R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
A RNO P REDONZAN
Intorno ai sistemi di S
kche appartengono al monoide generale di dato ordine
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 21 (1952), p. 278-292
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TENGONO AL MONOIDE GENERALE DI DATO ORDINE
Memoria
(*)
di ARNO PREDONZAN(a Trieste)
1. - Il
problema
relativo all’ esistenza dispazi
lineariS.
sulla formagenerale
di datoordine n,
diSr
ègià
stato risolto
1 ).
E’ nota infatti una condizione necessaria esufficiente
perchè
sullagiacciano degli
e si conoscealtres la dimensione del sistema
algebrico,
irriducibile nel campo dirazionalità
delladegli Sk
suddetti.Non sono state ancora trattate
analoghe questioni
per forme nongenerali
aventiparticolari
caratteriproiettivi.
Nel
presente
lavoro considero monoidigenerali 3~2013iy
diordine rt,
di unospazio
lineareSr,
relativamente aiquali
di-mostro la
seguente proposizione:
Il monoide
generale Mr 1,
di ordine diBr contiene,
t2~ttatpiù,
trespazi
lineariSi (k ~ 1 ).
La
famiglia
costituita daquegli Sx
diMr 1
chepassano per il suo
punto (n-l)-uplo, 0 ; ~2
èformata dagli Sk
cheappartengono agli
situati su e pas- santi per0 ; ~3’ zn fine,
rirrtanenti8
di.
(*) Pervenuta in Redazione il 10 maggio 1952.
1) Ved. U. Mo$i~, Sutt’ insieme degli spazi lineari contenuti in
uno ipersuperficie algebrica. [~ Rend. Acc. Naz, dei Lincei ~, (6), 24 (1936), 188-190J ; B. Intorno agli S,~ che appartengono atte forme generati di dato [« Rend. Acc. Naz. dei Lincei ~, (8), 4 (1948), 261-265, 341-346]; A. PBEDONZAN, Intorno agli 8 i giacenti 8uZla varietà
intersezione completa di più forme. [ Rend. Acc. Naz. dei Lincei ~, l
(8), 5 (1948), 238-242].
2) Cioè nel campo di razionalità dei coefficienti della sua equazione.
e
quelli
diE1, ~2
che sono di accumulazione pergli
stessi.Condizioni necessarie e
sufficienti
per t’ esistenza di dette trefamiglie 3)
sono,rispettivamente,
date daGli
Sk
di~1’ ~3
sono in numerofinito
se, e soltanto se, nella(1), rispettivuniente
nella(3),
vale il segno di ugua-glianza;
altrimenti essi costituiscono due sistemialgebrici in finiti,
irriducibili nel campo di razionalità diM:-~,
d-i di-mensioni
rispettive
Gli di
~2
sono, appena siaverificata
la(2),
sempreinfiniti. Essi costituiscono,
se nella(2)
valet’ uguaglianza,
~cnsistema
algebrico
puro di dimensione k+ 1;
nell’ altro casoinvece
~2
è un sistemaalgebrico
irriducibile nel campo di razionalit~ diM;-~.
In entrambi i casi ladirrcensione ~ Dz
di12 soddis fa
alla limitazionevalendo nella
(6)
il segno diuguaglianza
se, e soltanto se, il sistema~2 comprende ~l
comeparte propria. Affinchè questa
eventualità siveri fichi
è necessario esu f ficiente
che sia3) Qualcuna di queste può risultare, sotto opportune condizioni più
avanti precisate, sottofamiglia della o delle rimanenti.
~.a
(7) è
pure condizione necessaria esu,~iciente perchè
ilsistema
~3 coynprenda :E2 (e
di conseguenza~~)
comeparte
~ro pri~a.
Infine,
condizione necessaria esufficiente perchè ~3
com-prenda proprsamente
che si abbiaDopo
alcunequestioni
introduttive trattate nel n.2,
dimostro nei nn.
3, 4 quelle parti
del teorema che si riferi-scono ai
sistemi 1:1, 1]2, rispettivamente.
Nel n. 4 inoltre provo che la(7)
è necessaria e sufficienteperchè
il sistema~1
sia
parte propria
di~2.
Nel n. 6 stabiliscoquanto riguarda
il sistema
~3 poggiando
su un risultato del n. 5. Nei nn.7,
8 vengo infine a provare la
parte
restante delteorema,
cioè la necessità e la sufficienza delle condizioni(7), (8) perchè
ilsistema
~3 comprenda propriamente
i sistemi~2’ rispettiva- mente ~ 1.
OSSERVAZIONE I. - Dall’ enunciato del teorema sono stati esclusi i casi k =
0.9 n
= 2. Ilprimo
di essi è banale. Nel secondo il monoide è un’iperquadratica generale
di03B2,.
per laquale valgono
i risultati dei lavori citati in1 ).
In entrambi icasi,
appena il monoidecontenga degli Sx,
la dimensione del loro insieme è data dalla(5).
OSSIJRVAZIONID II. - Dalle
(1), (2), (3), (7), (8)
segue facil- menteche,
a seconda della sceltadi k, n, r,
possono presen- tarsi iseguenti
casi:a)
Nonvalgono
le(1), (3) :
il monoide non contiene alloraspazi
lineariS,~ .
b )
Vale la(1)
ma non la(3):
esiste solo lafamiglia Ei.
c)
Vale la(3)
ma non la(1) :
esiste unicamente la’fa- miglia :E3.
d) Valgono
le(1), (3)
ma non le(2), (8):
non esiste~2
mentre
~~, 2,
formano duefamiglie
distinte.e) Valgono
le(1), (3), (8)
ma non la(2) :
esistono solo2,,
ma costituiscono una sola
famiglia
inquanto ~~
i è sotto-famiglia
di~3.
f ) Valgono
le(1), (2), (3)
ma non la(8):
esistonoI:1, ~2’
:E3
e formano trefamiglie
distinte.g) Valgono
le(1), (2), (3), (8)
ma non la(7) :
esistono~~, I:2, 1J3
maI:3
sonofamiglie
distinte inquanto 1J~
1 risultasottofamiglia di 23.
h) Valgono
le(1), (2), (3), (7), (8) : esistono E,, E,, :E3
ma soloqiiest’
ultima costituisce unafamiglia
inquanto
lastessa
comprende
somesottofamiglia :E2
equesta,
a suavolta,
contiene
propriamente E i.
ÛSERVAZIONE III. - In virtù delle
(4), (5)
si ottieneDalla
(i)
discende che si verificano le trepossibilità D1
a seconda
che,
incorrispondenza
si abbiaAppena
si osserviche,
se nella(6)
vale 1’uguaglianza,
deverisultare
D g > D $
>D,,
mentre invece si haD~ quando
nella stessa rimane verificata la limitazione
superiore,
sipuò
concludere che la dimensione
più grande
traquelle
dei si-stemi di
8,k
chegiacciono
su è data daDg, rispet- .tivamente
daD,,
a seconda che nella(ii) valga
la limitazionesuperiore
odinferiore;
se invece nella stessa vale l’uguaglian-
za la suddetta dimensione ha il valore
D
=D ~.
2. - Nello
spazio
lineare x,, ... ,x,.)
si consideri il monoidegenerale
di ordine~c ~ 3,
il cuipunto
di molte-plicità n 1, 0,
sia situato nel verticeA,. (o, 0,
... ,0, 1)
delsimplesso
fondamentale delle coordinate. LIequazione
diM?-1 può
scriversidove
~n,
denotano due formegenerali, degli
ordinirispet-
tivi n,
n - 1,
nelle ... , a: f.-l.Il monoide e il cono delle sue
tangenti
in O, segano1’ iperpiano,
diequazione o, 0,
secondo due varietàdegli
ordini n,n 1,
le cuiequazioni rispettive,
dentro all’ sono date da
fn
=0, f1l-~ == 0 ; F:-2,
sono
pertanto
due formegenerali
di8’,--1,
situate inposizione generica,
la cui intersezionecompleta
è una varietà diordine
n(n - 1).
Indicato con á il campo di razionalità dei coefficienti del- la
(9),
daquanto precede
sipuò
dedurre che detto campo èquello
di razionalità sia dihi~ 1
che diH:~~-~).
3. - Sul monoide
Mr 1 giacciono degli Sx (k ~ 1)
per 0 se, e soltanto se, vi sonodegli
cheappartengono
allavarietà e la dimensione
D
del loroinsieme 1,
1 ugua-glia quella
del sistemadegli 8à_1
ultimi considerati. Ciò risul- ta evidente ove si osservi cheogni S~
di~l~r 1
per O deve ancheappartenere
al cono delletangenti
a3fM_1
in0, quindi
1’ sezione di
Sx
con l’ devegiacere
su vice-versa
ogni Sx_i
di èproiettato
da 0 secondo diMr 1.
Da ciò discende che affinchè esistanodegli SA
di23,
è necessario e sufficiente che sia
4).
D1
essendo dato dalla(4).
Dalla
(10),
avutoriguardo
alla(4),
discende la(1),
per cui restaprovata
la necessità e la sufficienza diquest’ ultima
condizione.
Gli
Sx_i giacenti
su equindi gli S1&
di1,
- sonoin numero finito se, e soltanto se, nella
(10)
-quindi
nella(1)
- vale il segno diuguaglianza;
altrimenti essi costitui-scono un sistema
algebrico infinito,
irriducibile nel campo0,
la cui dimensione
uguaglia D 1.
Sipuò pertanto
concluderecome enunciato nel n. 1 per
quanto riguarda
ilsistema 231.
4) Ved. A. PREDONZAN, loc. cit. in 1). In questa nota non è detto in modo esplicito che gli S k giacenti sulla varietà intersezione completa formano, se infiniti, un sistema algebrico irriducibile nel campo di razionalità della varietà stessa; ciò però consegue immediatamente da quanto detto in B. L. VAN DEE VAEBDEN, Einf iihr~ng in die algebraische Geometrie (Berlin, Springer, 1939), p. 141.
4. - Andiamo ora a considerare l’ insieme
~2 (eventual-
mente
vuoto) degli Sx (k ~ 1 ) appartenenti agli
situatisu e
passanti
per O. Risulta chiaro che condizione neces- saria e sufficiente per 1’ esistenza di siffattiSx
è che vi sianodegli Sxr giacenti
su . Una tale condizione èdunque
data da
5).
dalla
quale
discende la(2)
e dove D sta ad indicare la dimen- sione del sistema Qdegli 8A appartenenti
adquindi
del sistema
degli
per 0giacenti
su~r 1.
Il sistema O -
quindi
0* - è finito se D =0 ;
invece seD > 0 è
algebrico infinito,
irriducibile nel campo L1.Vogliamo
provare che il sistema~2 comprende propria-
mente
1,
se, esoltanto,
risulta verificata la condizione(7), più
restrittiva della(2).
È subito visto che per
giungere
aquesto
risultato basta dimostrare che la(7)
è condizione necessaria e sufficiente per- chè pero g n i
dipassi
almenoun Sx giacente
sulla stessa.
Si supponga, a tale scopo, verificata la
(11)
o 1’equiva-
lente condizione
(2).
Se vale la D > O il sistemaS~,
inquanto
irriducibile nel campoA,
risulta p u r o"),
cioè tale che in unaqualunque
estensione del campo suddetto sipuò
eventualmen- te spezzare solo inparti
della stessa dimensione.Sia 0 una
componente
assolutamente irriduci- b i 1 e di SZ nel caso D >0 ;
invece se D =O,
Q starà ad in-dicare un sistema
comprendente
un soloSx
scelto traquelli,
in numero
finito,
cheappartengono
ad Q.La totalità
degli 8à_1
diS x
è notoriamente un s i s t e m a 1 i n e a r e di dimensione k. Associando adun Sx
di Q un8"-1 giacente
suquando
siappartengono,
si viene adefinire una
corrispondenza algebrica
irridu-di dimensione D
-E-
k. Ne segue che è pure i r r i -5) Ved. A. PREDONZAN, loc. cit. in 1), 4).
6) Ved. B. L. VAN DER WAERDEN, loc. cit. in 4), p. 123.
7) Ved. B. L. VAN DER WAERDEN, loc. cit. in 4), p. 143.
d u c i b i 1 e il sistema
degli 8.-1
di cheappartengono
a
qualche Sx
di0,
ed ha la dimensioneessendo contenuto nel
sistema,
di dimensione di tuttigli 8 giacenti
suÈ ovvio che nella
(12)
si avrò e = O se, e soltanto se, pero g n i
situato su passaqualche 8 A
di Q.In virtù del
principio
delcomputo
delleapplicato
allacorrispondenza
oraconsiderata,
si ha
_
b’ stando ad indicare la dimensione del sistema
algebrico degli 8 A passanti
per sceltogenericamente
traquelli
situatisugli S*
di Q.Dalla
(13),
tenuto conto delle(4), (11),
si hadove si è
posto
i’oichè per
ipotesi
la(2)
èverificata,
si dovràrisulterà
quindi ó ~ ~’ ~ 0
se, e soltanto se, pero g n i ~S~
giacente
su~ ~ ~ passerà
almenoun 8A
di Q. Dallaconsegue, in virtù della
(15),
la(’~),
la cui necessità e suffi-cienza
perchè 22 comprenda propriamente ~1
restapertanto provata.
Ci
vogliamo
ora occupare della dimensione del sistema~2.
Indicato con Q* il sistema
algebrico irriducibile,
di dimensione
D, degli
di Q* che siottengono proiettan-
do da 0
gli Sx
diS~, applichiamo
ilcomputo
delle costanti allacorrispondenza algebrica irriducibile,
di dimensione D
-~- (k -~- 1),
che associa un di S~~’ ad un~
8) Ved. B. L. VAN nER ~V.~BDEr~, loc. cit. in 4), p. 141.
8.
diE, quando
siappartengono;
6i hadove
D=
sta ad indicare la dimensione del sistemaalgebrico
irriducibile
22, degli Sx
di~2
chegiacciono sugli
di Q*.Dalla
( 16 ),
avutoriguardo
alle( 13 ), (14)
e tenuto contodiscende
Nella
(17)
vale il segno diuguaglianza
se, e soltanto se,risulta,
soddisfatta la
(7),
cioè se~a comprende propriamente ~,.
LI altra alternativa si verifica invece
quando
vale la(2)
ma-non la
(7),
e allora esistonodegli SA,
di:E~
per iquali
nonpassa alcun per O situato su
Poichè il sistema 0*
è, quando
nella(2)
vale la limitazionesuperiore,
irriducibile nel campoå,
tale risulta pure il sistema1!~ (e
le suecomponenti
assolutamente irriducibili sono deltipo
della
12
e siottengono
tutte incorrispondenza
diquelle
asso-lutamente irriducibili La dimensione di
:E~
è ovvia-mente
Ds
comequella
di~a.
Se nella
(2)
vale invece1’ uguaglianza,
il sistema sem-pre di dimensione
Dz,
è p u r o , e il numero delle sue com-ponenti
irriducibili èuguale
aquello,
finito e nonnullo, degli 8a
situati su La dimensioneDz uguaglia
inquesto
caso
quella
del sistemadegli Sx
di e valepertanto
k+ 1.
Resta cos
provato quanto,
nell enunciato del n.1,
si riferi-sce al
sistema Èz.
15. - ? noto che la
(3)
è condizione necessaria e sufficiente per 1’ esistenza sulla varietà di un insiemen,
finito odinfinito,
di forme diordine n - 1 .F~1,
di1) 9).
Piùprecisamente
dette forme sono in numero 8nito se, e soltanto se, nella(3)
vale 1’uguaglianza ;
altrimenti n è un sistemaalgebrico in8nito,
irriducibile nel campoá, quindi
p u r o , la cui dimensioneD3
è data dalla(5).
Vogliamo
provare che:9) Ved. S. Gu~.zzoNE, Su certe sezioni spaziali di roarietà intersezioni complete di due forme di 8,.. [c Rend. Sem. Matem. Padova », 21 (1952)].
A. - _Se il sistema II è
in finito,
PS1&
a cuiappartiene
lagenerica Fk=i
di unaqualunque
suacomponente
assolutamente irriducibile non è situato suQ~!-~. Analoga proprietà
vale per l’ diogni F:=l
di IIquando
il sistema stessocomprende
unnumero
finito
di elementi.Si supponga, a tale scopo, verificata 1~,
(3)
o11 equivalente
condizione D 3 ~ O- Posto
la
stessa,
in virtù della(5),
divieneTenuto conto
dell’ ipotesi
iniziale n > 3(n. 2)
e dellaD3 ~ 0,
dalla(19),
appena siak ~ 2,
discende d > 0. Se in- vece k= 1, risulta d ~
0 a secondache,
incorrispondenza,
si abbia D
>
1.si abbia 1.
La condizione d ~ 0 è necessaria e sufficiente
perchè Gr-~
contenga qualche 8,k,
eccettuato sol tanto se n = 3 enel
qual
caso la d ~ 0 deve venir sostituita dalla condizionepiù
restrittiva r 2k 2 > 01°).
Tali81&
sono in numero fini-to se, e soltanto se,
d = 0; altrimenti
essi costituiscono unsistema
algebrico infinito,
irriducibile nel campo di raziona- lità di p u r o , la cui dimensione vale d. Da ciò sipuò dedurre,
avuto ancheriguardo
alle conclusioni del pre- cedente capoverso, cheper k =1, D 3
= 0 non esistonoSx gia-
centi su
per k = 1, D3
= 1 dettiS~
sono in numerofinito;
nei restanti casi invece(k ~ 2, D 3 ::t 01
oppurek =1, D 3 ~ 2),
ove si osservi che laD 3 ~
0implica,
per n =3,
lar 2k
- 2.-:~! 0, gli Sx
inquestione
sono sempre infiniti., Tratteremo
separatamente
le tre eventualità ora consi- derate.a) k =1, D3
= 0. - Poichè non esistonoSA
situati sula
proposizione
A risulta evidente.10) Ved. B. SEC~s~, Zoo. cit. in 1).
b) k .-1, D3
= 1. - Nessunodegli Si, (in
numero finitoN)
chegiacciono
suG;.‘-~ appartiene
alla varietàHr~ 3 1~
inquanto
la condizione(11)
non è soddisfatta. Ove si osserviche,
in
questo
caso,gli Sx
inquestione
sono rette e le su essegiacenti
si riducono agruppi
di n 1punti,
sipuò
concludereche nel sistema (X)1 delle situate su sono in n u - m e r o f i n i t o
(= n . ~) quelle
il cuiSà
diappartenenza giace
suc) k ~ 2,
oppurek =1, D 3 ~ 2.
- GliSk
situa-ti su
Gr -2
sono infiniti e costituiscono un sistemaalgebrico puro S
di cui sia E unacomponente
assolutamente irridu- cibile.Le
F*-1
cheappartengono agli Sx
di E formano un sistemaalgebrico
i r r i d u c i b i 1 e 4Y di dimensioneFissata comunque in una
Sx
la totalità delle forme di che lacontengono
risulta un s i s t e m a lineare la cui dimensionenon
dipende
dallaparticolare
scelta diF~=~ ;
ciò risulta dalf atto
che,
assunto a cui la consideratahk-i appartiene
come
spazio
f ondamentale dellecoordinate,
diequazioni
~~i=...=a?,~i=0, 1’ equazione
dellagenerica F;-2 per
lapuò
scriversidove le
f ,w1 ~
sono formegenerali
di ordine n 1 nelle 009 ~1, ... , 9g’ è
una formagenerale
diprimo
ordine in(Do, xi, 9 ... , "’1&; mentre ^. 0 è 11
equazione,
dentro al consi- dera.toSk,
dellarklí i -
inprecedenza
fissata.La
corrispondenza algebrica
che associa una di O ad unaI~’~ ~
diS’,._i, quando
siappartengono,
è i r r id u c i -b i
1 P ,
ed è pure irriducibile il sistema qr delle ’dia checontengono qualche F::::
di ~ .Si faccia ora
1’ i p o t e a i
assurdache,
ove siaD3
>0,
a cui
appartiene
lagenerica
di unaqualunque
com-ponente
assolutamente irriducibile di II sian a i t u a t o sumentre se
D3
= Oquesto
accada per 1’81
ambiente dialmeno una di II : ciò
equivale
a supporre che non sia valida laproposizione
A.La
generica ipersuperficie
di sega in una varietà checontiene,
per 1’ipotesi
orafatta, qualche
di 9D. Ne discende che il sistema T coincide conquello
lineare di tutte le di ed
ha quindi
la dimensioneSempre
per la stessaipotesi assurda,
ha dimensioneD,
il-sistema delle di 4Y
giacenti
sulla suddetta varietàl~",.~ ~~
e
questo
sistemacoincide, ovviamente,
conquello
delle di eli che sono situate sullagenerica F2-2
di ~.Applicando
ilcomputo
delle costanti allacorrispondenza algebrica
ultima considerata -si ottienedalla
quale,
tenuto conto delle(19), (20), (21), (22),
deriva1’ assurdità 1= 0. La
proposizione
A resta, coscompletamente provata.
’
6. - una di n
(n. 5)
il diappartenenza,
diciamolo non sia contenutoLo
spazio,
checongiunge ~x
con O nongiace
suM:-1
inquanto (n. 4)
non essendo situato su(~_~ ,
nonpuò appartenere
ad Tale sega il monoide inuna
ipersuperficie V?y
diordine n,
di~~.i
che si spezza nelcono di che da O
proietta
ed in unospazio
Tale
Sx
non f aparte
diquelli (eventuali)
cheappartengono
a
~2
ma non aE1 perchè,
se cosfosse, 1~~~
dovrebbegia-
cere su
l~r ~ .
L’ 8/
nonappartiene
neppure cioè non passa per O.Se infatti
questa
eventualità siverificasse,
laV" prima
consi-derata dovrebbe avere in O un
punto
dimolteplicità n (dato
che
O,
essendo vertice del cono 2 ha per lo stesso molte-plicità n 1),
il cheporterebbe
di conseguenza che 1’8i+~
sarebbe
tangente
aMr 1
inO, quindi
risulterebbe situato sulcono delle
tagenti
in O al monoide stesso. Neseguirebbe l’ appartenenza
diSk
aGr-2,
il che verrebbe a contrastare conl’ ipotesi
fatta inizialmente sullaSe invece
8 k giace
suG»7
ma non su l’s *passa
0, quindi appartiene
al sistema~~.
TaleSÌ apparterrà poi
an-che al sistema
~2
se, e soltanto se, per 1~Sk_l
sezione dell’8* k
con 1’
passerà
ai meno unS le
situato suInfine, qualora Sk
risulti situato su~~31’, 1’ S,*
rimaneindeterminato in
quanto
il monoide contiene 1’Sk..~! .
Piùprecisamente
alla si possono àssociare tuttigli
Sk di8 ~+l .
·Si supponga, i n
p r i m o 1 u o g o ,
che il sistema II sia infinito e si indichi con n una suacomponente
assolutamente irriducibile. Daquanto precede,
e tenuto conto che(a
normadella
proposizione
A del n.5)
lagenerica
di II ha l’ 8di
appartenenza
non situato suGr -1,
sideduce
che sipuò
costrui-re una
corrispondenza algebrica
C tra le difl
egli
Sk si- tuati su 1 che associa allagenerica
di IIun Sk
dinon
appartenente
a~1, 2,.
11 sistema
algebrico 22,,
i n t e r f e r e n z a di tutti i siste- mialgebrici
irriducibili diSI.
di checontengono quegli 8"
diMr 1
checorrispondono
in C allegeneriche F’"-’
di~f,
risulta irriducibile. Si
può
allora staccare11)
dallacorrispon-
denza C una
corrispondenza
irriducibile C’ che associa ad unagenerica
di ffun S
di~3
e tale chegli 8 k
chein C’ sono i
corrispondenti
dellegeneriche
di II sianoproprio quelli
che in Ccorrispondevano
alleFk-i
stesse. IL sistema~3 comprende, ovviamente,
anchequegli S"
diM~ 1
che sono di accumulazione per
quelli corrispondenti
in C’alle
~~’k _i generiche
di 11 pur non facendo parte dell’ insieme di) Vedo F. SEVERI, Introduzione alla geometria algebrica, Geome-
tria ~r~~~cerativa, I (Roma, Docet, 1948), pp. 160-161.
questi ultimi;
taliSx
possonoquindi appartenere
anche aisistemi
Si, :E2
considerati neiprecedenti
numeri. t chiaropoi
che i sistemi
~~
e fi hanno la stessa dimensioneD3.
_
Poichè
quanto
sinora è stato detto in relazione al sistemaTI
sipuò integralmente ripetere
perogni
altra(eventuale) componente
assolutamente irriducibile din,
sipuò
con-cludere che sul monoide
M.,"_
esiste un sistema p u r o ,~3,
di
Si. (le
cuicomponenti
assolutamente irriducibili sono deltipo
di~3
e siottengono
tutte incorrispondenza
diquelle
assolutamente irriducibili di II se, e soltanto se, il siste-
ma n esiste ed è infinito. Una condizione necessaria e
sufficiente
perchè
ciò avvenga è data dalla(3)
ove si supponga valida la limitazionesuperiore (n. 5).
Inquesta
eventualità il sistemaN3 risulta,
comell,
irriducibile nel campo A. ed ha la dimensioneD3
data dalla(3).
In esso sono contenuti tuttigli 81
chegiacciono
su e nonappartengono
a~~, ~2
inquanto
ciascunodegli
stessi(come
facilmente si vedeseguendo
ilprocedimento
inverso aquello adoperato
per lacorrispon-
denza
C’ ) può
ottenersi come associato ad una ben determinata’litt~-
~ di n.~~-~-~
L .Supponiamo,
in s e c o n d o1 u o g o ,
che le di IIsiano in numero finito. Ciò avviene
(n. 5)
se, e soltanto se, nella(3)
vale 1’uguaglianza. Poichè,
a norma dellaproposi-
zione A del n.
5,
1’Sx
ambiente diogni
di n nonce su
G*-
di conseguenza esistonodegli Sx
situati sue non
appartenenti
a~" E,.
TaliS.
sono in numero.finito in
quanto
ognuno di essidetermina,
incorrispondenza,
una
l-l
din;
ne vipuò
essere,ovviamente,
unai-t
di na cui si possano associare infiniti
Sk
di7. - Facciamo o r a 1’
ipotesi
che la di cui al n. 6appartenga
allacomponente
irriducibile n del sistema n esia tale che il suo
spazio ambiente A 19. seghi
la varietà nella stessa e in un~_~ :
è di conseguenza situatosu ma non su
Supponiamo
inoltre che per il sud- dettol-t
nonpassi a cun ~ ~ giacente
sun..-9 .
La corri.spondenza
C’ associa allaI’~-i
unS~.
cheappartiene
a:E~
manon a
~2
ed è intersecato dall’S’,._i
nel?prima
conside--rato. La
è, ovviamente,
di accumulazione per leF:=~
generiche
diII ,
per cuiSx
è pure di accumuíazione pergli 8"
di~3
checorrispondono
alle stessegeneriche,
ed ap-partiene perciò
al sistema~3.
Viceversa,
seun Sr
dili
ma non diE2 appartiene
anche alsistema
~3’
esso è di accumulazione perquegli Sx
di~3
cheprovengono dalle
generiche F*-’
di unacomponente
irriduci-bile
(e
sia ancorafl )
del sistema II. TaleS: può quindi
otte-nersi,
attraverso lacorrispondenza C’,
daqualche
di nil cui
spazio
diappartenenza,
dovendo segare nel- 1’ sezione diSk
con8’ r -1
e nellaF~ 1 stessa,
devegia-
cere su ma non su
H)1"à~~ .
Non vipotranno poi
esseredegli Sk
per1’ 81-t
ultimo considerato situati su per- chè se cos fosse8*
verrebbe adappartenere
anche a:E2.
Nepossiamo
concludere che:I. - Condizione necessaria e
sufficiente perchè
unSk
ma non di
appartenga
al sisterri,ac13 è
che per Il sezio-ne dett’
St
stesso con t’pacssino degli
Sk suma nessuno di su
nza nessuno ~
que.sti giaccia
su r-31 ~ .
_
Supponiamo,
in s e c o n d o che la di 5 abbia situato su.8r~ 1~ .
TaleFx 1 pud
essere dedotta dauna
generica
di nquando quest’
ultima varia in un siste-ma continuo r
(di
cui un estremo siaF 1 )
diF"-’
tutte gene- riche in II ad eccezione della ora considerata. Alle gene- riche di rcorrispondono,
attraverso laC’,
dei ben deter-minati Sx
diE 3 ; quindi,
allimite, quando
lagenerica
di~
tende, lungo
il sistema ~stesso,
alla IlSx corrispon-
dente tende ad
un Sk
ben determinatoche,
per ilparticolare
modo con cui è stato
ottenuto,
è di accumulazione perSx
gene- rici di unacomponente
assolutamente irriducibile di13 (quella
che
corrisponde
afl ) ed appartiene quindi
al sistema~3
stesso.L’
S x medesimo,
inquanto
la ha ambiente chegiace
su1)
è situato sull’ checongiunge
O con Sà equindi appartiene
pure al sistemaI,.
Lo stessoSx
segapoi
1’S’,.-i
in un
Sx_1
situatosu Sx , quindi
suInversamente,
se unSk
di1, appartiene
anche al sistema1,,
esso devepotersi
ottenere comeposizione
limite diSx
di~3
corrispondenti
ageneriche
di unacomponente assolutam~n-
te
irriducibile, Ï~,
di II. Dovràquindi
esistere una.F’k-1
di II taleche, quando
lagenerica
di iltende, lungo
un sistema con-tinuo T di
generiche (di
cui un estremo sia alla. _
stessa,
ilcorrispondente 81& di Z
tende adS:.
Proiettan-do la da 0 si otterrà una
F;-~
il cui diappartenenza dovrà, ovviamente,
contenere~Sk
egiacere
su Talesarà
quindi segato
da secondo unospazio SA
che sarà situatp su ed alquale appartengono
la 1’ se-zione di
si
con l’ Possiamopertanto
affermare che : II. - Condizione necessc~ric~ e8ufliciente perchè
unSx
di~2 appartenga
anche al sistema che essoS’ ,.-1 in
un
B~-~ quale passi
almenoun Sx giacente
sulla varietà·
8. - Dalle
proposizioni I,
II del n. 7 seguono immediata- mente le dueseguenti :
III. - Condizione necessaria e
sufficiente perchè il
sistema~3 comprenda pro priamente ~
1 è che perogni SI-I giacente
su
Ht~(t~ -1) passi
almeno situato suG"-l
IV. - Condizione necessaria e
perchè il
sistema~3 comprenda propriamente
che perogni giacente
8U
H~~0160-1) passi
situato sutta roarietàn;~31)
stessa.
Ove si osservi che 1’
g e n e r i c o
per unacomponente
assolutamente irriducibile del sistema
degli giacenti
suè pure
g e n e r i c o
per unacomponente
assoluta-mente irriducibile del sistema
degli
situati su sipuc3
affermare che la condizione dellaproposizione
IIIequi-
vale a
quella
che pero g n i
dipassi un Sk
situatosulla
stessa;
essa èdunque
data dalla(8) 12).
La condizione della
proposizione
IV è infine data dalla(7)
come risulta da
quanto
detto nel n. 4. Dallo stesso numerodiscende
poi che,
inquesto
caso, pure~2
contienepropria- mente ~1’
cioè sul monoide vi è una sol afamiglia Z
dispazi lineari c~, (che comprende
comesottofamiglia ~2’
la qua-le a sua volta
contiene Ei).
12) Vedo B. SEGRE, toc. in 1 ), p. 265.