R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
G IUSEPPE Z AMPIERI
Un’estensione del teorema sulle suriezioni fra spazi di Fréchet. Qualche sua applicazione
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 61 (1979), p. 145-153
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fra spazi di Fréchet. Qualche
suaapplicazione.
GIUSEPPE ZAMPIERI
(*)
0. Introduzione.
In
questo
articolo si stabilisce una condizione necessaria e suffi- cienteperchè, assegnata
unaapplicazione
lineare e continua fraspazi
vettoriali
topologici f :
E -~ 1~ e unsottospazio
lineare Q’- diF,
siabbia,
sotto certe
ipotesi, f(E) D
G. Da ciò si faranno derivare criteri per la risolubilità « ingrande »
diequazioni
e di sistemi differenziali alle derivateparziali
con coefficienti costanti.1. TEOREMA 1.
Siano
E,
Fspazi
metrizzabili con Ecompleto.
Si indichino conE8
e
F;
i loro duali muniti delletopologie
deboli.Data
un’applicazione
linearef
diE;
inf
è continua se e solose il suo
grafico
è un chiuso diDIMOSTRAZIONE. La necessità è ovvia.
Viceversa si osservi che è canonicamente isomorfo a
(E
XF)’.
Perciò
Gr f (grafico
dif ) pensato
comesottospazio
di è iso-morfo a ove
Gr f °
indica lapolare
diGr f ;
ne segue che esso è il duale debole di unospazio
metrizzabile.(*) Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico dell’Università - Via Bel- zoni 7 - 1-35100 Padova.
146
Siano pi y P2 le restrizioni a Gr
f rispettivamente
dellaprima
eseconda
proiezione
canonica di è chiaro che P1 è unabige-
zione continua di
Gr f
su Si osservi allora che datiX,
9 Y metriz-zabili con Y
completo
ef bigezione
lineare continua diX;
suYs
essa è un isomorfismo. Infatti
poichè f
èsuriettiva,
la suatrasposta
è un omomorfismo
(cfr. [3], Prop. 35.7).
Poichè Y e X sono metriz-zabili
t f
è omomorfismo anche per letopologie
iniziali( [3 ], Prop. 37.5).
Perciò dato che Y è
completo t f ( Y)
è chiuso in X da cuirisulta isomorfismo.
. In base a ciò pi è un isomorfismo onde
f
è continua dato chef
=q.e.d.
TEOREMA 2. Si consideri il
seguente diagramma
ove
a ) il , i2 ,
9 u, q sonoapplicazioni
lineari e continue ed inoltre(cioè
ildiagramma
ècommutativo);
b ) E, G
sonospazi
diFréchet; H,
~’ sono localmente convessie di
Hausdorff;
e)
latrasposta di q
è iniettiva.Allora le
seguenti proposizioni
sonoequivalenti
ove con -1 si è indicata la chiusura di
DIMOSTRAZIONE.
ii) implica i).
Si consideri la mappa M: luF’-- s -~
G’
8 cos definita: se e’ E tuF’- se =
tq(g’), ~I’1 ( e’ ) = g’ .
M è ben definitaperchè tq
è iniettiva ed è lineare.Osservato che = Ker u ° e che Ker ~c
o,
munito dellatopo- logia
indotta daEs,
è isomorfoalgebricamente
etopologicamente
a(E/Ker u)s,
l’isomorfismo essendo latrasposta
dellaproiezione
cano-nica da E su
E/Ker
u, si conclude chetuF’-s,
con latopologia
indottada è il duale debole di uno
spazio
di Fréchet. Pertanto se si prova che Gr M è un chiuso di tuF’-sxG’ 8
9 M risulta continua per il Teo-rema 1.
Infatti:
lVl(ej))
converga versoeo’ go
ove.M(ej)
=g’
setq(g3)
_-
Allora,
per la continuitàdi tq da Gs
inH§ , tq(gj)
convergein
.Hs
versotq ( gó )
e, perquella
di versoAllora
til(eó)
=tq(go) cioè gó
=1V1(eó).
Sia
la
trasposta
di M.È
immediato dimostrare che perogni i2(g)
=u(tM(g)).
In-In- fatti perogni f ’
E F’ si haove con lo stesso crochet si sono indicate le varie dualità in
questione.
i) implica ii).
Su vi sia la
topologia
indotta daE) .
Si consideri la mappaL :
G --~ ( t~(.Z~" ) )s
8 cos definita :L(g)
è ben definitaperchè
se = alloraf 2
-f i
è nulla suL(g)
è lineare(ovvio)
eL(g) E ( tu(F’) )’.
Infatti siatu( f ~ )
una rete
convergente
a zero. Preso e e E tale cheu(e)
=~(7)
si ha148
Ovvio che L è lineare e continua. Sia
cosi definita:
M(g)
è l’estensione per continuità diL(g)
a tuF’-s.Si indichi ora con
(Es)ó
il duale forte del duale debole di E.è E con la
topologia
dell’uniforme convergenza sui limitati diEs
oequivalentemente sugli equicontinui
di E’(E
èF-spazio
equindi
bar-rellato)
che è latopologia
iniziale diogni spazio
localmente convesso e di Hausdorff.Da ciò segue che
2~
8 è semirifiessivo e tenuto conto che èun suo
sottospazio
chiuso equindi semirifiessivo,
si ha:Infatti
Per cui ha la
topologia
della convergenza uniformesugli
ele-menti di un
ricoprimento
di costituito di convessi bilanciatie debolmente
compatti ( 1)
che risultano anche limitati per latopo- logia
indotta daUtilizziamo ora il noto teorema del
grafico
chiuso perapplicazioni
lineari fra
F-spazi
per dimostrare cheè continua .
Sia una successione
convergente a
L(gn)
che è restrizione di a converge suogni punto
ditu(F’)
aL(go)
che èpertanto
la restrizione di mo a in definitiva mo = dal che M è continua.Sia tM la
trasposta
diM,
continua da( ( tuh’-8)b )s =
tuf’-8 in~.
Sia e’ E tuF’-s e sia
tu( f j)
una reteconvergente
debolmente verso e’.Allora
lim, tM( tu( f ~) )
=lim,
=tM(e’).
Allora converge(1)
In base al noto teorema diMackey (cfr. [3]).
sui
punti
di H versotq( t.lVl(e’) )
e versoti1(e’).
Da cui:Per
ogni p,
seminorma continua suE,
si indichi con~
lospazio
deifunzionali lineari su E che sono continui per la
topologia
individuata dalla seminorma p.COROLLARIO. Se
u(E) D i2(G),
perogni p,
seminorma continua suE,
esiste
h,
seminorma continua su G tale che:DIMOSTRAZIONE. Sia M: luF’-8 -~
M(e’)
=g’
seti1(e’)
=tq(g’).
Si è dimostrato nel Teorema 2 che M è continua. Ricordato che
(G~)b
= G e che(luF’-8)’
=E/Ker
u, allora latrasposta
di M risultacontinua da G in
E/Ker
u. Pertanto perogni
p su E esiste h su G tale che:è continua e la sua
trasposta
è chiaramente la restrizione di M a
q.e.d.
2.
Applicazioni.
Si considerino due
aperti
di Rn A e B con A J B.I )
Sia P unpolinomio
differenziale a coefficienti costanti. Perogni f
EC°°(A) l’equazione
Pu =f
è(cioè
esiste unaC°° (B) ) se e
solo se( tP.E’ (B) )- g c tPE’(A)
oveE’(A)
è lo
spazio
delle distribuzioni asupporto compatto
in A. Si noti che perogni aperto
B relativamentecompatto
in A si ha( tPE’ (B) )-
ctPE’(A)
dato cheogni polinomio
differenziale a coefhcienti costanti èsemiglobalmente
risolubile in A(cioè l’equazione
Pu =f
conf
inGoo(A)
è risolubilesugli aperti
relativamentecompatti
diA ) .
150
II)
SiaZA
la riunione dellecomponenti
connesse ecompatte
delcomplementare
di A. Si suppongaZA - # (2)
e sianoP, Q polinomi
differenziali a coefficienti costanti
primi
tra di loro conQ
ellittico.Allora per
ogni ( f , g)
in per cui il sistema:Qu
= g èCoo(A)-localmente
risolubile(cioè
perogni punto
p di A esiste un intornoV p
e una soluzione uj) EC°° ( Y~ ) ),
perogni
tale( f , g)
il sistema è se e solo se:
è chiuso in
~’ (A ) .
È
indifferentespecificare
se è chiuso per latopologia
debole o fortedi
E’ (A )
dato cheOoo(A)
è riflessivo.III)
Nelle stesseipotesi
diIl) i
sistemi riso-lubili sono se e solo se:
IV)
Condizione necessaria per laC°°(B)-risolubilità dell’equazione
Pu =
f quale
che siaf
inC°°(A)
è che perogni
.gcompatto
di Besista
Ki compatto
di A taleche,
se e scon supp tpu c
K,
allora supp cK1:
Nel caso dei sistemi di cui aipunti II)
eIII)
la condizione necessaria è laseguente:
se u, v EC§°(A)
e tpu
+ ’Qv
E( tPE’ (B)
+ 8 con supp(tpu
+tQv)
cK,
allorasupp u r1 supp v c
.gl.
DIMOSTRAZIONE. Per l’enunciato
I)
si osservi ildiagramma:
ove per
ogni f
inOoo(A) i(f)
è la restrizione dif
a B.Gli
spazi
inquestione
soddisfano tutte leipotesi
del Teorema 2.Inoltre tP è iniettiva
perchè
se tPu = 0 allora(applicando
la trasfor-(2) Si vedrà che questa condizione assicura che
{(Pf, Qf): f
ECoo(A)}
èOOO(A)
XC°°(A )-denso
nellospazio
dei dati per cui il sistema è localmente risolubile.mata di
Fourier) P(- ~) îc(~)
= 0 eperciò îc(~)
= 0 perogni ~
E .Rnperchè ù($)
è una funzione analitica nulla sulcomplementare
in .Rndella varietà
algebrica P(- ~)
= 0.Per
gli
enunciatiII)
eIII )
si osservi innanzitutto che il sistema Pu= f , Qu
= g èCoo(A)-localmente
risolubile se e solo seQ f
=Pg.
(Cfr.
teorema diLojasiewicz-Malgrange [1].)
Si osservipoi
che:Sia infatti
(u, v )
nelprimo
insieme e siaf
inC°° (A ) ;
perchè QP f
=PQ f .
Sia
(u, v ) :
tpu +tQv
=0 ;
allora in C’~ si hae
poichè (P, Q) =
1 deve essere u =tQn1
con(3).
PoichèZ4
= 0 eQ
è ellittico deve essere n, EE’ (A ) (Prop. 4, Cap.
III di[2]);
perciò (u, v )
== -tpn1).
Si consideri ora il
diagramma
t P X Q
è iniettiva. Infatti(3)
(Z, v)
è una relazione fra tP etQ
epoichè
le funzioni olomorfe sonoun modulo
piatto
suipolinomi
tale relazione ègenerata
dalle relazionipoli-
nomiali
(tutte proporzionali
a(tQ,
-tP)
dato che(P, Q)
=1).
Perciòu/tQ
e
gltp
sono intere e si conclude col teorema 3.4.2 di[4].
152
Il
punto IV)
è immediata conseguenza del corollario.OSSERVAZIONE. Ricordo la
seguente
DEFINIZIONE. La
quaterna (A, B, P, Q)
èC°°-compatibile
se e solose per
ogni f
EC°° (A )
per cui il sistema Pu =f . Qu
--- 0 èC°° (A )-
localmente risolubile per
ogni
talef
il sistema èC’(B)-risolubile.
Sia(P, Q )
=1, Q
ellittico eZ~
=0.
Ovvio che il sistema è C°°-localmente risolubile se e solo seQ f
= 0(ancora
teorema diLojasiewicz-Mal- grange).
Si consideri allora:ove Ker i Ovvio che
e che
Se allora tPu +
tQv E tQE’(A)
ne segue che u =tQnl
con n~ EE’(A) (4).
Pertanto è iniettiva
(cioè P(Ker Q/A )
è denso inQuindi
per il Teorema 2(A, B, P, Q) è Coo-compactibile
se e solo secioè se e solo se il sistema Pu =
1, Qu
= g è risolubile inC°°(B)
perogni ( f , g)
inOoo(A)
XOoo(A)
conQ f
=Pg.
(4) Si
ragioni analogamente
alla nota apiè
dellapagina precedente
esi
applichino
ancora il teorema 3.4.2 di[4]
e la prop. 4, cap. 3 di[2].
BIBLIOGRAFIA
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Complexes of partial differential
operators,Ann. Scuola Norm.
Sup.
Pisa, serie IV, 3 (1976).[2]
B. MALGRANGE, Existence etapproximation
des solutions deséquations
auxdérivées
partielles
et deséquations
de convolution, Annales de l’Institut Fourier, t. 6 (1955-56).[3]
F. TREVES,Topological
vector spaces distributions and kernels, Academic Press, New York (1967).[4] L. HÖRMANDER, Linear
partial differential
operators,Springer-Verlag,
Berlino (1963).
Manoscritto pervenuto in redazione il 21