R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
F RANCO P ARODI
Simmetrizzazioni di una categoria
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 46 (1971), p. 273-327
<http://www.numdam.org/item?id=RSMUP_1971__46__273_0>
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FRANCO PARODI
*)
PARTE I I I
ESTENSIONE DI FUNTORI ALLE CATEGORIE SIMMETRIZZATE
Introduzione.
In
questa
parte III dellavoro 1)
si affronta ilproblema
di estendereun funtore fra due date
categorie
allecategorie
simmetrizzate.Si
perviene
ad un teorema(3.1)
di unicità del funtore esteso, e aduna condizione necessaria e sufficiente di estendibilità
(3.2)
da cui si deduce immediatamente una condizione solo sufficiente(3.3)
assaipiù maneggevole.
Questi risultati sono enunciati per comodità nelle varie versioni duali.
Infine si fanno alcune
applicazioni
edesempi;
si analizza qua- le delle condizioni di estendibilità verificano i funtori:Map (K, -), Map ( - , K),
Sommadiretta,
Prodottodiretto, Kx , KX ,
Parti e Partizioni.Si conclude costruendo dal funtore Parti nella
categoria degli
insie-mi,
covariante0. ,
e controvariante~,
un funtore Parti dallacategoria
*) Indirizzo dell’A.: Istituto di Matematica, Università di Genova, Via L. B.
Alberti 4, 16132 Genova.
Lavoro eseguito nell’ambito dei programmi di ricerca matematica del C.N.R.
(Contratto di ricerca n. 13).
1) La Parte I e la Parte II di questo lavoro sono pubblicate sui Rendiconti del Seminario Matematico dell’Università di Padova, volume XLIV, pagg. 1~85~-2~62.
delle
corrispondenze
allacategoria degli
insiemi si esegue la costruzione duale per il funtorePartizioni Q* eQ*
ottenendo un funtore Partizioni dallacategoria
dei trasduttori allacategoria degli
insiemi.Queste ultime
costruzioni,
anche se non sipresentano
come esten- sioni di funtori nel senso trattato inprecedenza,
sono parse tuttavia inte- ressantipoichè completano
lo studio dei funtori « Parti » e « Partizioni », rilevandone anche ilcomportamento
non duale per quantoriguarda
pro-prietà
diaggiunzione.
Siano ~ e É9 categorie
soddisfacenti le condizioni2.i) 2.ii) 2.iii) 2.iv) z in
modo che siapossibile applicare
ad esse iprocessi
di simme-trizzazione descritti nella
parte
II. Consideriamo lecategorie C
eD,
v v v v
siano I : C - C, J : D - D
lerispettive
immersionie ..
2013 : 2) -> ~)
lerispettive
antiinvoluzioni.TEOREMA 3 .1.I . Sia
F : @ - £9
funtore covariante eG, H: ~~ ~
funtori covarianti tali che: estendono F ovvero:
G ~ _ ~F,
ecommutano con le antiinvoluzioni ovvero:
G - = - G,
H - = - H allora G=H.intanto immediato
poichè
G ed H estendono F egli
og-getti di 0
sono tutti e soligli oggetti
di~,
che perogni oggetto
Adi 0 G(A) = F(A) = H(A).
Sia
poi
r : A - B mappadi é
allora per il Teore 2.2 esistono p,B~J
mappe
di 0
tali che]P= (g)
dalleipotesi
fatte su G ed H si ha:pertanto
G(r) = H(r).
Oss. Poichè
dunque
è unico seesiste,
il funtore covariantediC
in
~
che estende F :8 ~ ~ covariante,
e commutata con le antiinvo-luzioni lo indicheremo
F quando
esiste.2) Vedi Parte II di questo lavoro.
TEOREMA 3.2.1. Sia F :
~ ~ ~
funtorecovariante,
condizione ne-cessaria e sufficiente affinchè esista un funtore covariante
3) F : ’9 -> ?5
tale che: estende
F,
ovveroF~ _ ~F;
e commutata con leantiinvoluzioni,
ovvero
F~ == 2013F,
è che:3.i.I)
F conservi i monomorfismi.3.ii.I)
F conservi iquadrati v-esatti 4).
DIM. Sia F :
@ -+ É9
funtore covariante ed esista un funtore cova-- - - -
riante
F : @ -+ É9
tale che eF~ = -F,
allora se 03BC : A’ -+A èun monomorfismo di
0,
si ha(Teor. 2.5)
pertantoda cui
$E>
è coretrazione di S)quindi monomorfismo,
ma allora per il Teorema 2.7F>
è monomorfismo di~ .
Se
poi (cp,
p,0")
è unquadrato
v-esatto di@
allora per il teorema 2.9 si ha
ed essendo dalle nostre
ipotesi:
3) Necessariamente unico come visto nel teorema precedente.
4) Si vedrà negli esempi che le due condizioni sono indipendenti.
risulta:
ma allora per il Teorema 2.9 si ha che il
seguente quadrato
diÉ9
èv-esatto
La necessità delle condizioni
3.i.1) 3.ii.I)
è cos provata;proviamo
orala sufficienza.
Sia F cos definito: per
ogni oggetto
Adi é F(A)=F(A),
perogni
mappa T : A - B di
é, F(T)=(JFy)(JFq) essendo q, y
mappedi 0
tali cher==(~)(CJ~».
Proviamo che
questa
è una buonadefinizione,
infatti siacp’, ~¡’
una
coppia
di mappe di8
tali che allora per il Teorema 2.9 esistono monomorfismidi 8
tali che sia commuta- tivo ilseguente diagramma
di~
ma essendo F funtore è commutativo il
seguente diagramma
di~
e
grazie
a3.i.I) F>,
sono monomorfismi di5D
ma allora per il Teorema 2.9Proviamo ora che F cos definito e un funtore di
@
inlb;
sianomappe
di 0
e siano cp,B~J,
x, ~, mappe di@
tali che consideriamo ildiagramma
in cui
(~,
x; p,(1)
è unquadrato
v-esatto, si hainoltre nel
diagramma
trasformato mediante il funtore F che conserva iquadrati
v-esatti(3.ii.I)
il
quadrato (F~, Fx; Fp,
è v-esatto,quindi
pertanto:
ovviamente
poi
Che F estenda F è
ovvio;
verifichiamoqui
che commuta con le anti-involuzioni ;
infatti sia r : A ~ B una mappadi 8
e cp,B~J
mappedi @
tali che allora:Il seguente Teorema
esprime
una condizione sufficiente di estendibi- lità di unfuntore,
ingenerale
non necessaria come si rileverànegli esempi ~).
TEOREMA 3 .3 .I . Dato F :
@ - É9
funtore covariante tale che:conversa i
monomorfismi;
conserva i
Push-Out;
~) Per esempi significativi di ciò rimandiamo ai funtori « Parti » e « Parti- zioni », ed alle loro proprietà studiate in dettaglio nel seguito.
V Y V
allora esiste
F : C - D
funtore covariante che estende F e commuta conle antiinvoluzioni.
DIM. È immediato dalla definizione di
quadrato V -esatto
che unfuntore che conservi monomorfismi e Push-Out conserva i
quadrati V -esatti, pertanto
verifica la condizione necessaria e sufficiente di esten- dibilità espressa nel Teorema 2.2.1.Oss. Siano
e, ~, (9, categorie
soddisfacenti le condizioni 2,i)
2,ii)
2,iii) 2, iv)
per cui siapossibile
costruire~, ~5, 9
e F :C2013> ~,
G : É9~ (9
funtori covarianti soddisfacenti le condizioni3.i.1) 3.ii.1)
ne- cessarie e sufficienti di estendibilità allecategorie simmetrizzate;
è ovvio che il funtore G ~ F :@ -+ É9
soddisfa pure esso tali condizioni.O s s . Si notino le
seguenti proprietà:
Sia F :
0 -> 0
un funtore covariante.Se F è dotato di
aggiunto
asinistra,
F conserva i monomorfismi~).
Se F è dotato di
aggiunto
adestra,
F conserva i Push-Out.Enunciamo i
seguenti
Teoremi ottenuti per dualità dai Teoremi so-pra
esposti.
Siano 0 e 0 categorie
soddisfacenti le condizioni2.i*) 2.ii*) 2.iii*) 2.iv*).
Consideriamo lecategorie ~
e~,
rispettive
immersionirispettive
antiinvolu-zioni.
TEOREMA 3.1.II. Sia F :
@ -+ É9
funtore covariante eG, J~ : @-> 3)
funtori covarianti che estendono F : e commutano con le anti- involuzioni : G~ = -G eH .r = - H,
allora G = H.- -
O s s . Poichè
dunque
èunico,
seesiste,
il funtoredi @
inÉ9
che estende F :@ - É9
covariante e commuta con leantiinvoluzioni,
lo indi- cheremo Fquando
esiste.TEOREMA 3.2.I I . Sia F :
@ - É9
funtorecovariante,
condizione ne-cessaria e sufficiente affinchè esista un funtore covariante F :
:’~ ~ ~
che6) Confronta [1].
estende F :
Fgí = 9F,
e commuta con le antiinvoluzioni:F ~ _ - F,
è che:3 .i.I I )
F conservigli epimorfismi 3.ii.II)
F conservi iquadrati A .esatti.
TEOREMA 3.3.11. Sia
F : ~ ~ ~
funtore covariante tale che:conserva i
monomorfismi;
conserva i
Pull-Back;
allora esiste F :
~ ~ ~
funtore covariante che estende F e commuta conle antiinvoluzioni.
Oss. Siano
F : ~ ~ ~, G : ~ ~ (9
funtori covarianti soddisfacenti le condizioni3.i.II) 3.ii.II)
è ovvio che il funtore G ~ F :@ - G
soddisfa pure tali condizioni.Oss. Si notino le
seguenti proprietà.
Sia F :
@ - É9
funtore covariante.Se F è dotato di
aggiunto
a destra conservagli epimorfismi.
Se F è dotato di
aggiunto
a sinistra conserva i Pull-Back.Sia 0 categoria
soddisfacente le condizioni2.i) 2.ii) 2.iii) 2.iv)
eÉ9 categoria
soddisfacente le condizioni2.i*) 2.ii*) 2.iii*) 2.iv*).
Conside-- - - -
riamo le
categorie e
ei9, : D - i9
lerispettive immersioni,
e - ::(B2013~e,2013:~)2013~2)
lerispettive
antiinvoluzioni.TEOREMA 3.1.III. Sia
F --> 0
funtore controvariante eG, H: e ~ ~
funtori controvarianti che estendono eH~ _ ~F,
e commutano con le antiinvoluzioni: G - = - G eH - = - H,
allora G = H.Os s. Poichè
dunque
se esiste è unico il funtore controvariante diÙ in É9
che estende F e commuta con leantiinvoluzioni,
le indicheremo Fquando
esiste.TEOREMA 3.2.111. Sia F :
~ ~ ~
funtorecontrovariante,
condizio-ne necessaria e sufficiente affinchè esista un funtore controvariante
F : ~ ~ I~
tale che estendeF : F~ _ ~F,
e commuta con le antiinvolu- zioni :F"-~ = - F,
è che:3 .i.I I I )
F trasformi monomorfismi inepimorfismi
3.ii.III)
F trasformiquadrati V -esatti
inquadrati 1B -esatti..
TEOREMA 3.3.111. Sia F :
Él -+ £9
funtorecontrovariante,
tale che:trasforma monomorfismi in
epimorfismi;
trasforma Push-Out in
Pull-Bak;
allora esiste F :
@ - É9
funtore controvariante che estende F e commuta con le antiinvoluzioni.O s s . Siano
F: ~ ~~, G: ~ ~ (9
funtori controvarianti soddi- sfacenti le condizioni3.i.III) 3.ii.III)
è ovvio che il funtoreGF : ~ --~ ~
soddisfa pure tali condizioni.Oss. Si notino le
seguenti proprietà:
Sia F :
’@ -+ É9
funtore controvariante se F è dotato diaggiunto
a sini-stra 1)
muta monomorfismi inepimorfismi;
se F è dotato di
aggiunto
a destra7)
muta i Push-Out in Pull-Back.Sia
6 categoria
soddisfacente le condizioni2.i*) 2.ii * ) 2.iii*) 2.iv * ) e 5D categoria
soddisfacente le condizioni2.i) 2.ii) 2.iii) 2.iv).
Consideriamo le
categorie é
eÉ9, siano ÉJ : @ -+ @, ÉJ : É9 -+ É9
lerispettive immersioni, - : S 2013> ~e, - : ~ -+ i9
lerispettive
antiinvolu- zioni.TEOREMA 3.1.IV. Sia
F : ~ ~ ~ funtore
controvariante eG, H : à -+ É9
funtori controvarianti che estendonoH~ _ ~F
e commutano con leantiinvoluzioni, G ~ _ - G,
H H allora H = G.7) Ricordiamo che F : @ - 3 controvariante è dotato di aggiunto a sinistra se
esiste un funtore G : 5) ~ @ controvariante ed un isomorfismo naturale
Hom5)
(F(X), Y) =Hom~
(G(Y), X).controvariante è dotato di aggiunto a destra se esiste un funtore
G : 5> ~ ~ controvariante ed un isomorfismo naturale
O ss. Poichè
dunque
se esiste è unico il funtore controvariante di~
in3)
che estende F e commuta con leantiinvoluzioni,
lo indicheremo Fquando
esisteTEOREMA 3.2.IV. Sia F :
’@ -+ £9
funtorecontrovariante,
condizio-ne necessaria e sufficiente affinchè esista un funtore controvariante
m v .v
F : C - D
tale che: estendeF : FJ =JF;
e commuta con le antiinvo- luzioni :F = ..- - F,
è che:2.i.IV )
F trasformiepimorfismi
in monomorfismi2.ii.IV)
F trasformiquadrati
/~ -esatti inquadrati V -esatti.
TEOREMA 3.3.IV. Sia
F : 8 ~ ~
funtore controvariante tale che:trasforma
epimorfismi
inmonomorfismi;
trasforma i Pull-Back in
Push-Out;
allora esiste
F : é --> ?5
funtore controvariante che estende F e commuta con le antiinvoluzioni.Oss. Siano
F : ’@ - É9, G : ~ ~ (9
funtori controvarianti soddisfa- centi le condizioni 3.i.IV3.ii.IV)
è ovvio che il funtoreGF : 8 ~ (9
ve- rifica le stesse condizioni.O ss. Si notino le
seguenti proprietà.
Sia F :
@ - É9
funtore controvariante.Se F è dotato di
aggiunto
a destra mutaepimorfismi
in monomorfismi.Se F è dotato di
aggiunto
a sinistra muta i Pull-Back in Push-Out.Sia 0
unacategoria
soddisfacente le condizioni2.i) 2.ii) 2.iii) 2.iv)
e
’É9
unacategoria
soddisfacente le condizioni2.i*) 2.ii*) 2.iii*) 2.iv*).
Consideriamo le
categorie C e É9, siano ~ : ~ -~ ~, ~ : ~ --~ ~
lerispettive immersioni, e ~ : ~ --~ ~, - : ’É9 ~ ~
lerispettive
antiinvo-luzioni.
TEOREMA 3.4. Sia funtore covariante e
G, H : ~ ~ ~
funtori covarianti che estendono Fovvero:
e commutano con le antiinvoluzioni ovvero:
DIM. Stessa dimostrazione del Teorema 2.1.1.
Oss. Poichè
dunque
se esiste è unico il funtore covariante diG
in É9
che estende F :8 ~ ~ covariante,
e commuta con le antiinvolu-zioni,
lo indicheremoF, quando
esiste.TEOREMA 3 .5 . Sia
F: 8 ~ ~
funtorecovariante,
condizione ne-cessaria e sufficiente affinchè esista un funtore
covariante F : @ -+ É9
tale che estende F ovvero e commuta con le antiinvoluzioni ov- veroF ~- == - F
è che:2.iii)
F trasformi monomorfismi inmonic,
2.iv)
F trasformi iquadrati V -esatti
inquadrati
/~ -esatti.Dem. Questo teorema non si ottiene per dualità dal Teorema
3.2.1;
ma viene dimostrato direttamente.
Esista il
f untore F : @ -+ É9
che estende F e commuta con le anti-involuzioni ;
sia A’ - A monomorfismodi 0
alloraÉJ>ÉJ>= 1 (Teor.
~ ~
2.5)
da cui ma alloraF03BC
èmonic in
É9 (Teor. 2.6).
Se
poi (~p,
p,cr)
è unquadrato V -esatto in 8
allora
(Teor. 2.9)
vale alloral’eguaglianza
da cui si deduce
(Teorema 2.8)
che èA-esatto
ilquadrato:
Dimostrata la necessità della condizione troviamo ora la sufficienza.
Sia F cos definito: per
ogni
oggetto Adi è
per
ogni
mappaessendo cp,
~J
mappedi @
tali cheProviamo che
questa
è una buonadefinizione,
se infattiq~’, ~~¡’
èuna
coppia
di mappedi C
tali cheesiste 03BC
monomorfismo per cui è commutativo ildiagramma
allora
essendo nelle nostre
ipotesi (3.iii) Fp
monic ed allora per il Teorema2.6*, questo
basta a provarel’indipendenza
diF(r)
dal modoparticolare
dirappresentarla.
Proviamo ora che
F
cos definito è un funtore dié
in~ ;
sianomappe
dí è
e siano p,B~J,
x,~,,
mappedi 2
tali cheF = 421,P,
consideriamo ildiagramma
dove
(~ k; k’, ~’)
è unquadrato V.esatto: ,~r = ~(~’~,)~(x’cp).
se si tiene conto che F trasforma
quadrati V -esatti
diy
inquadrati
A-esatti di
S)
equindi
per il Teorema 2.8 essendo ilquadrato
-esatto,.
- - N LI
Resta allora
provato
che ovviamentepoi
F( 1A) = 1i°iA>
perogni
Aoggetto
diE.
È
poi
ovvio per come è definito che F estende F e commuta con le antiinvoluzioni.TEOREMA 3.6. Dato F :
@ -+ £9
covariante tale che trasforma monomorfismi in monictrasforma Push-Out in Pull-Bak
allora esiste
F: ~ ~ ~
funtore covariante che estende F e commutacon le antiinvoluzioni.
Per brevità omettiamo la
esplicita
enunciazione delle altre tre ver-sioni duali di
questi
Teoremi 3.4 3.5 3.6 inipotesi
duali sullecategorie
e sul funtore F.
Oss. Nonostante la loro validità nel contesto di questa
teoria, questi
teoremi 3.5, 3.6 e cos le loro formulazioni duali sono di modesto interesse dalpunto
di vista delleapplicazioni; infatti,
mentre si hannomolti
significativi esempi
di funtori che verificano le condizioni3.i) 3.ii)
nelle loro varie formulazioniduali,
incategorie
interessanti(Abe- liane, insiemi, spazi topologici)
non conoscoesempi
di funtodi non co-stanti che verifichino le condizioni
3.iii) 3.iv)
anzi la condizione che F :8 ~ ~
trasformi Push Out in Pull Back(Teorema 3.6) impone
ad Fdi mutare
gli epic
inisomorfismi, pertanto
almenose 8
ècategoria
conoggetto
finale un tale funtore è necessariamente costante.Esempi.
Funtori esatti in
categorie
Abeliane.Ricordiamo che in
Categorie
Abeliane la nozione diquadrato
V -esatto
e la nozione diquadrato
/~ -esatto coincidono con la nozione diquadrato
esatto8)
e sono esatti tutti e solo iquadrati
8) Vedi [4].
tali che sia esatta la sequenza
Date e
e É9categorie Abeliane,
i funtoriF: 8 ~ ~
additivi cova-rianti
(controvarianti)
che conservano iquadrati
esatti soon tutti e solii funtori esatti.
È
ovvio,
dalla caratterizzazione sopraricordata,
che i funtori esatticonservano i
quadrati
esatti.Viceversa se un funtore F :
e ~ ~
covariante conserva iquadrati
esatti sia
una sequenza esatta, consideriamo il
quadrato
è ovvviamente esatto, allora il
quadrato
trasformatoè esatto, ma allora la sequenza
è esatta.
Si ha allora che
se 0
e~
sonocategorie
abeliane i funtori additivi covarianti(controvarianti)
F :@ -+ £9
che possono essere estesi alle ca-tegorie
simmetrizzate sono tutti e soli i funtori esatti.I
f untori Map (K, -) - Map ( - , K).
Sia @
unacategoria,
K unoggetto
fissato di~,
il funtore cova-riante
Map (K, -) : G~ --~ S
conserva i PullBack,
infatti: sia Pull Back ilquadrato
allora il
quadrato
trasf ormatoè Pull
Back, poichè
seA), BEMap (K, B)
esono
a : K - A,
tali che è commutattivo ildiagramma
se-guente
esiste allora una ed una sola mappa 7t : K -~ P tale che il
diagramma
stesso
commuti,
comedire: 7teMap (K, P)
tale cheIl funtore
Map (K, -)
muta ovviamente i monicdi 0
inappli-
cazioni
iniettive, quindi
conserva i monomorfismi.Il funtore
Map (K, - )
mutagli epimorfismi di C
inapplicazioni
suriettive se e solo se K è
oggetto proiettivo di 0 ~).
Allora
se 0
è unacategoria
verificante le condizioni2.i*) 2.ii*) 2.iii * ) 2.iv*)
il funtoreMape (K, -)
si estende ad un funtoreda @
alla
categoria
dellecorrispondenze purchè
sia Koggetto proiettivo
die.
Si fanno facilmente
esempi
dicategorie
nellequali
il funtoreMap (K, - )
non conserva i PushOut,
adesempio
nellacategoria degli
insiemi, qualunque
sia K insieme tale che card K > 2 il funtore non con- serva i Push Out e neppure iquadrati V -esatti,
infatti ilquadrato:
è un Push
Out,
mentre ilquadrato
trasformato medianteMap (K, -),
se card
K > 2,
non è neppureV -esatto,
infatti se cosfosse,
dateK -~ { 1, 2, 3 }, u*(a)= ~*(~3)
se e solo se a =~3
oppure Im ac{ 2, 3 }
e
3 };
invece se k ha almeno 2 elementiki , k2
le dueseguenti applicazioni:
9) Per la definizione di oggetto proiettivo cfr. [1].
sono
diverse,
non verificano la condizionesopraddetta
e tuttaviao*(a)=o*(B).
Sia 0
unacategoria,
K un oggetto fissatodi 0
il funtore contro- varianteMap ( - , K) : ~ -~ S
muta Push Out in PullBack,
infatti:sia Push Out il
quadrato
allora il
quadrato
trasformatoè un Pull
Back, poichè
sea e Map (A, K),0 e Map (B, K)
ecp*(oc) _ ~*(~i),
sono tali che è commutativo il
diagramma seguente
esiste allora una ed una sola mappa x : P 2013~ K tale che il
diagramma
stesso
commuti,
come direxemap (P, K)
tale chep*(’]t)=c~,
Il funtore
Map ( - , K)
mutaovviamente, qualunque
siaK, gli epic di 0
inapplicazioni iniettive, quindi
mutagli epimorfismi
di(B
inmonomorfismi.
Il funtore
Map (-, K)
muta i monomorfismidi 0
inapplicazioni
suriettive se e solo se K è
oggetto
iniettivodi 0 1°).
Allora se
2
verifica le condizioni2.i) 2.ii) 2.iii) 2.iv)
il funtoreMapo , (-, K)
si estende ad un funtore dallacategoria 9
allacatego-
ria deitrasduttori, purchè
sia Koggetto
iniettivo di~.
Si fanno facilmente
esempi
dicategorie
nellequali
il funtoreMape (-, K)
non muta i Pull Back in PushOut,
adesempio
nellacategoria degli insiemi, qualunque
sia K insieme tale che cardk 2,
il funtore non muta Pull Back in PushOut,
e neppure iquadrati A-esatti.
in
quadrati V -esatti,
infatti ilquadrato:
10) Per la definizione di oggetto iniettivo cfr. [ 1 ] .
è un Pull
Back,
mentre ilquadrato
trasformato medianteMap ( - , K)
se card K > 2 non è neppure
V-esatto, infatti,
se cosfosse,
dateoppure
invece se K ha almeno 2 elementi
ki , k2eK,
le dueseguenti applicazioni
sono
diverse,
non verificano la condizione sopra detta e tuttaviaFuntori Somma e Prodotto.
Siano dati in una
categoria 0,
con somme dirette iquadrati
Push Out per
ogni
è noto che ilquadrato
è Push Out.
Si dirà brevemente che somma di Push Out è Push Out
li).
È ben noto che in
generale
somma di PullBack
non è detto che11) Si noti che il funtore 1 : (RI -~ G covariante ha come aggiunto a destra il
’«i
funtore tacito e: G~ -~ G~l,
e(X) = ( X ),~i .
sia Pull
Back,
tuttavia la cosa è vera nellacategoria degli
insiemi ed incategorie
Abeliane.Dimostriamolo nella
categoria degli
insiemi:Siano dati nella
categoria degli
insiemi iquadrati
Pull Back per
ogni i E I,
consideriamo ilquadrato
esso è ovviamente commutativo. Siano date a,
fi applicazioni
tali chesia commutativo il
diagramma seguente
per la commutatività risulta per
ogni iEI
posto
allorasiano a, :
Qi - Ai, Bi :
Q, -+ B, perogni iEI le
ovvie restrizioni di a edi allora per
ogni
i E I è commutativo ildiagramma
seguenteesiste allora per
ogni Le I
~~ : Q, - P, tale che ildiagramma
commutie risulta ovviamente 7C l’unica mappa che rende commu- iEI
tativo il
diagramma
soprariportato.
La
proprietà
ora dimostrata nellacategoria degli
insiemi si prova in modoanalogo
nellacategoria degli spazi topologici,
si dimostra pureagevolmente
in unacategoria
dimoduli, quindi 12)
inogni categoria
Abeliana.
Siano dati in una
categoria 0
con somme dirette Ei : AZ --~Aí’ , epimorfismi
è immediato provareche E
E, : L A, - LAi
èepi-
ieI wl veI
morfismo;
ma questaproprietà
non è ingenerale più
vera per i mono- morfismi anche se risulta ovviamente vera nellecategorie degli Insiemi, degli spazi topologici
ed incategorie Abeliane;
le verifiche seguono im- mediatamente dalle caratterizzazioni dei monomorfismi nellecategorie
sopra dette.
È noto dualmente che se in una
categoria
con Prodottidiretti,
iquadrati seguenti
sono Pull Back per
ogni i E I,
allora ilquadrato
12) Grazie al Teorema di immersione cfr. [5].
è Pull
Back,
diremo brevemente cheprodotto
di Pull Back è Pull Back13).
Non è vero neppure nella
categoria -degli
insiemi che Prodotto di Push Out è Push Out14),
mentre ciò è vero incategorie Abeliane,
lo si prova13) Si noti che il funtore TI : (21 -~ GJ covariante ha come aggiunto a sinistra il
lei
funtore tacito E : @-).e~
~(X) _ ~ X ~~E,~ .
14) ESEMPIO. Il seguente esempio mostra come nella categoria degli insiemi
non sempre il Prodotto di Push Out è Push Out
basta che sia A oppure B non vuoto, A e B finiti, ovviamente (A,+ -~- B2.
agevolmente
nellacategoria
deiModuli, quindi 15)
inogni categoria
Abe-liana.
Se in una
categoria 0
conprodotti diretti,
sono monomorfismi allora
è
monomorfismo, questa proprietà
non è ingenerale più
vera perepi-
morfismi anche se risulta vera nelle
categorie degli insiemi, degli spazi topologici,
ed incategorie
Abeliane.Dalle considerazioni
precedenti
si hanno iseguenti
fatti.Sia 0
unacategoria
con sommedirette,
X unoggetto
di~,
I uninsieme
fissato,
il funtore covariantedefinito nel modo
ovvio,
conserva i PushOut,
conservagli epimorfismi,
non conserva in
generale
i monomorfismi ma li conservase 2
è la cate-goria degli insiemi,
odegli spazi topologici
o unacategoria Abeliana;
se
poi @
è lacategoria degli insiemi,
oppure unacategoria Abeliana,
que- sto funtore conserva anche i Pull Back.Pertanto il funtore
X X I : ~ ~ ~ se ~ è
unacategoria Abeliana,
oppure la
categoria degli
insiemi odegli spazi topologici può
essereesteso sia dalla
categoria è
allacategoria ê"
sia dallacategoria @
allacategoria é.
Sia 0
unacategoria
conprodotti diretti,
X un oggetto di(~,
I uninsieme
fissato,
il funtore covariantels) Grazie al Teorema di immersione cfr. [5].
definito nel modo
ovvio,
conserva i Pull Back11),
conserva i monomorfi-smi,
non conserva ingenerale gli epimorfismi,
ma li conserva se6
è lacategoria degli insiemi,
odegli spazi topologici,
o unacategoria
Abelia-na. Questo funtore non conserva in
generale
i Push Out come visto inun
esempio
nellacategoria degli insiemi,
tuttavia li conserva se è unacategoria
Abeliana.Pertanto il funtore
se 0
è unacategoria Abeliana,
op- pure lacategoria degli
insiemi odegli spazi topologici può
essere estesodalla
categoria C
allacategoria ~.
I
funtori
Kx , KX.Sia 0
unacategoria
con sommedirette,
K un oggetto fisso di0,
X un
insieme,
sipuò considerare y,
K come funtore covariante daS
xeX
categoria degli
insiemi in~e,
definito nel modoseguente
sulle mappe:sia cp : X- Y una
applicazione
frainsiemi,
consideriamo perogni
xeX il
diagramma
esiste una ed una sola mappa che rende commutativo il
1~) Si noti che se 0 è una categoria con somme diritte e prodotti diretti X X I è aggiunto a sinistra di XI.
diagramma
perogni
xeX diciamo cp1. tale mappa; è ovvio che si tratta di un funtorecovariante,
lo noteremo:Si verifica immediatamente che il funtore K- : S -
@
ha comeaggiunto
a destra il funtore
Mapo (K, - )
e pertanto conserva i PushOut,
ed ov- viamentepoi,
essendo definito nellacategoria degli insiemi, covariante,
conserva monomorfismi ed
epimorfismi.
Allora il funtore K-
può
essere esteso se18
è unacategoria
che ve-rifica le condizioni
2.i), 2.ii), 2.iii), 2.iv)
ottenendo un funtoreDualmente sia
y
unacategoria
conprodotti diretti,
K unoggetto
di0,
X uninsieme,
sipuò
considerare II K come funtore controvariantexeX
da
S
in~,
definito nel modo seguente sulle mappe:sia cp : X ~ Y una
applicazione
frainsiemi,
consideriamo perogni
x E X il
diagramma
esiste una ed una sola mappa TI K- II K che rende commutativo il
yeY xeX
diagramma
perogni x E X,
diciamocp*
tale mappa; è ovvio che si trattadi un funtore
controvariante,
lo noteremoSi verifica facilmente che il funtore K- :
Ìù - 2
controvariante hacome
aggiunto
a destra il funtoreMap ( - , K), pertanto
muta Push Out in PullBack,
ed ovviamentepoi
essendo definito nellacategoria degli insiemi, controvariante,
mutaepimorfismi
in monomorfismi e monomor-fismi in
epimorf ismi.
Allora
se @
è unacategoria
soddisfacente le condizioni2.i*), 2.ii*), 2.iii*), 2.iv*)
il funtore K-può
essere esteso ottenendo un funtoreOss. Si noti che nella
categoria degli
insiemivalgono
leseguenti
caratterizzazioni:
I funtori covarianti F :
5 -> S
che conservano i Push Out sono tuttie soli del
tipo
con
Ko , K
insiemi fissati1’).
I funtori controvarianti F : 8 ->
S
che mutano Push Out in Pull Back sono tutti e soli deltipo
con
I,
K,(Le I)
insiemi fissati17).
Il Funtore « Parti » e il
funtore
« Partizioni ».Concludiamo
questi esempi
studiando leproprietà
di duepartico-
lari funtori definiti nella
categoria degli
insiemi a valori nellacategoria degli
insiemi che forniscono tra l’altro unesempio
di funtore covarianteche conserva
quadrati A-esatti
e non i PullBack,
e unesempio
di fun-1’1) Si dimostra facilmente per induzione.
tore controvariante che muta
quadrati V -esatti
inquadrati /~ -esatti
enon Push Out in Pull Back.
Sia X un
insieme,
denotiamo conjp(X)
l’insieme delleparti
di XParti covariante
1P.:
definiamo per
ogni
insieme X1P*(X) =
e per
ogni applicazione
cp : X -+ Y1P
cp* :*(X)
2013~lp.(Y) l’applicazione
definita: perogni
A parte diX;
abbiamo cos un funtore covariante.
Parti controvariante
]D* :
definiamo per
ogni
insieme X0*(X) = f3(X)
e per
ogni applicazione
cp : X ~ Ycp* : T3*(Y)
-~)P*(Y) l’applicazione
definita:rp*(B) _ ~p-1{B)
perogni
Bparte
diY;
abbiamo ovviamente un funtore controvariante.
Sia X un
insieme,
denotiamo conQ(X)
l’insieme dellepartizioni
di X
Partizioni controvariante
(~*:
definiamo per
ogni
insieme XQ*(X)= Q(X)
e per
ogni applicazione
(p X - Ycp* : G1,*(Y)
-Q*(X)
l’applicazione
che facorrispondere
adogni partizione
di Y laparti-
zione di X ottenuta per
controimmagine.
Osserviamo che
data fi partizione
di Y resta individuato unepimor-
fismo P (con
ovvio abuso dinotazione);
consideriamo la fat- torizzazione canonica di~icp
E
epimorfismo 03BC monomorfismo, F-
individua unapartizione
di X cheindicheremo con e per abuso di
notazione,
si ha È facile veri- ficare che è un funtore controvariante.Partizioni covariante
~,* :
definiamo per
ogni
insieme XQ*(X)= Q(X)
e per
ogni applicazione
cp : X -+ Y g. :~.(X)
~l’applicazione
che facorrispondere
adogni
~apartizione
di X lapiù
fine dellepartizioni
di Y~ la cuicontroimmagine
è meno finedi
18).
Data a
partizione
di Xpossiamo
caratterizzare cosp*(a):
consi- deriamo in X lapartizione
~a’ dei sottoinsiemi saturirispetto
ad ~a e a ~>;sia P
lapartizione
di Y delleimmagini
mediante cp delle classi della par- tizioneoc’,
e discreta fuoridell’immagine
di (p, si ha03B2.
E ancora
sia Push Out il
quadrato
fi
è unepimorfismo,
individua allora unapartizione
di Y che indiche-remo
ancora P
per abuso dinotazione,
si hai8) Questa definizione è quella buona, si presta ad estensioni a categorie più generali ed è duale di quella data per il funtore Parti controvariante.
Nella
seguente
tabella sonoesposte
alcuneproprietà
diquesti
due(quattro)
funtori che motiveremo nelseguito:
Da cui si deduce che:
(ricordiamo S
cat.corrispondenze, 9
cat. trasdut-tori)
è estendibile a
ú5*: S ~ S
~*
è estendibile a~*
non ammette estensioni deltipo
consideratoQ*
è estendibile a(ST : S ~ s.
Motiviamo ora tutte le affermazioni
riportate
nella tabella:Mostriamo che conserva i
quadrati /~ -esatti;
bastamostrare che esso muta Pull Back in
quadrati
/~ -esattipoichè
certamenteconserva
gli epimorfismi.
19) Qui e nel seguito il numero si riferisce alla riga, la lettera ~ o G1 alla colonna della casella in cui nella tabella precedente è contenuto in forma sintetica l’enunciato. Per comodità di lettura l’enunciato è comunque ripetuto nel testo.
Sia
Pull
Back,
consideriamo ilquadrato
ovviamente commutativo:Siano
B’e 93 (B)
tali chep*(A’) _ ~*(B’)
ovveroA’ c A,
B’ c B tali chep(A’) _,- ~r(B’) posto
risulta in modo ovvio dalla caratterizzazione di Pull Back nella
categoria degli
insiemi:cp(P’) = A’, «P’)=B’.
Esiste
quindi
almeno unaparte
diP,
P’ tale cheessa
però
non è individuata univocamente dallacoppia (A’, B’)
comesi vede
nell’esempio
seguente.Il
quadrato:
è Pull Back.
Si noti
però
che:Ciò prova che
f3,,
muta Pull Back inquadrati V -esatti
equindi
conser-va i
quadrati V-esatti
anche se non conserva i Pull Back.3. p - 4. p.
Il seguente
esempio
di Push Out che non viene conservato dal fun- toreID.
mostra anche che tale funtore non conserva iquadrati V -esatti.
Il
quadrato
è Push
Out,
ilquadrato
trasformatonon è Push Out infatti si vede facilmente che se fosse un Push Out al vertice
superiore
delquadrato
dovrebbe esserci un insieme di 6 elementie non uno di
4,
ma allora ilquadrato
non è neppureV-esatto poichè
non ci sono monomorfismi da un insieme d 6 elementi ad un insieme di 4.
5.
1D -
6.tP.
°
Che il funtore
T3* S - S
non muti Pull Back in Push Out e nem-meno i
quadrati A-esatti
inquadrati V -esatti
segue immediatamentedagli
isomorfismi naturali{ 1, 2})
e daproprietà già
studiate del funtoreK).
7.
D -
8.~1.
Per mostrare che il funtore
j[~* : S S
muta Push Out in PullBack,
equindi quadrati V -esatti
inquadrati A-esatti
basta ricordareancora l’isomorfismo naturale
ÌP*(X)=2~
per cui sipresenta
come uncaso
particolare
di una situazionepiù generale già
discussa.1.
Gl - 2. Q.
Il
seguente esempio
mostra che il funtoreQ* : S
non conservaPull Back nè
quadrati V -esatti.
Il
quadrato
è Pull
Back,
ilquadrato
trasformatonon è Pull
Back,
se fosse Pull Back nel vertice inferiore dovrebbe tro- varsi un insieme di 2 elementi e non di1,
allora ovviamente non è nep- pure A-esattopoichè
non ci sonoepimorfismi
da un insiemepuntifor-
me ad un insieme di 2 elementi.
3.
Q -
4.Q.
Il seguente
esempio
mostra che il funtore~,* : S
->S
non conservai Push Out nè i
quadrati V -esatti.
Il
quadrato
è Push
Out,
ilquadrato
trasf ormatonon è Push
Out,
se fosse Push Out al verticesuperiore
delquadrato
dovrebbe essere un insieme di 4 elementi anzichè di
2,
pertanto non è neppureV-esatto poichè
non ci sono monomorfismi da un insieme di 4 elementi ad uno di 2.5.
Q -
6.Ot
Il
seguente esempio
mostra che il funtoreQ* :
8 -> S controvarian- te non muta Pull Back in Push Out e neppure mutaquadrati
A-esatti.in
quadrati V -esatti.
Il
quadrato
è Pull
Back,
ilquadrato
trasformatonon è Push
Out,
se fosse Push Out nel vertice inferiore dovrebbe es- sere un insieme di 4punti
e non di 2pertanto
non è neppure un qua- dratoV -esatto poichè
non ci sono monomorfismi da un insieme di 4punti
in un insieme di 2.7. Q - 8. Q.
Proviamo che il funtore
’~ * : lù - S
muta Push Out inquadrati
A-esatti,
non necessariamente in PullBack, quindi, poichè
ovviamentemuta monomorfismi in
epimorfismi,
mutaquadrati V-esatti
in/B-esatti.
Sia il
quadrato
un Push
Out,
consideriamo ilquadrato
trasformatoè ovviamente
commutativo, proviamo
che è A-esatto.Siano tali che
cp*(~a) _ ~*~(~3),
consideriamo il dia-gramma
seguente
dove e
By
sono fattorizzazioni canoniche 03BC, v monomorfi- smi Eepimorf ismo,
equindi
è Push Out e allora oc’ è
epimorfismo,
è Push Out e allora
03B2’
èepimorfismo,
è Push Out e allora oc" e
03B2"
sonoepimorfismi.
Si ha allora che
è Push Out ed essendo s
epimorfismo,
ancheè Push
Out, quindi fi"p’
e sono monomorfismi.Posto
p’=a"c’
monomorfismi ed si hache il
diagramma
è
commutativo,
esiste allora unepimorfismo 11 :
p ~ p" tale chee ed entrambe sono fattorizzazioni canoniche.
Allora esiste una
partizione 11
di P tale chep*(n) =a,
Il seguente
esempio
mostraperò
che il funtore non mu-ta Push Out in Pull Back:
Il
quadrato
è Push
Out,
ma ilquadrato
trasformatonon è ovviamente Pull
Back,
se fosse Pull Back nel vertice in alto do-vremmo avere un insieme di 4 elementi.
Ancora sui
f untori
« Parti » e « Partizioni ».Dal funtore « Parti »
ip. S ~ S covariante, P*: 8
->8
controvariante.è
possibile
costruire un interessante funtore covariante dallacategoria
delle
corrispondenze
allacategoria degli
insiemi che noteremop: 8 -+ s,
definito nel modo seguente
sugli oggetti:
perogni
insieme X~1 *( X ) _ ~1 ~‘(X )
sulle mappe: per
ogni corrispondenza
r : X -~Y,
1è
l’applicazione
cos definitaper
qualunque
Aparte
di X.Si verifica immediatamente che la definizione non
dipende
dallarappresentazione
dir,
infatti se e èepimorfismo s.~*=l,
e che si trattaeffettivamente di un
funtore,
infatti basta provare che se unquadrato
è Pull
Back,
allora ilquadrato seguente
è commutativo.