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Definizioni in inglese e in italiano di credit crunch

Credit crunch. A reduction in the availability of loans accompanied by an increase in the severity of the conditions required to be granted credit. There are several reasons why a credit crunch may occur. It may be due to tighter monetary policy that reduces liquidity in the banking system or the direct imposition of credit control.

Alternatively, banks may expect future losses on existing loans so ration credit to avoid further exposure, or suffer a loss of confidence in the solvency of the banking system. A credit crunch followed the 2008 financial crisis. (Oxford dictionary of economics 2012)

Credit crunch. Termine inglese («stretta creditizia») che indica una restrizione dell’offerta di credito da parte degli intermediari finanziari (in particolare le banche) nei confronti della clientela (soprattutto imprese), in presenza di una potenziale domanda di finanziamenti insoddisfatta. […] Molteplici possono esserne le cause:

carenza di liquidità da parte dei potenziali concedenti, loro scelte strategiche, interventi delle autorità monetarie, mancanza di fiducia diffusa e altre ancora. La conseguenza principale del c. c. (se attuato nei confronti delle imprese) è essenzialmente la riduzione del flusso di finanziamento ai settori produttivi, che determina un calo degli investimenti e quindi della crescita economica. (Dizionario di Economia e Finanza, Treccani 2012)

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Come è possibile notare dalle definizioni riportate sopra, esistono due tipi di credit crunch:

uno indotto attraverso un intervento puntuale di politica monetaria solitamente basato su un aumento dei tassi di riferimento e uno riconducibile al deterioramento dei crediti a cui si assiste soprattutto in periodi di crisi. In inglese il primo tipo è detto anche credit squeeze e il secondo credit crisis. In italiano, invece, quando all’origine vi è la manovra di una banca centrale si parla di stretta monetaria, mentre i termini stretta del credito e stretta creditizia, in origine sinonimi di stretta monetaria, vengono ormai utilizzati con entrambe le accezioni.

Origine e sviluppo del termine

Nella lingua inglese la polirematica credit crunch ha origini relativamente recenti. La forma sostantivata del verbo to crunch, di origine imitativa, è stata impiegata per la prima volta nel 1939 in ambito economico-politico. Più precisamente, si è trattato di un discorso di Winston Churchill in cui è stata usata in modo metaforico con il senso di “critical moment34”:

“Whether Spain will be allowed to find its way back to sanity and health [...] depends upon the general adjustment or outcome of the European crunch”. Negli anni Sessanta crunch ha assunto anche il significato di squeeze, cui ha fatto seguito la fusione con credit nel giugno 1967, quando un giornalista del New York Times, Tom Mullaney, scrisse: “[…] many business economists are convinced that higher taxes […] are on their way to reduce the Federal deficit and avoid a repetition of last year’s credit crunch” (Safire 2007, Williams 2008). Si faceva qui riferimento a un credit crunch indotto. Nel 1966, infatti, la Federal Reserve aveva attuato una politica monetaria restrittiva per rallentare la domanda di beni e servizi e in tal modo contrastare le spinte inflazionistiche. Tra il 1990 e il 1992 gli Stati Uniti sono confrontati con un periodo di recessione e una conseguente rarefazione del credito.

All’interno di questo quadro congiunturale credit crunch si carica anche del secondo significato.

Il termine è rimasto in ombra rispetto a credit squeeze e credit crisis e pertanto poco usato fino allo scoppio della crisi finanziaria nel 2007, quando ha finalmente trovato un contesto favorevole alla propria diffusione. Negli articoli di gennaio 2007 del quotidiano britannico The Guardian, il termine era stato usato un’unica volta, a dicembre dello stesso anno 255 volte mentre a ottobre 2008 le occorrenze erano 686 (Pettiword 2009). Non che la lingua inglese non disponesse delle risorse necessarie per descrivere il fenomeno, peraltro non nuovo; al contrario si sarebbe potuto fare ricorso a credit crisis, del resto anche più

34 “Momento cruciale” come nell’espressione “coming to the crunch”, ovvero arrivare a un punto decisivo.

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conosciuto. Tuttavia, come afferma anche William Safire (2007), questo termine avrebbe avuto un impatto troppo duro; “crunch seems just right, combining the sound of an icebreaker plowing through the Arctic wastes with the happy sound of breakfast cereal snapping, crackling and popping in the mouth”. Il significante credit crunch, più recente e metaforico, riesce a mitigare il significato altamente negativo cui è correlato, attenuando l’asprezza di crisis. Pertanto, il successo del termine è da ricondurre essenzialmente alla sua grande espressività, risultante dalla combinazione di un’allitterazione (cr- + cr-) e di un’onomatopea (crunch).

A dimostrazione del fatto che l’abbinamento di credit e crunch si sia non solo imposto come termine nel linguaggio economico e finanziario, ma anche nella lingua comune, è la sua introduzione nelle versioni più recenti di diversi dizionari, come per esempio il NOAD (2010) e il CD (2009). In quelle precedenti, rispettivamente del 2005 e del 2007, questo lemma non figurava. Il suo uso è inoltre così frequente che l’inglese inizia a utilizzarlo anche come iperonimo per tutti i generi di problemi economici (Pettiword 2009).

Per quanto riguarda l’italiano, credit crunch è penetrato solo con il secondo significato tra il 1990 e il 1992, nonostante fino al 2007 il suo uso sia rimasto molto sporadico35. Con lo scoppio della crisi l’utilizzo di questo termine, così breve, efficace ed espressivo, esplode.

Analogamente all’inglese, anche la lingua italiana disponeva già dei mezzi necessari per esprimere questo concetto, come per esempio restrizione del credito, contrazione dell’offerta di credito o ancora inasprimento dei criteri di offerta del credito, irrigidimento delle condizioni di offerta del credito e così via, lunghi fraseologismi che mancavano indubbiamente di originalità e colore rispetto a credit crunch. Parallelamente aumenta anche la frequenza d’uso dei calchi strutturali stretta creditizia e stretta del credito36. Essi erano già stati coniati in passato sulla base dell’inglese credit squeeze, di cui sono l’esatta traduzione.

Fino allo scoppio della crisi, infatti, sono stati utilizzati quasi esclusivamente come sinonimi di stretta monetaria per indicare una politica monetaria restrittiva. Tuttavia, non appena l’uso di credit crunch si è intensificato a seguito della crisi scoppiata nel sistema bancario mondiale tra il 2007 e il 2008, essi hanno cominciato a essere utilizzati anche e soprattutto nella seconda accezione. Non si assiste invece a un’estensione semantica per stretta monetaria che

35 Nonostante il DO (2013) indichi come data di penetrazione il 2003, nella banca dati del Sole 24 Ore la prima occorrenza per credit crunch risale al 1990 in riferimento al generale inasprimento dell’offerta di credito a cui si è assistito negli Stati Uniti in seguito alla recessione. L’anglicismo ritorna a essere utilizzato nella lingua italiana con la stessa accezione nel 1998, nel quadro delle difficoltà economiche in Giappone. Vi sono diverse

occorrenze anche per il periodo 2000-2004 contraddistinto da rischi di un credit crunch legato all’aumento delle sofferenze bancarie in Germania, Italia e Stati Uniti. Rimane tuttavia il fatto che il suo uso sia rimasto a lungo limitato: per il periodo compreso tra il 1984 e il 2006 le occorrenze totali sono solo 254.

36 Seppur meno attestate, sono usate anche le varianti stretta sul credito e stretta al credito.

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mantiene il suo unico significato originario, mentre in inglese credit crunch non mostra un restringimento di significato e continua a essere utilizzato in entrambe le accezioni.

Nei dizionari della lingua italiana il prestito inglese sembra per ora aver fatto ingresso solo nel DO (2013). L’introduzione del termine è tuttavia troppo recente per fare un bilancio

37 Per le perifrasi complete si veda la sezione Osservazioni. In tutti i corpora e per tutti i fraseologismi sono stati conteggiati esclusivamente i risultati pertinenti al contesto, ovvero quelli riferiti al credit crunch. Si noti che le espressioni prese in esame non sono esaurienti, si tratta semplicemente di quelle più frequenti.

38 Stringhe di parole cercate: “restrizione del credito”, “restrizione creditizia”, “restrizione dei criteri”,

“restrizione delle condizioni”, “restrizione dell’offerta”.

39 Stringhe di parole cercate: “contrazione del credito”, “contrazione dei prestiti”, “contrazione dell’offerta”.

40 Stringhe di parole cercate: “irrigidimento dei criteri”, “irrigidimento delle condizioni”, “irrigidimento dell’offerta”, “irrigidimento delle politiche”.

41 Stringhe di parole cercate: “inasprimento dei criteri”, “inasprimento delle condizioni”.

52 Osservazioni ed esempi

Se l’uso di credit crunch e dei relativi calchi è molto frequente negli articoli del Sole 24 Ore, lo stesso non si può dire delle pubblicazioni ufficiali: gli anglicismi in questione non compaiono mai in quelle della Banca d’Italia e sono rare nelle traduzioni della BCE. Gli autori e i traduttori di questi testi prediligono altre formulazioni, più lunghe ma al contempo più endogene. Riportiamo di seguito quelle più frequenti:

 RESTRIZIONE: restrizione creditizia, restrizione del credito, restrizione dei criteri (di offerta dei prestiti, per l’erogazione dei prestiti, …), restrizione delle condizioni (di accesso al credito, di offerta del credito, …), restrizione dell’offerta di credito

Nel quarto trimestre [gli investimenti produttivi] sono tuttavia caduti del 21,7 per cento in ragione d’anno a seguito del netto deterioramento delle prospettive di crescita e della restrizione dell’offerta di credito.

(Relazione annuale sul 2008, Banca d’Italia)

 CONTRAZIONE: contrazione dei prestiti, contrazione del credito, contrazione dell’offerta di credito

Per prevenire una contrazione del credito all’economia reale che avrebbe minato la crescita e l’occupazione, e quindi la stabilità dei prezzi, la BCE ha gradualmente accresciuto il suo ruolo di intermediazione fra le banche42. (Bollettino mensile della BCE, agosto 2012)

 IRRIGIDIMENTO: irrigidimento dei termini e delle condizioni per l’approvazione dei prestiti, irrigidimento delle condizioni (creditizie, di finanziamento, di offerta del credito, …), irrigidimento dei criteri (per la concessione di finanziamenti, di erogazione del credito, di offerta dei prestiti, …), irrigidimento delle politiche (creditizie, di offerta di credito, …), irrigidimento dell’offerta di credito

In settembre la crisi di fiducia che ha investito i mercati internazionali ha reso difficile il finanziamento a breve termine delle banche, contribuendo a delineare uno scenario di ulteriore protratto irrigidimento dell’offerta di credito. (Bollettino economico della Banca d’Italia, ottobre 2008)

 INASPRIMENTO: inasprimento dei criteri (di offerta del credito, di concessione dei prestiti, per l’erogazione del credito), inasprimento delle condizioni (di finanziamento, di accesso al credito, creditizie, …)

In prospettiva, è probabile che il credito continui a decelerare, coerentemente con il rallentamento dell’attività economica e il graduale inasprimento delle condizioni di finanziamento segnalato nelle ultime indagini sul credito bancario della BCE43. (Bollettino mensile della BCE, marzo 2009)

42 Forestalling a curtailment of financing to the real economy that would have hurt economic growth and employment, and thereby price stability, the ECB gradually stepped up its intermediation role between banks.

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Questi fraseologismi, di fatto perifrasi descrittive, ricorrono anche negli articoli del quotidiano ma con una minor frequenza rispetto agli anglicismi.

Nell’osservare l’uso di credit crunch notiamo diversi aspetti interessanti. La prima cosa a colpire è il fatto che in quasi tutti gli articoli esso sia trattato come un termine d’uso consueto.

Viene infatti usato senza alcuna spiegazione, sia negli articoli in cui la tematica è approfondita, sia in quelli in cui vi si accenna solamente e dove la comprensione non può quindi essere facilitata dal contesto. In altri termini lo scrivente dà pressoché sempre per scontato che il lettore ne conosca il significato.

«Non c’è dubbio – ha commentato Benjamin Williamson economista del Cebr – che l’erario beneficerà come non mai dai bonus di quest’anno grazie all’innalzamento delle imposte. E questo avrà un effetto positivo sulla percezione dei banchieri nella società britannica post credit crunch.

Se la parte del leone la fa lo Stato, un bonus miliardario è più accettabile.» (Il Sole 24 Ore, 06.10.2010)

Sul settore pesano troppe cose: la crisi, il credit crunch, il rialzo del petrolio, le aspettative non certo rosee per il futuro, l’aumento della pressione fiscale. Sono gli stessi, identici, fattori che pesano sull’intera economia italiana. (Il Sole 24 Ore, 29.02.2012)

I casi in cui il termine è seguito da una glossa esplicativa, preceduto da cosiddetto o virgolettato sono assai rari e sono andati via via scemando con il passare del tempo. Se nel 2007 su 100 articoli in 23 l’autore prendeva distanza dal termine, nel 2012 su 542 articoli solo 11 presentavano una spiegazione per credit crunch.

Se venerdì tutti in coro additavano i soliti problemi dei mutui subprime, la conseguente crisi di liquidità, i timori di nuove insolvenze, insomma la soglia del credit crunch (contrazione del credito) come le cause del minicrollo di Wall Street, ieri i pareri erano quantomeno contraddittori.

(Il Sole 24 Ore, 23.10.2007)

A ciò si aggiunge il fatto che per spiegare il termine vengano preferiti calchi o metafore piuttosto che chiare perifrasi descrittive.

E lo spettro del “credit crunch”, di un generale terremoto del credito e dei suoi pericoli per l’intera espansione americana e non solo, compare all’orizzonte nonostante gli sforzi per esorcizzarlo. (Il Sole 24 Ore, 05.08.2007)

Quanto meno, l’abbondante liquidità dovrebbe servire a impedire un credit crunch, una brutale stretta creditizia che si stava già profilando. (Il Sole 24 Ore, 22.12.2011)

La predilezione per il prestito inglese e la forza connotativa che lo contraddistingue risultano evidenti anche dal frequente inserimento del lessema nei titoli: in 308 dei documenti in cui compare, esso è usato con questa finalità. D’altronde la funzione di un titolo è proprio quella di essere accattivante e condensare in poche parole un messaggio forte. Gli esempi riportati di

43 Looking forward, credit growth can be expected to continue to slow down further. This is consistent with the slowdown in economic growth and the gradual tightening of financing conditions reported in the recent issues of the ECB bank lending survey.

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seguito mostrano chiaramente come credit crunch, grazie alla sua natura esogena, alla sua brevità e alle sue peculiarità fonosimboliche, riesca in tutto ciò e si faccia altresì portatore di una carica emotiva non indifferente che concorre a creare una notizia d’effetto.

Sugli hedge la scure del credit crunch (Il Sole 24 Ore, 18.06.2008)

Banca d’Italia: «Il credit crunch è al tramonto» (Il Sole 24 Ore, 17.06.2010) Il credit crunch apre le porte ai capitali mafiosi (Il Sole 24 Ore, 07.05.2012) L’altra faccia del credit crunch (Il Sole 24 Ore, 11.11.2012)

Questa funzione introduttiva ricorre spesso anche all’interno del testo. Laddove compaiono delle perifrasi in italiano, infatti, esse sono quasi sempre usate anaforicamente per riprendere il sostantivo credit crunch.

Il credit crunch colpisce sempre più duramente. I dati della Banca d’Italia dicono che fra dicembre e gennaio il credito ai residenti si è contratto di 30 miliardi, per oltre la metà a carico di famiglie e imprese. […] In realtà, la contrazione dei prestiti che caratterizza questa fase della crisi finanziaria mette a nudo alcuni squilibri strutturali che il sistema bancario europeo, non solo italiano, ha accumulato […]. (Il Sole 24 Ore, 03.04.2012)

Infine, in numerosi articoli si percepisce in modo evidente l’uso snobistico del termine inglese che risulta ridondante, se non del tutto inutile, dal momento che l’espressione italiana basterebbe a esprimere ciò che l’autore sta comunicando.

Il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, assicura che nel nostro Paese non è in atto un credit crunch, una restrizione del credito, ma si delinea semmai una spirale dalle dinamiche invertite rispetto agli Stati Uniti. (Il Sole 24 Ore, 05.12.2008)

Nelle occorrenze rilevate nel corpus delle traduzioni della BCE notiamo che credit crunch è usato due volte ma sempre tra parentesi e dopo una perifrasi in italiano.

Due sono le principali ipotesi avanzate nella letteratura per spiegare lo “sganciamento” fra la moneta e il credito in Giappone durante il decennio perduto: la stretta del credito (credit crunch) e la trappola della liquidità (liquidity trap)44. (Bollettino mensile della BCE, febbraio 2012) La forte reazione del mercato alla crisi di insolvenza russa fa aumentare i timori di una riduzione significativa dell’offerta di credito (credit crunch) su scala mondiale45. (Relazione annuale sul 2007, BCE)

Stretta creditizia, invece, in due occorrenze è virgolettato e seguito o preceduto da una glossa esplicativa. Anche se quest’ultima osservazione trova riscontro in due soli casi su 17, è interessante notare che vi è chi si rende conto che, in fondo, anche i calchi rappresentano degli esotismi.

44 Two main arguments have been put forward in the literature to explain the decoupling of money and credit in Japan during the lost decade: the “credit crunch” and “liquidity trap” hypotheses.

45 The strong market reaction to the Russian default led to mounting concerns about a global credit crunch.

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Il caso estremo di tali restrizioni in termini diversi dai prezzi è una “stretta creditizia” in cui le banche limitano l’offerta di prestiti46. (Bollettino mensile della BCE, gennaio 2011)

Minore volume di credito (“stretta creditizia”)47 (Bollettino mensile della BCE, agosto 2012)

Va detto comunque che anche nei testi di partenza credit crunch è usato poco. Vi sono infatti solo 14 occorrenze per questo termine al quale vengono preferite espressioni più tecniche costruite con tight o tightening (tight bank lending conditions, tight bank credit standards, tight credit conditions, tightening in financing conditions, tightenig in loan supply, …).

Tuttavia è interessante notare come 13 delle 14 occorrenze per credit crunch siano state tradotte con stretta creditizia, stretta del credito o credit crunch. Si può pertanto concludere che dal momento che i tre anglicismi compaiono solo 19 volte, la maggior parte delle occasioni in cui il traduttore ha optato per questo tipo di soluzione è stato condizionato dal testo di partenza.

Conclusioni

Dall’analisi delle occorrenze e dell’uso possiamo concludere che credit crunch è un prestito di lusso, usato dalla stampa per l’effetto che produce nel lettore e l’apparente prestigio che conferisce all’articolo. Il termine inglese, infatti, così conciso ed espressivo sul piano fonosimbolico, risulta più efficace dal punto di vista stilistico, conquista l’attenzione del lettore e rende il testo apparentemente più tecnico e distinto, spettacolarizzando la notizia in un modo a cui l’italiano potrebbe solo lontanamente avvicinarsi. Lo stesso vale per i calchi stretta del credito e stretta creditizia. Tutto ciò, però, a scapito della comprensione. Sul Sole 24 Ore ritorna regolarmente la pubblicazione di una nota linguistica su credit crunch, lasciando intendere che vi è la coscienza che il termine non sia di facile comprensione per tutti, nonostante venga usato di continuo e senza alcuna spiegazione.

Se si considerano i numeri anno per anno, si nota che l’uso dei termini non è andato crescendo in modo costante in quanto ha ovviamente variato di pari passo con gli avvenimenti. Rimane tuttavia evidente il fatto che sia ampiamente aumentato, soprattutto se confrontato con la frequenza d’uso relativa agli anni precedenti il periodo di riferimento.

Nelle pubblicazioni della Banca d’Italia i tre anglicismi non compaiono mai, mentre nelle traduzioni della BCE solo sporadicamente, probabilmente a causa dell’influsso del testo di partenza, redatto sempre in inglese. Dal momento che nei testi ufficiali vengono preferite

46 The extreme case of such restrictions in non-price terms is a “credit crunch” where banks restrict the supply of loans.

47Lower lending volume “(credit crunch)”

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delle perifrasi, per quei lettori ignari del significato di credit crunch i loro contenuti molto più tecnici risulterebbero paradossalmente più comprensibili. Va detto, infine, che le perifrasi descrittive usate in alternativa agli anglicismi, dal punto di vista del significato non sono solo più immediate del prestito integrale ma anche dei calchi stessi.