A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
S CIPIONE R INDI
Delle superficie polari inclinate
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 1re série, tome 3 (1883), p. 171-206
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DELLE
SUPERFICIE POLARI INCLINATE
ESTRATTO DELLA TESI DI ABILITAZIONE
PRESENTATA ALLA R. SCUOLA MEMALE SUPERIORE DI PIEL
SCIPIONE RINDI
mathéinatíques astronorrtiques,
2.eSérie,
t.II, 1878,
si trova unamemoria di
Ed. intitolata: Essai
théorie des
polaires Dewulf
chiama polare
inclinata di unpunto P rispetto ad
una
curvaC
illuogo
di unpunto M,
la cui rettapolare
ordinariarispetto
aC
fa unangolo
co-stante a col
raggio
vettoreP M,
edopo
averestabiliti
ifo.,-idainenti
diquesta teoria,
nefa
ele-ganti applicazioni
alla ricerca di alcune pro-prietà importanti
dei fascidi
curve, delle svi-luppate oblique,
efinalmente
al casoparticolare
delle
coniche.
In
questo
lavoro ho tentato di estendere la teoria dellepolari
inclinate allesuperficie,
e diesaminare poi particolarmente
il caso delle su-perficie
del 2.° ordine.DELLE POL.BRI INCLINATE
1. Chiamiamo inclinata di un
punto
P(polo),
per un
angolo
dato oc,rispetto
ad unasuperficie
fonda-mentale S’~
generale
dell’ordine ?~, illuogo
di unpunto
~fil cui
piano polare rispetto
ad Sn fal’àn-olo
« col rag-gio
vettore P M .II. I
piani polari (*)
deipunti
di una retta arbitra-ria r
rispetto
ad Sn formano unasviluppabile
della clas-se
n-1 ; quindi
ve ne sono che toccano una cur- va della classe ~.;dunque
illuogo
deipunti
i cuipiani polari
toccano una curvaCp.
dellaclasse p.
è una super- ficie dell’ 1fa ipiani
i inclinati di uno stessoangolo
sopra una retta t sono tuttitangenti
aduna conica
K200
situata nelpiano E. , perciò :
:, illuogo
dei
punti
i cuipiani polari
fanno 1’angolo «
con unaretta fissa è una
superfieie
S2(n-1)deli’ ordine 2 (n-1) . Qualunque
sia t equalunque
sia il valore dei a, ilpiano E~ appartiene
sempre al sistema deipiani
inclinati.
(*) Quando in seguito diremo polare e piano polare sen-
z’ altra specificazione si deve xempre intendere polare prima ordinaria e piano polare ordinario rispetto alla superf cie fondamentale generale
dell’
di cr
sopra t,
o m altreparole
una retta sipuò
consi-derare come inclinata di un
angolo qualunque
sopraE.
onde la
superficie
trovata passa pergli (n -1)3
centri di 8ft. Inoltre osservando che il
piano
all’Cp deveconsiderarsi come
piano tangente doppio
alla conicase si
prende
una retta arbitraria per uno deipoli
Qdel
piano
all’ co , due delle intersezioni di questa collasuperficie
trovata della retta t, devono essere riu- nite inQ,
ossia fasuperficie
trovata ha nei centri di Snaltrettanti
punti doppi.
Osserviamo pure che il
luogo
deipoli
deipiani
in-clinati di un
ango o
costante 9 sopra unpiano
déàto a épure uria
superficie
S2(n-,) e avente le stesseproprietà
diq ie’Lla trovata,
ygiacchè
iuttiquesti piani
sono inclinatisulla norma e a a..
III. Preri(liarno ora una retta arbitraria p;
ogni
suopunto m
determina unraggio
vettore Px equindi
unasuperficie luogo
deipunti
i ciiipiani polari
fannol’angolo
« conPx; chiai-nii;mo y le 2 (n-l)
ínterseziondi p
conSt(n-1), ogni pnnto
y ha unpiano polare n
ri-spetto
adSn;
le rette che passano per P e sono incli-nate di « sopra il
piano
r~ formano un cono del 2.°grado
che incontra la
retta p
in duepunti
.r. Lacorrispondenza
è
dunque "[2, 2(n- 1) ],
e vi sono 2 npunti
uniti. Ondeil
luogo
inquestione
è unasuperf cie
dell’orditia 2 n.Presa ora una retta t arl) traria
passante pel polo P,
le sue intersezioni colla
polare inclinata,
fuori delpunto P,
sono i2(n-1) punti di t,
i cuipiani pol ari
fannocon t 1’
angolo
«~~. 11. Dunque
due intet-sez;oni dí 1 collapolare
inclinaLa sono riunite inP,
ossiaquesta
hain P un
punto doppio .
Ora.quando
anthè una delle2( -l)
LiltetTiolli nF,
la retta diVtèü6osculatrice nel
punto doppio,
e deve anche essere inclinate.di 2 sui
piano polare
di P.Dunque:
« La
polare
inc):nata di unpoio
Prispetto
ad unac
superfi;ie
d’ ordine n è unasuperficie dell’ordlt e 9-’n,
« che ha nel
polo
un puntodoppio,
il cui cono osculatore« è formato dalle rette inelin,ito (li x sul
piano polare
« di P » .
Se ne conclude .
« I
piedi
delleoblique
condotte da unpunto
ad una«
superficie
ed inclinate su di essa di uno« stesso
angolo
stanno sopra una curva dell’ ordine 4 2 n2 »Osserviamo
qui
che il cono oscnlatore nelpunto rlop- pio
P dellapolare
ín,,,Iln,, ta è illuogo
deipunti
le cuipolari
inclinate passano perP, pfiichè
per unpunto
qua-lunque
R di questo cono ilraggio
vettore R P fa l’ an-noto
a colpiano polare
di P. Sipuò
chiaiiiarequesto
cono, il cono
polare
delpunto
P con denomi-nazione
analoga
aquella
diDewulf per
le curvepia-
ne
(~).
Si vede facilmente che illuogo
deipunti
i cuiconi
polari
inclinati passano per un datopunto R
è lapolare
inclinata. di 1".Se o:=~0
prendiamo
ancora una retta p.Ogni punto x
determina un
raggio
vettore Px. Illuogo
deipunti
i cuipiani polari
souoparrallelli
a è lapolare pr t ia
delpunto
di se luidichiatflo con y le inter- sezioni di essa con p, si vede pure cheogni punto
z~determina un
piano polare
n; le rette per Pparal-
lele ad ; formano un piano che
taglia p
in un sol pun-to x. La
corrispondenza
èdunque adesso [ 1 ,
evi sono n
punti uniti,
cioè lapolare
inclinata inquesto
caso si riduce ad una
superficie
dell’ ordine n.p.
C) cit. p. :3T7.
Ogni
retta t che passa per P incontra altrovequesta
polare
inclinatanegli
n-1punti
d’ intersezione dellaretta stessa colla
polare prima
del suopunto
all’CG. Ondeuna intersezione di t colla
polare
inclinata cade sempre in P.Quando
anche unodegli
altri n 1punti
cade inP la retta t diviene
tangente
allapolare
inclinata e deveessere anche
parallela
alpiano polare
di P.Dunque
chiamando
pnla>.e pai-allela
lapolare
inclinata per«
si ha che :
« La
polare parallela
è unasuperfLie
dell’ ordine !i« che passa
pel polo
e il cuipiano tangente
nelpolo
è«
parallelo
alpiano polare
di esso ~ .La intersezione di questa colla
superficie
fondamentaleconsta della curva di contatto del cono
tangente
che hail vertice in
P,
e della curvapiana
intersezione di ~~~con
E~ .
Si vede inoltre che ilpiano tangente
nelpolo
P alla
polare parallela
è illuogo
deipunti
le cuipolari parallele
passano per P. Chiamiamoquesto piano il piano polai-e pai-allelo
di P ed osserviamo che si vedrebbe facilmente che illuogo punti
i cuipiani polari paral-
leli passano per un
punto
dato è lapolare parallela
diquesto punto .
Se «
== 7r (*)
consideriamo la stelia s deipiani
chepassano per P.
Ogni piano
z diquesta
stella segaE~
se-condo una retta la
quale
ha unpolo T~ rispetto
aC-’ 00 circolo immaginario Ogni
puntoTx
ha unapolare prima rispetto
adS’,
e va riando ilpiano r
lepolari prime
deipunti T.
generano una rete Rn-1 pro- (*) Di questa dimostrazione geometrica sono debitore alla genti-del mio carissimo rnaestro Prof Piccarlo De Pao is. fo era giiiiito
allo resultato analiticamente.
jettiva
a X. Presa ora una retta 1’" perP,
ipiani
per rformano un fascio F e i
punti T~ corrispondenti
aipiani
per ;^ stanno sopra la retta s~ ,
polare
delpunto
di r
rispetto
aC~;
lepolari
prime deipunti T~
formanoquel
fascio che nelia retecorrisponde
al fascioF di E.
Ogni punto
della curva bise di lTn-1 èdunque
tale che il suo
piano polare
contiene la retta cioe ènormale ad r. Ora un
punto
P nelquale
la retta r e lacurva base del fascio
corrispondente
s’ incontrano ha ilpiano polare
normale alraggio
vettore. Lapolare
incli~-nata di un
punto
per «’~
si riducedunque
alluogo
delle intersezioni delle curve basi dei fasci
corrispondenti
in due reti
projettive àegli
ordini 1 ed n-1. Questa èuna curva dell’ordine
(*),
che passa per le basi delle due
reti ,
cioè per P e pergli (n-1)3 poli
delpiano Ex .
La retta che unisce P alsuo
punto
infinitamente vicino sopraquesta
curva è tan-gente
alla curva , e deve pure essere normale alpiano polare
di P.Quindi
« Per’ eX
- i
lapolare
inclinata si riduce ad una_
2
« curva dell’ ordine che passa
pel polo
e la« cui
tangente
nelpolo
è normale alpiano polare
di« esso » .
Chiameremo
questa
curva la curvapolare
normaledi i P
rispetto
ad ~n.La
tangenze
in P aquesta
curva è illuogo
deipunti
le cai curve
polari
normali passano per P e sipuò
chia-mare la retta
polare
normcxle d~ P. Osserviarno inoltre Ç’) Cremona. Grundzüge allgemeinen derBarlin 1870, p. 10’1
come da ciò che
precede
resulta che la curvapolare
nor-niale di un dato
punto
è illuogo
deipunti
le cui rettepolari
normali passano per questopunto.
Gli
punti
d’intersezione della curva tro- vata collasuperficie
fondamentale sono ipiedi
delle nor-mali alla
superficie
condotte da P. Epoichè
la curvapassa per
P,
il cono che laprojetta
da questopunto è
dell’ ordine
n(n-1).
Onde« Da un
punto
si possono condurre adsuperficie
«
d’ ordine n,
n( n’->i+ 1 )
normali(*)
equeste
stanno« sopra un cono deli’ ordine
n(n-1)
».La curva e come conseguenza il numero delle norí ialí per un
punto
ad unasuperficie
dell’ordine, n,
leproprietà
di questa curvaesposte
di sopra equalche
altraancora erano state trovate -per altra via da
(
Crelle ’s Journal f. d. Math. Bd. XLIX. pp.344-45).
Qui lo Steiner
(p. 346 )
dice anche che(**)
trovò il
primo
che 6 nornaali si possono condurre da u upunto
ad unaquadrica
e chequeste
stanno sopra un cono del 2. ogrado .
IV. Poniamo che nella ricerca del
§.
111 la rettaarbitraria p passi
per unpolo
Q delp~ano E~ . Qualun-
que sia P e
qualunque
sia ilraggio
Px la S2(n-l) diquestó raggio
ossia lasuperficie luogo
deipunti
i cuipiani
(*) Sturm ( Math. Ann. Bd. VII. pag. 567 ) trova questo niimero sotto la forma n+m+r, dove ni è la classe ed r la classe della sezione
piana di S 11; questa forma dà il numero delle normali anche quando la
8ft non è generale .
(°°) Nella memoria citata dello Sturm a pag 572 si trova una nota nella quale è detto che Terquem il primo ( Jo ;rnal de Liouville . Série I. t. V. p. 1 ?’S) trovò il numero delle normali per un punto ad una superficie generale. Nella stessa nota sono pure date altre índ cazioni
bibliog-t afiche relative allo stesso argomento.
pol.-ti-1
fannol’ar -olo ot
colrasoio
stesso(;or)
ha in Q unpunto doppio (,S. (1),
equindi
in Q cadono daepuiiti
utitidella
corrispondenza [2 , 2(1? - 1)]
del§.
111 ctoeQ
è unpunto doppio
per lapolaue
inclina1-a.Poi
supponiamo
p sia una retta delpiano
1"’o,chè la S2Cn-1) è la stessa per tuLte le relte
parallele
fra
loro,
si vede chequalunque
sia ilpolo P,
sel’ango-
lo a rinane
invariat,o,
lacorrispondenza
di sopra p rimane identicamente la econscguentemente
sihanno sempre
g.li
i st essipunti iiniti;
onde se « nonvaria, qualunque
sia il una retta arbitraria delpiano E
incontra sempre la
polare
inclinatanegli
stessi 2 npunti. Dunque :
« Le
polari
inclinate di tutti ipunti
dellospazio
« hanno
neg i
i(n--l)3
centri dellasuperf cie
fotidamen-c tale altretranti
punti. doppi
e passano tutte per una« curva fissa d’ordine 2 n siinat,a nel
piano E » .
Si vede pure facilmente
quando
x=0 che lepolari parallele
passano tutte pergli (n-1)3
centri diSn,
èinoltre passano luffe per la sezione (li sn col
piano Eoo, poiché
perogni punto
diquesta
ilpiano polare (tangente,
in
quel punto
allaSn )
èparallelo
alraggio
vettorequalnnqne
sia P. squalunque
sia ilpolo,
la curva del§.
111passa per
gli (n-1)3
centri di Sn e pergli
n2 -~2~--1 punti
fissi diEro,
5 che hanno la stessa rettapolare
.spetto
alla sezione diquel piano
colla Sn erjspetto
aC~.
Ossia le curvepolari
normali i di tutti ipunti
dellospazio
hannogli
asintotirespettivamente paralleli (**) .
(’) In seguito diremo qualche volta per brevità, la S!C/~-~) di una
retta, per indicare questo luogo, di un piano per indicare il luogo dei punti i cui piani polari fanno un angolo dato
eol piano,
(") Steint-1r. Mem. cit. pp, :1-~3 e 345.
182
Se il
polo
è unpunto P 00
diE,
lapolare
inclinataconsta del
piano E~ (contato
duevolte)
e dellasuperficie
d’ordine
2(n-l), luogo
deipunti
i cuipiani polar
fannol’augolo
x colla direzioiie determinata da[J 00.
Lapolare parallela
consta diE~
e dellapolare prima
diP 00’
L acurva
polare
normale diP 00
si spezza nella curvapiana
, ,
7r
,
d °l’d"1?e ?1
(*) polare
inclinata per diP 00 rispetto
alla sezione di Sn con
E~ ,
9 e nella curva d’ordine(n-l)2 luogo
deipunti
i cuipiani polari
passano per la rettapolare
diP 0Cl rispetto
al circoloimtnaginario C~.
V.
Supponiamo
fisso ilpolo
P e variabileFangolo
z;avremo un certo sistema di
polari
inclinate. Preso unpunto
arbitrario R dellospazio,
ilraggio
P R fa un an-golo
detei-iiiinato oc’ colpiano polare
diR; quindi
una solasuperficie
del sistema(quella
determinata da P e da2")
passa per R. Onde:
« Le
polari
inclinate di unpunto fisso,
al variare di« a formano un fascio /I.
VI. Consideriamo le
polari
inclinate di tutti ipunti
dello
spazio
per lo stesso valore di «. Abbiamo veduto cheogni punto
determina unapolare
inclinata.Dunque
esse formano un sistema 0)3. Presi tre
punti
arbitrariA , B ,
C dellospazio,
illuogo
deipunti
le cuipolari
inclinate passano per A è un cono del 2.°
grado,
cioè ilcono
polare
inclinato di A( ~. III.)
e similmente per Be per C .
’
Dunque
vi saranno 8poli
le cuipolari
inclinate pas-sano per
~~ ,
,B ,
C. O in altreparole:
« Le
polari
inclinate di tutti ipunti
dellospazio
for-« mano un sistema col d’ indice 8 ».
(") Dewn f. cit. §. II.
Le
polari
inclinate deipunti
di una retta i" formanoun sístema d’ indice
2, poiché
il conopolare
inclinato diun
punto
arbitrario dellospazio taglia r
in duepunti .
Tutte queste
superficie
oltre a passare pergli (n 1)3
centri di Sn e per una curva fissa d’ ordine 2n del
piano E~
passano anche evidentemente per i 2punti
ltlcui la della reita i-
taglia
la retta stessa .Questi 2(n-l) punti
fissi di r si possono chiamare ipunti
po- inclinati dellaretta,
con denominazione usata da Dewulf nelpiano (*).
Quando
ilpolo
scorrendo sopra r viene a cadere inuno di
questi 2(n-1) punti,
la retta r resulta inclinatadi « sul
piano polare
di esso, equindi ( . III.)
oscula-trice nel
pnnto doppio
allapolare
inclinata. Se ilpolo
cade nel punto all’ 00 di r) i
raggi
vettori sono tuttiparalleli ad r,
equindi
la di r fa parte dellapolare inclinata;
l’altra parte è ilpiano E~
contato due volte.Se
a=0,
osservisi che ipiani polari paralleli
di trepunti arbitrarj
dellospazio,
cioè ipiani tangenti
inquei punti
alle lororespettive polari parallele,
determinano unsolo
punto. Dunque
’
« Le
polari parallele
di tutti ipunti
dellospazio
for-« mano un sistema lineare cos3 ».
Le
polari parallele
deipunti
di una retta r formanoun
fascio, poichè
ilpiano polare parallelo
di unpunto
arbitraríotaglia r
in un solopunto.
VII. Chiamiamo incli1ata di una retta t
(retta polare)
illuogo
di unpunto
1f il cuipiano polare
èinclinato di un
angolo costat te T
sulpiano
vetiore t M.(") Mem. c t. §. IX.
Osserviamo ancora che per ciascuna delle rette che pacano per
un punto fisso 01 i 2 (n- 1 punti polari inclinati sono le intersezioni ulteriori colla polare inclinata di 0~, oltre le 2 riunite in 01.
184
Presa una retta (1 arbitraria nello
spazio ogui
suo punto x determina unpiano
vettore tx . Ora illuogo
dei
punti
i cuipiani p )lar~
fanno 1’ con t x, èuna
superfieie
S’(n-~)(§. Il.)
che incontrerà (1 in2(~20131) punti
y.Ogni punto
zO determina unpiano polare
n e per p passano 2piani
inclinati sopra n, iquali tagliano
~ in 2
punti
x. Lacorrispondenza
fra xed y
è[ 2 , 2(n- 1) ]
e vi sono 2 npunti
uniti. Se d siprende
in modo che incontri la retia t, il.
piano
vettoret x , qualunque
sia il punto x, coincide seinpre colpiano
t ~.La s~(n-() del
piano
t dtaglia
d in2(>1-1) punti,
dun-que le altre 2 intersezioni di d colla
polare
inclinata sonoriunite nel punto d’ in(.,-ontro delle rette
t,
d. La retta tdunque
èdoppia
per lasuperficie
truvata. Se si fa scor- rere un pnnto N sopraqiiest,-t superficie
in modo da av-vicinai-s; inde6nitamente ad un
punto
D dellaietta t,
ilpiano
vettore t N si avvicinerà indefinitamente ad unodei due
piani tangenti
nelpunto biplatlare D,
e dovràsempre mantenersi inclinato
dí 9
sulpiano polare
diN;
e
questa proprietà
dovrà averIuobo
anche al limitequando
N cade in D. Sipuò qnindi
atferi are che:« La
polare
inclinata di una retta è unasuperficie
« dell’ ordine 2 n che contiene la retta come retta
dop-
«
pia,
e i duepiani tangenti
in ciascunpunto
della« retta
doppia
sono inclipatidi 9
sulpiano polare
di«
questo punto » -
I due
piani tangenti
coincidono perquei punti
dellaretta t,
il cuipiano polare è
inclinatodi 9
sopra t.Dunque
vi sono§C(n- 1 ) punti uniplanari.
Si deduce da ciò che
precede
che« Il
luogo
deipunti
neiquali
i ipiani passanti
per« una retta fissa
tagliano
una datasuperfieie
d’ ordine« >i sotto 1111
angolo
costante è una curva~ che ha n
punti doppi
nelle n interseziuni della retta« colla
superficie ».
D’ onde resulta che una sezione di Sn fatta con un
p ano a passante per t,
econseguentetnente
una sezionepiana qualunque, possiede 2 n’
- 2 n = 2 n(n-1) punti
nei
quali
ilpiano
della. sezionetaglia
lasuperficie
sottoun
angolo
dato p.Questi punti
sono anche le interse-zioni della sezione
piana
collasuperficie
delpiano
s, per 1’
angolo
,la
polare
inclinata di t sipuò
chiamare po-I
i puo enormale. Prendiamo ancora una retta arbitraria d.
Ogni punto
x di d determina un vettore chetaglia
ilpiano E.,
secondo una rettat~ ;
ipiani
normalia t -i-, passano
pe! punto T~ polo
ditoo rispetto
aC200;
dunque
i loropoli
stanno sopra lapolare prima
diT 00 ,
3che
taglia
la retta d in n-1punti
y.Ogni punto y
haun
piano polare
che dermina unpiano per t
normale adesso, e
quindi
unpunto
x° di d. Lacorrispondenza è [ 1 ~ ii-1 ],
e si hanno npunti
uniti . Prendendo la d in rnodo da incontrare la retta t si vede facilrnente cheun
punto
unito dellacorrispondenza,
cioè unpunto
dellapolare normale,
cade nella intersezione diquelle
due rette; ossia la
superficie polare
normale contiene la retta t. Inoltrequando
unpunto
N muovendosi sopra lapolare
normale si avvicina indefinitamente ad un pun- to Vdi t,
ilpiano
vettore che si mantiene sempre nor- male alpiano polare
diN,
si avvicina indefinitamente alpiano tangente
in V. Si conclude:« La
polare
normale di una retta è unasuperficie
« dell’ ordine che contiene la
retta ,
e i cuipiano
«
tangente
in ciascunpunto
di normale alpiano
«
polare
delpnnto
stesso ~ .La curva di i ordine
n2,
intersezione di questa super- ficie collafondamentale,
è la curvaluogo
deipiedi
dellenormali che incontrano
t;
I’ordine di essa fugià
trovatoda Sturm
(*)
sotto la forma che serve anchequando
Sn non è
generale.
Sturm ha trovato pure nella stessa memoria la classe e alcuneproprietà
diquesta
cnrva.Quando
p--0,
osserviamo chegli
n 1punti
d’ in-tersezione colla
polare prinia
del snopunto all’oo
hanno i loropiani polari paralleli
a t equindi
sonopunti
del
luogo.
Inoltre unpiano qualunque or passante
per t incontrail’ piano
all’OO secondo una retta s ; la curva base del fascio dellepolari prime
deipunti
di800
tra in
(n-I)2 punti
ilpiano
7.Dunque ogni piano per t
ha colluogo
cercato 1-- n --~- (n---1 )2 n (n-1 )
i nter-sezioni ;
vale adire,
chiamandoquesto luogo
curva po-lai-e
parallela
della rettat,
.« La curva
polare parallela
di una retta è dell’ or-« dine ed incontra la retta in n- 1
punti ».
Le
~~~ (n 1) n (n 1 )~ -+- n (n 1 )
intersezioni diessa colla Sn
sono g)i n(n-l) punti
di contatto deipiani tangenti per t,
egli n(n 1 ) punti
comuni alla sezione di Sn conE~
ed alla cur vapolare prima rispetto
ad essadel
punto
all’co di t.La curva
polare parallela
di una retta t è evidente-mentre il
luogo
deipunti
i cuipiani polari paralleli
pas-sano per t.
VIII. Facendo passare la retta arbitraria r] presa al
principio
del§. precedente
per un centro Q di S~ ed osservando chequesto
èpunto doppio
per laS2(n-l)
di iun
piano qualunque,
avremo che in Q cadono duepunti
uniti della
corrispondenza [ 2 , 2 (n- L) ]
trovata nel3.
(") cit. p. 567. s ,
stesso, cioè la
polare
inclinata ha ivi unpunto dOppl0.
E
po;,,chè
ciòsussiste qualunque
sia la rettapolare,
sipuò
direche:
.« Le
polari
inclinate di tutte le rette dellospazio
« hanno
negli (n-1)3
centri di Sn altrettantipunti
«
doppi » .
Cosi pure osservanlo che il
piano Eí,,
sipuò riguar-
dare coine inclinato di un
angolo qualunque
sopra unpiano qualunque,
si ha:« Le
superficie polari normali,
e le curvepolari
pa-« rallele di tutte le rette dello
spazio
passano pergli
«
( n 1 )3
centri di Sn ».IX. Presa una retta
fissa t, ogni punto
I’ dellospazio
determina un
piano polare,
ilquale
fa unangolo
deter-minato col
piano
vettore P t.Dunque
« Le
polari
inclinate di nna retta al variaredi
« formano un fascio.
X. Se la
polare
inclinata di una retta s deve passare per unpunto ii,
ilpiano polare
di A deve essere incli-nato
di q
sulpiano
vettore sA,
cioè la retta s deveessere
tangente
al conopolare
inclinato delpunto
A . "Dunque
perquattro punti
dellospazio
passeranno tantepolari
inclinate di rettequante
sono letangenti
comunia 4 coni del 2.°
grado.
Ma letangenti
ad un cono del2.° formano un
complesso particolare grado
e le rette comuni a 4
complessi
del 2.°grado
sono 32. ~Quindi
« Le
polari
inclinate di tutte le rette dellospazio
« formano un sistema
(D4
d’ indice 32 ».Per- == 2’
se lapolare
normale di una retta s deve passare per unpunto
arbitrario l) dellospazio, è
necessario incontri la normale p condotta da P al
suo
piano
cioèappartenga
alcomplesso
del l.flgrado
costituito dalle rette che incentranoquattro
complessi
del 1.1grado
hanno 2 rettecomuni
onde.2polari
normali passanope~o 4 punti
arbitrari dellospazio,
ossia
« Le
polari
notmali di tutte le rette dellospazio for-
« mano un sistetna d’ indice 2 » .
XI. Abbiasi una
gobba C~,
e cerchiamo la classedell’ inviluppo
deipiani
x condotti 1 datipunti
diquesta
curva
parallelamente
airespettivi polari,
cioè l’in-viluppo
deipiani polari paralleli
deipunti
di C-., - Illuogo
dei
punti
i cuipiani polari paralleli
passano per un pun- to P dato arbitrariamente nellospazio
è lapolare paral-
lela di P
( ~. III ), dunque
per P passano tantipiani
7rdell’
inviluppo quante
sono le intersezioni dellapolare
pa- rallela di P colla curva C1I. Cioè«
L’ inviluppo
cercato è unasv iluppabile
della classe« ,
Ogni punto
di unageneratrice
diquesta sviluppabile appartiene
aipiani polari paralleli
di duepunti
infinita-mente vicini della curva,
quindi
lasviluppabile
stessa èanche il
luogo
deipunti
le cuipolari parallele
toccano Cv.Se la curva data è 1’ intersezione
completa C nin2
didi ’due
superbie degli
ord ni n1 , n2 ricordiamo che lepolari parallele
d’una retta arbitraria r formano unfascio dell’ ordine n
( . VI ) ,
equindi
ve ne sonon~ n~
( ~z~--~-n~-~--~ ~~ (*) tangenti
a enin2,
ossia que-sio è il numero delle intersezioni di r coll’
inviluppo.
Onde :
« In
questo
caso 1’inviluppo
cercato è dell’ ordine(*) Cremoaa. Grundzüge p. 117.
cioè
q u1,ndo
Cv è una rel,ta s , si ha unasv luppabile
della classe n e dej!’ ordine2( n-1 ).
Perciascuna delle n-1 inteisezion di s colla
polare prima
del suo
pnnto
all’ co ilpiano polare
èparallelo
ad s.Quindi vi sono n 1
piani
dell’’inviluppo
che passano per s, ossia perogni
punto di s si ha u~~ solopiano
va-riabile dell’
inviluppo.
Onde lasviluppabile
trovata è uni-versale,
eperciò
conoscendone la classe e l’ordine se nepotrebbero
determinare tutte lesinaolarità
ordinarie(*).
I>e rette
tangenti
aquesta sviluppabile
formano un com-plesso
delgrado
n. Infattiquelle
che stanno in unpiano inviluppano
la sezione dellasviluppabile (curva
dellaclasse
n ); quelle
che passano per unpunto
costituisconoli n piani tangenti
dellasviluppabile passanti
per esso( cono particolare
delgrado n).
Per ciascuna diqueste
rette la curva
polare parallela
incontra la retta s,perchè
per ciascuna di esse passa un
piano
7rparallelo
alpiano polare
delpunto 7t
s. Onde :« Le rette le cui curve
polari parallele
incontrano una« retta fissa formano un
complesso
delAllora intendendo per indice di un sistema di
curve
gobbe
il nninero diquelle
che incontrano r rettefisse,
eosservando
che 4complessi
delgrado
r~ hanno2 n rette
comune
si ha un altro resultato daaggiun- gersi
aquelli
del§.
.:« Le curve
polari parallele
di tutte le rette dello spa-« zio formano un sistema
col
d’XII. Si abbia ancora una curva Ca e cerchiamo il
luogo generato
dalle rette condotte daipunti
di Cv nor-malmente ai
respettivi piani polari (rette polari normali).
Presa una retta arbitraria r
ogni punto
B di C1J deter-(1) Salmon. Analyt c Geometry of three Dublin 1862.
p. 238.
S. N. VI.
~, i4
mina un
piano
vettoreB r,
ilquale
divieneperpendico-
lare al
piano polare ~3
di Bquando
la normale condotta da Ba j3
incontra la retta r.Dunque
vi saranno tanterette del
luogo
che incontrano r,quante
sono le inter-sezioni di C- colla
polare
normale di r, cioè n v. Inoltre si osservi che perogni punto
di Cv passa una sola ge- neratrice delluogo perchè ogni punto
ha un solopiano polare
e una sola normale sopra di esso.Dunque:
« Il
luogo
cercato è unarigata
delgrado n v
che« contiene
semplicemente
la curva CY N .Per
ogni punto
della rettapolare
normale di unpunto
dato Q si ha laproprietà
che la sua curvapolare
nor-inale passa
pel punto Q; dunque
larigata
trovata prece-dentemente
è illuogo
deipunti
le cui curvepolari
nor-mali
incontrano Cv .Se »=1 si ottiene che:
« I
punti
le cui curvepolari
normali incontrano una« retta fissa stanno sopra una
superficie rigata
del gra-« do n ».
C ò
permette
daggiungere
ilseguente
resultato a.
quelli
del§.
VI.« Le curve
polari
normali di tutti ipunti
dello spa-« zio formano un sistema ool d’indice n3 ».
XIII.
Ogni punto
di una curva C-, ha unapolare
in-clinata per un dato
angolo
p. Variando P sopra Cv lapolare
inclinàtainviluppa
una certasuperficie.
Un pun-to P dell’
inviluppo
deve esser tale che per essopassino
le
polari
inclinate di duepunti
consecutiviP1 P2
diCv,
cioè tale che il suo cono
polare
inclinato siatangente
inPi
a Cv. Considerando letangenti
di C~.. e le loropolari
inclinate per 1’
angolo T,
unpunto
Q dell’inviluppo
diqueste
ha laproprietà
di apparienere allepjlari
inclinatedi due
tangenti
di CY.Dunque
questetangenti
dovranno toccare il conopolare
inclinato diQ,
e
poichè
esse sono infinitamentevicine, questo
cono dovràtoccare Cy nel
pmto
di contatto dit1.
Onde 1’inviluppo
delle
polari
inclinate delletangenti
di è ancora illuogo
deipunti
i cui conipolari
inclinati toccano Cl1.Possiamo concludere:
« L’
inviluppo
dellepolari
inclinate deipunti
di una« curva per un dato
angolo,
è lo stesso diquello
delle«
polari
inclinate delle suetangenti
per lo stessoangolo,
« ed è il
luogo
deipunti,
i cui conipolari
inclinati sono«
tangenti
alla curva » .Ne discende immediatamente che
l’itiviltippo
del siste-ma co d’ indice 3 delle
polari
inclinate deipunti
di unaretta è la
polare
inclinata della retta stessa.Si abbia una curva
Cp
della classe p e unpunto P~
1sopra di essa.
Ogni punto
~VI dellapolare parallela
diP,
ha la
proprietà
che il suopiano polare parallelo
passa perP,.
Se M è anche comune allapolare parallela
delpunto P2
consecutivo aP1 , quel piano passerà
anche perP~ ,
cioè conterrà latangente
inP~
alla curva . Onde1’
inviluppo
dellepolari parallele
deipunti
di una curvaè il
luogo
deipunti
i cuipiani polari paralleli
sono tan-genti
alla curva stessa. ’Ma i
piani polari paralleli
deipunti
di una retta ge-nerano una
sviluppabile
della classe n( ~. XI )
laquale
ha n p
piani tangenti
comuni colla curvaCp . Dunque
1’
inviluppo
cercato è dell’ ordine n p. Consideriamo la sezionedell’inviluppo
trovato colpiano E~ .
Unpunto
Pdi
questa
deve esser tale che ilpiano
condotto per essoparallelamente
al suopiano polare
siatangente
alla cur-va.
Quindi
è necessario anzitutto che P sia situato sopra l’intersezione del suopiano polare
colpiano E~ ,
cioè siaun
punto
della curvaC§§
sezione diE~
collasuperficie
fòndamentale.