R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
A LESSANDRO B ELCASTRO
Somme dirette nella categoria degli spazi vettoriali topologici
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 54 (1975), p. 185-199
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nella categoria degli spazi vettoriali topologici.
ALESSANDRO BELCASTRO
(*)
Introduzione.
È
data unafamiglia (anche infinita)
dispazi
vettorialitopologici (Ei)zEI
su un corpotopologico 1~;
ricordiamo che unospazio
vettorialetopologico
.E ed unafamiglia ji: Ei --~ E
di omomorfismi con-tinui si dicono sommac
diretta,
nellacategoria degli spazi
vettoriali to-pologici,
dellafamiglia (Ei)iEI
se perogni spazio
vettorialetopologico
Me per
ogni famiglia ui : E; -
M di omomorfismicontinui,
esiste unoed uno solo omomorfismo continuo g: E - M che rende commutativi i
diagrammi
Lo
spazio
somma diretta E è individuato a meno diisomorfismo,
e viene indicato usualmente con il simbolo
t6f
Ovviamente,
se lafamiglia
è finita la sua somma diretta coincidecon l’usuale
prodotto
diretto.Analoga
definizione di somma diretta si dà per lacategoria degli spazi
vettorialitopologici
localmente convessi su R oppure su C(più
(*) Indirizzo dell’A. : Istituto Matematico dell’Università, via L. B. Al- berti, 4 - 16132 Genova.
Lavoro eseguito nell’ambito dei
Gruppi
di Ricerca Matematica del C.N.R.in
generale,
perogni categoria).
Resta da provare, sepossibile,
l’esi-stenza della somma diretta nelle
categorie
inquestione;
nel secondocaso il
problema
è risolto da Bourbaki([2], chap. II ~ 4,
n.5,
Def. 2 eProp.
6e §
8n.2);
i risultati sonoqui
riassunti in 3.2.Il
primo
caso sembra non sia stato finora affrontato(per famiglie infinite ) .
Questo
lavoro prova l’esistenza delle somme dirette nellacategoria degli spazi
vettorialitopologici
su unqualsiasi
corpotopologico (cfr. 1.3):
si tratta dellospazio
vettoriale somma diretta(algebrica) degli spazi dati,
munito dellatopologia più
fine fraquelle
compa- tibili con la strutturaalgebrica,
e rendenti continue le inclusioni ca-noniche. Se il corpo base è
valutato,
viene data una caratterizzazione dellatopologia
di somma diretta nel caso che lafamiglia
dispazi
vettoriali
topologici
sia numerabile(cfr. 2.6).
Nel caso in cuigli spazi
dati siano localmente convessi
(su
R oppure suC)
lospazio
sommapuò
non essere localmente convesso; lo è
(cfr.
3.4 e3.6)
se e solo se la sotto-famiglia degli
addendi contopologia
nongrossolana
è numerabile:allora e solo allora
(cfr. 3.6)
la somma diretta dellafamiglia
considerata coincide con la somma diretta della stessafamiglia
nellacategoria degli spazi
vettoriali localmente convessi(che
è ovviamente localmenteconvessa);
in casocontrario,
laprima
hatopologia
strettamentepiù
fine della
seconda,
sullo stessosupporto algebrico (la
somma direttaalgebrica) .
Le dimostrazioni sono
standard,
tranne forse 2.6 e 3.6.In
appendice (§4 e §5)
vengono datianaloghi
teoremi per la ca-tegoria
deigruppi topologici
e dei modulitopologici
su un anellotopologico.
Convenzioni.
Si considerano
spazi
vettorialitopologici
definiti: nel 10paragrafo,
su un corpo
topologico 1~;
nel secondoparagrafo,
su un corpovalutato;
nel 30
paragrafo,
suicorpi
R o C. La citazione del corpo base è spessoomessa.
Per
quanto riguarda
la nomenclatura relativaagli spazi
vettorialitopologici,
oppure alla teoria dellecategorie,
si fa riferimentorispet-
tivamente a
[2] e [1].
Useremo inoltre i
seguenti
simboli:SV:
categoria degli spazi
vettoriali eomomorfismi;
SVT :
categoria degli spazi
vettorialitopologici
e omomorfismicontinui ;
~2013~:
il funtore «forgetful »
di SVT in SV che adogni spazio
vettorialetopologico
associa lospazio
vettoriale «soggiacente » (ana- logamente
suimorfismi) ;
l’indicazione di tale funtore sui mor-fismi verrà sempre omessa.
Indichiamo inoltre
a c z
(a
è meno fine dii)
l’ordinamento del reticolo
completo
delletopologie
su un datoinsieme;
(X, o)
denota invece lospazio topologico
ottenuto munendo l’insieme X dellatopologia a (senza
con ciòpretendere
chequest’ultima
sia com-patibile
con un’eventuale struttura vettoriale diX).
I. Esistenza della somma diretta di
spazi
vettorialitopologici.
1.1. Si prova
che,
nellacategoria degli spazi
vettorialitopologici
su un corpo
topologico l~,
esiste la somma diretta di unaqualsiasi famiglia
dioggetti (1.3);
alcuneproprietà
relative alla somma direttasono data in 1.4 e 1.5.
1.2.
È
facile provareche,
se unafamiglia
ha somma direttaE in
SVT,
allora ilsupporto algebrico IEI
è somma diretta(algebrica) degli spazi
vettoriali ; in effetti il funtore1-1:
SVT - SV ha ag-giunto
a destra(il
funtore b : SV - SVT che munisce unospazio
vet-toriale della
topologia grossolana), quindi
conserva le somme dirette.Tuttavia tale fatto è consequenza del teorema
seguente.
1.3. TEOREMA. Esistenza della somma diretta in SVT.
Sia una
famiglia
dispazi
vettorialitopologici (indiciata
suun
qualsiasi
insiemeI ), EB leil I
la somma diretta dei lorospazi
vet-toriali
soggiacenti.
Sia E l’insieme di tutte letopologie
asu @ leil, compatibili
con la struttura dispazio
vettoriale di questo e tali chetutte le inclusioni canoniche
siano continue. Posto ancora
E è uno
spazio
vettorialetopologico ([2], chap. 1, 91,
n.7,
corolla-rio
4)
e, insieme allepreesistenti inclusioni: E, - E, rappresenta
alsomma diretta della
famiglia
nellacategoria degli spazi
vet-toriali
topologici.
DIMOSTRAZIONE. Le inclusioni
canoniche: E i -+ E
sonocontinue, perchè
munendo l’insiemesoggiacente
dellatopologia 99
finale
rispetto
allafamiglia
diinclusioni ji : Ei -+ +|E i (cioè
la to-pologia più
fine per cuile ji
risultanocontinue),
yogni cr E E
è menofine
di- quindi
anche 7: è meno fine di cp.Sia ora data una
famiglia (Ui)iEI
di omomorfismi continui u; :E; -
Ya valori in uno
spazio
vettorialetopologico Y;
se esiste un omomor-fismo continuo g : E - Y che rende commutativi i
diagrammi
allora,
necessariamente:Definito g
in talemodo, proviamo
che è continuo.Poniamo su
IEI
latopologia
inizialerispetto
a g(cioè
latopo- logia
meno fine percui g
ècontinua).
Allora([2], chap. 1, § 1,
n.7,
lemma alla prop.
7), (I E I
, è unospazio
vettorialetopologico
e,poichè
neldiagramma
gli
omomorfismi uz ela g
sonocontinue,
segue da un noto teorema ditopologia generale
chele j
sono tutte continue. Allora zgquindi
è meno fine di r, e
perciò g
è continua ancherispetto
a 1.1.4. Sia I un
insieme,
J un sottoinsiemedi I,
unafamiglia
di
spazi
vettorialitopologici.
Si verifica facilmente che latopologia
i’che
Q .Ei
ha inquanto
somma diretta dellafamiglia
nellat6j
categoria degli spazi
vettorialitopologici
coincide con latopologia
indotta da
G)Ei.
iEI
Infatti
(come
inogni categoria
dotata di sommediretta)
èUtilizzando 1’esistenza
dell’oggetto nullo,
si prova cheQ
J~ è retrattoiEJ
di
G) Ei, quindi
la suatopologia
è indotta daquella
diquest’ultimo.
2E1
1.5. In modo
parzialmente analogo
aquanto
fatto in[2]
sipuò
provare
quanto
segue:Sia una
famiglia
dispazi
vettorialitopologici
e sia E la lorosomma
diretta;
perogni
siaNi
i unsottospazio
diEi
i e siaN,
con
topologia
indotta la somma direttadegli Ni (in SV).
Allora:1) l’applicazione
canonica h :+ (Ei/Ni) -E/N
è un isomorfi-iEI smo di
spazi
vettorialitopologici;
2)
se perogni Ni
è chiuso in allora N è chiuso inE;
3)
seogni E~
èseparato, E
èseparato
e tutti isottospazi Ei
sono chiusi in E.
1.6. La
categoria degli spazi
vettorialitopologici,
essendo addi-tiva,
e avendo conuclei e sommedirette,
ècocompleta,
cioè ha colimiti([2], Cap. 2°; 2.5*).
La
completezza
dellacategoria
suddetta eragià
nota(derivando
dall’esistenza dei nuclei e dei
prodotti diretti).
2.
Spazi
vettorialitopologici
su un corpo valutato.2.1. In
questo paragrafo k
è sempre un corpo valutato.Viene
introdotta,
suG) leii,
unatopologia
T~dipendente
dallatopologia degli Ei;
se I ènumerabile,
T1 coincide con latopologia
disomma diretta
(2.6),
mentre in caso contrario ciò nonavviene,
perlo meno nel caso in cui
gli
Ei sono localmente convessi e non grosso- lani(3.4
e3.6).
2.2.
È
noto([2],
pag.9;
prop.4)
che se X è unospazio
vettorialetopologico
su un corpo valutato k esiste un sistema fondamentale B di intorni dello 0 tale che:1)
e2) se U,
U’ E B allora esiste W E B tale che W cU’, 3)
se U E B allora U èequilibrato
e assorbente(*), 4) se
U E B allora esiste W E B tale che W -~- W c U5 ) se
e allora ÂUEB.È
anche notoche, viceversa,
se X è unospazio
vettoriale(su k)
e B è una
famiglia
di sottoinsiemi di X verificante leproprietà
sud-dette,
allora esiste una ed una solatopologia
suX, compatibile
conla struttura di
spazio
vettoriale diX,
per laquale B
è un sistema fon- damentale di intorni dello 0 di X.Se X è uno
spazio
vettorialetopologico,
chiamiamo sistema normaleun sistema fondamentale di intorni dello 0 di X verificante le sud- dette
proprietà.
2.3. Rileviamo
esplicitamente
cheogni
elemento U di un sistema normale dellospazio X,
soddisfa leseguenti proprietà:
- contiene lo 0 di X
(essendo equilibrato),
- è simmetrico
rispetto
allo 0(essendo equilibrato),
- per
ogni sottospazio
vettoriale non nullo W diX,
U n W è unsottoinsieme non nullo di
X,
simmetricorispetto
allo0,
a causadell’assorbenza di U.
2.4. DEFINIZIONE. Sia una
famiglia
dispazi
vettoriali e, perogni
siaA
un sottoinsieme diXi
contenente lo 0. Sia inol- tre consideriamo il sottoinsieme A di X avente per ele-iEI
menti le
famiglie (xi )
di X tali chexi E A
i perogni
Useremo la notazione:
omettendo la
specificazione
dell’insiemedegli
indiciquando
nonnecessaria.
2.5. TEOREMA. Sia
(Ei)i,-,
unafamiglia
dispazi
vettorialitopo- logici,
su un corpovalutato k,
indiciata su unqualsiasi
insieme I.Per
ogni i El,
siaBi
un sistema normale inE,;
consideriamo i sottoinsiemi U di inSVT)
ottenibili comeLa
famiglia
Bdegli
U cos formati è un sistema normale in E per unatopologia
~1,compatibile
con la struttura vettoriale diJEJ, rispetto
alla
quale
le inclusioni canoniche Ei ~(E, ii)
sonocontinue;
i1
dipende
solo dalletopologie degli spazi Ei,
e non dai sistemi nor- mali Bi scelti per costruire B.DIMOSTRAZIONE. Dimostriamo che la
famiglia
B dell’enunciato èun sistema
normale,
verificando leproprietà 1-5)
di 2.2.1)
Banale.2)
Sia U =+0* Ui
e U’ = conUi, U2 E Bi
perogni
Essendo Bi normale esiste
Wi
eBi
tale cheWi
c Ui r1U2
si ha allora3) Ogni
U E B èequilibrato.
Sia
III
~ 1 eU = 0* Ui
conUi E BZ .
Poichè
ogni
Ui èequilibrato,
è alloraOgni
U E B è assorbente.Sia U =
(3* Ui
E B x E E. Sia inoltre J il sottoinsieme finito di Isu cui x ha coordinate non
nulle,
e Allora e, chia-ramente, EJ
assorbe x. iEJ4)
Sia con EssendoBi
normale perogni
esiste
Wi E Bi
tale cheposto
si haLa
t-continuità
delle inclusioni canoniche èovvia;
come è ovvioche se
Bi
è un sistema normale«equivalente »
aBi
perogni i
E I il sistema normale B’ ottenuto apartire
daiBí
èequivalente
a B.2.6. TEOREMA. Caratterizzazione delle somme dirette numerabili nella
categoria degli spazi
vettorialitopologici
su un corpo valutato(*).
Sia una
famiglia
dispazi
vettorialitopologici
su un corpovalutato k,
indiciata su un insieme numerabileI;
detto~el
la somma diretta
degli spazi
vettorialisoggiacenti agli Ei ,
lospazio
vettoriale
topologico E = (X, Ti)
ottenuto munendo X dellatopo- logia
’l’ 1(cfr. 2.5)
è la somma diretta dellafamiglia
nella ca-tegoria
SVT.DIMOSTRAZIONE.
Supponiamo
I =N*,
insieme di naturalipositivi.
È noto
(2.5)
che le inclusionij; : E; - X
sono continue. Siapoi
datauna
famiglia
ui : di morfismi inSVT;
se esiste un mor-fismo g : E - F tale che
allora g
è univocamenteindividuato,
e:Ciò assicura «l’unicità di g >>;
quanto
« all’esistenza », basta provare che l’omomorfismo dispazi vettoriali g
definito dalla(2)
è continuo(da
E =(X, ii)
in1~’)
ciò che è continuonell’origine.
Sia V un intorno dello 0 in
I’;
definiamo per ricorrenza lafamiglia
decrescente di intorni di 0 in F mediante:
Sia inoltre intorno di 0
in E =
(X, z1) ;
resta da provare cheg( U)
c V. ~~(*) In effetti la dimostrazione seguente prova al tempo stesso l’esistenza
(indipendentemente da 1.3) e la caratterizzazione voluta delle somme dirette numerabili.
Proviamo innanzitutto che data una
famiglia
finita dielementi di F tale che
gli
interii~, i2, ..., in
es-sendo
supposti positivi
e distinti traloro,
alloraPermutando
gli
elementi yl , ... , yn , sipuò
sempre supporregiacchè
tali indici sonopositivi
e distinti.Quindi:
e finalmente Se
ora x E U,
nulli di F:
somma finita di elementi non
e
gli
interiil , i2 , ... , in
sonopositivi (I = N* )
e distinti tra loro.n
Per
quanto precede g(x) - 1 Yh
E V.h=1
3. Somme dirette di
spazi
vettorialitopologici
localmente convessi.3.1. P noto
(cfr. 3.2)
che lacategoria degli spazi
vettorialitopo- logici
localmente convessi ha somme dirette.Questo paragrafo
è dedicato allo studio delle somme dirette dispazi
vettoriali localmenteconvessi,
fatte nellacategoria degli spazi
vettoriali. I risultati sono raccolti in 3.5 dove si dimostra che tale
somma è localmente convessa se e solo se la
sottofamiglia degli
ad-dendi con
topologia
nongrossolana
è numerabile.3.2. Indichiamo con SLC la
categoria degli spazi (vettoriali
topo-logici)
localmente convessi su R(risp.
suC),
con omomorfismi con-tinui,
e ancora con~2013~:
SLC - SV il funtore che trascura la strut- turatopologica.
Ciò
posto,
da[2] chap. IL, 9 4,
n.5,
Def. 2 eProp.
6(risp.
e§ 8,
n.
2),
risultaquanto
segue. Sia I uninsieme,
unafamiglia
dispazi
vettoriali localmente convessi. Siainoltre,
perogni i
EI, Bi
unsistema normale di intorni convessi in
Ei ;
e siaI
la somma di-retta vettoriale
degli Ei .
i c-ILa
famiglia
B dei sottoinsiemi U di@ 1
definiti da U ==1-’(
conUi E Bi
e doveF(A)
indica il convessizzato diA,
te7
è un sistema fondamentale di intorni convessi dello 0 per una
topo- logia
Tc chegode
delleseguenti proprietà:
1)
è unospazio
localmente convesso.2)
Te è lapiù
fine tra letopologie
localmente convessesu @ leil
che rendono continue le inclusioni canoniche
(in paricolare
z1 c T(*),
anche per
2.5).
3) Te)
è la somma direttadegli Ei
nellacategoria degli spazi
vettoriali localmente convessi.Di conseguenza Tc== T se e solo se T è localmente convessa.
3.3. Osserviamo che una
famiglia
dispazi
vettorialitopologici
ciascuno con
topologia grossolana ha,
come sommadiretta, (sia
in SVT che inSLC),
la somma direttaalgebrica
munita dellatopo- logia grossolana (che
è localmenteconvessa) (**).
Grazie alla asso-ciatività della somma
diretta,
y inogni famiglia
dispazi
vettoriali to-pologici
lasottofamiglia
diquelli
aventitopologia grossolana può
essere sempre « sommata a
parte ».
Pertanto in 3.5
b) potremo
supporre, senza alterare lageneralità
dei
casi,
che tuttigli Ei
abbianotopologia
nongrossolana (e quindi,
siano non
nulli).
3.4. Osserviamo ancora che se è una
famiglia
dispazi
vettoriali
topologici
ed E la loro sommadiretta,
allora è local-mente convesso se e solo se
ogni E,
è localmente convesso.Infatti,
segli E,
sono localmente convessi perogni i
EI,
siaBi
(*) Dove i è la topologia di somma diretta in SVT (vedi 1.3) e Ti la topo- logia definita in 2.5.
(**)
Siano: II un intorno dello 0 di E, x E E e J il sottoinsieme finito di I su cui x ha coordinate non nulle. Allora quale somma2 E~
diretta finita, ha
topologia grossolana; quindi:
un EJ =Ei,
e U contiene x.un sistema normale di intorni convessi di
proviamo
la convessità di:Dette le i-esime coordinate
rispettivamente
di z, x, e y,si ha zZ = ~,xi --~- (1- ~,) yi.
Poichè Ui è convesso perogni
epoichè
xi , yi EUi ,
ne segue che zi EUi
equindi
che z E U.Il viceversa è ovvio.
3.5. TEOREMA. Somma diretta di
spazi
vettoriali localmente con-vessi nella
categoria degli spazi
vettorialitopologici.
Siano I un
insieme,
unafamiglia
dispazi
vettoriali local- menteconvessi,
E la somma direttadegli Ei
nellacategoria
SVT.a)
se I è numerabile E è localmente convesso e coincide conla
(BEi
nellacategoria
SCL il =Tc);
b)
se I èpiù
che numerabile egli Ei
hannotopologia
non gros-solana,
E non è localmente convesso.DIMOSTRAZIONE.
a )
Se I ènumerabile,
z = il per2.6,
equindi
E è localmenteconvesso per 3.4.
b) Conseguenza
del teoremaseguente.
3.6. TEOREMA. Sia una
famiglia
dispazi
vettoriali local- mente convessi contopologia
nongrossolana (*);
perogni i
E I siaPi
il’insieme delle seminorme continue in
Ei
definisce latopologia
diEi),
e sia i ilprodotto
cartesiano deiPi .
i EI
Detta B la
famiglia
di sottoinsiemi di deltipo
a) B
è un sistema normale in X per unatopologia
equindi (X,
è unospazio
vettorialetopologico.
b)
Le inclusionicanoniche ji: E, - (X, Tv)
sono continue.(*) Ciò equivale a dire che esiste una seminorma continua non nulla. In
particolare gli _Ei sono tutti non nulli.
e)
Se I èpiù
chenumerabile, U1J,l
non contiene alcun sotto- insiemeequilibrato,
assorbente e convesso(qualsiasi
sia p E P tale che perogni
DIMOSTRAZIONE.
a)
Per dimostrare che lafamiglia
B dell’enunciato è un sistemanormale,
basta dimostrare che essa soddisfa leprime
4proprietà
deisistemi normali
([2], Chap, 1, § 1,
n.6, Remarque 1 )
1)
Banale.2)
SianoU’P,e, allora,
dettisi ha facilmente c n
U v’,e’.
3) Ogni U ’P, e E B
èequilibrato.
segue
U,,,,.
Ogni
è assorbente.Sia p =
(pi)iEI
e E > 0. Siax ~ 0,
e sia n il numero di co-ordinate non nulle di x. Poichè esiste un reale a > 0 tale che
da cui discende x E
4)
SiaU’P,e
E B.Allora
U v,e/2
+U v,e/2
CU 11,6;
infatti se ae, Y EU 11,e/2
si hab)
La continuità delle inclusionicanoniche j i : Tp)
segue subito dalla relazionevalida per
ogni
c)
Siap e P
e perogni supponiamo
per assurdo checontenga
un insieme Aequilibrato,
assorbente econvesso.
Per
ogni
esiste tale chepi(yi)
=1;
essendo A assor-bente,
esiste unafamiglia
di numeri reali strettamentepositivi
tali che
aiyi E A,
perogni i E I ;
inoltreSe
ogni
somma finita di elementi dellafamiglia
fossemaggio-
rata da
1,
lafamiglia
data sarebbe sommabile e neseguirebbe
che tuttigli
tranne alpiù
unaquantità numerabile,
sarebbero nulli([3],
chap. IV, § 7,
n.1,
thèor.1,
echap. III, § 4;
cor. della prop.1).
Esiste
quindi
un sottoinsieme finito J di I taleche E
ai > 1.Poniamo i C-J
per 1.
t~j
Allora per la convessità di A.
~j
Ci rimane da dimostrare che
s w U :0,1;
infattidove l’ultima
diseguaglianza
vale inquanto
è a > 1.3.7. COROLLARIO. Sia una
famiglia
dispazi
vettoriali lo- calmenteconvessi, E
la loro somma diretta nellacategoria degli spazi
vettoriali
topologici.
L~’ è localmente convesso se e solo se la sottofa-miglia degli
addendi contopologia
nongrossolana
ènumerabile;
intal caso le somme dirette della
famiglia
in SVT e in SLC coincidono.DIMOSTRAZIONE. Per
3.3, possiamo
supporre chegli Ei
siano nongrossolani.
Unaimplicazione
ègià
dimostrata in3. ~ac) ;
l’altra è unaconseguenza immediata di
3.6c)
e del fatto che4.
Appendice :
somme dirette digruppi topologici.
4.1. Indichiamo con GT la
categoria
deigruppi topologici.
Analo-gamente
aquanto
fatto in[2], chap. 1, § 1,
n.7,
èpossibile
dimostrareche se
f :
G -~ H è un omomorfismo da un gruppo G in un gruppotopologico H,
latopologia controimmagine (mediante f)
dellatopo- logia
di H ècompatibile
con la struttura di gruppo diG;
da cui segue([2],
stessoriferimento) che,
in un gruppo, latopologia
estremo su-periore
di unafamiglia
ditopologie compatibili
con la struttura di gruppo ècompatibile
con la struttura di gruppo.4.2. In
analogia
con 1.3 si dimostrache,
data unafamiglia (Gi)iEI
di
gruppi topologici,
la somma diretta della stessa si ottiene munendo la somma direttaalgebrica
dellatopologia più
fine fraquelle
compa- tibili con la struttura di gruppo che rendono continue le inclusioni canoniche. Sipuò
inoltre dimostrareche,
nellacategoria GT, valgono proprietà analoghe
alle1.4, 1.5,
1.6.4.3. In un gruppo
topologico G,
chiamiamo sistema normal unsistema fondamentale di intorni B dell’identità di G che verifica le
seguenti proprietà:
1)
2)
seU,
allora esiste tale che3)
seU E B,
esiste V E B tale che4)
seU E B,
esiste tale che5)
seg E G
eU E B,
esiste tale cheg Ug-1 c
V.4.4. Sussiste il
seguente
teorema(analogo
a2.5):
Sia(O’)iEI
unafamiglia
digruppi topologici
indiciata su un insiemequalsiasi
I. Perogni i E I,
sia Bi i un sistema normale inGi ,
consideriamo i sottoin- siemi U di1 G 1
inGT; i G 1
gruppo« soggiacente »
diG)
ottenibili come i c-I
dove
Ui E Bi (e
dove+ *
ha lo stessosignificato
che in2.4).
La fami-glia B degli
U cos formati è un sistema normale in G per unatopo- logia
z1,compatibile
con la struttura di gruppo diG, rispetto
allaquale
le inclusionicanoniche:
sono continue. T 1dipende
dalle
topologie
deiGi
i ma non dai sistemi normaliBi
i scelti per co- struire B.DIMOSTRAZIONE. Dimostriamo che la
famiglia
B dell’enunciato èun sistema
normale,
verificando leproprietà
di 4.3.1)
e2)
sono evidenti.3) Corrisponde
alla 4) di 2.5 scritta in formamoltiplicativa.
4)
Siano e1Vi E Bi
tali cheallora,
posto
W =0’~ Wi ,
si ha ~T.5)
Laproprietà
vale suogni
i-esimospazio,
da cui si deduce facilmente la sua validità totale.Le altre
proprietà
enunciate si dimostrano come in 2.5.4.5. TEOREMA. Sia
(Gi)iEI
unafamiglia
digruppi topologici
in-diciata su un insieme numerabile
I ;
X la somma diretta deigruppi soggiacienti
aiGi,
il gruppotopologico
G =(X, Ti)
ottenuto munendo Xdella
topologia
T~(cfr. 4.4)
è la somma diretta dellafamiglia
nella
categoria
GT.DIMOSTRAZIONE. Si ottiene da
quella
di 2.6 sostituendo sistemati- camente il termine «spazio
vettorialetopologico
» col termine « gruppotopologico
».4.6. Si noti
che,
come si deduce subito da3.4,
latopologia
Ti(cfr. 4.4)
nonè,
ingenerale, quella
di somma diretta.5. Somme dirette di moduli
topologici
su un anellotopologico.
Seguendo
la via indicata in 4.1 e in4.2,
èpossibile
estendere tutti i teoremi delprimo paragrafo
allacategoria
dei modulitopologici
suun anello
(commutativo
o meno, con o senzaidentità) topologico.
Omettiamo l’enunciato dei risultati e la loro verifica.
BIBLIOGRAFIA
[1] B. MITCHELL,
Theory
ofCategories,
Academic Press, New York and London,1965.
[2] N. BOURBAKI, Espaces Vectoriels topologiques, II ed., Hermann, Paris, 1966.
[3] N. BOURBAKI, Topologie générale, II ed., Hermann, Paris, 1965.
Manoscritto pervenuto in redazione il 25 luglio 1974 e in forma riveduta il 23 dicembre 1974.