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BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

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Academic year: 2022

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BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Problemi Collaborativi:

Ipossemia

Scompenso cardiaco destro INTERVENTI

1. Monitorare per rilevare segni di squilibrio acido-base

a. EmoGasAnalisi pH < 7,35

PCO2 > 46 mmHg b. Polso irregolare e

aumentato c. Aumento della

frequenza

respiratore seguito da una sua

diminuzione d. Modificazioni

dello stato mentale e. Diminuzione della

diuresi (<30 mL/h) f. Cute fredda,

pallida o cianotica.

2. Somministrazione di ossigeno a basso flusso (2L/min) tramite

sondino, se necessario 3. Raccogliere un campione

di escreato per coltura e antibiogramma.

4. Eliminare il fumo e gli odori forti dalla stanza del paziente

SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1.

a. L’EGA aiuta a valutare gli scambi gassosi a livello polmonare.

BPCO (da lieve a moderata): livello di PCO2 normale -> i chemiocettori rispondono a una PCO2 elevata, aumentando la ventilazione.

BPCO (grave): non si può sostenere l’incremento di ventilazione e il valore della PCO2 aumenta.

b,c. ↑CO2 →acidosi respiratoria ∟1. ↓O2 → ↑FC, ↑FR

2. ↓FR, AR prolungati 3. ↑↑CO2 → blocco respiratorio

d. Dovute a ipossia del tessuto cerebrale

e,f. ↓O2 circolante → ↑O2 sangue → ↑FC, ↑FR ∟↓O2 → reni, arti.

2. ↑ del livello di O2 circolante.

3. Coltura dell’escreto e l’antibiogramma

determinano se è in corso un’infezione che sta contribuendo alla sintomatologia.

4. Le sostanze che irritano le vie aeree possono aggravare i sintomi.

5. Monitorare l’ECG per aritmie secondarie ad alterazioni dell’EGA.

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6. Monitorare, per rilevare segni di scompenso congestizio del cuore destro:

a. ↑ P. diastolica b. Distensione vene

giugulari

c. Edemi periferici

5. Alterazioni dell’EGA possono scatenare aritmie cardiache.

6. Ipossemia Vasocostrittore polmonare Acidosi respiratoria * Ipertensione Art.

Polmonare * ↑ P. sistolica V. dx * Ipertrofia

* Insufficienza V. dx

Interventi correlati su Prescrizione Medica:

Farmaci:

Broncodilatatori → Adrenergici

Corticosteroidi → Antimicrobici

Esami di Laboratorio:

Emogasanalisi → Elettroliti

Albumina sierica → Funzionalità epatica

Coltura dell’escreato → Emocromo completo

Indagini Diagnostiche:

Rx torace → funzionalità polmonare

Broncografia → Prova da sforzo

Terapie:

Respirazione a pressione positiva intermittente → Fisioterapia toracica

O2 a basso flusso → Nebulizzatore

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Diagnosi Infermieristiche:

Liberazione inefficace delle vie aerre, correlata a secrezioni eccessive e dense

INTERVENTI

1. Istruire il paziente sui metodi appropriati di tosse controllata:

a. Respirare

profondamente e lentamente sedendo in posizione

ortopnoica

b. Usare la respirazione diaframmatica

c. Trattenere il respiro per 3-5 sec, poi espirare più

lentamente possibile attraverso la bocca d. Fare un secondo

respiro, trattenere e tossire dal torace, con due colpi di tosse brevi e forzati 2. Insegnare al paziente

misure idonee a ridurre la viscosità delle secrezioni:

a. mantenere un’idratazione adeguata (liquidi 2,5 l/diè)

b. mantenere adeguata l’umidità dell’aria inspirata

3. Auscultare i polmoni prima e dopo gli esercizi di tosse

SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1. Una tosse non controllata è stancante e non efficace e determina frustrazione

a. Stare seduti in posizione ortopnoica allontana gli organi addominali dai polmoni, permettendo una buona espansione di essi

b. La respirazione diaframmatica ↓FR e

↑ la ventilazione alveolare

c,d. Aumento del volume di aria nei polmoni promuove l’espulsione delle secrezioni

2. Le secrezioni dense sono difficili da espettorare e possono dare origine a tappi di muco, che possono provocare atelettasia

3. Auscultare i polmoni aiuta a valutare l’efficacia dello sforzo del paziente per tossire.

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Intolleranza all’attività, correlata a ossigenazione inadeguata per le attività e ad affaticamento

INTERVENTI

1. Spiegare le attività e i fattori che aumentano il fabbisogno di O2:

a. fumo

b. temperature esterne c. peso eccessivo d. stress

2. Suggerire al paziente idee su come conservare

l’energia:

a. sedersi per

svolgere attività di vita quotidiana b. suddividere le

attività durante il giorno

c. programmare periodi di riposo d. alternare compiti

facili e difficili 3. Aumentare gradualmente

le attività di vita

quotidiana man mano che la tolleranza del paziente aumenta

4. Insegnare al paziente tecniche efficaci di respirazione

5. Insegnare l’importanza di sostenere il peso delle braccia

6. Insegnare ad ↑ la

resistenza delle braccia non sostenute

7. Continuare a somministrare O2tr supplementare SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1. Il fumo, le temperature esterne e lo stress causano vasocostrizione, che ↑ il lavoro

cardiaco e il fabbisogno di O2. il peso eccessivo

↑ le resistenze periferiche che aumentano a loro volta il lavoro cardiaco.

2. Si può prevenire un eccessivo consumo energetico suddividendo le attività e prendendosi un tempo sufficiente per il recupero fra un’attività e un'altra.

3. La dispnea moderata e prolungata che dovuta agli esercizi effettuati con supervisione ↑ la forza dei muscoli accessori e migliora la funzionalità respiratoria

4. La respirazione diaframmatica evita il respiro rapido, che solitamente accompagna la BPCO

5. Quando le braccia non sono sostenute i muscoli respiratori devono eseguire un doppio ruolo:

↑FR e stabilizzare la parete toracica

6. ↑ la resistenza migliora la funzione metabolica di arti e muscoli respiratori e ↓ la dispnea, con il risultato di una maggiore resistenza

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7. L’O2tr ↑il livello di O2

circolante e migliora la tolleranza all’attività.

8. Offrire sostegno emotivo e

incoraggiamento 9. Dopo l’attività,

accertare se vi siano risposte anomale all’↑

di attività:

a. ↓ FC b. ↓ PA c. ↑ o ↓ FR

d. mancato ritorno della FC ai valori di riposo entro 3min.

e. confusione, vertigini,

movimenti non coordinati 10. Pianificare adeguati

periodi di riposo il base al programma

quotidiano del paziente 11. Valutare lo stato

nutrizionale del paziente

12. Spiegare gli effetti della mal nutrizione

a. ↑ mortalità b. Depressione

del sistema immunitario c. ↓ della forza

muscolare del diaframma e della parete toracica

d. ↓ produzione di surfactante

13. Accertare la presenza di problemi associati all’alimentazione.

8. La paura di andare incontro a dispnea potrebbe impedire di aumentare l’attività

9. Si può accertare l’intolleranza all’attività valutando lo stato cardiaco, circolatorio e respiratorio

10. Degli intervalli di riposo garantiscono all’organismo periodi di minore consumo energetico, ↑ la tolleranza all’attività

11. ↑lavoro respiratorio ↓ l’appetito, >introduzione di carboidrati → ↑ produzione CO2, mentre un introduzione ridotta → un deficit energetico 12.

a. pazienti con calo ponderale significativo hanno un tasso di mortalità maggiore b. un sistema immunitario depresso riduce la

capacità di combattere le infezioni

c. questi effetti possono ridurre la capacità di tossire efficacemente e i volumi

inspiratorio ed espiratorio

d. una quantità inadeguata di surfactante ↑la tensione di superficie alveolare

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13. L’identificazione degli ostacoli a una nutrizione appropriata può prevenire o

ridurre la malnutrizione.

Ansia, correlata a dispnea e paura di soffocamento

INTERVENTI 1. Garantire un ambiente

calmo e tranquillo quando il cliente prova un senso di affanno 2. Non lasciare solo il

paziente durante i

periodi di dispnea acuta 3. Riconoscere la paura

del paziente e fornire un rinforzo positivo ai suoi sforzi

4. Riconoscere il senso di mancanza di speranza 5. Offrire aiuto per tutte le

azioni da compiere durante gli episodi acuti di dispnea

6. Durante gli episodi acuti non discutere delle misure preventive

7. Dimostrare le tecniche di respirazione e

chiedere al paziente di provarle insieme

8. Durante gli episodi non acuti insegnare tecniche di rilassamento

9. Incoraggiare il paziente a usare le tecniche di respirazione,

specialmente nei momenti di maggiore ansia

SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1. La riduzione degli stimoli esterni promuove il rilassamento

2. Il paziente ha bisogno di rassicurazione circa il fatto di essere aiutato nei momenti di bisogno

3. La paura determina dispnea e la dispnea aumenta la paura

4. Concentrare l’attenzione sull’incapacità della persona ↑ il senso di impotenza

5. In tali momenti i pazienti non sono capaci di eseguire le attività che svolgono abitualmente

6. L’insegnamento è più proficuo quando il cliente a meno dispnea

7. Un modello di ruolo per le tecniche respiratorie aiuta il paziente a ridurre il bisogno di consumare energia per concentrarsi

8. E’ stato dimostrato che le tecniche di

rilassamento ↓ l’ansia, la dispnea e l’ostruzione delle vie aeree

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9. Concentrarsi sulla respirazione diaframmatica o a labbra socchiuse rallenta la FR e da al paziente un senso di controllo.

Senso di impotenza, correlata a sensazione di perdita del controllo e restrizioni che la condizione impone allo stile di vita

INTERVENTI

1. Esplorare gli effetti della condizione su:

a. Lavoro del paziente

b. Attività ricreative e svaghi

c. Responsabilità di ruolo

d. relazioni

2. Determinare la risposta abituale del paziente ai problemi

3. Permettere al paziente di condividere le sue perdite:

a. stile di vita b. indipendenza c. ruoli

4. Aiutare il paziente a identificare i propri punti di forza e le proprie risorse

5. Aiutarlo a identificare il proprio modello di energia e programmare le attività in base ad essi 6. Discutere del bisogno di

accettare aiuto dagli

altri e di delegare alcuni compiti

7. Aiutare il paziente a richiedere il sostegno di altre fonti

8. Incoraggiare il paziente a prendere decisioni che possono ↑ la sua capacità di far fronte alle situazioni

SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1. La malattia può influenzare negativamente il concetto di se e la sua capacità di raggiungere obiettivi

2. Accertare se il paziente cerca abitualmente di cambiare i suoi comportamenti per controllare i problemi o se delega

3. Le persone con BPCO grave sperimentano una sensazione di perdita di sé, la precedente

immagine di se cambia negativamente a causa di uno stile di vita che presenta limitazioni

4. Le persone con malattie croniche vanno aiutate a non vedere se stesse come vittime senza speranza

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5. Una revisione dei programmi quotidiani del paziente aiuta infermiere e paziente a pianificare attività che promuovono in

quest’ultimo la dignità e il senso del proprio valore

6. Il paziente può avere bisogno di assistenza

per prevenire la stanchezza e l’ipossia

7. Il paziente può trarre beneficio a condividere esperienze e modalità di risoluzione dei problemi con altre persone che nella sua stessa situazione 8. Il concetto di se del paziente può migliorare se

egli si impegna attivamente nelle decisioni che riguardano la sua salute e il suo stile di vita

Disturbo del modello di sonno, correlato a tosse, incapacità di assumere la posizione sdraiata e stimoli ambientali

INTERVENTI

1. Spiegare il ciclo del sonno e il suo significato:

a. stadio I: fase di transizione fra la veglia e il sonno b. stadio II:

addormentato ma svegliabile

facilmente c. stadio III: sonno

profondo; il risveglio è più difficile

d. stadio IV: la fase del sonno più profondo; il

metabolismo ↓ e le onde cerebrali rallentano

2. Discutere delle differenze individuali nel bisogno di sonno, sulla base di:

a. età

b. livello attività

c. stile di vita d. livello di stress

3. Promuovere il rilassamento:

a. garantire l’oscurità e un ambiente tranquillo b. permettere lo svolgimento di riti che danno

sollievo al momento di andare a letto SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1. Le persone svolgono tipicamente 4 o 5 cicli completi di sonno/notte. Se la persona si sveglia nel corso di un ciclo può non sentirsi riposata al mattino

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2. La raccomandazione abituale di 8ore/notte non ha basi

scientifiche, ma

generalmente il tempo totale di sonno ↓ con l’età.

3. E’difficile

addormentarsi se non si è rilassati,

l’ambiente ospedaliero può ostacolare il

rilassamento

c. assicurare una buona

ventilazione all’interno della camera

4. Pianificare le procedure in modo da limitare il

disturbo del sonno (permettere 2ore di sonno ininterrotto) 5. Spiegare perché è

bene evitare l’uso di ipnotici e sedativi 6. Se la persona lo

desidera alzare la

testata del letto o porre un reggischiena con cuscino sotto le braccia

7. Adottare misure per il controllo della tosse:

a. evitare di dare liquidi freddi o caldi al momento di andare a letto

b. consultare il medico per farmaci antitosse, se indicati

8. Insegnare misure al paziente che possono promuovere il sonno

a. evitare la caffeina

b. spuntino proteico prima di andare a letto

4. In genere una persona si sente riposata se ha completato un intero ciclo di sonno

5. Questi farmaci perdono la loro efficacia dopo una settimana, ma aumentarne il dosaggio comporterebbe il rischio di dipendenza 6. Questa misura può favorire il rilassamento e

il sonno ↑ l’espansione polmonare grazie alla

↓ della pressione degli organi addominali

7. Queste misure aiutano a prevenire lo stimolo della tosse e l’interruzione del sonno

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8.

c. Le proteine digerite producono triptofano, con effetto sedativo d. La caffeina

stimola il metabolismo e ostacola il rilassamento.

c. provare a dormire solo quando si ha sonno.

d. Mantenere le stesse

abitudini del sonno ogni giorni.

9. Aiutare a stabilire abitudini relative al momento di andare a letto.

c. Se si dorme quando non si ha sonno, ↑ la frustrazione.

d. La camera da letto dovrebbe essere esclusivamente riservata al sonno

9. Seguire una routine familiare può aiutare a promuovere il rilassamento e il sonno.

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Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico, correlato a insufficiente conoscenza della condizione, dei trattamenti, della prevenzione delle infezioni, degli esercizi respiratori, dei fattori di rischio e dei segni e sintomi di complicanze

INTERVENTI

1. Aiutare il paziente a formulare e accettare obiettivi realistici a breve e lungo termine 2. Dare istruzioni sulla

diagnosi e sul regime di trattamento

3. Insegnare misure che aiutino a controllare dispnea e infezioni:

a. dieta bilanciata b. sufficienti

periodi di riposo c. ↑ gradualmente

l’attività d. Evitare

l’esposizione a:

Fumo Polvere

Inquinamento aria

Temperature molto fredde o molto calde

4. Insegnare esercizi respiratori e chiedere di dimostrarli

a. spirometro incentivante b. esercizi diaframmatici

c. esercizi per gli apici polmonari

5. Insegnare a valutare la tecnica del drenaggio posturale:

SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

1. Si aiuta il paziente a rendersi conto di avere controllo sulla sua vita e di poter fare delle scelte per migliorarne la qualità

2. Comprensione di tali insegnamenti migliora l’adesione del paziente e la partecipazione alla cura di sé

3.

a,b,c. promuovono una buona salute ↑ la resistenza alle infezioni

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d. L’esposizione a queste sostanze può causare broncospasm o e ↑ la

produzione di muco

4. La persona con BPCO ha respiro superficiale che interessa la parte superiore del torace.

a. Lo spirometro incoraggia uno sforzo

inspiratorio profondo e prolungato b. Espansione e

contrazione muscolare diaframmatica contribuiscono a rafforzarla

5. La forza di gravità aiuta a sciogliere e drenare le secrezioni

a. posizione declive per drenare le aree polmonari coinvolte b. tossire ed

espettorare

secrezioni in posizione declive

c. mantenere la posizione per 10-15 min 6. Consigliare al paziente di non eseguire esercizi

di respirazione di subito prima o dopo i pasti 7. Spiegare il rischio di infezioni e modi per

ridurlo:

a. evitare i contatti con persone infette b. provvedere a vaccinazioni per influenze e

polmonite batterica

c. assumere antibiotici in caso di escreato giallastro

d. fisioterapia toracica e assunzione di farmaci e idratazione

8. Istruire a riferire quanto segue:

a. variazione dei caratteri dell’escreato b. temperature ↑

c. ↑ tosse, astenia o dispnea

6. Lo sforzo associato agli esercizi respiratori può indurre appetito, quindi eseguirli dopo i pasti, potrebbe causare vomito

7. Il paziente con BPCO è più vulnerabile alle infezioni per inadeguatezza delle difese primarie.

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8.

a. Le modificazioni dell’escreato possono indicare infezioni o

resistenze agli antibiotici b. L’ipotalamo

viene stimolato a

↑ la TC c. L’ipossia è

cronica

d. ↑ confusione mentale o sonnolenza e. Calo ponderale f. ↑ peso o gonfiore

a piedi e caviglie 9. Insegnare l’utilizzo di

nebulizzatori, inalatori, O2th

a. lavaggio delle mani

b. preparazione presidi e materiali

c. corretta dose di farmaco

d. posizionamento corretto

e. pulizia strumenti dopo l’uso

10. Programma di fisioterapia per addestramento su forza e resistenza

11. Assistenza domiciliare

d. ipossia cerebrale può indurre confusione mentale o sonnolenza

e. dispnea, affaticamento e effetti collaterali di farmaci portano a assunzione di

alimenti inadeguata

f. ritenzione di lq, ↑PA, ↓gittata cardiaca 9. Istruzioni accurate aiutano l’iperdosaggio dei

farmaci o infezioni e ↑l’efficacia dei trattamenti

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10. ↑ forza e tono degli arti superiori ↓ la

respirazione asincrona e l’affaticamento

11. Queste risorse garantiscono

l’assistenza necessaria per la cura di sé e la gestione domiciliare

Bosc o Elisa betta Corr adi Giorgia

Frez za Diana

Laur enzi

Jacopo Rotil i Marta

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