S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
C ARLO S OMIGLIANA
Sopra l’equilibrio di un corpo elastico isotropo limitato da una o due superficie sferiche
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 1re série, tome 4 (1887), p. 101-172
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SOPRA L’EQUILIBRIO
DI
UN CORPO ELASTICO ISOTROPO
LIMITATO
DA UNA O DUE SUPERFICIE SFERICHE
MEMORIA
DEL
DOTT. CARLO SOMIGLIANA
Nella
presente
memoria ho dato delproblema
dell’equilibrio
di una sfera elasticaisotropa
senza ricorrere a
sviluppi
inserie, supponendo
conosciutele
forze,
cheagiscono
in tutte leparti
del corpo e allasuperficie
noti: 1.°gli spostarnenti
2.0 le forze esterne.In
seguito
ho fatto unaseniplice applicazione
delmetodo delle
immagini pel
caso di un corpo limitato da duesuperficie
sferiche concentriche.Mi sono
giovato
in granparte
del metodo diintegra-
zione di cui si
parla
nel mio lavoro :Sopra
1’equilibrio
di un corpo elastico
isotropo (lvuovo
Ci’n¿ento1885,
Fasc.
Marzo-Aprile
eseguenti ) .
r) Il presente lavoro era già terminato quando il sig. Prof. Cer-
ruti comunicb alIa R. Accademia dei Lincei ( Giug no 186 ) il suo
interessante lavoro: Sulla deforinazione di una sfera omogenea isotropa.
Tuttavia alcuni dei risultati, a cui sono arrivato, forse non saranno
affatto inutili per lo studio del problema proposto.
Dalla teoria dei
parametri
ditferenziali si ha la se-guente
formula :in cui
U, V sono
funzioniqualsiasi,
e£j
indica ilpriulo parametro differeiiziale, A,
il secondo. Quando si fa uso di coordinatepolari p , 8 ,
T 6 noto che si haPoniamo ora nella
(1) U ~W,
ammettendoinoltre che si abbia
3~ W =0;
avremopoichè A. p--6,
Si ha
idoltre,
avendoriguardo
allaequazione
ossia
105
D’ altra
parte
essendo si haquindi,
acagione
della formulaprecedente,
eJ osservando la
(2)
si ha ancheE flcile vedere che la funzione
ove c , c’ sono costanti 6 1’ unica la
quate
soddisfi allaequazione
quando ð2
W - 0 .Indichiamo ora con u, v, w le tre funziuni che rap-
presentano
Iecottipoiienti
secondo un sistema di coordi-nate cartesiane
(
coll’origine
nelpolo
delle coordinate p ,0 , T )
dellospostamento
di unpunto ( ~ , y , z )
diun corpo elastico
isotropo ;
eponiamo
ove
W, « , j~ , y
sono funzioniche,
oltre alle solite con- dizioni di monodromia econdnuita)
nellospazio S
socl-disfano alla
eqaazioue
e sono sempre finite. Se chiamiamo 0 la dilatazione cubicabiamo
A
cagione
delle(3) (4) poi
si vede subito chee sono cosi soddisfatte
quelle eqnazioni
che sono caratte-. ristiche per le
funzioni,
che debbonorappresentare
ladilatazione cubica e
gli spostamenti
delleparticelle
di uncorpo elastico
isotropo, quando
le forze interne sononulle .
Vediamo ora coine,
supposte
note7 , £ pos-
sibile determinare
la
W in modo che vengano soddisfatte leequazioni
indefinitedell’equilibrio,
lequali, supponendo
nulle le forze che
agiscono
nell’ internoX , Y , Z,
sono107
ove per brevità si 6
posto
essendo7. , p.
ledue note costanti del
potenziale
delle forze elastiche.Ponendo nelle
equazioni precedenti
per U. ) v , I w leespressioni
date dalle(5)
si ha0ra £ facile vedere che
qualunque
sia la funzione W si ha la formulaed altre due
analoghe
che si deducono daquesta
mu-tando x
iu y
ed in z. Sostitueudo i vaiori che cosi siottengono
per nelleequazioni
(6), moltiplicando queste
perrispetuvamente
esommando,
si ottieneove c 6 costante
rispetto
a p.Supponiamo
che esista anvalore po di p tale
che,
per assuma un v alore12, indipendente
da 0 e cp eprendiamo c=g i2o
* Laequazione precedente potra
scriversida cui
integrando
.
L’espressione
del secondo membro soddisfa allaeqnazio-
ne difatti se
poniamo
abbiamo
einoltre
Ora si ha
e poiche
abbiamo"
integrando
due volte per animesso che perpl-po si abbia
otteniamo
e quindi
AI(p ~F)=====0, quindi A,W-0.
Dalla equaz10ne
(~),
se deriviamorispetto
adavendo
ri-tiat,do
alla(7),
riotteniamo Ieequazioni (6);
epper ô
leespressioni (5),
in cui W ha il valore trova-to
(9),
soddisfano eS-ttivamente alleequazioni
indefinitedell’
equilibrio, quando
le forze cheaniscono
nell’internosono nulle.
Faremo ora sulle funzioni della forma della W
qual-
che considerazione che ci
giovera
inseguito.
Intantopossiamo
enunciare ilseguente
teorema :«Se L2 6 una funzione delle variabili p , la
«
quale
in un cPrtointervallo,
in cui 6 compreso 1’altroc da po a
p, 6
atta allaintegrazione rispetto
a p, sod-t disfa alla
equazione
ekper prende
un« valore
indipendente
da 0 e p, e inoltre T 6 una co- c stante tale che per~ la funzione
~c soddisfa nell’ intervallo considerato alla
equazione
K e all’ altra
~ inoltre
per p=po
E
chiaro ora che una nuova costante per laquale
siabbiano , quando
p==,o. , relazionianaloghe
aquelle
che si avevano per T, cioesi
potra,
acagione
della(11), procedere rispetto
a Wcome si 6 Mto colla ; e
otterremo ( poich6
perXV-0 )
una nuova funzione W’ data dalla formulao anche mediante una
integrazione
perparti
la
quale
soddisfa allaequazione 1,2
W====0 ed all’ alt-raequazione
di secondo ordine linearerispetto
a p« Se t2 6 una funz’one di
p , 9 ,
laqiiale
in un« certo
inter-vallo,
in cui 6 coinpreso 1’ alira da p~ a o )« 6 atta alla
integrazione rispetto
a p, so(ldisfa alla eq»a-« zione
A2 t’ --o
e perprende
un valore Q1 indi-«
pendente
da 0 e p; inoltre 7, , T2 1 ... r sono n co-« stanti tali che per p -I- po si abbia
« la funzione
« soddisfa nello
spazio
considerato allaequazione
e ad un’altra
equazione
differetiziale lineare di ordine« ~
rispetto
a p, chepu6
scriversi~ in cui le
Ao ,
3Ai , ... An
sono funzioni si m metriche~c delle costanti r, , , r3 ) - ... - La funzione
~n
inoltre,~c
puo
considerarsi come la somma di n funzioni dellac~ foriiia di
BV l’ poiche ponendo
113
« mediante
integrazioni
successive perparti
si ha(*)
,
Dimostrer6 ora alcune formule che sono assai utili per formare le derivate
rispetto
ad x, z, y clelle finzio- ni W. Dalle(10),
derivandorapporto
ad cc, abbiamoe per la
(7)
e) Questa formu1a si verifica facilmente per n-2 , n=~ ; poi si
vede che se 6 vera per n 6 vera anche per ~4-i , avendo riguardo
alla identita
per p
Ora
poichè
per si haqualunque
siano i v alori di 8 e 1>, si vede che si dovrà avere an-
che per
Abbiamo cosi le formule
cio6: per derivare
rapporto
y, z ulna funzione W basta derivare la funzione sotto il segno d’integrazione
e mutare z in
’t’+ 1 .
115
.
Per le
componenti
u , v , w dellospostamento
di unaparticella (x’ y’ z’)
di un corpo elasticoisotropo S,
limi-tato da una
superficie
s, ho dimostrato(*)
delleformule,
le
quali,
nel casoparticolare
che il corpo sia una sfera col centro nellaorigine
dellecoordinate,
si riducono alleseguenti :
in cui a indica la
densita ,
~.°--1~( ~"’ ~ )~ + (y_y’)2 + (~2013~’)~
(~ la dilatazione cubica nelpunto ( .x , y , z ~ , X , Y , Z le forze
cheagiscono
nell’interno, L , M ,
N lesuperficiali .
Dalle formole
precedenti poi
si deduce() Nuovo Cimento Fascic. Marzo-Aprile 1885.
formula dovuta al
prof.
Betti.Cominciamo a considerare il caso, in cui si conoscono
i valori
supeifieiali di u , v , w
e le forzeX, Y , Z .
Secondo il metodo di
integrazione
che ci siamoproposti
di
seguire,
bastera determinaregli spostamenti
che avven-gono nella sfera
quando X
Y = Z =0,
ed alla su-perfici e
A
cagione poi
della simmetria del corporispetto
aitre
assi
basterà determinare ilprimo
diquesti
tre sistemidi
spostamenti (che
indicheremorispettivamente
conI,
>’11 172~i
1~3 rs ~3 , poich~ ) gli
altri sipotranno
dedurre da
questo
con sostituzioni circolari.Le formule
(5)
del n. I. danno subito il modo di determinare’1;
difatti 6 noto cbe la funzione6
Inonodroma,
finita e continua colle sue derivate nellospazio S,
soddisfa allaequazione A~-0,
ed allasuperfl-
Cie
prende
i valoridi !
rquindi
nelle(5) potremo
porre,Possiamo inoltre
prendere
e allora si haquindi
Ie coadizioniper
p-0
sonosoddisfatte,
essendo u un numero semprepositivn .
Perci6 avremo
Osservando
poi
chegli spostamenti
S.N.
soddisfano alle
equazioni
indefinite dell’equilibrio,
quan- doX , Y ,
p Z =0 , poichè A, Wi
=0 ,
si vede subitoche si avrà:
Le
espressioni
~~ ’2 ,~3)’)3 ’3
sarannoanaloghe
a
queste;
in esse alposto
diWt
f avremo due funzioni~V"~’~
date daQueste tre funzioni
Wa
sono le derivaterispetto ad x, y, z rispettivamente
di una stessa fun-zione
V;
difatti seponiamo
119
a
cagione delle (12)
si vede subito chee la V rientra nel
tipo
di funzioni cuiappartengono
3
W2 W3
equindi
si ha ancheA.
V -- 0 .Poniamo per brevity
si vede facilmente che H espressa per
P, ’ ,P
ep’, 6’, p’
4 fanzione del
prodotto pp’
e di cos 1’. Quin4i se nell’in-tegrale
dellaespressione
di V facciamo la sostituzione di variabiliabbiamo
epper6
anche V ~ funzione delprodotto
pp’
e di cos 1;ne viene che sara simmetnca
rispetto
a p ep’,
equindi
avremo per essa le due
espressioni
Nei secondi membri di
queste ugua-liaiize 1’esponen-
1
l , , ,
te
a -- 2
2 e certaolent e frazionariopoich6
a e semprepositiva
e >1 ; quindi
net differenziale daintegral
avremo dei radicali di
funzioni,
in cuigli esponenti
dellevariabili
dipendono
dal valore numerico di 7. Circa que- sto valore sipuo
osservare che se indichiamo con E il modulo di elasticita econ [A’
il coeffloiente diPoisson
ysi ha
da cu i
Ora il
coefllciente I
varia per i diversicorpi (*)
ed 61
sempre compreso fra 0
e ‘ ;
si vedequindi
che apuo
variare(") V. p. e. V31ner-Lehrbuch der Experimental Physik Bd. I. §. 51.
121
fra 1 e co
(qnesti
estren1i naturalmenteesclusi)
Pren-I
dendo per
/
ilvalore 4
dato da Poisson edaltri,
0 l’al- Itro
date da Wertheim si trovaoppure
In
questi
due casiI’i nteb rale
della V si ridure ad unintegra;le iperelliitico.
In,iiehiat,iio con
A, , M N
le fbrzesuperficiali
cheprodurrebbero
nella sferagli spostacnenti (14);
la dilata- zione cubica 0j I diquesti
6e avremo
ed altre
espressioni ana10ghe
per le forzeAt , M, , N, ,
corrispondenti agli ’I.’
? . ~3 ~ ~3 ~
Le
espressioni
6na!i i per risultano corn-quando
le forzeX , Y ,
Z sononulle ;
la secon(lagli spostamenti prodotti
dalle forze X ,Y ,
Zquando
la su-perficie
della sfera 6 fissa.Cominciamo a considerare la
prima parte,
che indi-cheremo Pel teorema del Prof. Betti si ha :
ed altre due formule simili i per
gli integral!
Da
queste uguaglianze
se ne deduce unaquarta
che serve a trovare il valore della 9 e
quindi
mediantele
(12)
si hanno leespressioni
finali delle u, , v,, Sipuõ pero
arrivare allo stesso risultatopiu
breve-mente.
N 11 . d . A ..1 .
o
Nella
espressione
di. comparisce
il termme2013 ;
eZp
quindi
inquella
di U1 si avràquest’altro
il
quale,
per la formula diGreen, rappresenta
una fun-123
zione
monoaroina,
finita e continna colle sue derivate che nellospazio
interno della sfere soddisfa allaequazione A2==O ,
e che allasuperficie prende
i valori di u.Sorge quindi
naturale 1’ idea di servirsi delle(5)
e di porrepoi
cercare se sono soddisfattequelle
altre condizioni ne-cessarie
perch6
si possa determinare la funzione W che risolveconipletaineiite
ilproblema.
Derivando
la p rapporto
alraggio
R dellasfera,
abbiamo
posto
quindi
sullasuperficie s
e
potreiiio
scrivereda cui
Per
P’ 0
abbiamoed il valore
To
di ~’ perp ~ 0
saràed 6
quindi iudipendente
da 0’ ep’;
iiioltre per125
sono soddisfatte le coiidiziotii
e
percio prendetido
y hanno i valori
(15)
esaranno soddisfatte tutte le condizioni del
problema.
he(16) rappresentano dunque
la deform~~zione che avviene nella sfe) a S per eifett,o di una deformazionestipoi,ficiale data, quando
X=0 Y-0~--0 ;
ai secondi rnembripoi
si devono
aggiungere,
caIne è noto,quelle
fnnzioni lineari che servono a fissare laposizione
del corpo nellospazio.
Dalle
(16)
per la dilatazione cubicaSf
si deduceOra facilmente si vede
che,
essendo perp’-0
si
pu6
scrivereequindi
e finalmente
Consideriamo ora la seconda
parte degli
spo-stamen"Li u
v , w ; inquesto
caso,applicando
suecessiva-mente il teorema del Prof. Betti ai
gruppi
disposta- enti j , "1 , ; , Yii ,
1, , 13
1 yi., , 3 3accoppiati
conI siottiene
da cui
e
quindi
per la(13)’
Possiamo ora scrivere le
espressioni
delleponiamo
e indichinmo con
.t. , B ,
C i se;ondiintegrali
dei mem-bri a destra delle
uguaglianze (17).
Sostituendo nelle(13)
otteniamo°
129
Osserviamo ora che sulla
superficie s
si ha0-0,
edovendo essere anche
~~====0 ,
la funzionesi annullerà sulla
superBcie
s; inoltre si hae
poicM F
nellospazio
S 6 monoctroma finita e conti-nua colle sue
derivate, rappresentandola
colla formula diGreen,
abbiamoFacendo
gli
stessiragionamenti
per 1Pespressioni
Per fare una
applicazione semplicissima
diqneste
formule consideriamo il caso di una sfera
sogrgetta
all’azione della
geavltà,
meiitre la suasuperficie
6 te-nuta fissa .
Avremo, preii(lendo
I’ asse delle x direttopositiva-
mente secondo la direzione delta
gravity X== , Y===0
Z#*0 e dalla
(18)
Ora dalla teoria delle funzioni
potenziali
si hapoichè
laprima espressione è
]a funzionepotenziale
diuna sfera omogenea di density 1 nel punto interno,
p’ , F’ , p’;
la seconda il valore della funz.onepotenziale
1 1 . I. R
stessa nel
punto IDO up wata per p .
P ’ P
Inote si ha
e inoltre
Si vede
quindi
6 simmetncarispetto
a P ep’;
percio
sipu6
scrivere(’) t facile verificare le seguenti identity
da queste, osservando che si deduce
e quindi
Invece di considerare
1’intebrale
esteso a tutto S della consideriamo 1’integrale
esteso ad unasfera
S,
concentrica e diraggio
R chepoi
faremotendere ad Avremo
osservando che
Ora si ha (lalla teoria delle ftinzioili
potenziali
perp’ > R,
’supposto
l’ asse delle x coincidente coll’ assepolare;
quindi
e iinalmeute
Facendo
R1 ==
R edintegrando
Pe"rciô
sostituendo
questa espressione
nelle(19)
e osservando la(20) si ha
Da
queste
formule si deduce che per effetto della de- formazione tutti ipunti
si abbassano mantenendosi sullaverticale ; quelli
che si trovano sopra una sfera concen-trica a
quelta
dellasuper6cie prima
delladefoflnazione,
si trovano ancora sopra una sfera di
raggio uguale dopo
s. N. ,
zontale si deforma in una
paraboloide
di rotazione.Le tensioni
P , Q ,
y R che si esercitano sopra un ele- mento di una sfera concentrica allasupeificiale
sonoPer la componente normale
T~
della tensione super- ficiale si ha diqui
cioa: la tensione normale 6
positiva
al disotto delpiano
orizzont’de che passa
pel centro, negativa
aldisopra
eproporzionale
alla distanza daquesto piano.
Ill.
Se invece dai considerare lo
spazio
interno alla sfera S come occnpato dal corpo, consideriamo lospazio
ester-no,
possiamo
dalle formute trovate dedurre facilmente la soluzione delproblenia
anche perquesto
caso.L’l
fnnzione p
conseiva anche inquesto
caso la stessaespressione
ove ora R e
p > R , e per prende
ilvalore zero. Quindi si
puo prendere
con
poiche
per siha )p ==-O,
x e sono soddisfattequelle
altre condizioni che
prima
erano soddisfatte perAnalogamente
avremopoichè
ora la norinale 6 diretta in sensocontrario
equindi
e, poich6
Le formule
(17) valgono
anche Inquesto
caso,purchè
si intenda che V abbia il valore
(21),
e cosi pure le(18) ,
collasupposizione.
137
IV.
Consideriamo ora i] caso in cui alla
superficie
si co-noscono Ie forze
L ~ m
I N esupponiamo,
per ora,X==OY===OZ~=0;
considpreremogli spostatnenti u,v,w
come
composti
di treparti
dovute ciascuna ad una dellecomponent! L,
N mentre Ie altre due sono nulle. Acagione
dellasimmetria,
determinata laprima
diqueste parti,
si avranno le altre con sostituzioni circolari.Cominciamo a supporre
M7=0 ~
N=0 eponiamo
i valori
superficiali
di A saraunoquelli di -
RL,
all’in-p-
fuori di una funzione lineare delle coordinate x, y , z ;
e in tutta la sfara avremo
A
A==0 .Consideriamo ora
gli spostamenti
Ove
Vi
e U sono funzioni che soddisfanol’equazione
Avremo
superficiale
di una sfera diraggio
p concentrica alla su-perficiale,
cio6ponendo
si ha
Poniamo ora
da
queste
ultimetre,
con unprocedimento già
usato altrevolte,
si deduce .e
qtiindi
acagione
della(23)
Abbiamo cosi per determinare
U , V,
le due equa- zieni(23) (24)
leqaali ,
per quanto abbiamo visto atn. I. sono tali che possono essere soddisfatte con fun- zioni che soddisfano anche alle
equazione Â2==O.
Osser-vando che
per p=0
si haA~==0~
eda cui
e quindi
Queste
espressioni
diU ,
V sono della forma delle fun- zioniW.
che abbiamo considerato al n. I.Le
quadrature
checonipaiono
nelle forn1ule prece- denti si possonoeseguire;
difatti se si ponesi trova
equindi
IPoniamo ora
supponendo
A2W =0 , ,;r 2::::::=:JO;
e facciamo in modo chegli spostamenti
.,,odd;,sfiiio allee inoltre
quindi
colprecedimento
solito si vede,che,
aSinche siano soddisfatte leequazioni
dell’eqailibrio ,
bastera che Wsoddisfi,
oltre che allaequazione A, BV ==0,
coll’altraPer le forze
F"(p) , G"(p) , H"(p)
abbiamoove
e
Noi dote r,.-ni tiorerno
V,
in modo che si abbiae avremo allora
Dunque
per determinare W eV,
abbiamo Ieequazioni (27)
e(28)
che si possonoscrivere,
sostituendo ai loro
valeric
a cui, sottraendo la seconda
primly
si pofsoiio so- stitui re queste a.ltieDa
queste,
eliminando si ricava1)I
qui
derivando si haSommando membro a Inembro
questa
u!timaequazione moitipiicata
per 2 colla(30),
e s)stitu(,,n(to n(,,Ilaprinma
delle
(31)
si ha fhiaimente per determinareI%~
la equa- zioneove si 6 iti(licato con n la
espressione
notaLa
(32) rispetto
a1la funzione e della forma delleequazioni
considerate nel n.I;
equindi, poichè
11soddisfa alIa
equazione Å2====O, ~ e
perP 0
si han=-0y potra
essere soddisfatta con unafunzione,
il cui secondoparametro
ùifterenziale sia pure zero . Confrontando la(32)
colla del 11-I,
determmeremo T , r’ponendo
da cui si ha
ove i
=== V -1 . t
ora facile vedereche , poichè
II perp=0
diventa infinitesimodelI. 0 ordine,
si ha perp-0
quindi
per i teoremi citatipotremo prendere
Questa
espressione comparisce compiicata
diimmaginari,
ma 6 assai facile vedere che
rappresenta
unaquantità reale, poicbe
T e z sonoiiiiti-iaoinari coniugati.
Tndicherenio per brevità ’- con 2,7
Tr,r, (ll)
laespressione
c "r, "
del secondo membro dell’ultima
equazione,
e avremoOsservando le formule
(12)
e leespressioni (25) (26)
di
U , Vi
si hae inoltre
e
quindi
e per le
(12)
potremo porreSostituendo
questa espressione
diV.
nelle(11)
avremoanche il valore di W.
Riassumendo
possiamo quindi
dire chegli sposta-
menti soddisfano alle equa-
ziotii dell’
eqmlibrio qU:lndo
esonoprodotti
nella sfera dalle forzesuperficiali
P, , P3 , (29) ;
restaquindi
a determinarsi il sistema dispostamenti provocati
dalle forze super- ficiali.~--P, ,
12013P, , -P3 .
*Per
questo
osserviamo che la formula(7) pii6
scri-versi
da cui si
deduce,
mutando V in149
e
quindi
osservando che si ha pongaquando
siabbiamo
Se ora
poniamo
ove
A,
avrerno, osservando Ie formulaprecedenti,
S.N. 9
e
quindi
insuperficie
ec.
Percio
"’ , v"’ ,
tv"’ soddisferanno alle condizionivolute?
se K soddisfa alla
equazione
Questa
equazione
6 della solitaforma,
ed 6 soddisfatta daDifatti la
equazione precedente
sipu6
scriverequindi
seponiamo
151
la
~’
dovrà soddisfare allaequazione
Ora osserviamo che si ha 1’ identith
che vale
qualunque
sia la funzioneA, purch6
per si abbiaInoltre data una funzione itella solita forma la sua derivata soddisfa alla
equazione
Applicando queste
due furrnole(a) (b)
si trova cliela
espressione
di F sipu6
scriveree
quindi
si haSe ora
poniamo
si vede immediatamente che la
(34) ~ soddisfatta; quindi
153
sostituendo il ;alore di B da
f
si haPer la
(35)
avremoquindi gli
si possono scrivere
ove
K , /’, V 1 ,
5 U hanno i valori trovat1.Si
pu6 anche
osservare che per Ie formuteprece(leiiti
per cui
gli spostamenti precedenti
si possono anche scri-vere
in cui eatrano soltanto le
quattro
funzioniMediante sostituzioni circolari e mutaado A nelle ana-
loghe espressioni
.si
ottengono gli spostamenti analoghi
aiprecedenti
quan-do si considera soltanto la forza
superficiale M,
o sol-tanto la
N;
sommando si hannogli spostamenti prodotti
nella sfera dalle forze
L , M ,
N all’ infliori di funzioni liueari dellecoordinate;
maqueste
si possono eliminare155
aggititigetido agli spostamenti
trovati delle funzioni li- neari dellecoordinate,
e determiuandone couvenientementeIe costanti.
V olendo ora considerare anche il caso in cui le forze
x ) y I Z
sono diverse da zero, conviene determinaregli spostamenti
ausdiari che servono ad etiminare i va-lori
superficiali delle u,
y v, w dalle(13),
eche ,
come6 noto, bastano a risolvere in
generale
ilproblema
1’
equilibrio.
Questispostamenti
si possono deterniinarecon
procedimenti anatogbi
aquelli seguiti
fin ora . Perbrevity lui limitero a dare le
espressioni
che risultanoper essi .
funzioni di
~~’ , ~/’ , z’, gli
f 41~i
t servono asono
in cui
che T ,
T , rcon A una funzione
qtialtitiqtie,
infiiie
forze
superficiali
cheprodarrebbero
nella sferasono
preciRamente
le157
ma ne differiscono per delle funzioni lineari
rispetto
allez ,
,1;’ , y’ , .~’ , poichè
sonoquindi applicando
il teorema del Prof. Bettiagli sposta-
inenti jj
si hae
analoghe uguaglianze
pergli
altri dueintegrali .
Ora se noi
ponÎéullo
e la funzione lineare delle
x’, y’,
z’ cbe si ha nel se- condo membro dellauguaglianza (35)
sipi14 scrivere,
all’ infuori di un
fattore 1-1
"
B4 "
quando
si pongaAnalogamente
nelle altre dueuguag1ianze
della formadella
(35)
si avranno le due funzioni lineariOra in
queste
funzioni laparte
chedipende
dalle costanti« , p , 7 , a , b , c £
della forma delle funzioni lineariarbitrarie,
che si debbono seinpre intendereaggiunte agli integrali,
e che vengono determinate dallaposizione
delcorpo nello
spazio;
le altrecostanti c, )
c ,03 in , n
si possono determinare estendenc3o al caso, in cui le forze
X , Y , Z
sono diverse da zero, alcune fortyiule date dalProf. Betti per
calcolarle, (*).
Queste
formule,
che si possono stabilire per un corpoqualunque soggetto
a forzequalunque
interne esuperfi- eiali,
iiel caso dellaisotropia
sono leseguenti:
da cui si deduce
C) Teoria della §. 6
Dietro
queste
considerazioni le(35)
e le altre dueanaloghe
bastano a risolverecompietamente
ilproblema
dell’
equilibrio.
Quando si abbia L=
0, i’4-0 ,
si avradunque
Applichiamo
oraqueste
formule al caso Ji una sfera che ruota cou veloci{à uniforme .9* aitorno ad unproprio
dia-metro. Prendendo q-Liesco per asse
delle z,
abbiamo(’) Queste formule T’i,,-Olvono in generate un pioblema che in casi
particolari per la sfera e rellissoide fL1 studiato dal Prof. Betti (1. c. ~. 7)
e dal Prof. Arz2la ( Deformazione di una ellissoide ec. Gioviiale di Mat.
v. XII ).
Le
quadrature,
checoinpariseono
nelle furnlzxle sta-bilite,
in questo caso sieseguiscono
facilmente avendorignardo
ad alcuti(.- forn1ule della teoria delle funzionipoienziali .
Se si indicano con
Vi
eV,
i valori interni ed esterni i ad una sfera S della funzionepoteniziale
si haQuindi abbiamo subito
Osservando i valori
di ii ,
n, si vede chenell’espressione
avremo 1’
integrale
della funzione
potenziale
per laquale
si hacome si
pu6
verificare coi solitinietodi ;
e osservandoinoltre che
Si trova cosi per
l’ integrale considerato,
e pergli
altri due
analoghi
checompaiono
in v e w.gli
altri termini che si hanno in~j ,
Y]t , ... non ag-163
giungono
nuovoespressioni agli integrali
ec. Sostituendo
questi
valorinelle
(35),
derivandorapporto ad x’ , y", z’
e soniman-do si trova
dove si ha
Servendosi delle formule
precedenti
si trovaquindi
in cui C 6 una costante. f
Le ei , ? 3 , A si calolano facilmente colle ibrmule
stabilite,
e si trovaSe si le derivate
rapporto
ad --,’ ,~’3
z’della
( 16)
equindi
si iut,tiquesti
valori nelle(35)
si trova chegli 1ntegrali
cercati sonoin cui le
costanti a, b,
hanno i valori se-gup-n ti
Nou 6 ora diiRcile verificare che
gli spostaiDentj (37),
in cui Ie costanti hanno
questi valori,
soddisfano effetti- vamente a tutte ie condizioni dealV.
Supponiamo
ora di avere un corpo limitato da duesuperficie
sferiche s e s’ che non sitagliano,
J n6 si toc-cano ; indichiamo con u.o , vo , w.
gli spostamenti
cberisolverebbero il
preblema
dell’equilibrio quando
ilcorpo fosse limitato soltanto da s. Questi sopra s’ non soddisferanno in
generale
alle condizionivolute ;
indi-chiamo allora con
ul , ~~’ gli spostarnenti
che so-pra s’
prenclono
valori contrari(o
sonoprodotti
da forzecontrarie )
aquelli
di vo , ~~ e soddisfano alleequazioni
indefinite dell’equilibrio
nel corpo limitato unicamenteda s’,
eaggiungiamoli
aiprecedenti .
Lostesso faremo
partendo dagli spostamenti 11)’0
che soddisfano alle condizioni
superficiali sopra s’
e alleequazioni
indefinite nellospazio
limitato unicamente da s’.Otterremo cosi delle serie
che, quando
sianoconvergenti,
soddisfano a tutte le con-dizioni del
problema.
Supponiamo che s
e s’ siano concentriche e che siconoscano i valori
superficiali degli spostamenti.
Premettoalcune
propriety
utili perquesto
caso .Si abbia una funzione di
quelle
che abbianio con-siderato
s. N. 10
ill cui al solito 8 e funzione di p ,
0 , ?
che soddisfa 1’equazione
esupponian1
11=0per p=0.
Fac-ciamo la seguente trasformazione
Avremo
Per valori
di p legati
dalla(a) -Vv7,,
hanno lo stessovalore, quindi
si haeio6 W e
W,
sulla sfera R hannogli
stessi valori. Ora la funzioneper la stessa
ragione prenderà
sulla sfera Agli
stessivalori di
W; inoltre, scrivendo p
alposto
di pi, si haDi
qui
si vede che nellospazio
compreso fra le sfereR,
e la soddisfa allaequazione
poichè,
per una notaproprieta
della trasformazione perraggi
vettorireci proci,
inquesto spazio
e ino1tre sono
so,-Illisfatte, rispetto
alla fun-zione
My
le stesse condizioni che si avevano perp-0
ri-spetto
alla equindi
la M 6 delta forma delle fun- zioni ~~piu
volte considerate. Abbiamo cosl il teorema:« Data una funzione
« la
quale
nellospazio
interne alla sfera diraggio
R A« monodroma finita e continua colle sue derivate
prime
« e soddisfa alla
eqiiaziotie ð2 ~---~--~ ,
la funzione che« nello
spazio
esterno alla sferagode
delle stesse pro-«
prieth,
si ammUaall’infiliito,
e sulla sferaprende gli
~ stessi valori di
Supponendo
ora diprendere
I’origine
nel centro co-mune alle due sfere
poniamo
supponendo
R’p ~ R ,
se ’R e R’ sono iraggi
delle due sfere.
Se p
6 la funzione cbe nellospazio
com-preso fra le due sfere 6 monodroma finita e continua colle sue
derivate ,
soddisfaall’ equazione ~1~
p ~ e sullasuperf cie prende
i valoridi ~ , possiamo
porrecon
l- .
RI ,E
facile vedere le relazioni che Ie ps ,p’s
hanno colle distanze inverse del punto
(p J 0 , p )
dalledue serie di
punti immagini
di( p’, 0’ , ~’ ~ rispetto
alledue sfere .
Prendiamo ora
con una
notazione,
il cuis1gnificato è chiaro ;
e suppo- niamoche as,
ys dentro lospazio
limitato dalla sfera R e nelpunto P 0
soddisfino alle condizioni ne- cessarieperch6
si possa determinareW3
in modo dasoddisfare alle
equazioni deirequilibrio
perAnalogamente prendiamo
supponendo
ora che nellospazio
esterno alla sfera R’e nel
punto
p=co , si abbiano le stesse condizioni per, ().., ,
*
Inoltre poniamo
Inoltre
poniamo
quindi
Poscia deterniineremo le
rin1anenti Us , Vs ,
7 U’, ,V’s
Iw’s
in modo che soddisfino alleseguenti
con-dizioni alla
superficie
Sostituendo in
queste equazioni
alle us , 2~~ , ... i loro valori((3’)
si ottienein cui al
posto
delle derivate di W’ si devono in- tendereposti
i valorisuperficiali (
perp-
ri-spettivamente )
delleespressioni
Ora per
quanto
abbiarno onde sod(1Ïsfare alle condizioni(y)
ed alle altre che si hannoper
le", (3, ...
*basterà
prendere
supponendo
le funzioni deiprimi
men1bri trasformate in coordinatepolari.
Le formule
precedenti
determinano le~~ , ~~ , ... yi~
e