R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
U GO M ORIN
Sull’unirazionalità’ dell’ipersuperficie del quarto ordine dell’S
6Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 21 (1952), p. 406-409
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PERFICIE DEL QUARTO ORDINE DELL’ S6.
Nota
(*)
di UGO MORIN(a Padova)
1. - E’ noto che un’
ipersuperficie algebrica generale
dello
spazio
lineare5,., rappresentata dunque
da un’equazione
in
cui f
è una forma dell’ ordine ii > 3 è cioè che la(1)
è risolubile medianteequazioni parametriche razionali,
non razionalmente invertibili:
di r
parametri omogenei
se la dim~ensione r dellospazio
am-biente è
sufficientemente grande rispetto
all’ ordineSi è
potuto
cioè rimostrare che per la unirazionalità della èsufficiente
che r siamaggiore
oduguale
di un certointero
dipendente
da n ;dove,
per n = 3 è r3 -3,
per n = 4è r4
=7,
per n = 5 è r5 - 17 eper n >
6 rn si determina in modo ricorrente.Ma da
quelle
dimostrazioni non risulta che la condizioner > rri sia anche necessaria per l’ unirazionalità della Sussiste
dunque
lapossibilità
di abbassarequesta
limitazione inferiore di r e rimaneaperto
il difficileproblema
difissarne,
per
ogni n,
il minimo. Solo per n - 3 si sa chequesto
minimoè r._-_3.
(*) Pervenuta in Redazione il 26 giugno 1952.
1) SEGBE B., Questions arithmetiques sur les variétés algebriques [Colloques internationaux. Algèbre et theorie des nombres. Paris 25 Sett. 1949, Centre Nat. de la recherches scientifiques] ove trovansi citati lavori die MOR,IN, ROTH, PREDONZAN.
407
In
questa
nota verifico 1’ unirazionalitàdell’ipersuperficie generale
delquarto
ordine anche per r = 6.Poichè,
comenoto,
una curva del
quarto
ordine dell’~2
ed unasuperficie .
del quar-to ordine dell’
83
non sono(in generale) uni-razionali,
rimane(per n
=4)
soltanto di riconoscere se1’ ipersuperficie generale
del
quarto
ordine dell’84
o dell’85
sono unirazionali oppure no.Ricordiamo infine che FANO ha da
tempo
dimostrato che laV3 generale
dell’8,
non èbirazionale, 1).
2. - Ricordiamo i
seguenti
dueteoremi,
deiquali
avremobisogno
nel corso della nostra dimostrazione: _TEOREMA I. - Un’
ipersuperficie generale
delquarto
ordinedell’
~ ammette,
se è r >5, degli 83
che la segano in super- ficieF~
con unpunto triplo (monoidi), dunque razionali, 3).
TEOREMA II. - Una dell’ r
> 6,
con un8,.-,
multi-plo
dell’ ordinem - 2,
cioèsegata dagli
c>01per l’
(oltre
che inquesto spazio multiplo)
inquadriche Or20133?
èbirazionale.
Ciò
dipende
dal fatto chequeste
0029r-s
ammettono unasuperficie unisecante, 4).
3. - Consideriamo un’
ipersuperficie algebrica generale V 5 ,
del
quarto ordine,
dellospazio
lineare86; rappresentata
daun’
equazione
deltipo
della(1),
con r = 6. SiaF’~
una super-ficie razionale della
V(,
sua sezione con unopportuno ~3, (n. 2).
L’
8, tangente
allaV 5
in unpunto generico
Y dellaFI 2
segala secondo una
V4
colpunto doppio
Y. Unageneratrice generica
g del conoquadrico .g tangente
allaV4’
in Ytaglia
ulteriormente la
V4
(equindi
laV5 )
in un solopunto
P.Que-
2) FANO G., Sopra alcune varietà algebriche a tre din2ensioni aventi tutti i generi nulli [Atti dell’Acc. delle Sc. di Torino, t. 44 (1909)].
3) PREDONZAN A., Sui ynonoidi
Yk-1 di
Sk che appa1.tengono alta generale1 di
Sr [questi « Rendiconti », questo volume] . 4) BALDAssARRi M., Su un criterio di riduzione per un sistema alge- brico di vcrlrietdC [Rend. Pado~~a t. 19 (1950)].sti
punti
P generano al variare della g in2~
unaVa
sezione diK,
con laV,",
’
LI insieme delle
generatrici g
del conoK,
equindi
la varie-tà
V:,
possono riferirsiprospettivamente
allaquadrica Q3
sezione di K con un
iperpiano generico S5
dell’S..
Va- riando Y sullaFj{
otteniamo inquesto
modo un sistema razio- nateE.,
diquadriche ¡¡ 3.
Fissiamo inoltre un
S ? generico
dell’S8
e consideriamo lastella ~: degli St passanti
perquesto S~ .
Stabiliamo ora unacorrispondenza
birazionale Q tra il sistema razionale~2
e la stella
~~ ;
in cuidunque
ad unaQ3
diinterpretata
come
elemento, corrisponde
unospazio S:
della stella~$ .
Introduciamo inoltre una retta
si
da cuiproiet- tiamo, punto
perpunto,
una93
di~2
sopra ad essa corri-spondente
nella Q. Otteniamo cos dentro aquesto S4
unaquadrica Q*,
incorrispondenza
birazionale collaQz (e quindi
anche con la
rispettiva VI.).
Al variare del
punto
Y sulla~’~:, quindi
dellaV~
nellaV:.
quindi
dellaQ3
inquindi
dellacorrispondente Q*
insiemeall’
8*
~li essaappartiene, questa Q*
descrive un’iper~
superficie V6
dell’S8
d’un certo ordine m. L’ centro dellastella ~ ~ ,
è per laV 6 multiplo
dell’ordine m 2 inquanto
un
8* generico
di2~
sega laV6 ,
oltre chenell’S:,
y soltanto in unaquadrica Qà .
Dunque (n. 2)
laV6
ora ottenuta èbirazionale;
cioè i suoipunti
P* si possono porre incorrispondenza
birazionale coipunti P’(to, tl,
... ,t5)
d’ unospazio
lineareS’ 5.
Ad un
punto generico
P’ dell’S’ 5 corrisponde dunque
bira-zionalmente un
punto
P* dellaV6 .
Aquesto punto P*,
appar- tenente ad una determinataQ.~, corrisponde
mediante la pro- iezione dalla rettasi
un determinatopunto
P sullaquadrica Q 3
che è associata allaQ ~
mediante la Q.A
questo punto
Pcorrisponde prospettivamente
una gene-ratrice g
del cono K(dal quale
laQ3 proviene)
il cui verticeè un
punto
Y dellaF~ . Questa retta g
incontra laV:’
fuori diY,
in un solopunto
P. -Il
punto
P dellaV 5
cos ottenuto è individuato dalpunto
P’ mediante una catena di
operazioni algebriche, perciò
le sue409
coordinate
P(xo,
xi, ... ,xg)
sono funzioni razionali deltipo
delle(2),
delle coordinate diP’(to, ti,
... ,~5).
4. - D’altra
parte,
ilpunto
P ora determinato è unpunto generico
dellaV5.
Infatti,
se unaretta g
passa per unpunto generico P(x,,,
... , 9
or)
della (diequazione (1))
ed ha con essa un con-tatto
tripunto
in un altropunto Y(yo,
y~, ... ,y,.) ;
le coordinate diquesti
duepunti
P ed Y soddisfano al sistema delle dueequazioni :
che
rappresentano,
se consideriamo P fisso ed Yvariabile,
leipersuperficie polari prima
e seconda di Prispetto
allaV4.
Esse sono
degli
ordini 4 1= 3 e 4 2 = 2.Segando queste
dueipersuperficie
coll’S3
dellaF’
inizial-mente fissato
(n. 3)
siottengono
duesuperficie
dell’S3
che han-no in comune una curva dell’ordine 2 . 3 = 6.
Questa
curva segaa sua volta la
F:
in 6 . 4 = 24punti
Y i(i =1, 2,
... ,24).
Ciascuno di
questi
24punti
1’’’ i èdunque
vertice d’ un conoK
(n. 3)
di cui unageneratrice g
passa per ilpunto
P.Dunque,
mediante leequazioni parametriche (2),
ottenutecol
procedimento
del n.3,
unpunto generico P,
dellaV 5
pro-viene da 24