A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
A. C ASSA
Coomologia separata sulle varietà analitiche complesse
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 25, n
o2 (1971), p. 291-323
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SULLE VARIETÀ ANALITICHE COMPLESSE
A. CASSA
Introduzione.
In
questo
lavoro sono studiate alcune delleproprietà
delpassaggio
dauno
spazio
vettorialetopologico
al suo «spazio separato » ;
inparticolare
èstudiata la
possibilità
di passare,separando,
da una successione esatta aduna ancora esatta o ad una debolmente esatta
(cioè
ad una successione in cuil’immagine
diogni applicazione
è densa nel nucleo dellasuccessiva).
Queste
considerazionipermettono
di stabilire un teorema di dualità perl’omologia degli spazi
di Fréchet-Schwartz.Con
queste
premesse sipuò
dimostrare ilseguente
teorema di dualità per le varietà analitichecomplesse :
Sia X una varietà analitica
complessa
numerabileall’infinito,
di dimen-sione
complessa n,
e sia V unospazio
fibrato analitico a fibra vettoriale di base~;
perogni coppia
di interiq > 1
ep h 0
esiste un isomorfismo to-pologico
tra lospazio separato
di ed il duale forte di~y Dn-p (V*)).
Questo
teoremageneralizza
il teorema di dualità di Serre che compare nei Commentari Mathematici Helvetici Vol. 19 anno 1953 e costituisce unanuova e
più semplice
dimostrazione di un risultatogià
ottenuto da Laufere
pubblicato
in Transactions of the American MathematicalSociety
Voi. 128No. 3,
anno 1967.Infine è dato un
esempio
di come sipuò
utilizzare il fatto che ilpri-
mo
spazio
dicoomologia
a valore in un fascio abbia ilseparato
nullo e sonoriportate
duefamiglie
di varietàcomplesse
per lequali questa proprietà
èvera per alcuni o per tutti i fasci analitici coerenti.
Pervenuto alla Redazione il 23 Gingno 1970.
§
0.Generalità sugli spazi
diFréchet-Schwartz
e sui loro dualiforti.
DEFINIZIONE. Si dice
spazio
di unospazio
vettorialetopologico completo
la cuitopologia
ègenerata
da una successione crescente di seminorme tali che la sfera unitaria diogni seminorma Pn (con
51 >
1)
è relativamentecompatta rispetto
allatopologia
data sullospazio
dalla seminorma
precedente.
Per tutto
quello
che è dettosugli spazi
di Fréchet-Schwartz vedi[3].
Uno
spazio
di Fréchet-Schwartz sarà detto brevemente unospazio (FS)
ed uno che è duale forte di uno
spazio
di Fréchet-Schwartz sarà detto unospazio (DFS).
Per
gli spazi (FS)
e(DFS) valgono
leseguenti proprietà:
-
Ogni sottospazio
chiuso edogni quoziente separato
di unospazio (FS)
èuno
spazio (FS).
- Lo
spazio prodotto
di unafamiglia
numerabile dispazi (FS)
è unospazio (FS).
-
Quindi
il limite inverso di una successione dispazi (FS)
eapplicazioni
continue è uno
spazio (FS).
-
Ogni spazio (FS)
è riflessivo(lo spazio
è naturalmente isomorfotopolo- gicamente
con il suo bidualeforte), ogni spazio (DFS)
è unospazio (DF) (vedi [3]) completo,
di Schwartzbornologico
e riflessivo.-
Ogni sottospazio
chiuso edogni quoziente separato
di unospazio (DFS)
è uno
spazio (DFS).
- La somma diretta di una
famiglia
numerabile dispazi (DFS)
è unospazio (DFS).
-
Quindi
il limite diretto di una successione dispazi (DFS)
eapplicazioni
continue se è
separato
è unospazio (DFS)
Vale inoltre il
seguente :
TEOREMA: Siano
H,
K duespazi (FS)
oppure(DFS)
e cp: H---> Kun’ap- plicazione continua,
leseguenti proprietà
sonoequivalent,i:
un
oulomorfismo topologico.
è un
omomorfismo topologico.
DIMOSTRAZIONE :
1)
>2) poiché H/Ker 99 , im g é completo
e
quindi
chiuso in K.2) > 1) poiché
8 è unospazio
di Ptak(vedi [7]
pagg.162-166) e
im 99
è « barreled »(è riflessivo), p
è un omomorfismotopologico.
Analogamente 3)
>4).
1)
->4)
Poiché nella successionei,
sono omomorfismitopologici,
la successione dualeè esatta
(vedi [8]
lemma 3 pag.64)
equindi g’ (g’)
è chiuso in3)
> 2) Come soprapoiché
ESEMPI:
1)
Sia U unaperto
di una varietà reale ditipo e,>o
lospazio é ( U )
delle funzioni infinitamente differenziabili su IT con latopologia
della convergenza uniforme sui
compatti
delle funzioni e di tutte le loro derivate è unospazio (FS).
2)
Sia U unaperto
di una varietà analiticacomplessa
lospazio 9~(~7)
delle funzioni olomorfe su U con la
topologia
della convergenza uniforme suicompatti
è unospazio (FS).
3)
Sia X una varietà analiticacomplessa y
un sottofascio analitico coerente del fascio strutturaleO
suX,
II unaperto
diX,
lospazio r ( U, 9)
con la
topologia
della convergenza uniforme suicompatti
di ~T è unospazio (FS) ;
leapplicazioni
di restrizione sono continue.4)
Sia X una varietà reale ditipo
U unaperto
diX,
il dualeforte dello lo
spazio
delle distribuzioni asupporto compatto
su U
(vedi [6]
pag. 89 teor.XXV),
è unospazio (DFS).
1.
Separazione
dispazi
vettorialitopologici.
Sia .E uno
spazio
vettorialetopologico (s.
v.t.) (su (t
come corpo dibase),
indicheremo con
E0
il minimosottospazio
chiuso di E. Si verificano facil- mente leproprietà seguenti :
=
(0)
- se
CJ1
è un sistema fondamentale d’intorni di 0 in.E,
allorajE7n
= fl- E è di Hausdorff se e solo se
j67o
=f 0).
- per
ogni
sottoinsieme X di E vale che X-f- Eo
c .Xperciò
se X è chiuso inE,
X+ ~o
= X- se A è un sottoinsieme
aperto
diE,
A+ Eo
= A-- se ~’ è un sottoinsieme localmente
chiuso,
allora X-~- Eo
= X.Lo
spazio quoziente
di Hausdorff e sarà dettospazio separato
di
E,
useremo la notazione.ER (oppure
rS(E ))
perindicarlo ; SE :
E -E,
in-dicherà la
proiezione
canonica(applicazione
diseparaziorce).
Dalle
proprietà
richiamate sopra risulta che i sottoinsiemiaperti,
oppu-re
chiusi,
oppure localmente chiusi di E sono tutti saturatirispetto
allaproiezione SE :
E -E 8 .
Nei confronti di
ES valgono
una serie diproprietà
immediatamente ri- cavabili che enunciamo :2013 ~
=IOJ
se e solo se .E ha latopologia
banale- se F è un
complementare algebrico
diEo ,
allora E =Bo G)
F in sensotopologico (vd. [7]
es. 2(a)
pag.34)
e F è isomorfo conE, ;
per mezzo diquesto
isomorfismo laproiezione SE: E -+ E8
diviene laproiezione
natu~rale di E 2i
Eo
sul secondo addendo.L’applicazione SE :
èun’applicazione
continua edaperta,
essainoltre :
- è
un’applicazione
chiusa- se X è un sottoinsieme di
E, l’applicazione
ristrettaSE IX : X- SE (X)
è ancora
aperta
è chiusa.--- in
particolare
se G è unsottospazio
vettoriale diE, SE 1,9
è un omomor-fismo
topologico
di G suSE (G~.
Siano
E,
.~ due s. v. t.ogni applicazione
lineare continua E - Finduce
canonicamenteun’applicazione
lineareEs 2013~ ~ .
Piùprecisamente
si ha la:
PROPOSIZIONE 1 : Siano
E,
F due S. v. t. e g2 E --~ Fun’applieazione lineare, continua,
esiste una ed una solaapplicazione
lineare Ei. -->F., (applicazione separata
diq;)
che rende commutatiroo ildiagramma :
L’applicazione
T. ri-sulta continua.DIMOSTRAZIONE.
Innanzitutto g
cFo , infatti p
= g((0))
cc
(ç (U))
=Fo
e daquesto
segue l’esistenza e l’unicitàdell’applicazione
La continuità è una conseguenza del fatto che
SE
èaperta.
-
Se 99
èsurgettiva
lo è(più
ingenerale
çs =Sp (ç (E)).
- Non è vero in
generale
che se 99 èiniettiva,
anche lo sia(consideria-
mo ad
esempio
unospazio
di Hausdorff .E #{O}
e sia .E lo stesso spa.zio vettoriale con la
topologia banale, l’applicazione
identica i : j67 2013 E è iniettiva ma non lo è la suaseparata ig : E - (0)).
-
Se ç
è un omomorfismotopologico, l’applicazione separata p,,
è ancoraun’omomorfismo
topologico (è
una conseguenza dellaproprietà
diS~
direstare un omomorfismo
topologico
se la si considera ristretta(~)).
In
particolare
se .~ è unsottospazio
diE, possiamo
considerare in modo naturaleFs
come unsottospazio
diPer
ogni sottospazio
di .~ risulta inoltre(F,)
=(F)s,
onde sipotrà
usare senza
ambiguità
la notazione-
Se ç
èun’applicazione
continuachiusa, anche p,
lo è.- se i : E - E è
l’applicazione identica,
la suaseparata i, :
--~Es
èl’applicazione
identica.- sono due
applicazioni
linearicontinue,
laseparata
dellaapplicazione composta
è lacomposizione
delleapplicazioni separate,
cioè :infatti ambedue
queste applicazioni completano
in modo commutativo ildiagramma
Queste
due ultime osservazionidicono,
in altreparole,
che se indichiamocon
c19
lacategoria degli
s. v. t.su c
e concS
lasottocategoria degli spazi
di
Hausdorff, l’a,pplicazione
~S : definita S(E )
=E8
perogni
8. v. t.di
C}9
e8(g)
= perogni applicazione
linearecontinua y
tra s. v.t.,
risulta un funtore covariante(funtore
diseparazione).
Osserviamo due
importanti proprietà
diquesto
funtore :PROPOSIZIONE 2 : Sia
una famiglia di
ha un isomor-topologico
canonico :DIMOSTRAZIONE. Poichè
si ha che :
e
questo
isomorfismo ètopologico
inquanto
leproiezioni jE~ 2013~
sono
aperte.
PROPOSIZIONE 3 : Sia jE7 s. v. t. ed F un suo
sottospazio
vettorialesi hanno
degli isomorfis1ni topologici
canonici:DIMOSTRAZIONE : Sia n:
E--~ .E/F
laproiezione
canonica e siaCJ1. = ( C
g jrun sistema fondamentale di intorni
aperti
in 0 in E.Allora :
Perciò
e
Poiché,
come si èvisto,
non è vero ingenerale
chel’applicazione
sepa- rata di unaapplicazione
iniettiva è ancorainiettiva,
il funtore S non tra-sforma in
generale
successioni esatte in successioni esatte.Se esaminiamo una successione esatta
di s. v. t. e
applicazioni
linearicontinue, poiché
ingenerale
vale che im(q~s~
=~
SE (im cp’),
si vede che condizione necessaria e succiente aftinché si abbia la esattezza della successioneseparata :
è che
valga
Ker(p") = SE (Ker p").
Tradurremo
questa
condizione in una condizioneequivalente
epiù maneggevole,
ma verificheremocontemporaneamente
che essa è soddisfatta da una classepiuttosto
ristretta disuccessioni;
adesempio
anche se sisuppone che
cp"
sia un omomorfismotopologico, questo
non basta a garan- tire che Ker«p") 3
=SE (Ker cp").
Tuttavia inquesto
caso vale unaproprietà più debole,
esattamente cheper
questo
motivo ci soffermeremo adindagare
perquali applicazioni cp"
vale
quest’ultima proprietà.
Tornando alla successione esatta ~ 2013~ J~ 2013~- E"
questo significa
cheindagheremo
perquali applicazioni ~"
sipuò
passare ad una successione.per cui si abbia Ker
g~s’ =
imp’
cioè ad una successione che chiameremo debolmente esatta.PROPOSIZIONE 4 : Siacno
E,
E" due s. v. t. e~" : ~ -~
E"lineare
continua,
si ha :se e solo se
DIMOSTRAZIONE :
Supponiamo p" iniettiva,
inquesto
caso si tratta didimostrare che iniettiva se e solo se
ep" (E)
=Eó’
f1 imç" ;
ed infatti :({1;’
è iniettiva se e solo se perogni x
EE, q" (x)
EE~’ equivale
ag" (x)
EE
ql’ (Ea)
che è un altro modo di direg" (.EQ)
=Eó’
n im99,-~.
In
generale
daldiagramma
commutativo :si vede che Ker = Ker s se e solo se a, è
iniettiva ; poichè
d’altraparte
per laproposizione
3 Ker n, =Ss(Iier p")
risulta : =SE (Ker cp")
se e solo se o
T)")O]
=Eó’
f1 im a cioè se e solo se(Ker
==
cp"
=~o~
fl im~~~.
PROPOSIZIONE 5 : ,Siano
.E,
E" due s. v. t. e 1 É - E"un’applica-
zione lineare continua si ha :
se e solo se
DIMOSTRAZIONE : Possiamo utilizzare la
proposizione precedente
osser-vando che = se e solo se accadono le due
seguenti
cose:
1)
l(erq§’
=SE (Ker q;")
e2)
Ker~" -~- .Eo
è chiuso inE ; poiché
dire Ker
q~" + Eo
chiuso in Eequivale
a dire Kerg" + Eo
= Kercp", 1)
e2) implicano g" (Ker ~" -~- Eo) _ .E~
n imcp",
cioèappunto 99-’~’ (Eo)
_= ~ ~
im~~.
’ infine
se~" (Eo)
= im99",
Ker99" + Eo
---(.Eó’) 8 chiuso,
cioè vale la
2),
ew" (.Eo)
=9~ (Ker cp" + .Eo) _ ~"
= f1 imq;",
cioè vale la
1).
- Un caso in cui l’ultima
proposizione è
banalmente vera si haquando
lospazio
.E" èseparato.
PROPOSIZIONE 6 : Se
;
E --> .E" e unomomorfisnio topologico
alloraKer
(Ker c~~~) .
DIòIOSTRAzIONE : Chiaramente la tesi vale se
f/J"
èbigettiva.
In
ogni
altro caso daldiagramma
commutativoin cui
l’applicazione
as è iniettiva dato che a è un isomorfismotopologico,
segue che
Possiamo
perciò
concludere con la:PROPOSIZIONE 7 : Sia .E’
~~
E~~
E" una successione esatta dis. v. t. e
applicazioni
continue. La successioneseparata :
_
_ _
i)
debol nente esatta se e solo se(Ker q>")
=Eó’
n imq;" (quindi
in_particolare
se unomomorfisnto topologico)
ii)
esatta se e solo se~" (.Eo)
=Eó,
n imcp".
Il
seguente esempio
mostra che esistono effettivamente dei casi in cui da una successione esatta si passaseparando
ad una successione debolmente esatta ma non esatta.Sia .E uno s. v. t.
separato
ed F un suosottospazio proprio denso,
lasuccessione
è esatta e la successione
separata
è debolmente esatta ma non esatta.
Se E è uno s. v. t. il duale
topologico
di E si identifica con il dualetopologico
diE8.
Anzi con una faciledimostrazione,
sipuò
vedere che(Es )§
2iE~, quindi
inparticolare
che il duale forte(anche quello debole)
diogni
s. v. t. localmente convesso è di Hausdorff. Osserviamo infine che se E è localmente convesso allora2~== (0)
se e solo se(01.
§
2.Omologia separata
dispazi vettoriali topologici.
In
questo paragrafo
studieremo lapossibilità
di passare dalla successione esatta diomologia generata
da una successione esatta dicomplessi
muniti di una struttura di
spazi
vettorialitopologici
alla successione deiseparati degli spazi
diomologia
in modo che o si conservi l’esa,ttezza o si possa stabilire almeno la debole esattezza.A
proposito
diquest’ultimo problema
studieremo sottoquali ipotesi
si
può
affermare chel’applicazione
naturale cS : - H(E’)
è un omo-morfismo
topologico.
La
seguente proposizione
è unarisposta
aquesto quesito.
PROPOSIZIONE 1 : Siano
(E’, d’), (E, d), (.E", d")
trecomplessi
conE’, E,
E"s. v. t. e
d’, d,
d"applicazioni
lineari continue.Siano
cp’:
E’ -~ E eq/’:
E --~ E" dueapplicazioni
lineari continue che C01nmutano congli operatori
di bordo e tali che lasia esatta.
Sia a :
H(E")
-H(E’) l’applicazione
lineare che rende esatto ile che è data c5 = n’
cp’-l (dove
n’: Z’ ~ H(E’), n:
Z --~ H(.E),
n" : Z" - _H
(Eli)
sono leproiezioni naturali).
Allora
a)
ecp"*
sono continue.¡3)
secp’
ep"
sonooinoniorfismi topologici
~5 è continuo.y)
se d è unornomorfisrno topologico,
t5 7na7ida,aperti
diH(E")
inaperti
della suainimagine
inH(E’) (e quindi
seq/’,
d sonooi)ioii oi:fismi topologici,
anche ó è unontoi)iorfismo topologico).
DIMOSTRAZIONE:
a)
è evidente.03B2)
Poiché ò-1 = n"cp"
d-199’
si tratta di dimostrare che preso co - munque unaperto
A diH (E’),
n"q"
d-1cp’
n’-l(A’)
è unaperto
diH (E").
Intanto
poiché 99’
è un omomorfismotopologico
iniettivod-1
(A’)
è unaperto
di d-1(g~’ (Z’)).
Poiché d-1
g~’ (Z’) ~
allorap" d-1 (A’)
è unaperto
di d-1op’(Z’)
eanalogamente poiché cp"
d-1cp’ (Z’) ~
Ker n" allora c5-1(A’)
==
(p"
d _1(A’)
è unaperto
di~" ~,~
d-1~, (Z,)
= ~-l(H(E’)) =H(E")).
y)
Dimostriamo ora che se A" è unaperto
diH (E")
allora ó(A")
èun
aperto
di ó(.H~ (E")).
Cioè dimostriamo che : è un
aperto
di-
È
chiaro che se.E’, E,
.E" sono trespazi
di Fréchet leapplicazioni cp’
e~3"
sonodegli
omomorfismitopologici
equindi l’applicazione Ó:~(~)2013~~T(~)
è continua.Inoltre amnché ~ sia un omomorfismo
topologico
basta che d sia unomomorfismo
topologico,
cioè che H(E )
sia unospazio
diHausdorff (e quindi
di
Fréchet).
PROPOSIZIONE 2 : 1 Nelle
ipotesi
della 1 seE’, E,
-lÉ" sonospazi
di Fréchet e
H (E) è
diHausdorff (e quindi di Fréchet) la successione (*)
è esatta in
g$ (E’)
e debolmente esatta inH8 (E’’).
COROLLARIO. Nella
ipotesi
della prop. 1 seH(E)
eH (E")
sono diHausdorff (e quindi
diFréchet)
la successione è esatta inH(E’)
eg (.E)
edebolm,ente esatta in H
(.E’’).
(*) D’ora in poi, se non ci sarà pericolo di confusioni scriveremo
~8 (E)
in Inogo di(H
(E))8 .
6. Annali della Scuola Norm. Sup. Pisa.
-
Queste
considerazioni possono estendersi adogni categoria
dispazi
v. t.per cui
rimanga
valido il teorema che afferma :ogni applicazione
linearecontinua ad
immagine
chiusa è un omomorfismotopologico (Teorema
diomomorfismo).
Adesempio
pergli spazi (DFS) (duali
di Fréchet.Schwartz :
ved § 0).
Se
particolarizziamo queste
considerazioni al caso dellacoomologia
edella
omologia graduata
otteniamo iseguenti
enunciati(la
cui dimostrazione èanaloga
aquella
delleproposizioni
1 e2) :
PROPOSIZIONE 3 : Siano
(E’, d’) (E, d) (E", d")
trec01nplessi eoomologiei
*(E’
= II 9 E = 11Eq,
9 E" = IIE"q)
tali cheE’, E,
E" siano s. v. t. eq»0
d’, d,
d"applicazioni
lineari continue.,Siano
cp :
E--> E ep":
.E --> E" dueapplicazioni
lineari continue com-patibili
con legraduazioni,
che commutano congli operatori
di cobordo etali che la successione
sia esatta.
Siano,
per tutti i q ¿ 0le
applicazioni
lineari che rendono esatta la successionee che sono date da ~q = dq
Le
applicazioni
ecp"flJq
sono continue perogni
q ~ 0.Se
q;’q+1
e sonoomomorfismi topologici
allora ~q risulta continua.Se dq è un
omomorfismo topologico, l’applicazione
~q mandaaperti
diHq (Eli)
inaperti
della suaimmagine g~+1 (.E’). (e quindi
se e dqsono
omomorfis1ni topologici
03B4q è unomontorfismo topologico.
-- Se
.E’, E,
E" sono trespazi
diFréchet,
tutte leapplicazioni CP’q,
perogni
q ¿ 0 sono omomorfismitopologici
e di conseguenza tutte leappli-
cazioni ~q sono continue.
PROPOSIZIONE 4 : Nelle
ipotesi
della prop.3,
seE, .E’,
E" sonospazi
diFréchet e Hq+,
(E)
è unospazio
di(di Fréchet),
la successioneper q ~ 1
è esatta in
(.E’)
e debolmente esatta inH/ (E").
Per q =
0,
la successione :è debolmeute esatta 2rc HO
(E")
ed esatta altrove.COROLLARIO :
Quindi
sempre nelleipotesi
della prop. 3 se H q+l(E)
èdi
Hausdoigf
eH,,q+1 (E’) = 0, l’applicazione :
laa
imí iagine
densa iya .Hq(E").
- Al solito
queste
considerazioni possono estendersi adogni categoria
di~. v. t. per cui
valga
il teorema di omomorfismo.PROPOSIZIONE 5: 1 Siano
(E’~ à’) (Ey d) (E", d")
trecomplessi onaologici graduati (E’
=EB .Eq ,
E =EB Eq ,
E’! =(D .Eq’)
tali cheE’, E,
E" sianoq~0 qz0
s. v. t. e
d’, d,
d"applicazioni
lineari continue.Siano E E e
cp" :
Ey --> E" dueapplicazioni
lineari continue com-patibili
con legraduazioni,
che commutano congli operatori
ài bordo e taliche la successione
sia esatta.
Siano per tutti i q > 0
le
applicazioni
lineari che rendono esatta la successione :e che sono date da (
Le
applicazioni
e sono continue perogni
q ~ 0.Se
oinoinorfisini topologici
allora ris tlta continua.Se
dq+1
è untopologico, l’applicazione ~q aperti
diHq+1 (E")
inaperti
della suaimiiiagiiie
inHq (E) (e quindi
se edq+1
sonoo1nomorfismi topologici, ~q
è unomomorfismo topologico).
- Se
E’, E,
E" sono diFréchet,
tutte leapplicazioni 99’ ,
sono omomor-fismi
topologici
equindi
tutte leapplicazioni óq
sono continue.PROPOSIZIONE 6 : Nelle
ipotesi
della prop. 5 se.E’, .E,
.E’’ sonospazi
diFréchet e
Hq (E)
è unospazio
diHausdorff (di
la successione :è esatta in
(Hq (E’))s
e debolmente esatta in(E’’))8.
COROLLARIO.
Quindi
serrzpre nelleipotesi
della prop. 5 seHq (E)
è diHausdorf
e(Hq+, (E"».,= 0, l’applicazione :
E)
è diHausdorff
e(Bq+1 (L’"))s
=0,
è iniettiva.
- Come nei casi
precedenti,
tutte le considerazioni svolte si possono esten- dere adogni categoria
di s. v. t. per cui sia valido il teorema di omo-morfismo.
- Diamo ora un
esempio
di successione diomologia che, separata,
è debol-mente esatta ma non esatta.
Siano F,
G due s. v. t. di Hausdorff e 99 : F- G unaapplicazione
lineare continua.
Poniamo E = F X G X G e d
(x, y, z)
---(0, 09 p (x)
-y)
risulta inquesto
caso d2 = O e
perciò
H(E)
ni F.Poniamo
poi
Allora
perciò H (E’) Ker p
X Coker q.Poniamo infine
.E" = E!E’
cioèE" ~
G.Si verifica che l’unico
operatore
di bordo d" su .E" che commuta conla
proiezione
canonica n di E in .E"(cioè
tale che nd = d"~)
èl’operatore nullo, perciò poniamo
d" = 0 equindi
risultaH (E")
G.Sia i : .E’ --~. ~ l’immersione
naturale ;
la successione :è esatta e le
applicazioni i, n
commutano congli operatori
di bordo.Esiste
perciò un’applicazione
lineare(continua perchè i
e n sono omo-morfismi
topologici)
ó :H (E")
-+H (E’)
che rende esatto ildiagramma :
Se ora identifichiamo
H (E)
con F e.g ( k ")
con G e.H (E’)
conlier y
mX Coker cp,
l’applicazione i*
divienel’applicazione :
definita p (x, y)
= x.L’applicazione
c’* divieneproprio l’applicazione
e
l’applicazione 5
divienel’applicazione
definita
Coker 99
è laproiezione
canonica.
Il
triangolo
diomologia
sipuò pertanto
riscrivere cos :Passando al
diagramma degli spazi
e delleapplicazioni separate
si ba ildiagramma :
_
dove q
è laproiezione
naturale di G suG /9’ (F).
Si verifica
(direttamente
o per mezzo del corollario allaproposizione 2)
che
questo diagramma
è esatto inKer q
X(F)]
ed inF,
ed è debol- mente esatto in G.Affinché si abbia l’esattezza anche in G occorre
che g
abbiaimmagine
chiusa.
Perciò se si
sceglie
unaapplicazione lineare g :
F --~ G continua chenon abbia
immagine
chiusa si ottienel’esempio
di una successione di omo-logia
cheseparata
è in un suoelemento,
debolmente esatta ma non esatta.- Con ovvie modifiche
questo esempio può
essere adatta.to al casograduato.
Ad
esempio,
se si considera lacoomologia,
siano(F9)q*o
e= due successioni di
spazi
vettorialitopologici
di Hausdorff esiano per
ogni q > 0
Fq -~ Gq delleapplicazioni
lineari continue.e
e
quindi
e
Poniamo
poi analogamente
al caso trattato soprasi ha che H q
(E’)
TuKer ggq
X Coker r’-J Cokergq-1
XKer qgq
perogni q > 1
e .g °(E’)
2~2 Ker9)0.
Poniamo infine --- zx Gq per
ogni
q> o
e d"q = 0 risultaperciò
gq(E") ~’
6’~ perogni q
> 0.Se indichiamo con iq : .E’q ---> Eq e -->
rispettivamente
l’im-mersione e la
proiezione
naturale perogni q > 0
otteniamo una sequenza di successioni :esatte ed in cui le iq e le nq commutano con
gli operatori
di cobordo.In definitiva si
può
stabilire la successione esatta dicoomologia :
Con le identificazioni j
si ottiene la successione esatta :
La successione
separata
è esatta in ed in
ogni
Fq e(Fq-])
ed è debolmenteesatta in ma non è esatta se non ha
immagine
chiusa.Altri
esempi
si vedranno nello studio dellacoomologia
delle varietàcomplesse.
§
3.Z’eorelu
i d iTEOREMA 1 : Sia
(E, d)
uncomplesso
Espazio
die sia
(-E, d’)
il suocoml)lesso
duale(forte)..Esiste
uuisomorfismo topologico
naturale :
DIMOSTRAZIONE : 1 Definiamo
un’applicazione
linearein
questo
modo : sia h un elemento diH (E) ;
siapoi x E Z (E)
un elemento tale che h = x mod(imd)
e siafx :
la forma lineare continua associata adx. Poiché d
(x)
= 0 si hache fx (imd’)
=(0).
Perciò la forma linearefx
ri--"’...
stretta a
Z (E )
sipuò
passare alquoziente
in unaforma fx : - C.
-’....
Poniamo a
(h) = jz . Questa
è una buona definizioneperché
se x’ mod(imd)
=h,
cioè se esiste x" E E tale che x’ - a; = d
(x"), poiché
== O su Ker d’-"’...
allora
fz, = fx
su Ker d’ equindi fx
= ·L’applicazione a
èsurgettiva.
Infatti una forma lineare continua A :- G
si rialza ad una forma continua l’: Ker d’-C.
Per ilteorema di Hahn-Banach A’ si
può
estendere ad una forma continua, :
-C.
Poiché E è riflessivo esiste xEE tale
che fx
= ’Ò °’ e si ha che a(x
mod(imd))
= A.Il nucleo di a è
(g (E j)o ,
infatti :..
ia h = x mod
(imd),
a(h)
= O se e solo se = 0 cioè se e solo sefz
= 0 su Ker d’ vale a dire se e solo seogni
forma lineare continua 1 :2~ 2013~ C
che si annulla su imd si annulla anche su x, maquesto
avvienese e solo se
x E imd,
cioè se e solo seh E (g (E ))~ .
Perciò
passando
alquoziente
per si ottiene unaapplicazione
lineare :
che è un isomorfismo di
spazi
vettoriali.Rifacendo le stesse considerazioni per
(.E~, d’)
inluogo
d(E, d),
sitroverà un isomorfismo di
spazi
vettorialiPoiché
Ha (E) )
è riflessivo(è
unospazio (DFS))
sipuò
identificareHa (E) )
con il biduale forte di e
(Ha (E))’p
con(H ((.E~ )~ ));~ .
1Con
queste identificazioni ys
risultal’applicazione
duale di oca equesto permette
di stabilire che CXH èun’applicazione
lineare continua(vedi [7],
prop.
7.4,
pag.158).
Lo
spazio (Hs ))’p
come duale forte di unospazio (DFS)
è unospazio
di
Fréchet, perciò
as è un isomorfismotopologico.
Utilizzando la
prima parte
della dimostrazione appena data sipuò
enunciare il :TEOREMA 2 : Sia
(E, d )
uncomplesso
con Espazio semi-rijlessivo
e siasuo
complesso
duale( forte)
TEOREMA 3 : Sia
(E, d)
unconiplesso
con Espazio
di Fí-échet-Schwartze sia
(E’p, d’)
ilcomplesso
duale.Le
seguenti affermazioni
sonoequivalenti : 1) H (E)
è diHausdorf.
2)
d : .E ---> E è unomomorfisnio topologico.
3)
d’ :E~
-~E~
è unomomorfismo topologico.
4)
H(E~ )
è diHausdorfi£.
5)
esiste unisomorfismo topologico
DIMOSTRAZIONE: Le
prime quattro proprietà
sonequivalenti
per il Teoremadel §
0 e chiaramente5) implica 4).
Viceversa se
H (E’p) è
di Hausdorff il teorema 1 dàappunto
la5).
Analogamente
ai teoremiprecedenti
sussistono icorrispondenti
teoremi per il casograduato :
TEOREMA 4. Sia
(E, d)
uncomplesso coomologico (E
= IIEq)
in cui Eq>»0
è uno
spazio
di Fréchet-Schwartz e sia(-E’, d’)
ilcomplesso
duale( forte)
di(E, d).
Esso risulta irc maniera naturale uncomplesso omologico graduato
Per
ogni
q> 0
si ha unisomorfisnto topologico
q>0
DIMOSTRAZIONE : Si
procede
come per il Teor. 1.TEOREMA 5 : Si(i,
(E, d )
uncomplesso coomologico (E ---
IlEq)
in cui Eq>0
è uno
spazio
di Fréchet-Schwartz e sia(E~, d’)
ilcomplesso omologico
gra- duato duale( forte)
di(E, d).
Per
ogni
q > 0 sonoequivalenti
leproprietà, : 1 ) .gq (E~ )
è di2) (dq’
è unoiiton orfisino topologico.
3)
dq è untopologico.
4) (E)
è di5)
esiste unisomorfismo topologico
DIMOSTRAZIONE : come per il teorema 3.
Un
esempio in
cniH (.E )
non èisomorfo
a(H (E ))’.
Sia G uno
spazio
ed F unsottospazio proprio
denso in G. Siae definita si ha
d2=0,
e imd =
(0)
equindi H (E) - G’/F
non è di Hausdorff(anzi
ha latopologia banale), perciò
per il teorema 2H (.E~ )
non è isomorfotopologi-
camente a
(H (.E ))~ ;
nonpuò
sussistere neanche uu isomorfismo soltantoalgebrico perché (H (E))’
={0~.
TEOREMA 6: Se la successione
di
spazi (FS)
adapplicazioni
continue è debolrnenteesatta,
la successione duale(forte) :
..è debolmente esatta. E,gsa, è esatta se e solo se
l’applicazione
’~P è 2~n omomor-fismo topotogico.
DIMOSTRAZIONE : La successione :
è debolmente esatta e definisce un
complesso
dicoomologia
E =(0)
X>
( Ker (Klim ep) X (0) 1
che hacoomologia separata
nulla.Quindi
anche ilcomplesso omologico
duale forteL~ _ (0)
X(Ker
XX 6’1
XKj
X X(0)
haomologia separata nulla,
cioè la suc-cessione :
è debolmente esatta.
Se
l’applicazione 1p
è un omomorfismotopologico
la successione duale è esatta(si procede
come nel lemma 3 a pag. 64 di[8]).
Se la successione duale è esatta
~y’
haimmagine
chiusa equindi
èun omomorfismo
topologico.
§
4.Coomologia
a valori in nn fascio di Fréchet.Ricordiamo la definizione ed alcune
proprietà
dei fasci di Fréchet(per
altre informazioni vedi[5]).
DEFINIZIONE 1 : 1 Sia X uno
spazio topologico
e sia~’
unfascio
su X dispazi
vettorialitopologici, 9
è un fascio di Fréchet se, perogni aperto
U diX,
unospazio
di Fréchet e perogni coppia
diaperti U,
V di Xcon U e V
l’applicazione
- u , . , , , ,
è continua.
PROPOSIZIONE 1 : Sicc X uno
spazio topologico
a base numerabile e siaun
fascio
su X dispazi vettoriali,
di Fréchet relativamente ad una base diaperti c?3
diX,
esiste uno ed un solo modo di porre unatopologia
dispazi
vettoriali
topologici
di Fréchet su)
perogni aperto
U diX,
in modorisulti un
fascio
diFréchet,
e che ristrettoa 93
restituisca ilfascio
inizia le.
DEFINIZIONE 2 : Sia X uno
spazio e 9
duefasci
dichet su X un
omontorfismo
di si dice un omomorfismo di fasci di Fréchet se perogni aperto U
di Xl’applicazione
indottaè continua.
- Sia X è uno
spazio topologico
a basenumerabile, 7
un fascio di Fré- chet su JT eCJ1
unricoprimento
numerabile di X.Su
porremo sempre la,
topologia prodotto (che
risulta diFréchet).
Leapplica-
zioni di cobordo risultano continue.
’ ’ ’ ’
Su H~
(C~Z@
= Zq(C~Z@ (~,
porremo latopologia quoziente (che
se è di Hausdorff è diFréchet)
e su .gq( )
= lim q(C?Z, 9)
la to-- C]
pologia
del limite diretto.- Come
prima
conseguenza delle considerazioni svoltenel § 2, possiamo
enunciare la
seguente proposizione :
PROPOS1ZIONE 2 : Sia X uno
spazio topologico
diHausdorff
localmentecompatto
a base numerabile e siauna successione esatta di
fasci
e diomomorfi,smi
diFréchet,
segz
è un rico-primento
numerabile di X diLeray rispetto
a.~’
si stabilisce la successioneesatta di
coomologia :
in cui tutte le
applicazioni
sonocontinue,
inoltre se Hq+1 è di Haus-dorjf,
aq è unomomorfisiiio topologico.
Sussiste la
segnente proposizione (vedi [5]
pag.165).
PROPOSIZIONE 3 : Sia X è uno
spazio topologico
diHausdorff
localmentecompatto
a basenumerabile, 9 :
unfascio
di Fréchet su X ec?Z, C19
due rico-primenti aperti
numerabili di X che sono diLeray rispetto
ad9:.
SeC}9
è unra, .ffinamento
diCJ1; l’applicazione
indottadall’applicazione
diraffinamento
t
C)2 ---> C i
è un
isomorfismo topologico.
Questa proposizione suggerisce
unafamiglia
di fasci di Fréchet per iquali
l’isomorfismoalgebrico
che esiste tra lacoomologia
gq(X, J)
eHq
(~, 7)
definita su unricoprimento
diLeray
è anche un isomorfismotopologico.
Precisamente diciamo che un fascio di
Fréchet
è normale se esistenn
ricoprimento U1
di X diLeray per 97
tale che perogni ricoprimento 01.
di X ne esiste
uno c» c U1
che raffin,,i allora si ha che è normale diFréchet,
sec t
eC»
sono duericoprimenti
numerabile diLeray
esisteun isomorfismo
topologico
tra ~q(~~ ~ )
e H q Possiamoperciò
enunciare la :
PROPOSIZIONE 4: Se X è uno
spazio topologico
diHausdor ff
localmentecompatto
e a basenumerabile, 9’
è unfascio
di Fréchet normale eu
un ri-copi-iiiieitto
numerabile diLeray algebrico
è
isomorfisii o topologico.
DEFINIZIONE 3 : Sia X uno
spazio topologico
e7
unfascio
di Fréchetsu
X,
una risoluzionefine
difasci
di Fréchet è una successione esatta difasci
e dioínoiiiorfismi
di Fréchetin cui
90, 91 ,
... ,~,~ ,
... sonofasci fini.
TEOREMA 1 : Sia, X uno
spazio topologico
di localmente com-patto a
base unfascio di
Fréchet normale su X euna risoluzione
,fine
difasci
di Fréchet.Sia
la successione indotta per le sezioni
globali,
allora : esistonodegli isomorfismi topologici :
e
DIMOSTRAZIONE :