducibili di quadriche
Annales scientifiques de l’Université de Clermont-Ferrand 2, tome 91, série Mathéma- tiques, n
o24 (1987), p. 65-79
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SULLA CARATTERISTICA DELLA
JACOBIANA
DEI SISTEMI LINEARI IRRIDUCIBILI DI
QUADRICHE
Lando DEGOLI
Summary :
A necessary and sufficient condition is shown in ordre that a linear
system
ofquadrics
inSr ,
irreducible of first and secondkind,
has aJacobien
with characteristic r - k.1- Nello
spazio
linearecomplesso
diSr
dicoordinateproiettive xi (i
=0,1, ..., r)
si assumano d + 1
quadriche
lin earmenteindipendenti :
con :
Il sistema lineare
Ld~m
di dimensione d eJacobiana
di caratteristica m è espressodall’equazione :
mentre la matrice
Jacobiana
ad r + 1righe
e d + 1 colonne :si suppone abbia caratteristica m.
Sovente por remo,
quando
m r , m = r - k e il sistema sarà indicato conLd/r-k-
Quando
laJacobiana
è indenticamentenulla, l’intero Sr
èluogo
dipunti coniugati rispetto
a tutte lequadriche
del sistema. Se laJacobiana
è di caratteristica r - k unpunto generico
P èconiugato
con unSk-
Il
problema
di determinare i sistemi lineari diquadriche Ld~r-k
èpiuttosto complesso
inquanto
i sistemi subordinatipresenti
inLd~r-k
sono didiversa natura.Per riuscire a dare una
risposta definitiva a
tale annosaquestione
abbiamo suddiviso i sistemi in : riducibili e irriducibiti equesti
ultimi in : irriducibili diprima,
di seconda edi terza
specie.
Diremo che un sistema lineare di
quadriche Ld/m
è riducibilequando
esistono inesso dei sistemi
subordinati, privi
diquadriche
in comune : .ed eventualmente p
(p ~ 0) quadriche
funzionalmenteindipendenti,
in modo dasoddisfare alle
uguaglianze :
In caso contrario sarà detto irriducibile.
Diremo che il sistema lineare
Ldlm
è irriducibile diprima specie quando
tuttii suoi sistemi subordinati :
soddisfano alla
disuguaglianza :
Lemma
Se il sistema
Ldlm
non è riducibile e nemmeno irriducibile diprima specie
allora esistono in esso dei sistemi subordinati :
che
formano
una catena nel senso cheLd 1
ha almeno unaquadrica
in comune con unaltro,
adesempio
2 loro sistema unioneLa
ha almeno unaquadrica
in communecon un terzo, ad es.
Ld ’ il
3 sistemaLb
unione diLa
con 3 ha almeno unaquadrica in
comune con unquarto
ecos via fino
ad esaurire tuttoLd.
Dimostrazione
Consideriamo un sistema
Ld~m ,
che non sia riducibile e nemmeno irriducibile diprima specie.
Allora essopossiederà
almeno un sistema subordinato(m di)
con m.
Consideriamo le
d-di quadriche restanti,
che formano un sistemaed osserviamo che p non
può
essere m -m i ,
altrimenti il numero dellequadriche
funzionalmente
indipendenti
diLd/m
sarebbe :m,
+ pm,
+~m-m )
ossia .m 1
+ p m, mentre esse sono : m.Non
può
nemmeno essere p xm-m i perchè
i due sistemi subordinatiLd i 1m i
ed non aventi
quadriche
in comune,soddisferebbero
alleuguaglianze :
e
perciò L di m
sarebbe riducibile control’ipotesi.
Dunque
dev’essere p > m -mi.
Ciòsignifica
chequalche quadrica
tra le d -di
rimanenti ha un
legame
funzionale con almeno unaquadrica
diLd1 1m L
, altrimentiil numero delle
quadriche funzionalemente indipendenti
di sarebbe > m, il che èimpossibile.
Perciò esiste un sistema 2 2 , che ha delle
quadriche
in comune con_
Indichiamo con
LaLn il sistema-unione di Ld1/m1
e di econsideriamo le d-a
quadriche
rimanenti diLd/m
linearmenteindipendenti. Queste quadriche
formano un sistemaLd-a-I/q
con q > m-n pergli
stessi motivi diprima.
Perciò esisterà un sistema
Ld 3 1m 3
che avràqualche quadrica
in comune conLa/n’
mentre le altreapparterranno
adLd-a- i/q.
Proseguendo
in tal modo sigiunge
ad esaurire tutto il sistema lineare ’Dunque Ld/m
risulta un sistema irriducibile nelquale :
formano una catena.
Entro
Ld potrà
anche esisterepiù
di una catena.2 - Tra i sistemi subordinati
(mi di)
di un sistema lineare diquadriche Ld~m ,
ve ne sono alcuni diparticolare importanza
deltipo Lh/h (h m).
Infatti
poichè
lequadriche
linearmenteindipendenti
del sistemaLd~m
sono d + 1 equelle
funzionalmenteindipendenti
sono m, ciòsignifica
che devono esistere :legami
funzionalicompatibili
eindipendenti
tra lequadriche
deltipo :
Le
quadriche
checompaiono in ognuno
diquesti legami
individuano un sistema subordinato diLd~m
deltipo Lh/h (h m).
Dagli
slegami
èpossibile
in :modi estrarre d-m+ 1
quadriche
in funzione delle rimanenti mquadriche
tuttefunzionalemente
indipendenti.
Possono darsi due casi :
combinazioni ve n’è una almeno in cui le d - m + 1
quadriche
risultano funzioni di tutte le altre mquadriche
funzionalmenteindipendenti,
e
perciò questi
sistemi lineari subordinati sono tutti deltipo Lmjm’
.In ciascuno di
essi,
ferme restando le mquadriche
funzionalmenteindipendenti, compaiono
di volta in volta successivamente tutte le altred-m+
1quadriche. Quando
ciò accade il sistema
Ldlm
sarà detto irriducibile di secondaspecie.
b)
Se il fattoprecedente
nonsuccede,
alloracompaiono
in tutte le(
combinazioni relative ai sistemi subordinati dei sistemi
Lhlh
con h m.In tal caso il sistema
Ld/m
sarà detto irriducibile di terzaspecie.
’
’
I Teorema
Condizione necessaria e
sufficiente affinchè
un sistema lineare diquadriche
r)
diSr,
irriducibile diprima
o di secondaspecie,
sia aJacobiana
dicaratteristica r - k
(k >_ 0)
è che lequadriche
del sistema che passano per unpunto generico
diSr
abbiano in comune unSk
+ 1.Dimostrazione
Dimostriamo innanzitutto la sufficienza.
Se tutte le
quadriche
di un sistema lineareLd
diSr ,
che passano per unpunto generico P,
hanno in comune unSk + 1
è evidente che ilpunto
P ha perconiugato
lo stessoSk + 1 rispetto
a tutte lequadriche
del sistemaLd-1 , passanti
per P. Un’altraquadrica
diLd ,
nonpassante
perP,
non contiene ovviamente 1’Sk +
i ilquale
nongiace
nemmenonell’iperpiano polare
di Prispetto
aquesta quadrica,
altrimenti P starebbe nellaquadrica.
Perciòl’iperpiano taglierà "Sk +
1 in unSk
equindi
ilpunto
P ha perconiugato
unSk rispetto
a tutte le
quadriche
del sistemaLd.
Ciò
significa
che laJacobiana
è di caratteristica r -k,
come volevasi dimostrare.Dimostriamo ora la necessità.
Consideriamo il caso
particolare
k = 0 e dimostriamo per ora che :«Se il sistema
Ld
irriducibile diprima
o di secondaspecie
è a Jocobiana di caratteristica r, lequadriche
del sistema che passano per unpunto generico
diSr
hanno in comune una retta.Facciamo innanzitutto
l’ipotesi
che il sistema lineare sia irriducibile diprima specie.
Se la
Jacobiana
è di caratteristica rsignifica
che tutti i determinanti d’ordine r+ 1 estratti dalla matrice sono identicamente nulli.Consideriamo il determinante individuato da r + 1
quadriche qualsiasi.
Potremo
scegliere,
senza nuocere allageneralità,
leprime
r + 1quadriche
del sistemae si avrà :
I minori di ordine r estratti da
qualsiasi
matrice formata con r colonne deldeterminante D non sono tutti
nulli,
altrimenti esisterebbe entroLd/r
il sistema subordinatoLr-l/r-1
control’ipotesi
cheLd
sia irriducibile diprima specie.
E’dunque
necessario cheuno almeno di
questi
numeri si a ~ 0. Possiamo supporre che sia il minore ottenuto eliminando da D l’ultimariga
e l’ultima colonna : lo indichiamo conAr.
Prendiamo in considerazione la matrice estratta da D formata con leprime
rrighe
ed indichiamo con :i minori d’ordine r che si
ottengono
sostituendo allaprima,
seconda ecc. colonna diAr
l’ultima colonna della
matrice,
combiata di segno.Poichè il determinante D è identicamente nullo le r + 1
quadriche
sonofunzionalmente
dipendenti.
Siavrà, scegliendo
unaquadrica generica,
adesempio f. :
Questa
relazione vale comunque siscelgano
le r + 1quadriche
linearmenteindipendenti
in seno adLd.
Ma non è maipossibile
chegruppi
diquadriche
linearmenteindipendenti
diLd
in numero r + 1 siano funzionalmentedipendenti,
altrimentiesisterebbe entro
Ld
almeno un sistema subordinatoLd L 1m L
con m, r control’ipotesi.
Quindi
unaeguaglianza analoga
alla(2)
èimpossibile
con un numero diquadriche
linearmente
indipendenti
r + l.Derivando la
(2),
si ottiene :Sistema di
primo grado
da cui si ricavano le derivateparziali
di F :Consideriamo un
punto
x diSr
di coordinate xo,xl,
...,xr
e siax’
(X,O, x,1, ..., X,r)
il suoconiugato rispetto
a tutte lequadriche
del sistema. La retta che unisce i duepunti
è data da :Sostituendo
le(5)
in tutte lequadriche
si ottiene per laquadrica generica f :
perchè
i termini 2aik
xi x’k
sono nulli essendoconiugati
ipunti
x e x’m °
Sostituendo
le(6)
nelle(2)
equindi derivando rispetto
et2
si ha :Derivando le
(6)
si ha :Sostituendo
nelle(7) :
e infine per la
(4) :
Le
(8)
sono delle identitàrispetto
ati
et2.
Perchèqueste
due identità coesistano occorre e basta che sia :n ¿ , A ,., , "’.. B.
con c costante nel nulla.
Infatti nelle
(8)
le variabiliti
et2 compaiono
soltanto nei determinantiA05
...,Ar-1~ Ar
che risultano anche funzioni omogenee dello stessogrado
inti
et2
ed inoltresappiamo
che uno solo al massimo è nullo.Al
rapporto tl
/t2
si possono dare infiniti valori apiacere
ed inparticolare
sipossono fissare i valori in
corrispondenza
deiquali
ciascuna delle(8)
dàorigine
ad unsistema
algebrico
diprimo grado
ad requazioni
ed rincognite.
Queste
ultime in entrambi i sistemi risultanogli
rrapporti
dellefk(x)
odfk(x’) rispetto
ad unaqualunque
di esse, adesempio rispetto
adfr(x)
edfr(x’).
Si tratta cioèrispettivamente
deirapporti :
1Poichè i coefficienti ed i termini noti di
queste equazioni
sono sempregli
stessiAO, Al,
... ,3 Ar-1, Ar
in entrambi isistemi,
le due soluzioni che siottengono
sarannole stesse. Si avrà :
Ma tale
uguaglianza
è verificata solo se :Con c costante non nulla.
A
rigore
nel caso che unodegli Ai (i
=0,1, ..., r)
delle(8),
adesempio
~ (0 j r),
fosse nullo non sarebbepossibile
per la solaquadrica fj
dedurre che :Ma,
in tal caso, consideriamo tutte le rquadriche,
le cui derivateparziali compaiono
in
A-
e la matrice formata con le colonne del determinanteD,
in cuicompaiono
dettequadriche.
Sappiamo
che almeno un determinante di detta matrice è non nullo. Denominiamoquest’ultimo
conA’r
eripetiamo
ilragionamento già
fatto usando alposto
diAr
ildeterminante
A’r.
Otterremo cos i determinanti :e
giungeremo
a conclusionianaloghe,
cioè alle formule :Ma
questa
volta anche laquadrica f
soddisfa alle(12) perchè Ar
non è nullo.Ripetendo
ilragionamento
perogni A- =
0 si ottiene sempre lo stesso risultato.Pertanto
ogni
eccezione è rimossa.Se ne deduce che tutte le
quadriche
del sistemaLd
che passano per unpunto
x,passano anche per il suo
coniugato
x’ ereciprocamente.
Se x è situato nellaquadrica fp
si avrà : ,
e per le
( 15) :
e
quindi :
e
per la (6) :
dove y è il
punto generico
della retta x x’.Dunque
la retta inquestione appartiene
allaquadrica fp.
Se ne deduce che tutte lequadriche
che passano per xcontengono
la retta x x’. ,Ora
supponiamo
che il sistema lineare sia irriducibile di secondaspecie
semprenell’ipotesi
che la caratteristica sia r d.Esisteranno
quindi
d - r + 1legami
tras le d + 1quadriche,
da cui dovrà esserepossibile
estrarre d - r + 1quadriche,
adesempio :
in funzione delle altre r
quadriche
funzionalmenteindipendenti :
in modo che in
ogni equazione compaiano
tutte le rquadriche
funzionalmenteindipendenti.
Si otterranno cos d - r + 1 sistemi subordinati deltipo Lr/r
in ognunodei
quali,
ferme restando le rquadriche
funzionalmenteindipendenti, compariranno
successivamente tutte le altre.
Ognuno
diquesti
sistemi lineariLr~r
risulta irriducibile diprima specie.
Infatti esso non
possiede
sistemi subordinati conmi
rperchè,
se cos fosseo le r
quadriche fo ,f 1,
...,fr
funzionalmenteindipendenti
risulterebberolegate
traloro,
il che è
assurdo,
oppure alcune di esse sarebberolegate
con una dellequadriche
fr ’ fr + ~ ’
...,f d
equesta quadrica
risulterebbe funzione di un numero delleprime
r,contro
l’ipotasi
che il sistema sia irriducibile di secondaspecie.
Questi
sistemi subordinatiLr~r
possono essere evidenziati dalleequazioni :
mentre il sistema risulterà :
Se
imponiamo
allequadriche questi
sistemi di passare per unpunto generico
P disr ,
avrà :e infine :
...
dove con
fi(P) (i
=O, l,...,d)
abbiamo indicato i valoricomplessi
che assumono lequadriche
nelpunto
P.In tutte
queste equazioni
lequadriche
sono sempre le stesse.Per la
prima parte
del teorema lequadriche
di ciascuno dei sistemi subordinati che passano per P hanno in comune una retta per P.Questa
retta è sempre la stessa in tutti i sistemi.Infatti se cos non
fosse,
indichiamo con PI eP2
due rette comuni allequadriche
di due
qualsiasi
sistemilineari,
adesempio
ilprimo
ed il secondo.Il sistema subordinato individuato dalle
quadriche
funzionalmenteindipendenti fo , fr-i :
per le
(13)
avrebbero in comune sia la rettap j
che la rettaP2
eperciò
avrebbero unpiano
.tangente
in comune : ilpiano
Ma allora il
punto
Prispetto
allequadriche
del sistema :avrebbe per
coniugato
una retta e la caratteristica del sistema sarebber-l, ci6è
le rquadriche
non risulterebberopiù
funzionalmenteindipendenti,
il che è assurdo.Quindi
occorre che la retta comune per P sia sempre la stessa in tutti i sistemi.Ma se la retta è sempre la stessa e passa per tutte le
quadriche
diLd
aventi in comuneil
punto P,
il teorema è dimostrato.Supponiamo
ora che laJacobiana Ld
abbia caratteristica r-k. Ciòsignifica
che unpunto
x diSr
ha perconiugato
unSk rispetto
a tutte lequadriche
diLd.
Il sistema
Ld
sarà intersecato da ungenerico Sr-k
che passa per x secondo unsistema lineare
L’d
diquadriche
diSr-k ,
che a sua volta intersecherà 1’Sk
in unpunto x’ ,
che risulta ilconiugato
di xrispetto
a tutte lequadriche
diL’d.
Potremo
scegliere
per coordinate diSr-k
lexo, xl,
...,5 Xr-k ,
annullando tutte le altrecoordinate,
cioè scrivendo :Le
equazioni
dellequadriche fog f~, ..., fd
diSr-k
saranno deltipo :
Le derivate
parziali :
per
xr-k
+ 1 =xr-k
+ 2 = ... =xr -
O saranno tutte nulle. LaJacobiana
delsistema
Ld :
sarà identicamente nulla.
Essa non
potrà
avere caratteristicasuperiore
ad r-kperchè
il numero delle suerighe
è r-k +1 ,
essa nonpotrà
avere caratteristica inferiore adr-k ,
altrimenti ilpunto
xavrebbe per
coniugato
unSg
con g > 0 e non solo ilpunto
x’.Ne segue che il sistema
L’d
diSr-k
ha caratteristicar-k, questo porta
allaconclusion e, per la
prima parte
del teorema, che lequadriche
diL’d ,
che passano per x,avranno in comune la retta x x’.
Poichè
possiamo
dire la stessa cosa per tuttigli Sr-k
che passano per x, se ne deduce che lequadriche
diLd ,
che passano per x, avranno in comune 1’Sk +1 congiungente
il
punto
x con I’Sk.
In tal modo il teorema risulta
completamente
dimostrato.BIBLIOGRAFIA
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DEGOLI L. «Sui sistemi lineari diquadriche
riducibili ed irriducibili a Jacobiana identicamente nulla». Collectanea Mathematica - vol. XXXV Fasc. 2 - 1984 - 131-147 - Barcelona.Reçu
en octobre 1986.Université de Clermont
II,
U.F.R.Sciences, Mathématiques Pures,
63170Aubière,
France.Indirizzo dell’autore : Via