R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
B RUNO P INI
Convergenza, fattori di convergenza, convergenza generalizzata per determinanti infiniti
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 17 (1948), p. 160-185
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CONVERGENZA GENERALIZZATA PER DETER- MINANTI INFINITI
Nota
(*)
di BRUNO PINI(a Bologna) (**).
Scopo
dellapresente
Nota è l’introduzione dei fattori di convergenza per i determinanti infiniti.Ricordiamo,
inproposito,
i
risultati essenziali
relativi ai fattori di convergenza per seriesemplici
emultiple.
Data una successionef" (P) ~
di funzioni definite su un insieme E dipunti
di unospazio
euclideo a unnumero
qualunque
di dimensioni: «Condizione necessaria e suf-m .
ficente affinchè la serie
Ln Un fn (P)
siaconvergente
su Eogni-
i
"
qualvolta
èconvergente
la serie u, è che esista una "fun-.
1
zione
positiva K (P)
su E per cui sia1
(HA.DAMARD).
Sepoi Po
è unpunto
di accumulazione diE,
nonappartenente
ad E :*
Condizione necessaria e sufficente affinchè la serie
i:,. u. f. (P)
1
"
sia
convergente
su Eogniqualvolta
èconvergente
la serieè
che,
oltre alle con-dizioni del teorema
precedente,
sia limf,, ( P)
= 1, n ----1, 2,...,
’ P-P,
.
PE PE
ed esista un intorno J del
punto Po
e un numeropositivo
K’(’
Pervenuta in Redazione il 22 Febbraio 1948.(**) Lavoro eseguito nel Seminario Matematico dell’ Università di Bologna.
«
tale che sia
f. (P) C K’
sull’insieme E’ = J. E »(CAR-
. i
"
MICHAEL -
TAKKNAKA ;
nellaformulazione più generale
di C.MooRE).
Queste
dueproposizioni,
dellequali
la seconda è alla basedelle definizioni
regolari
di sommazione(principio
di permanenza di G.HARDY) qualora
i fattori di convergenza venganoapplicati
a serie
oscillanti,
sono state estese alle seriedoppie
e successi-vamente alle serie
multiple ;
neriportiamo gli
enunciatigenerali
dovuti a in vista dell’
applicazione
che ne faremo nelseguito.
Data la serie n -pla
°
e la successione n -
pla ~ ti~
i.(Pj ~ ,
1i~, i~ , ... , in
=1, 2 ,
... ,di funzioni di un
punto
P variabile in un insieme ° E deltipo già indicato, poniamo,
perogni
numero naturale kC ~z :
e
analogamente permutando
in tutti i modipossibili gl’
indicidi à ;
le ridotte della seriemediante una trasformazione che costituisce una
generalizzazione
di
quella
diBRUNACCI-ÀBEL,
8i possono scrivere:(1) C. MOORE, Series and conrergeuce faOtU)’s », - Anioricati
Matheti atical soeiety- colloquium publications - XXII - 1938 - Cap. 1, nn. 13-~?.
dove con
S’i
~~ s’ intende la -sommaparziale
di(1)
di indici°
ii ,
ii~,..., in,
9 e si conviene dirappresentare
con leparentesi quadre
la somma di tutti i termini simili aquello
scritto otténuti sostituendo in tutti i modipossibili k
indici i coicorrispondenti
indici m.
Orbene : ~ Condizione necessaria e sufficente affinchè
(3)
sia
convergente (nel
senso comune di STOLZ ePRINCIRSP,’lm)
e per- chè le sue sommeparziali ait
’2.’’’’ ~"(P) , i, , i~ ~ ... , in
=1, 2, ... ,
yrestino limitate tutte le volte che la
(1)
èconvergente
con sommeparziali ,5;1 ~x~~~~ ;n , i, , i2,....,
5in = 1, 2 , .... , li mitate ,
è cheesista una funzione
positiva K (P)
su E per cui siae che per
ogni
numero naturaleC n
e, fissatok ,
perogni (n - k) - pla
di numeri naturalii, , i~ , .... ,
siano soddi-sfatte le condizioni :
’
ed (?) -
1 condizioni simili aquella
scritta incorrispondenza
atutte le
possibili permutazioni degli
indiciSe
poi Po è
unpunto
di accumulazione diE,
nonapparte-
nente ’
c Condizione necessaria o sufficente affinchè la
(3)
oltre checonvergente
e con sommeparziali
limitate perogni punto
P diE,
abbia sommaconvergente
alla somma di(1)
perP-Po
suE,
é
che,
oltre alle condizioni(5)
e(6),
sia :che siano soddisfatte le n
condizioni :
e che esista un numero
positivo
K’ e un intorno J diPo
per cui sia :sull’ i nsieme E’ = J. E ~ .
Orbene,
il determinanteinfinito, riguardato
come una seriei cui termini sono serie
multiple,
trascende le seriemultiple,
eciò avverrà di conseguenza per il
problema
dei fattori di conver-genza relativamente a
questo, rispetto all’ analogo problema
rela-tivo a
quelle.
Ricordiamo brevemente il concetto di
determinante
infinitosecondo HiLL e
quello
secondo von KOCH.Diremo che la matrice infinita
dà
laógo
a un determinante infinitoconvergente
secondo G. W.HILL,
se èconvergente
la successionet
dei ridotti :indicando,
secondo1’ uso,
conil minore
principale
d’ ordine ’v:e intenderemo come valore del determinante il lim
A" .
n-co
Diremo invece che essa dà
luogo
a undetern)inante
infinitoconvergente
assolutamente oconvergente
secondo H. von KocHquando
riesceconvergente
la serie avente per termini tutti i pro- dottiI ai;
....a’l- i
che siottengono
incorrispondenza
atutti i numeri naturali v e, per ciascuno di
questi,
atutti
igruppi
di v numerinaturali il , i2 , ... , iv
con12 C i2 C ... C iy
e a tutte le
permutazioni 1’1 , j2 , ... , jy degli il , i2 ,
... ,iv (2) ;
intal caso intenderemo come valore del determinante la somna
della serie
..:
(‘’) F. linéaires a une infinité d’ in-
Paris 1913, Cap. IIr n. 26 e segg.
dove la terza sommatoria al lato sinistro è estesa a tutte le v! *
permutazioni 1 j2 1 - - - 1 i,, degli i2,...,
1dove J’
indicail numero delle inversioni éhe si
presentano
nellapermutazione
il i j2 1 - - -
1 ° .Nel
seguito
indicheremo il determinanteinfinito,
inogni
caso,
specificando
via via iltipo
di convergenza cheintendiamo,
con una delle
seguenti
notazioni :intendendo con E la matrice unità e con A la
niatrice il
ahlt Il .. Orbene il
problema generale
sui fattori di convergenza perun determinante infinito consiste nel ricercare le condizioni ne-
cessarie e suificenti cui deve soddisfare la successione
doppia
difunzioni , affinchè il determinante infinito
sia
con vergente ogniqualvolta
èconvergente (10)
e sia inoltre soddisfatta la relativa condizione diregolarità.
Senonchè tale pro- blemaperde ogni
interesse se intendiamo che(10)
sia conver-gente assolutamente;
infatti in tal 1 caso losviluppo
di(10)
è unaserie
semplice assòlutamente convergente,
onde tutto si riduce adesprimere
la condizione che sia limitato l’insieme dei fattori per cui restanoinoltiplicati
itermini ai iii ai2 ’ ’ ’ a;v Jv
di taleserie,
e la relativa ovvia condizione diregolarità.
D’altraparte
la convergenza secondo HILL è
troppo ampia (essa esprime
in certo
qual
modo la convergenza perquadrati
della serieSembra
perciò
oppor-,tuno
modificare la definizione di convergenza per un determinanteinfinito,
cos da esserepiù restrittiva
diquella
secondo HILL emeno di
quella
secondo vonKocu,
e per laquale
sia diqualche
interesse
l’applicazione
dei fattori di convergenza ; è chiaro chese
(10)
èconvergente
secondo una tal nuovadefinizione,
se(11)
riesce assolutamente
convergente
e se il suovalore,
per P ten- dente su E verso unopportuno punto Po ,
tende al valore di(10)
secondo
questa
nuovadefinizione, quest’ ultimo
sipuò
ritenerecome
i.l
valoregeneralizzato
del det.(E + A)
dalpunto
di vistadella convergenza secondo von
KocH,
ch’ èpoi quella più
comu-nemente
accettata.È
inquest’ordine
d’idee che ilproblema
èstato
proposto
dalprof.
G. CIMMINO e inizialmente trattato da A.ROSOLINI
(8).
1. ; Convergenza semplice
per determinanti infiniti. , Consideriamo losviluppo
formale per dimensioni di(10) :
e
poniamo :
qualunque
sia il numero naturale v, e, perogni
v,qualunque
sia la v -
pla
di numeri naturali 1 m2 , ... , mv con 1(3) A. ROSOLIIQI, c Sulla definizione di valore generalixxato per i deter- minanti Boll. U. M. I.
(V)
2 - 1948, pagg. 95-102.in caso di convergenza della serie al lato
destro ;
in
corrispondenza
a tutte lev - ple
di numeri naturali m~, m2 , ... , m v con ml m2C ... ~
mv , 1 perogni
fissato valore di v ,nell’ipotesi
che sia limitato l’insieme delle somme par- ziali(13). ’
°
Diciamo che
(10)
èsemplicemente convergente
se :1)
la serie èconvergente (nel
sensodi STOLZ e
PRINeSHEIM)
e con sommeparziali limitate,
qua-lunque
sia il numero naturale v ;2)
la serie èconvergente.
’
La definizione di convergenza cos data è
più
restrittiva della convergenza secondo HILL e meno restrittiva dell’ assoluta convergenza di von KocH.Per
esempio,
il determinante per cui a,j_. 0 per
i, j = .1, 2 , .... ,
è ovviamenteconvergente
secondoHILL,
riu-scendo
convergente
a zero la successione14» ~
deiridotti ;
essoperò
non èsemplicemente convergente,
riuscendodivergenti
leserie che ne costituiscono lo
sviluppo dimensionale, (12).
Il de-terminate per cui a~~ = c, , a~, = 1
per i > 1,
a,y = - c~ perj > 1,
aij = 0per i > 1 , j > 1,
y nell’ipotesi
che la serie00
c"
siasemplicemente
e non assolutamenteconvergente,
è1
semplicemente convergente poichè
il suosviluppo (12)
si riducea mentre non è assolutamente
convergente
secondovon Kocia.
_
Si ha
che":
Se det.(.L -- Â)
è assolittan e?iteconi-ergeiite,
esso è anche
semplicemente convergente ;
se èsemplicemente
con-vergente
è ancheconvergente
secondo HILL.La
prima
di tali affermazioni è immediata. Per la secc;nda : detta S la somma della serie(12)
eposto
perogni
v ~ n :tenendo
presente
ehee
poichè
in base alleipotesi 1)
e2)
la serie 1 +tv
l v riesce(assolutamente) convergente
con sommaS,
ilprimo
termine al- l’ultimo membro sipuò
rendere+ ’
, comunque sia stato fis-3
sato e
> O,
non appena ii è abbastanzagrande.
Si hapoi
per n .n :
Il secondo termine a.ll’ ultimo
membro,
nonappena n
è ab-bastanza
grande
equalunque
siai >a ,
sipuò
rendereC 3
in base
all’ ipotesi 2) ;
perquanto riguarda
ilprinlo
termine al- l’ ultimomembro, poichè
esso è la somma dei resti delleprime
1l serie di
(12)
ed essendosiqueste snpposte convergenti,
è pos- sibileprendere n
in modo tale che esso risulti2013;
3perciò per
n abbastanza
grande
riesceS - A, ) C
e, il che prova l’asserto.II. - Fattori di convergenza per determinanti infiniti
sempli-
cemente
convergenti.
Non tratteremo il
problema
dei fattori di convergenza in tutta la suageneralità
ma ci limiteremo a un casoparticolare
che
permette
diconseguire
risultati notevolmentesenlplici.
Pre-cisamente r date due successioni
a" ( P) , 3" (P)
di funzionidi un
punto P
variabile in un insieme E di unospazio
euclideoa un numero
qualunque
didimensioni,
consideriamo il determi- nante i nfinito :il’ cni sviluppo
formale per dimensioni è :Indicando con e
D~ (P)
le matricidiagonali
rappresenteremo ( 16 )
anche con la scrittura det.( I -f- + Da-(P)
Ebbene noi
vogliamo
le condizioni necessarie e sufficenti cui debbono soddisfare~ e I
affinchè(16)
siasemplicemente convergente
su Eogniqualvolta
lo è(10)
e, dettoPo
unpunto
di accumulazione di E nonappartenente
a tale in-sieme, vogliamo
le condizioni necessarie e sufficenti affinchè si abbia linz det.( E
+Da (P) A Da (P)
= det.(.E -f- A), ogni-
P- P.
PE
qualvolta ques
ultimo èsemplicemente convergente.
Poniamo =
7; ( P) , i = 1,2, .... ;
;qualunque
sia il numero naturale v e, perogni
v,qualunque
siala
v - pla
di numeri naturali m1 , mz , .... , mv conin caso di convergenza della serie al lato
destro;
in
corrispondenza
a tutte le v -ple
di numeri naturali m.i, m2 , ... , mv con m~C m2 ~ ...
mv , 1 perogni
fissato valore di v,nell’ipotesi
che sia limitato 1’ insieme délle somme par- ziali(13’).
Attualmente il fattore
;2"..,
(P)
viene sostituito dal pro- dotto ed è immediato verificareche, posto
la
(2)
diventaPer scrivere la relazione
analoga
alla(4)
conviene associarealla serie n -
pla
1 a re-lativa successione n -
pla completa
delle sommeparziali
-(n)
cioè senzapiù
la restrizione che siai;...
S l i2 - - -
i. i cioè senzapiù
la restrizione che sia osservando che : 1si vede che la
(13’)
sipuò
scrivere:dove nelle sominaturie al lato destro non compare
più
la liniita- zioneCiò premesso,
passiamo
a dimostrare il seguente teorema : Condizionetiecessarta
esufflcente afflnchè
det.(E
+ +D,, (P)
AD (P»
siaseinplicet zei te coiivei-geiite
volta sussiste per det.
(E -~- A)
la condizione2)
di I(anche
senza che siissista la condizio?ie
1 j
tliI )
è che sia :ron
C(P fit ziotie positiva
di P su,E,
eper-
pit to
P di E. -Si tratta di provare che le
condizioni (19)
e(20)
sono ne-cessario e sutfficenti
aff nchè, qualunque
sia ilpunto.
7 diE,
equalunque
sia il dei.(E -- . )
soddisfacente le condizioni del- dell’ enunciato :1) ogni
serie(14’)
siaconvergente
con sommeparziali
li-nlitate ;
.2)
siaconvergente
la serie il cui termine v - mo è dato dalla(15’).
Intanto la condizione
(19)
è necessaria sufficeiite affinchè siaconvergente
la serie costituente il secondo ter-infine
di .(17),
tutte le volte che èconvergente
la serie sesi tiene
presente che,
in un determinante infinitosemplicemente convergente, gli
elementi delladiagonale principale
sono .i termiuidi una serie
convergente
chepuò
essere del tutto arbitraria(basti
pensare al determinante infinito in
cui,
perogni
k =1 , 2 , ... ,
è = == .... =
a"’k = .... ;
semplicemente convergente
tuttele volte che tale è la serie
Passiamo ora alla serie costituente il terzo termine di
(17).
La(4’)
fornisce per n = 2 :Le condizioni
(5)
e(6)
diventano attualmente :per un’
opportuna
funzionepositiva K (P)
di P S11E,
eLa
(51) è
conseguenza della(19)
essendo, la
(6’)
è soddisfattaquando
esolo
quando
sussiste la(20) (a
meno che non sia~~ (P) _ ~~ (P)
per
ogni coppia
di ntimeri naturalii, j
equalunque
sia ilpunto
P di
E,
il cheesc~ludiamo).
Però le condizioni(5’)
e(6’)
chesono
sufficenti,
non sipotranno
senz’ altro ritenerenecessarie, poichè
le seriedoppie
che attualmenteinteressano,
sono
particolari
seriedoppie
avendo Ui j = 0 peri > j ;
d’ altra
parte
la(5’)
è conseguenza della(19) ;
bastaquindi
pro-vare la necessità della
(6’),
ossia della(20).
Allo scopo suppo- niamo " che per un certopunto Pz
di E non sia,4 (’x) = 0 ;
- n -· ao
1 2
sarà allora
per una certa
quantità positiva
e e per una certa successione crescente n~ , .... di numeri naturali.Supponiamo
inoltreche sia A i~
(Pl) 1= O,’il
che non costituisce restrizione.. Ciò premesso, consideriamo il determinante infinito
con il cui
sviluppo
dimensionale èrisultando tutti nulli i minori
principali
d’ordinesuperiore
a due. La seriesemplice
sia un’ arbitraria serie con-vergente (si pensi
che debbonocoesistére
lapossibilità
di sceltaper il secondo e terzo termine dello
sviluppo ( 12) ) ~
la serie1
doppia
si riduce a :e la relativa successione
doppia completa
j - 2 , 3 , .... ,
delle sommeparziali
è : ,.
Assegnamo
ora ad 13, aI4 , a,5 , ... : valori tali che sia:Con ció riesce
convergente
con sommaeguale
azero e somme
parziali
ovviamentelimitate,
onde il determinante iufinito costruito riescesemplicemente convergente.
La
(4") , prendendo
peresempio q
= p -E-1,
fornisce :non appena è
p~>l.
Ora ilprimo
termine al lato destro con-verge per p- 00 in base alla
(19),
mentre se si fa tendere pall’
ooassègnandole
successivamente i valori n~- 1 ,
n2 -11 - - -
1allora il secondo termine al lato destro oscillerà tra valori
>
ei á y, (P) i
e e- ;2013e() ;
eI&-(, (P,) i
; la la successione successionea(2) (P) , oi),
112
).... è
uindi
oscillante onde laO n2-1,n2 ’
.... èquindi
oscillante onde la z- , znon
può
essereconvergente
pur essendoconvergente
lacon somme
parziali
limitate. Diqui
la neces-Passiamo ora alla serie
n - pla (14’)
costituente il termine(n
+1)
- 1no di(17).
Tenendopresente
la(4’),
le condizioni(5)
e(6)
diventano :per un’
opportuna
funzionepositiva K (P)
di P suE,
eper
ogni
numero naturale k e, fissatok,
perogni (n k) pla
di numeri naturali 2
i,, ... , i,~~,
soddisfacenti la sola limita-zione inferiore = 1,
2,....
n. Ora .onde la
condizio,ne (19)
è sufficente ad assicurare la(5"),
mentre la
(20) porta
di conseguenza la(6").
Si hapoi
dalla(4’) :
onde la
(14’)
saràconvergente
con sommeparziali
limitateogni- qualvolta
la(14)
ha sommeparziali
limitate senza essere neces-sariamente
convergente.
Con ciò restaprovata completamente
laprima parte’
della dimostrazione.Passiamo ora alla seconda
parte,
cioè a provare la conver- genza della serieRiprendendo
il teoremagenerale
sui fattori di convergenza per seriemultiple riportato
all’inizio,
ricordiamo che 1.sotto le condizioni
(5)
e(6)
si ha :e
simili,
onde la(4)
sipuò
scrivere :e
quindi
nel nostro caso :Pertanto,
essendo lim =-0,
fissato un numeropositivo
e~~-OO
minore
dell’ unità,
sia np ilpiù piccolo
interopositivo
-tale cheper 1¿
>
npsia C
e , e siaMp
=’rna.1; y; (P) ] i
=1, 2,... ;
sarà
quindi
qualunque
sia la n -pla
di numeri naturali 1nl, m2, .., m.soddisfacenti la sola condizione m~ m’l
...
m" . Ma lat& Gp
successione
fi $j ] à -(,(P) i
è manifestamente limitata per- successioneÌ
:1.h I
AT(P) I
è manifestamente limitata per- chèconvergente
a zero, ondedall’ ipotesi 2)
di I segue laOD,
convergenza
dellaserie £
e con ciò il teorema è1
v .
completamente provato.
,Occupiamoci
ora delle condizioni diregolarità.
Si ha che:Condixione
sufficente
det.(E + Da (P)
AD~ (P) )
sia
semplicemente convergente
su tutto E e sia lim det.(E
+P-P.
PE
+
Da (P)
AD P) )
= det.(E + A)
tutte le volte cheqitest’ul-
timo è
semplicemente che,
oltre alle condizioni( 19)
e(20),
siaesistano
due.,numeri positivi
0’ e C" e un intorno J delpunto Po
tali che nell’ insieme E’ = E . J siaB .
Notiamo subito che la condizione
(24),
certamente soddi- sfatta dalla(23)
se0’ ts~~ 1,
non èperò
ingenerale
conseguenza délle condizioni(20), (22)
e(23).
Sia peresempio
.E una suc-cessione
~ P" t
dipunti convergente
alpunto
Po non di L~’. De-finiamo la
successione 17. (P) j
nel modoseguente :
.condizioni
(20), (22)
e(23)
sonosoddisfatte,
mentre riesce :Ciò premesso,
poichè
è un’ arbitraria serie conver-gente,
si vede che le condizioni(22)
e(23)
sono necessarie esufficenti per il secondo termine dello
sviluppo (17).
Passando ora al termine
(n + 1)
- mo di(17)
si vede chele condizioni
(7), (8)
e(9)
forniscono :per un
opportuno
numeropositivo K’,
relazioni che debbonoessere soddisfatte per
ogni
valore di n.L’ipotesi
che la summa della serie al lato sinistro di(23)
sia limitata in ~’ assicura la
(9’) qualunque
sia n , in base alla(21).
La(8’)
è assicurata dalla(23)
e dalla(22). Perciò, intanto,
le condizioni
(22)
e(23),
insieme alle(19)
e(20),
t sono neces-sarie e sufficenti affinchè la somma di ciascuna delle serie mul-
tiple
che costituiscono i termini dellosviluppo (17)
di det.(E
+ +Da (P) )
converga, perP-. Po
suI;,
verso la sommadella
corrispondente
serie dellosviluppo (12)
di det.(L~’ -~- ~) ,
ogniqualvolta quest’
ultimo èsemplicemente convergente.
Si ha
poi
che la seriesotto la condizione
(24),
riesce totalmenteconvergente
suE’ ;
basta ricordare la
2)
di I tenendopresente
cheDi
qui la
sufficenza delle condizioni dell’ enunciato.Vogliamo
oramostrare
la necessità della condizione(24),
almeno nel caso che la successione
7~, ( P) ~ ~
siamonotona,
peresempio
noncrescente,
suE,
o, per lo meno, su E~.Intanto,
anche nel caso~attuale,
non è detto che la(24)
siaconseguenza delle condizioni
(20)
e(22), (la (23)
essendo ovvia-mente
soddisfatta).
Sia infatti E una successione dipunti ~
convergente
alpunto Po
non di E. =z
p 1 . k’
==&-}-z 2013
1 le condizioni( 20 )
e(22)
sonoo -
. soddisfatte e ciononostante riesce :
Supponiamo dunque
che la(24)
non siasoddisfatta ;
sarà al-lora
possibile scegliere
unasuccessione j ~
dipunti
diE’,
con-vergente
aPo,
e una successione crescente~’
di numeri natu-*
rali per cui sia Se allora consideriamo il determinante infinito
il cui
sviluppo
è :e se si
scelgono
le ah1t in modo che la serie ora scritta abbia il termine diposto ~+1,&=1,2,...~
>eguale
a1
e i ri ma- nenti termini tntti nulli(il
che èpossibile perchè ogni
terminedel
precedente sviluppo,
a cominciare dalterzo,
contiene un fat-tore al.,~,,-~ oppure a2n,~n+, che non compare in nessun altro ter- mine dello
sviluppo),
il determinante riescesemplicemente
con-vergente, perchè
lo èassolutamente,
riuscendo perogni qualunque
sia la n, -pla
di numerinaturali
í,,..., con ih ~ h ;
si ha :onde per
P - Po percorrendo
lasuccessione P, ,
la somma00
‘ della
serie 1 +L" diverge
anzichèconvergere
ai
"
.
È
immediato che una dimostrazioneperfettamente
simile sipuò
fare anchenell’ ipotesi
meno restrittiva che la successione~ ~n (P) ~
sia monotona su E’ almeno per nmaggiore
di uncerto n.
IH. -
Convergenza generalizzata
e osservazioni varie.1)
Successioniparticólarmente semplici
di fattori di conver-genza
~
sonoquelle
per cui la successione~ ~
riesce monotonaconvergente
a zero inogni punto
di E con lim
(P) - 1
perogni n
e per cui la serie(che
riesceconvergente
su tutto Epoichè
abbia somma non sn-
periore
all’ unità in tutti ipunti
di E sufficentementeprossimi
a
Po .
Inparticolare
se P varia sulla retta ed E è l’ insieme deipunti
di ascissapositiva
minore di uno e1’o
è ilpunto
di ascissauno,
prendendo an (P)
= =p"-’ (p
ascissa diP)
si hannosuccessioni di fattori di convergenza di
tipo
abeliano(4)
soddisfa-centi
tutte.
le condizioni diregolarità.
Altre successioni di fattori di convergenza sono
quelle
percui le serie riescono
convergenti
su.
(4)
A. ROSOLINI - ~. ·tutto E con 1 per
ogni n
e per cui la seriePE
00
E. i (la quale
riesceconvergente
su tutto Eperchè,
riu-I
"
scendo
assolutamente convergente
laper un noto teorema di
HELLINOFR-TO.EPLITZ, risulta
abbia la somma non
superiore
all’unità intutti
punti
di .T sufficientementeprossimi
aPo.
2)
Si noti che facendo uso peresempio
di successioni diquest’ ultimo tipo, poichè
la seriesemplicé
e laserie
doppia
riescono assolutamenteconvergente
su tutto
E,
se la successionedoppia f aij
èlimitatata,
ildet.
(E
+Da (P)
AD~ (P) )
è assolutamenteconvergente,
insiemea tutti i suoi
minori,
su tutto E(5), onde,
per la condizione diregolarità,
il det.(E + A)
sipuò
ritenereconvergente
in sensogeneralizzato
dalpunto
di vista della convergenza assoluta divon KOCK.
3)
Il teoremaprimo
di II conduce naturalmente alla se-guente
considerazione: sedet. (£+A)
non èsemplicemente convergente
ma le serie che costituiscono i termini del suo svi-luppo
formale hanno sommeparziali
limitate e sussistel’ ipotesi 2)
diI,
cket.(.8
+A Dp (P) )
riescesemplicemente
con-vergente.
Ora seL
e1
sono successioni di fattori di convergenza che verificano le condizioni diregolarità, può
darsiche esista il è naturale allora
(5) F. RiEsz 1. c., pagg. 35-48.
assumere
questo
come valorgeneralizzato
di det.(E
+A.).
In talsenso è per
esempio
da considerare il limite della successione dei ridotti del det.(JB
+A.), qualora
esso siaconvergente
secondoHILL,
ferme restando leipotesi
indicate sulle sommeparziali
delleserie che
figurano
nellosviluppo
formale per dimensioni. Infattise E è la successione dei
punti
Pv di ascissa interapositiva
sullaretta,
ove si consideriPo
come ilpunto improprio,
le succes-sioni 8
I
COrI ix"(Py)
°B O per n -,-v
»n>v’
che soddisfano le condizioni di
regolarità,
fornisconoAv
=- det.
(E
+.Da (Pv)
t1D~ (Pv))’
Ciò è in armonia col fatto che:
«Se una serie
doppia
a sommeparziali h,
k = 1 ,2,..., limitate,
èconvergente
perquadrati,
la suasomma S per
quadrati
sipuò
sempre considerare come sommageneralizzata
secondoopportuni
fattori di convergenza ».Infatti sia
f,~ ( P) # , P C E,
secondo i simboligià
usati,una successione di fattori
regolari
di convergenza per una seriesemplice,
tali cioè chesu E
>>
lim
fn (P) = 1 n = 1. 2 , .... Aggiungiamo
ancora la condi-P- P.
P E
zione che sia lim
f;, (P) =
0 perogni punto
P di E.Consideriamo ora la successione
doppia ~ fh. (P) ~
cos definita :Riesce
An
=n per h = k perciò
soddisfatte R. At
14 fh per h: k
* S . ’- dd’ .c tle condizioni di
regolarità
per fattori di convergenza relativi a seriedoppie,
cioè le(5), (6), (7), (8)
e(9)
per n = 2.Ora
onde
Ma: .
« Condizione necessaria e sufficente affinchè
sia
convergente qualunque
sia la successioneconvergente
~ S~, ~ ,
è che sia doveM ( P)
è una op-portuna
funzionepositiva
di P su E ~ .Inoltre: « Condizione necessaria e sufficente affinchè sia
, essendo
Po
un punto di accumulazione di E nonappartenente
adE,
è che esista un nu-mero
positivo
M’ e un intorno J delpunto Po
per cui siaQueste
condizioni sono soddisfatte dalleipotesi già
fatte qua- lora si pongaEsisterà
perciò
il li1n°m,t& (P)
equesto
saràS,
p-. Po m, n -. o0 P E
:x:
somma per
quadrati
della serieV
l .(6) C. MooRE - 1. c., cap. I, nn. 3 e 6.