Dictionary / Encyclopedia Article
Reference
Treni speciali
RICCIARDI, Toni
RICCIARDI, Toni. Treni speciali. In: Tiziana Grassi, Enzo Caffarelli, Mina Cappussi, Delfina Licata, Gian Carlo Perego. Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo . Roma-Pomezia : Società Editrice Italiana, 2014.
Available at:
http://archive-ouverte.unige.ch/unige:91844
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TRE
Mirko Tremaglia è stato l’unico deputato che sia riuscito a cambiare due volte la Costituzione con la modifica degli artt. 48 (istituzione della Circoscrizione Estero) e 56 e 57 (numero dei de- putati e senatori eletti dai cittadini italiani al- l’estero). Dal 2001 al 2006 è stato Ministro per gli Italiani nel Mondo. [g.ch.]
Vedi Circoscrizione Estero, CTIM (Comitato Tricolore Italiani nel Mondo), identità nazionale, italianità, Mini- stero per gli Italiani nel Mondo, partecipazione politica, voto (diritto al), Appendice6. Cittadinanza e voto – Rife- rimenti bibliografici: PISANÒ2011.
treni speciali
Il secondo dopoguerra, l’emigrazione ormai di- retta per lo più verso i Paesi dell’Europa occiden- tale e l’estensione del suffragio universale fecero nascere una nuova esigenza per i partiti della neo- nata Repubblica: facilitare la partecipazione del- le masse emigrate al voto. Fu così che in tutta Eu- ropa, in seguito agli accordi di reclutamento, venne assicurata una serie di vantaggi per coloro che si recavano in Italia per esprimere il proprio voto. La macchina organizzativa era mossa dal- l’esigenza di volere garantire quei diritti, soprat- tutto politici, che all’estero erano negati agli ita- liani. I “treni speciali” consistevano in un nume- ro di convogli – il cui numero aumentò maggior- mente a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta – gratuiti o scontati fino al 50% sul territorio europeo e totalmente gratuiti, per il tragitto andata e ritorno, su quello italiano. Ad usufruirne principalmente furono i residenti in Paesi quali Francia, Belgio, Germania e Svizzera.
Da quest’ultima si registrò, negli anni, una cre- scente mobilitazione della macchina organizzati- va, tanto da avere la predisposizione nel 1953, in vista delle elezioni politiche, di ben 31 convogli speciali, che crebbero progressivamente negli an- ni: per le elezioni del 1958 furono 90 mila (il 35% degli aventi diritto) i cittadini che usufrui- rono dei cosiddetti treni speciali; nella tornata elettorale del 1963 risultarono più del doppio, oltre 180 mila (il 40% degli aventi diritto).
L’estensione del voto agli italiani all’estero ha limitato l’utilizzo di questo strumento, anche se continuano, di tornata elettorale in tornata elet- torale, le convenzioni a favore di quanti vogliono esercitare tale diritto in patria. Nelle elezioni po- litiche del febbraio del 2013 le agevolazioni per i
residenti all’estero, ma solo in Paesi in cui non vi siano rappresentanze diplomatiche italiane, con- sistevano nel diritto a ottenere un rimborso pari al 75% del costo del biglietto di viaggio stesso, ri- ferito alla seconda classe per il trasporto ferrovia- rio o marittimo e alla classe turistica per il tra- sporto aereo.
In treno gli elettori che si trovavano all’estero hanno potuto usufruire della tariffa “italian elec- tor” (viaggi internazionali da e per l’Italia). Per ottenere tali riduzioni dovevano recarsi nelle bi- glietterie e nelle agenzie di viaggio convenzionate esibendo un documento d’identità e la tessera elettorale. Per il viaggio di ritorno era necessaria la timbratura della tessera elettorale che attestava l’avvenuta votazione. Inoltre i residenti all’estero sono stati gli unici a poter usufruire della gratuità dei pedaggi autostradali. [t.r.]
Vedi Belgio (emigrazione in), Europa (emigrazione in), Francia (emigrazione in), Germania (emigrazione in), partecipazione politica, stazione, Svizzera (emigrazione in), voto (diritto al), Appendice3. Viaggio, Appendice 6.
Cittadinanza e voto– Riferimenti bibliografici: PIGUET
2009; Convenzioni elettorali.
treno
Il treno può essere considerato uno dei principali fili conduttori del grande racconto dell’emigra- zione. «Dal momento in cui lo sviluppo della rete ferroviaria italiana ed europea inizia ad assumere proporzioni tali da poter incidere sulla storia so- ciale e industriale delle nazioni, i treni rappresen- tano non solo il mezzo di trasporto indispensabi- le per chi lascia il Paese in cerca di fortuna, ma an- che l’archivio virtuale di tante storie di speranza, di dolore, di sacrificio e di fatica. Il treno è diven- tato ben presto il mezzo di trasporto dell’emi- grante per eccellenza. Anche per coloro che, ai primi del Novecento, andavano oltremare, par- tendo dalle aree più interne alla volta dei porti, la ferrovia rappresentava sia il primo approccio con il ‘partire’, il distacco dalla propria famiglia, dalle proprie abitudini, sia il primo motore della spe- ranza» (MONACELLI2009).
Per molti emigranti, il viaggio in treno per rag- giungere il Nord Europa, o quello in nave per le mete transoceaniche, è stata la prima occasione della vita per allontanarsi dal proprio paese e dal- la propria famiglia. Per molti di loro, anzi, ha co- stituito “il viaggio” per antonomasia. A differen-
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