R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
T OMASO M ILLEVOI
Immersione di un anello in uno « minimale
» dotato di unità
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 33 (1963), p. 85-90
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DOTATO DI
UNITÀ
N ota
*)
di TOMASO MILLEVOI(~ **)
È
noto1 ~
cheogni
a,nello Apuò
essere immerso in unoA,
dota.to diunità;
dirò che 1 è « minima le » se soddisfa alla se-guente condizione :
ogniqualvolta
j~ sia immerso in un anelloR1
conunità, R1 contenga
un sottoanello con unità7~
conte-nente
J.4,
di cui.¿41
siaimmagine
omomorfa.Mi propongo di trovare condizioni per 1’esistenza di un siffatto
A
e diindicarne,
sotto talicondizioni,
una~ costruzione c~a~nonica.1. - Sia dato un
anello ,4 ; atteggiamo 2)
ad anello 1’insieme A{~
essendo l’anellodegli interi)
con le:*) Pervenuta in redazion-e il 30
giugno
1962.Indirizzo dell’A.: Seminario matematico, Università, Padova.
**) Lavoro
eseguito
nell’ambito dell’attività deigruppi
di ricerca del Comitato Nazionale per la Matematica del C.N.R.1 ) Cfr. ad e8. U. MORIN,
Algebra
ABtratta ; CEDAM, 1955; pag. 185;oppure N. JACOBSON, Abstract
Algebra.
Vol. 10, 1951; pag. 84;oppure N. BOURBAKI I V, Livre I I, Ch. 1: «Structures
alge- briques » 3e
éd. pag. 132.I)
Idem.86
E .1; m, n e Z; = a + ... + u, somma di w addendi
uguali
ada).
x Z risulta,
quindi
t~n anello dotato di unità E~ contenenteun sottoanello isomorfo ad
...4, precisamente
l’insieme delle cop-pie (a, 0).
2. - Consideriamo
degli
elementi di Z definito:E non è vuoto
poichè
contiene, almeno lo zero: risulta inoltreun ideale di
Z,
i nf a~t ti :Essendo Z anello a.d ideali
principali, E
ègenerato
(la un elemento s ~ ~ :Se x =
O, prendiamo
a = 0.3. -
Consideriamo,
in A x Z l’idealeprincipale
sinistro gene-rato dall’elemento
(a,
-s).
Essendo a commutabile conogni
elemento di
A,
tale ideale coincide con l’ideale destrogenerato
dall’elemento stesso.Nell’omomorfismo q
di A x Z sull’anello dei residui(A
xX
Z)I[(a,
-s)]
il sottoanello di A x Z isomorfo ad A è tra- sf ormato in un sottoanello di( A
x -s ) ]
ancora isomorfoad A . Infatti
Quindi
inogni
casoU) - 0]
=> a = 0.L’ anello
(A
x -s ) ],
ovviamente dotato diunità,
con-tiene R dnindi
un sottoanello isomorfo ad A.4. -
Supponiamo
che si verifichi uno dei due casi= O
~
0,
nia esista un solo a associato ad s nella(i).
In
queste ipotesi
l’anelloA1
=(A
xZ)/[(Q, - s)]
è minimale.Infatti
Sia consideriamo il
sottogruppo
additivogenerato (per somma)
inRi
dal sistema i cui elementi sonoquelli
di ~. e l’unità.Tale
sottogruppo
risulta ovviamente un sottoanello2~
conte-nente A.
Ogni
elemento dipuò esprimersi (in R1)
come sommadi un elemento di A e di un
multiplo
intero dell’unità.D’altra
parte questa rappresentazione
èunica,
infattiSi verifica
quindi
immediatamente che9
è isomorfo(canoni- camente)
ad A x Z.b)
L’unicità di aequivale,
inquesto
caso, alla non esistenza in A di elementi che siano simultaneamente annichiiatori destrie
sinistri;
sia infatti e un siffattoelemento,
allora evidentementeViceversa se ad s sono associati entrambi
gli
elementi or’ ed’,
(a’
-a") è
annichilatore sia destro che sinistro di A.88
Hia
R1 D A, consideriamo,
comme nel casoprecedente
if sotto-anello
Consideriamo
l’applicazione q (canonica) : (A
xZ)
-R*1
cosdefinita
n) - a
+ risulta dipiù
un omomorfismo su-riettivo. Il nucleo
di q
risultacomposto
daquegli
elementi(e,
-
r)
ta,li che ~o = r inRi. r appartiene quindi
a 1 ed èmultiplo
di .~: r = ~s; ~O, per 1’a,ssenza di
anniehilatori,
èuguale quindi
a ~Q e sei ha~
(e,
-r)
=q(a, - .s~)
E[(Q,
-.~»).
Il nucleo
di q
èquindi
contenuto in[(a,
- .s)].
Si ha allora che
5. - Nelle
ipotesi
ob )
del n. 4 l’anelloA
1 ha la stessa ca-ratteristica k di A.
Se s = 0 la cosa è evidente.
Osserviamo che k in
quanto
ka = Oa = a0.Quindi
k èmultiplo
di -,: k = r.9. D’altraparte
al numero rs è associatora e
(nell’ipotesi b ) )
rasoltanto,
per l’assenza di annichilatori.Ne consegue che rQ = 0. All~ideale
[(~,
-s)] appartiene
anchel’elemento
(O,
-r) - (a,
-s)
=( - ra, rs)
=(O, k),
laqual
cosaassicura che la caratteristica di
A i
non èsuperiore
a k. D’altraparte A~,
contenendo un sottoanello isomorfo ad A nonpuò
avere caratteristica inferiore
ad A,
il che prova l’asserto.6. - Pur non essendo verificate nè
1’ipotesi ~a)
nè la.b),
setra
gli
associati di s c’è loO,
convenendo discegliere
a =O, otteniamo,
colprocedimento
del n.3,
m anello della medesima caratteristica di A. Ciò risulta evidente non a.ppena si enervi che inquesto
(~RKO la caratteristica Puguale
ad v.7. - Nel caso sia
finito,
se esiste un anello minimale.A 1,
essoè, ovviamente,
individuato(a
meno diisomorfismi).
Altrettanto non si
può
dire ingenerale.
00
. Sia ad
esempio
A = xZ,,
l’anello delle successioni di numerii=1
interi,
dovegli
elementi si sommano e simoltiplioano
per co- lonna. A è dotato di unità ed equindi
un Se consideriamo,ora l’anello
Bi
-Z/ ( ~ ) Q A, B~
contiene un sottoanello isomorfo ad...4.,
ed è ancheimmagine
omomorfa diA
i nell’omomorfismoproprio
che manda ilprimo
fattore diretto Z diA1
suZ/(2)
e r n-esimo fattore Z con l’identità.
131
èquindi
minimale per.A.,
ma..41
1 e81
non sono isomorfi.8. - Verifichiamo
che,
se non sussiste alcuna delle condizioni,a), b)
del n.4, può
non esistere un anello minimale per A.Nell’anello
ZJ(12)
delle classi modulo dodici consideriamo il sottoanello(ideale)
deipari.
Esso è un anello Acomposto
da sei elementi : 0 2 4 6 810, privo
di unità e dotato di un annichi-latore
proprio,
il 6. Con riferimento al n.2,
E =(2).
Al 2però
sono associati due
elementi,
il 2 e 1’8. ’L’anello
(A
xZ)/[(2, - 2)]
è isomorfo aZ/(12),
e nell’omo-mortismo e : A x Z -
Z/( 1? ) l’immagine
di A èproprio
il sotto-anello dei
pari.
L’anello
B1 .=:: (...4.
xZ)/[(8, - 2)]
èc·omposto dagli
elementidove n* indica la classe dei resti modulo 6 cui n
appartiene
w indica,
1l)
e 1* _1),
essendo y l’omomorfismo natnrale didove inoltre somme e
prodotti
sieseguiscono
tenendo contodella
commutatività,
delle relazionigià
scritte e del fatto che 1 *è unità.
In
ZI(12), A
ammette due sole unitàlocali, precisamente
1 e 7. Il sottoanello
generato
da A e 1 equello generato
da A e 7(in
coincidono conZ/(12).
-In
Bi,
A ammette pure due unitàlocah,
1 * e 1 * -~- 6. Anche90
qui
i due sottoanelligenerati
da ...4 e1 *,
e e 1 *-~- 6
coin-cidono con
B 1.
Se esistesse un
questo
dovrebbe essereimmagine
omomorfae di
Z/(12)
e diZJ(12)
è di caratteristica12, B1
di c·aratte-riatica
6,
A di caratteristica6. A1
dovrebbe esserequindi
dicaratteristica 6.
ZI(12)
eB1
hanno lo stesso numero di elementie
quindi B1
nonpuò
essereimmagine
omomorfa diZ j(1‘2),
equindi
non è minimale. Un eventuale non èquindi
isomorfoa
B1.
L’omomorfismo suriettivo ~: dovrebbequindi
esser
proprio (con
nucleo nonnullo),
ciòimplica
dovrebheavere al
più
6elementi,
il che epalesemente
assurdo inquanto
A ha 6 elementi.9. - Come del resto mostra
l’esempio
del n.8,
non èdetto che risulti
spontaneo l’imporre
ad un la medesimacaratteristica di .¿~.
Se
consideriamo,
adesempio,
il sottoanello 4 deipari
nel-l’anello
Z/(8),
A risulta di caratteristica -t. 27 ==(2),
al 2 sono,associati 2 e 6 essendo il 4 un anniehilatore. 2 e 6 hanno entrambi
(interpreta,ndo A
comme gruppoadditivo)
ordine 4 equindi
sono di caratteristica