R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
G IUSEPPE A YMERICH
Sulle onde elettromagnetiche guidate da una superficie cilindrica perfettamente conduttrice anisotropa
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 22 (1953), p. 157-176
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DATE DA UNA SUPERFICIE CILINDRICA
PERFETTAMENTE CONDUTTRICE
ANISOTROPA
Nota
(*)
d~ GIUSEPPE AYMERICH(a Cagliari)
1. - In
questi
ultimi anni diverse ricerche sono state rivol-te, sopratutto negli
StatiUniti,
allo studio delle onde elet-tromagnetiche
sostenute da alcunitipi
di strutture conduttri-ci elicoidali immerse in un dielettrico omogeneo. Nella sua Tesi di
dottorato,
che abbiamopotuto leggere
per cortesia del pro- fessor DARIOGRAFFI,
S. SENSIPER1), dopo
aver dato un’ampia
rassegna dei lavori teorici e
sperimentali apparsi
recentementesull’argomento,
ha esteso eprecisato
alcuneproprietà
note edha ottenuto alcuni risultati
originali.
Una delle
più semplici
traqueste
strutture è laguida
cilin-drica circolare a
guscio
elicoidale(«
sheathhelix »)
chepuò
definirsi nel modo
seguente.
In un dielettrico omogeneo iso- liamo mentalmente una,superficie
cilindricaindefinita,
a se-zione
circolare,
di datoraggio.
Consideriamo un filo metallico infinitamentelungo,
di sezionecircolare,
avvolto a forma dielica,
di determinato pas,so, sullasuperficie
cilindricafissata;
consideriamo
poi
un secondofilo,
del tutto simile al prece-(*) Pervenuta in Redazione il 31 marzo 1953.
1) S. SENSIPER : Electromagnetic wave propagation on helical conduc- tors, « Massachusseths Istitute of Technology», Cambridge (U.S.A.),
1951. Vedi anche
E. ROUBINE: Études des ondes électromagnétique guidées par les circuites en hélice, « Annales des Telecomunications », Tame 7, N. 5, Mai 1952, pp. 206-16, N. 6 June, 1952, pp. 262-75, N. 7-8 Juillet-Aout 1952, pp. 310-324, dove è riportata un’ampia bibliografia sull’argomento.
dente,
maspostato rispetto
ad esso di unpiccolo
tratto nelladirezione dell’ asse del
cilindro ; poi
un terzo filo e cos via finoa
riempire
tutto 1’ intervallorappresentato
dal passo dell’elica.Mantenendo fisso il passo facciamo adesso tendere a zero il
raggio
dei hli ed aumentiamo nello stessotempo
indefinitamen- te il loro numero. Al limite si ottiene unasuperficie
aniso-tropa,
che inogni
suopunto
conduce l’ elettricità in un’unicadirezione, quella
dellatangente
aII’ elica che passa perquel punto :
èquesto
ilguscio
elicoidale(indefinito)
oguida
elettro-magnetica cilindrica,
a sezionecircolare, anisotropa.
Come casiparticolari
odegeneri
possono aversi ilguscio ad anelli, quando
1’
angolo
d’ inclinazione dell’ elica è0,
ed ilguscio a tubi,
quan- dol’angolo
d’ inclinazione è di~0°,
ossiaquando
i fili coincidonocon le
generatrici
del cilindro.Tra le
proprietà
delle ondeelettromagnetiche
sostenute dauna tale struttura interessa
ricordare,
ai fini diquesto lavoro,
le
seguenti.
Supposto
il materiale che costituiscegli avvolgimenti
per- fettamenteconduttore,
ingenerale
un’ ondaelettromagnetica
che abbia
origine
nell’interno dellaguida
si propaga anche all’esterno ;
escluso il caso delguscio
atubi,
le onde che di-pendono
daltempo
conlegge
sinusoidale non possono essere, perfrequenza generica
ditipo
trasverso elettrico(TE)
nèdi
tipo
trasversomagnetico (TM),
come avviene per le ordi- narieguide isotrope,
ma sono costituite da una combinazione di un’ onda TE e di un’ ondaTBI ;
le onde sostenute dalguscio
a tubi possono essere invece TEM.
Non ci risulta che oltre a
quella
a sezione circolare siano state considerate altreguide anisotrope :
è chiaroperò
come siapossibile concepire
e realizzareguide anisotrope
la cui sezionesia una
qualsiasi
lineachiusa; basterebbe,
ad es., pensare lasuperficie
dellaguida
a sezione circolareperfettamente
flessi-bile ed
applicata
ad unasuperficie
cilindrica la cui sezione abbia la forma desiderata.In
questo
lavoro mostriamo che leproprietà
ora accennatedella
guida
a sezione circolarevalgono,
ingenerale, qualunque
sia la forma della sezione
(semplicemente connessa) :
abbiamoperò
riconosciuto che per ilguscio
elicoidale esistono valoriparticolari
dellafrequenza, appartenenti
ad un insiemediscreto,
cui possono
corrispondere,
per formespeciali
dellaguida,
ondedi
tipo
TEpropagantesi
soltanto all’ interno o soltanto al- l’esterno delguscio.
Per ilguscio
ad anelli ciòpuò
verificarsi perqualsiasi frequenza, purchè superiore
ad un determinato valor.Questa
circostanza sipresenta
inparticolare
per laguida
a sezionecircolare,
ilche,
perquanto
cirisulta,
non èstato rilevato
precedentemente.
Inoltre per ilguscio
a tubiabbiamo riconosciuto la
possibilità
di ondeTM,
oltre aquelle
TEM,
già
messe inevidenza,
per la sezione circolare, da altri~~utori..
§
1. - Condizioni al contorno per unaguida anisotropa.
2. - Si abbia un dielettrico omogeneo,
isotropo, illimitato,
non
dissipativo ;
in esso siaposta
unaguida
cilindrica aniso-tropa
deltipo
sopradefinito,
la cui sezione normale sia unalinea chiusa
regolare, semplicemente
connessa. Gliavvolgi-
menti che costituiscono il
guscio
siano costituiti da materialeperfettamente
conduttore e siano e e w la costante dielettricae la
permeabilità magnetica
del mezzo(aventi
i medesimi valori all’ interno ed all’ esterno dellaguida).
Consideriamo un’ onda
elettromagnetica,
armonica e pro-pagantesi
nella direzione dellegeneratrici
delcilindro,
in undeterminato verso. Fissata una terna cartesiana di riferimento
0ejjz
con l’asse zparallelo
allegeneratrici
del cilindro ed orientato nel verso dipropagazione dell’ onda,
il campo elet- trico E equello magnetico H, espressi
in formacomplessa,
saranno del
tipo
dove j
è 1’ unitàimmaginaria, E(x, y) e gf (x, y)
sono due vet-tori
indipendenti
dalla coordinata, z e deltempo t,
m è datadal
prodotto
dellafrequenza
per 2x e h è il fattore(costante)
di
propagazione (positivo).
In un
qualsiasi punto,
che nonappartenga
allasuperficie
della
guida,
il campo elettrico equello magnetico
debbono sod- disfare alleequazioni
diMAXWELL,
che nel caso attuale for-niscono :
cui vanno associate le
esprimenti
1’ annullarsi delledivergenze
diE
e diH.
Il pro-blema è cos ridotto allo studio dei
vettori 9
ed3C
in ungenerico piano
normale all’ asse z.Poichè
supponiamo
lospazio privo
disorgenti
alfinito,
lesoluzioni delle
(2)
e(3)
debbono essereregolari
inogni punto
non
appartenente
allasuperficie
dellaguida,.
Circa il com-portamento
all’infinitosupponiamo
che il campo ~agrande
di-stanza dal
guscio’
sicomporti
come un’ onda(piana)
propagan- tesi radial1nente verso é’ esterno. Perquesto
basta supporre che lecomponenti
del campo elettrico e del campomagnetico
ab-biano un
comportamento
asintoticoanalogo
aquello
delle fun.zioni di HANKEL di
prima specie 2),
come avviene per ilguscio
a sezione ’circolare.
Consideriamo adesso le condizioni al contorno
imposte
dal-la presenza della
guida.
Una caratteristica fondamentale delle ondeelettromagnetiche
sostenute da unaguida anisotropa
èche anche
quando
il materiale che costituiscegli avvolgimenti
è
supposto perfettamente conduttore,
attraverso laparete,
con-trariamente a
quanto
avviene per leguide isotrope
ordinarie, si ha ingenerale
un flusso dienergia,
cosicchè nonpuò
aversiun’onda all’ interno che non sia
accompagnata
da un’ onda al- 1’ esterno dellaguida.
Ora da noteproprietà
del campo elettro-magnetico
si trae facilmente che:2) V. a questo proposito, ad es. RIEMANN-WEBERS: Differentialgleich-
ungen der II Bd., Vieweg, Braunschweig, 1927, p. 465.
1)
lacomponente
del campo elettrico sulpiano tangente
alla
superficie
è continua attraverso lasuperficie;
2)
avendosupposto perfettamente
conduttore il materiale che costituiscegli avvolgimenti,
lacomponente
del cam-po elettrico nella direzione della
tangente
al « filo » ènulla;
3)
lacomponente
del campomagnetico
nella direzione del- latangente
al « filo » è continua attraverso la super- ficie.Per tradurre in formule
queste condizioni,
consideriamo ilpiano
xtangente
allasuperficie J
dellaguida
in un suo gene- ricopunto P
edimmaginiamo
lasuperficie
stessasviluppata
sutale
piano.
Le rettetangenti agli avvolgimenti
vengonoproiet-
tate sul
piano x
in retteparallele: diciamo E
unaqualsiasi
diqueste, T
la suaperpendicalare
nelpiano x
ed orientiamo~ ed r
in modo chegli angoli
che esse formano con 1’ asse zsiano acuti. Detta
poi n
la normale in P allasuperficie
a(ossia
alpiano x)
orientata versol’ esterno,
e considerato unqualsiasi
campo vettoriale u, denotiamo con lecomponenti
di u, valutato nelpunto P,
secondo ledirezioni n,
~, ~
nell’ordine.Indicando allora con
Ei, HZ rispettivamente
il campo elet- trico e il campomagnetico
neipunti
interni allaguida
e conEe
eH6
icampi
neipunti esterni,
leprecedenti
condizioni1), 2),
e3)
si traducono nelle relazioniche debbono essere verificate in
ogni punto
P dellasuperficie
f3.Conviene
esprimere queste
condizioni sotto altra formapiù
adatta ai nostri
scopi
e facendo intervenire ivettori 195»
eif
introdotti attraverso le
(1).
Diciamoperciò
C la sezione nor-male della
superficie
cilindricapassante
per ilpunto
P ed orientiamo latangente t
in P alla linea C(la
retta tgiace
nelpiano 7t)
in modo che lacoppia (n, t)
risulticongruente
con lacoppia (x, y).
Considerato 1’angolo acuto y
formato dalle rettet
e t(angolo
di inclinazionedegli avvolgimenti)
ed indicata con u t lacomponente
secondo la retta t delgenerico
vettore u, si ha subitoPertanto dalle
(1), (II)
e(III)
segue che sul contorno C dellagenerica
sezione normale dellaguida
debbono essere sod.disfatte le
seguenti
relazioni:3. - Coml è noto le
componenti
secondogli
assi med y
deicampi
elettrico emagnetico,
nellaipotesi
che essi siano della forma(1)
si possonoesprimere
mediante le derivate diEz
ed.
. Posto per brevitàe considerato il
parametro
dalle
prime
due delle(21)
e delle(2,)
si ricava .Sostituendo
queste espressioni
nelle rimanentiequazioni (2)
e nelle
(3)
si riconosce chequeste
risultano soddisfatte sePer ottenere le condizioni cui debbono soddisfare
9,
edJf,
nella linea
C,
consideriamo leequazioni parametriche
di Cdove s è l’ascissa curvilinea misurata in verso concorde a
quello
della
tangente t,
e teniamopresente
chedf df
Indicando con
af e -
le derivate di una funzioney)
secondo la
tangente
e la normale alla lineaC,
per le(10)
e(11)
si haSostituendo nelle
(4)...(7)
si ottieneIl
problema
èquindi
ricondotto a ricercare una soluzionedell’equazione (11)
ed una della(12) regolari
all’interno ed al- l’ esterno della lineaC,
soddisfacenti all’ infinito le condizioni(di radiazione) precisate
a pag.4,
e tali che sullalinea
C veri-fichino le condizioni
(15)...(18).
Tenendo
presente quanto
avviene nel caso della sezione cir-colare,
è facile intuireche, supposto assegnato
il valore delparametro
= èp,, esistono soluzioni non identicamente nul- le diquesto problema
se si attribuiscono alparametro h (e quindi
ada)
dei valoriparticolari (autovalori).
Inquesto
la-voro non intendiamo
però occuparci
delproblema
di esistenza dellasoluzione,
ma soltanto indicarne alcuni caratteri.A
questo
scopo consideriamodapprima
il caso in cui 1’ an-golo y
sia compreso tra zero e 90°(guscio
elicoidalepropria-
mente
detto);
esamineremopoi
i casiparticolari y
= Oad
anelli)
= 90°(guscio a
S
2. - Guscio elicoidalepropriamente
detto: v 0~
90°.4. - Per chiarezza ricordiamo che un campo
elettromagne-
tico della forma
(1)
si dice trasverso -elettrico e si indica col simbolo « TE »quando
è nulla lacomponente
secondo 1’ asse z(direzione
dipropagazione dell’ onda)
del campo elettricosi dice
trasverso-magnetico
e si indica con « TM »quando
ènulla la
componente
secondo 1’ asse z del campomagnetico
infine si dice di
tipo trasverso-elettromagnetico
e si indica con« TEM » se sono nulle simultaneamente le
componenti
secondo1’ asse z del campo elettrico e del campo
magnetico
In
questo
lavoro ciproponiamo principalmente
di studiarese un
guscio
elicoidalepuò
sostenere onde TE o TM o TEM.A
questo
scopo osserviamo innanzituttoche,
nel caso attuale(0 c~ 90°), qualunque
sia la natura del campo, per le(4),
(5)
e(6)
sulla linea C si haOra se è la
(19)
forniscee tenendo conto di
questa
e ricordando la(13)
dalle(21)
e(22)
si traeLe
(22)
e( 2~)
sono le ben note condizioni al contorno delleguide isotrope ordinarie 3),
ondepuò
dirsi che se lacomponente longitudinale (secondo
legeneratrici
delguscio)
det campo elet- trico esterno è nulla allasuperficie,
icampi
elettrico e magiie- tico interni devonosoddisfa,re
le condizioni al contorno dellaguida isotropa:
aqueste
deveaggiungersi, naturalmente,
lacondizione
( r ),
relativa al campomagnetico.
Analogamente
si conclude per icampi
esterni se si sup- pone nulla allasuperficie t9zi .
Secondariamente notiamo che se il campo all’interno o al- l’esterno è TE o T3I non
può
essere u = 0. Perquanto precede
ciò segue subito da una nota
proprietà
delleguide isotrope 4)
se si suppone il campo TE
(all’interno
oall’esterno).
Sepoi
sisuppone
Xz6
0(T3I
all’esterno)
dalle(9)
per a = 0 si trae costante equindi nulla,
per la condizione d’ annullamento all’inhnito ;
si ricadeperciò
nel casoprecedente.
Infine il casoHzi
0(T3I
all’interno)
si riconduce pure alprecedente,
osser-vando
che,
sempre per le(9),
risultat.9zi costante,
cosicchè per la(19) &,,6
è costante sulla linea C : d’ altraparte
lat9ze
è ades-3) V. D. GRAFFI : Le guide d’onda. « Rendiconti Seminario Ma- tematico e fisico di 3lilano », v. XXI (1950).
4) V. D. GRAFFI: Sulla delle onde elettromagnetiche
c11tro conduttori. «3Iemorie dell’.A.cc. delle Scienze dell’Istituto di Bologna », Classe di Scienze fisiche, Serie X, t. 11, 1944-45, S 3.
so
armonica, onde,
dovendosi annullare all’infinito,
risulta iden-ticamente nulla. E’ lecito
perciò
supporre a#
O.Tutto ciò premesso
vogliamo
dimostrare cheI. - « Se un campo
elettromagnetico ar1nonico,
sostenuto da~cn
guscio elicoidale,
è TEM all’ esterrco(interno)
esso è nulloall’ esterno
(interno)
mentre(esterno) può
aversi alpiù un’onda
TE per valoriparticolari
dellafrequenza,
appar- tenenti ad un insieme numerabile ».« Tali onde
esistono,
ad es., per il a sezione circolare ».Supposto
le altre
componenti
del campo esterno sono nulle per le(10)
e le
(11).
Per il campo interno
valgono
le condizioni(22)
e(23)
cuiva
aggiunta
la(7),
laquale
assume adesso 1’aspetto
Affinchè
queste
condizioni possano essere soddisfatte deveessere O.
Per vedere ciò osserviamo innanzitutto che se fosse
Xzi
= Osu C risulterebbe per la
(25)
la
quale
associata alla(22) poicilé
soddisfa la(11)
fornisceappunto ~,~i o.
Ora le
(22)
e(23)
determinano ciascuna uninsieme
di auto- valori delleequazioni (11)
e(12):
indicando con ilgenerico
autovalore del
primo
insieme e con ilgenerico
autovaloredel
secondo,
esaminiamo le due eventualità:c~)
chequalunque
sianogli
indici m risulti x n# b )
che per certi indici n ed m si abbia x n =a’ m.
Nel caso
a)
deve essere identicamente nulloGzi
oppure onde 1’ asserto èprovato
per 1’ osservazione fatta.Nel caso
b)
sostituendo alposto
di a un autovalore a comu- ne ai due insiemi per la foi?mula di GREEN si haossia per la
(22)
Da ciò segue che deve essere O ossia = 0. Infatti 2n
se cos non fosse dalla
(25)
si ricaverebbee
poichè
il secondointegrale
è nulloqualunque
sia neseguirebbe
Ma
questa potrebbe
sussistere soltanto se inogni punto
di Cfosse
Xzi
=0,
da cuiseguirebbe,
come si èvisto, la (26).
Riconosciuto che in
ogni
caso è0,
vediamoquali
sonole condizioni
imposte
per Fissato unoqualunque degli
au-tovalori della
(12)
relativi alla(23),
la(25)
diventada cui segue
facilmente,
sulla linea C .essendo A una costante arbitraria. Per la
uniformità
didetta c la
lunghezza
della lineaC,
deve aversiJt,3’i (s + c)
=(s),
ossiacon p intero
qualsiasi.
Ricordando la(8)
si riconosce che que- sta condizionepuò
esser soddisfatta se, e soltanto se, ai para-metri k ed jL si attribuiscono i valori
Si badi che anche
quando
ed h siano stati scelti a normadelle
(28)
e(29)
non è affatto detto che possa trovarsi una solu- zione della(1)
che al contorno soddisfi simultaneamente la(23)
e la
(27) :
ciò èperò possibile
per formeparticolari
della sezione dellaguida,
ad es. per la sezionecircolare,
come ora mostriamo.In
questo
caso infatti una soluzione della(12) regolare
neldominio interno è data da
essendo
J p(x)
la funzione di BESSEL di laspecie
di ordine p.Si riconosce subito che le condizioni al contorno
(23)
e(27)
risultano soddisfatte se, preso p > 0 e fissato un
generico
zerox pm
di si attribuisce ad a il valore(R
=raggio
dellasezione)
ed aiparametri
i valoriIn modo
analogo
si conclude per il campo esterno se si sup- pone TEM il campo interno e si tien conto dellaipotesi
fattasul
comportamento
del campo all’ infinito.5. - Da
quanto precede
segue che perparticolari frequenze
possono aversi onde TE esclusivamente all’ interno o all’ esterno del
guscio. Proponiamoci
ora di esaminare se unguscio
elicoi-dale
può
sostenere un’ ondaelettromagnetica
che siaTE.
Supposto
per la
componente longitudinale
del campomagnetico
si hannole condizioni al contorno
Ora se
gli
insiemi diautovalori
della(12)
definiti dalla(23)
e dalla(23’)
non hanno elementicomuni,
dovrà essere1 O oppure =
0,
onde si ricade nelle condizioni esami- nate al n.°precedente.
Se esiste
qualche
autovalore comune ai dueinsiemi,
indi-cando con a uno di
questi
eposto
dove e sono i valori di
:J~~i
e di nel gene- ricopunto
della lineaC,
dalla(30)
si traePer la uniformità di e di e
quindi
dig(s)
si otten-gono per
quest’
ultima le stessecondizioni incontrate a
pag. 11 per Hzi, onde soltanto se tali condizioni sono soddisfatteHzi
e possono essere simultaneamente diverse da zero.
Si vede cos che : ’
II. - «Perchè un campo
elettromagnetico
armonico soste-nuto da un guscio elicoidale sia ovunque
(ossia
all’ interno edall’ esterno)
TE è necessario chegli
insiemi di autovalori della(12) definiti
dalle(23)
e(23’)
abbiano almeno un elemento co-mune e che la abbia valori
particolari appartenenti
ad un insieme numerabile ».
Infine dimostriamo che
III. - « Se un campo
elettromagnetico armonico,
sostenutoda, un
guscio elicoidale,
è ovunqueTJ.1I,
esso è identicamente perqualsiasi frequenza
».Per
ipotesi
si hamentre per
&z
si hanno le condizioni al contornola
prima
dellequali,
come si èvisto,
vale inogni
caso, e laseconda segue,
nell’ ipotesi attuale,
dalla(7).
Se ne deduce che la g, è
continua,
dotata di derivate par- zialiprime
e seconde continue e soddisfa la(11)
in tutti ipunti
delpiano.
Infatti,
fissato unpunto Po
diC,
consideriamo un cerchio r di centroPo
e diciamo y la suacirconferenza,
De laparte
dir contenente soltanto
punti
esterni a C e Diquella
contenentei
punti
interni a C. Indicando con r la distanza delpunto
Pcorrente su y da un
punto
~1 econ H. (x)
la funzione diHANKEL di 1a
specie
di ordine0,
consideriamo la funzione delpunto
MLa
u(M)
verifica la(11)
nell’ interno di~(5),
onde basta farvedere che ==
&z (1tI)
in fl - y, o, per lasupposta
conti-nuità di
6x
in tutto ilpiano, che u (M) = 6z (iU)
perogni
pun- to M interno a T che nonappartenga
a C.Ora, supposto
ades. M interno a
Di,
per la(31)
risulta5) V.. ad es., BAKER and COPSON, Principle, Oxford, 1939, p. 51-52.
dove il
primo integrale
valeappunto t9z (-11),
mentre il secon-do è nullo.
Da ciò segue che
t9z -
0. Ricorrendo alla stessa formula(33),
il cui secondomembro,
perquanto precede, rappresenta
~~, (3f) qualunque
sia ilraggio di Y,
si vede chet9z (M)
=0,
se Il
integrale
converge uniformemente allo zero al tendere al- 1’ infinito delraggio
di T: ciò avviene certamente perl’ ipotesi
da noi fatta che
t9r
per r --· e- sicomporti
comeH ó
Notiamo infine che
questo
risultato era facilmente preve- dibile da unpunto
di vista fisico. Infatti la(7)
fornisce adessomentre dalle
(22)
si ricavada cui segue Ricordando le
(19)
e(20)
sivede che tutte le
componenti
del campo elettrico e tuttequelle
del campo
magnetico
sono continue attraverso lasuperficie 6
del
guscio:
ciòequivale
a dire che su 6 non si hanno nè cor-renti nè cariche elettriche o
magnetiche.
Tutto lospazio
risultapertanto privo
di cariche e di correnti elettriche emagnetiche,
ed il campo
elettromagnetico,
dovenclosi annullare all’infinito,
è nullo
dappertutto.
S
3. - Guscio ad anelli.6. - Le
proprietà
delguscio
elicoidale esaminateal §
pre-cedente si conservano in buona
parte quando
siabbia y
=0,
ossia per il
guscio
ad anelli.Si vede subito che anche
adesso,
se si supponeper il campo interno
valgono
le condizioni al contox·no(22)
e(23)
e che se il campo all’ interno o ali’ esterno è TE o TM nonpuò
essere a = 0.In
luogo
diI) può
dimostrarsi cheI’. - « Se un campo
elettromagnetico ar1no’nico)
sostenuto daguscio
adanelli,
è TEM(interno)
esso è nulloall’ esterno
(interno);
all’ interno(esterno) può
essere Ti1!e se esiste uit’ onda TE ciò avviene per
qualsiasi frequenza
ri,ore ad un certo ».
Supposto
le altre
componenti
del campo esterno sono nulle per le(9)
e
(10).
La
(25)
diventa adessoNel segue cl~e come nel caso 0
~ ~0°,
nonpuò
essere= 0. Se si suppone invece Ezi « O per si hanno le con-
dizioni al contorno
A differenza di
quanto
avviene per ilguscio
elicoidale(v. (27))
le condizioniimposte
allaimplicano
iparametri
k soltanto attraverso la combinazione a =
~/
7~21z2,
ondese esiste
qualche
valore di a per cui èpossibile
verificare en-trambe le condizioni
(23)
e(34),
senza che la sia identica- mentenulla,
comunque siscelga k,
ossia lafrequenza (purchè superiore
al minimo diquei
valori di~) potrà
incorrispon-
denza determinarsi un valore di 1~ in modo da soddisfare tutte le condizioni
imposte.
....B.d es. per il
guscio
a sezione circolare le condizioni(23)
e(34)
sono soddisfatte se si assumeattribuendo il valore Xm/R, dove è lo zero mmo di
(x).
Da
quanto precede
si deduce che all’ interno delguscio
adanelli il campo è necessariamente TE se non esiste un
ralore della
(12)
comune ai cluedefiniti
dalle(22)
e(23).
Inoltre si
può
elimostrane cheipotesi
diI’.,
il soloelettromagnetico possi-
bile cc t i’ ¡interno
(esterno)
è TE .ç;egli
autovalori comuni i a ll econdizioni
(22)
e(23),
cheesistano)
sonosemplici (caso
tion
degenere).
Infatti
poichè,
nelleipotesi attuali,
risulta -0,
come si riconosce
immediatamente,
si ha pure, al contornoAmmesso che esista un autovalore delle
(11)
e(12)
comuneagli
insiemi definiti dalla(22)
e(23)
esupposto
3g ;3=zi =)=
0(altri-
3n
menti si avrebbe senz’ altro
t9zi == 0), poichè Xx
ed sono soluzioni dell’equazione (11) annullantesi,
come si èvisto,
alcontorno,
perl’ ipotesi
fatta chegli
autovalori definiti dalla(22)
sianosemplici,
sipuò
scrivereessendo A e B due costanti non entrambe nulle
(se
fosse ---._
jet/,& =
0 per la seconda delle(3)
si avrebbe ====0,
controla
(25’)).
Sostituendo nelleprime
due delle(21)
si ricavada
cui,
derivando laprima rispetto
ad J e la secondarispetto
ad s e
sommando,
segueovvero tenendo
presente
la(11)
e laprima
delle(3)
Quindi
sul contorno per la(22)
si hamentre,
sempre per la(22),
si ha purecontro
l’ ipotesi
fatta.7. - Per
quanto riguarda
leproprietà II)
eIII) (p. 14)
sivede facilmente che la
III)
conserva inalterata per ilguscio
ad
anelli,
mentre laII)
~~a cos modificata:II’. - « Se 1tn
guscio
ad anellipuò
1 sostenereque
TE,
ciò siverifica
perqualsiasi frequenza superiore
ad undeterminato valore ».
Tralasciamo la dimostrazione che si consegue con un ra-
gionamento analogo
aquello
svolto aproposito
diI’).
~
4. - Guscio a = 90°., 8. - Il
guscio
a tubi sidistingue
nettamente dalguscio
eli-coidale
propriamente
detto. Essopuò
considerarsi come casolimite del sistema formato da
più
fili rettilinei infinitamentelunghi disposti
secondo legeneratrici
del cilindro adeguali
intervalli l’ uno dall’
altro, quando
si faccia tendere a zero il diametro dei fili ed i loro intervalli e si faccia crescere indefi- nitamente il loro numero.Mostriamo che
«Il campo
elettromagnetico
armonicorispetto
alsostenuto da un
guscio
a tubi è costituito :A)
da un’onda TM interno e da una pure TM all’ ester- rco,indipendenti fra loro,
perqualsiasi frequenza
riore ad determinato
valore,
se è a2 = k2 - h2=t= 0 ; B)
da un’onda TEMpropagantesi
all’ interno ed all’ ester-no del
guscio
se è a = 0 ».Le condizioni al contorno
(4)... (7)
diventano adessoSupposto
a=t=
0 dalla(37)
ricordando la(13)
e tenendo con-to delle
(35)
e(36)
si deduceonde,
con lo stessoragionamento
fatto alle pp. 14-15 a pro-posito
di6g ,
si riconosce che~z
è identicamente nullo.Il campo è
quindi
TlB1: all’ interno ed all’ esterno e deve sod- disfare alle medesime condizioni al contorno(ossia
le(35)
e(36))
che siincontrano,
perquesto tipo
dionde,
per leguide isotrope.
Se invece si suppone a =
0,
dalle(2)
si trae facilmenteda cui segue subito che all’ interno ed all’ esterno del
guscio
ed
~z
sono funzioniarmoniche
equindi,
per le(35)
e(36)
e le ammesse condizioni all’infinito,
identicamente nulle.Resta cos dimostrato che il campo è TEM all’ interno ed all’ esterno. La determinazione delle
componenti
trasversali del campo elettrico e del campomagnetico
siriduce,
notoriamen-te,
ad unproblema
di elettrostatica(piana).
Leequazioni
diMAXWELL diventano
e possono risolversi introducendo una sola funzione
y)
col porre
Per 1’ ultima delle
(39)
la cp è armonica nell’ interno ed al-1’ esterno e sul contorno deve soddisfare la condizione
Ad es. per la sezione circolare