R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
T OMASO M ILLEVOI
Sulle estensioni degli anelli di Gorenstein
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 41 (1968), p. 319-325
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DI GORENSTEIN
di TOMASO MILLEVOI
*)
È
noto che se un anello R è diMacaulay,
y allora lo sono puregli
anelli R[x],
R(completato
di Rrispetto
ad unatopologia
U adi-ca)
e di conseguenza .R[[x]] (anello
delle serieformali)
ed .R(x) (anello
delle serie formaliristrette).
In
questo
lavoro si mostra cheproprietà analoghe
di perma-nenza
valgono
pergli
anelli di Gorenstein che sonoparticolari
anelli di
Macaulay.
1. Un anello l~ commutativo noetheriano si dice di Gorenstein
se soddisfa alle
seguenti
condizioniequivalenti :
(a)
Perogni
idealep, Rp
è un anello diMacaulay
in cuiqualche
sistema diparametri
genera un ideale irriducibile.( b)
Perogni
idealeprimo p ogni
sistema diparametri
inRp
genera un ideale irriducibile.
(c)
Perogni
ideale massimalem, Rm
è un anello diMacaulay
in cui
qualche
sistema diparametri
genera un ideale irriducibile.(d)
Perogni
ideale massimale mogni
sistema diparametri
in
Rm
genera un ideale irriducibile.(e) Ogni
ideale di classeprincipale
di 1~ è puro e tutte le suecomponenti primarie
sono irriducibili.*)
Lavoro eseguito nell’ambito dell’attività dei Gruppi di ricerca matema- tica del C.N.R.Indirizzo dell’Antore : Seminario Matematico Università, Padova.
320
Per la dimostrazione
dell’equivalenza
di tali condizioni cfr. ades.
[1 ] §
1 pag. 9.OSSERVAZIONE. Dalla condizione
(c)
segue subito che un anello .R è di Gorenstein se e solo se perogni
ideale massimale M di R l’anello locale.Rm è
di Gorenstein.Dimostriamo ora il
seguente
TEOREMA 1. Se R è un acnetto di
Gorenstein,
lo è anche R[x] ,
dove x è una indeterminacta.
Poichè R
[x]
è un anello diMacaulay,
basteràverificare,
in basealla condizione
(c), che,
sem
è un ideale massimale di R[x],
nel-l’anello locale R
[x]m
c’è un sistema diparametri
che genera un ideale irriducibile.Poniamo p = 10
flR, p
risulta un idealeprimo
di .R edRp
unanello di Gorenstein
(condizione (a)).
Si verifica facilmente che R 2t2
.R~
dove è l’ideale massimalegenerato
in.R~ [x] dall’immagine
di/)&
nell’omomorfismo naturale R[x]
-~Rp [x].
Per dimostrare l’asserto
potremo dunque
supporre che R sia un anello locale di idealemassimale p = m n
R.[x]
è un ideale massimale di(R/p) [x],
edunque
è gene- rato da unpolinomio F,
dove F Em,
_F) (cfr. [4]
th.(14.7)
pag.
46).
Sipuò
supporre inoltre che F sia monico.Sia Q1’ q2 , ... ~ qr un sistema di
parametri
diR,
con(q~ ,
... ,qr)
_-
= irriducibile(= p.primario) ;
si ha checl
R[x] è p
R[x].prima.
rio
(cfr. [4] (6.15)
pag.18),
edunque (q1 , ... , qr) :
F =(q1 ,
... ,qr)
inR [x] poichè
daltraparte
q1, ... , qr formano una R-sue- cessione(cfr. [3]
Teor. 3.1 cond. 10 pag.12)
edunque
una R[x]-suc-
cessione
(cfr. [4] (6.13)
pag.17) :
si concludeche q1 , ... ,
qr , F formanouna .R
~x]-successione.
Inoltreogni
idealeprimo
checontenga q
edF
contiene p ed F,
cioèM ;
èdunque
unprimo
minimale di(~, F ) ;
ne segueche,
in R[x~~ ~ ( g, .F )
è .IR[x]m-primario.
Di con-seguenza q1 , ... ,
qr , F
costituiscono un sistema diparametri
diR
Dimostriamo ora che l’ideale
(q, F)
è irriducibile in .1R[x]lo,
o, il che è lostesso, passando
alquoziente rispetto
all’idealegenerato
da
q,
che(I’ )
è irriducibile inFacili considerazioni mostrano che
quest’ultimo
anello è isomorfo a(-R
Si ha d’altra
parte
R[x]
~’(P/q) [x],
e l ’anello ri-sulta ancora di Gorenstein
(cfr.
oss. allaProp.
5.1 pag. 17 in[1]) ;
cos il
problema
è ricondotto alseguente (1) :
Dato un anello locale 1~ di dimensione zero, con ideale massimale
p,
in cui l’ideale(0)
siairriducibile,
considerato un ideale massimaleM
di .R con =(p,
n R= p
ed Fpolinomio monico,
l’ideale
(F)
risulta irriducibile in I~ ·Per provare che
(F)
è irriducibile basta mostrare cheogni
ideale
H
diR [x]m
contenentepropriamente (F )
contiene una co-stante non nulla di R e
dunque (cfr. [7]
cond. 3 Th. 34pag. 248)
l’i-deale
0 : p
di .R. Ciòimplica
infatti che anche l’intersezione di due ideali contenentipropriamente (F )
contiene0:p;
ma(.F )
nonpuò
contenere costanti non nulle
(essendo
I’monico), quindi (F)
risultairriducibile.
Sia
dunque R
un ideale di .R[x]m
contenentepropriamente (F ) ; H
contienequindi
unpolinomio A
a coemcienti in R nonmultiplo
di F. Sia n il
grado
di1~ ;
essendo F monico sipuò
dividere A per F e risulta A = LF+ P,
con Ppolinomio
non nullo di2~
digrado
Se tutti i coefficienti di P
appartengono
all’ideale 0 : p, si hache,
essendo
questo
ilpiù piccolo
ideale diverso da zero diI~,
= 0 : pe
dunque
pi E si haquindi
Il
polinomio Q
= xm+ +
...+ to
nonappartiene
adm = (p, F) poiché,
come si vedefacilmente,
ipolinomi
monici diM
hangrado é n ; Q
èdunque
invertibile in R~x~!"~ ,
per cui EB,
ciò che si voleva dimostrare.
i) Il ragionamento sin qui svolto è standard in situazioni di questo tipo ; cfr., ad es.
[4]
Th. 25.10 pag. 86.322
Se
poi
non tutti i coefficienti di Pappartengono
a 0 :p,
pos- siamo trovare unpolinomio
non nullo di~1,
digrado
n, con tutti i coefficienti in 0 :p,
eriportarci
cos al casoprecedente.
Sia infattii il
più grande
intero per cuipi q
0 :p (0
im) ;
se p è un ele- mento non null o di0 : p
si ha( p)
=(0 : p)
c( pz)
onde p = rpi(per
un
opportuno
r ER)
ed ilpolinomio
rP -rpmxm + ... +
rpo è ancora unpolinomio
non nullo(p
è=~= 0)
di2A,
digrado
alpiù
m
« n)
con i coefficienti dellepotenze
di x dalla i-esim a inpoi
tutti in 0 :
p.
Si ha
quindi,
perinduzione,
l’asserto.COROLLARIO 2. Siano
x2 ,
... , xn elementialgebricamente
in-dipendenti
sopra un anelloR ;
se R è diGorenstein,
lo è pure l’anello dipolinomi
Rx2 ,
... ,2 Xnl-
Dimostrazione : banale.
2. Sia R un anello ed u un ideale di
R ;
consideriamo su R latopologia 1i-adica.
Se .R è un anello locale di ideale massimalem,
la
topologia m-adica
sarà chiamata anchetopologia
naturale di R(cfr. [4]
pag.52).
Sussiste
(cfr. [2] Cap. III, §
3 n. 4 prop.8)
laseguente
PROPOSIZIONE 3. Sia .R un anello noetheriano e sia U un ideale di R. Sia R il
completato (separato)
di R per latopologia u-adica, j l’applicazione
canonica di R in R.(i)
Latopotogia
di Rè j (U)
R-adica.(ii) L’a pplicazione
n-~ j (n)
R è una biiezione dell’insiemedegli
ideali massimali di R contenenti U sulllínsieme
degli
ideali massimali diR,
e è la biiezionereciproca.
(iii)
Sia m un ideale massimale di R contenente11,
e sia-
= j (m) R ; j
induce unomomorfismo
iniettivoj’ : .Rm
e,identificando .Rm
con la suaimmagine
tramitej’,
risulta che latopo- logia
naturale diRm
inducequella naturale .
inRm
edRm
risulta..
denso in
R£0
perquesta topologia.
Dimostriamo ora il
seguente
TEOREMA 4. Sia R un anello
noetheriano,
n un ideale diR ,
Ril
completato
di R per latopologia u-adica.
Si ha attora :(i)
Se R è diGorenstein,
R è di Gorenstein.(ii)
~’eti C
rad R ed R è diGorenstein,
anche R è di Gorenstein.Supponiamo dapprima
che .I~ sia un anello locale di ideale massimale m e che latopologia
siaquella naturale ;
inquesto
casom = rad .R e
dunque
dobbiamo provare che R è di Gorenstein se esolo se 1 o è l~ .
1~ è locale
([4]
cap. II coroll.(17.6)
pag.55) ;
siaro
il suoideale massimale. Si ha che l~ è un anello di
Macaulay
se e solose lo è 1~
[cfr. [4]
cap. 111(25.8)
pag.86) ;
inoltre se identifichiamo .R con il sottoanello i( R)
di1~,
essendo i : R - R l’omomorfismo canonico(iniettivo)
di .R nel suocompletato, ogni
sistema di para- metri in l~ risulta anche un sistema diparametri
in .1~(cfr. [51
cap.V Th. 8 pag.
98).
Basteràquindi
dimostrare che seti , 2 t2
9 ... ts è unsistema di
parametri
in 1~ che generadunque
un idealetn-primario q, q
è irriducibile se e solo se l’idealem-primario q
I-~generato
dat , t2 ,
... , t8 in .R è irriducibile.Poichè
q
èm-primario,
latopologia q-adica
di 1 coincide con-
quella naturale,
inparticolare
R è ilcompletato
di 1 per latopo- logia q-adica.
Ne segue l’isomorfismo R/ q
R ~ R/ q
per cuiq
R èirriducibile se e solo se lo è
q.
Ciò prova l’asserto nel caso locale.Passiamo ora al caso
generale.
_(i) :
Basterà verificareche,
seM
è un ideale massimale diR,
l’anello
Rm
è di Gorenstein. Con riferimento allaproposizione
3 po- niamo m= j-1 (,~[I5) ;
ilcompletato
1~ dicoincide,
per la(iii),
conquello
di Poichè.Rm
è di Gorenstein peripotesi,
segue dalcaso locale che .R è di Gorenstein e
quindi,
sempre per il caso lo--
cale,
ancheRro
è di Gorenstein.(ii) :
Sia ora .R di Gorenstein con U C rad I~. Sia m un ideale massimale diI ;
da U C - rad R segue U C - m.Allora,
colle notazioni-
della
proposizione 3,
l’ideale= j (11t)
è un ideale massimale di R.324
- n
Ne segue, per il caso
locale,
che ilcompletato
di è di Go-renstein,
e lo è pure di cui .R è ilcompletato.
Il teorema è cos
completamente acquisito.
OSSERVAZIONE : La
proprietà (ii)
del teorema 4 inverte soltanto-
parzialmente
la(i).
Ciò è dovuto al fatto che seU 4
radpuò
essere di GorensteiD senza che lo sia
.R,
come mostra ilseguente esempio :
Consideriamo in R = k
Y, Z
l’ideale U =(XY, YZ, ZX).
L’a-nello A = R
/
u = k[x, y, zJ
non è di Gorenstein(è però
diMacaulay,
essendo U
perfetto) :
infatti in A 1’elemento x+
y+
z, nonnullifico,
genera un ideale
primario
il cui radicale è l’ideale(x,
y,z),
che ri-sulta
massimale ;
si ha inoltre(x -~- y + z) = (x -~- y +
z,x)
f1(x + +
y+
z,y)
ed essendodunque
l’ideale(x +
y-f- z) riducibile,
l’anelloA non è di Gorenstein.
-
Consideriamo ora il
completato
A di Arispetto
allatopologia b-adica, con b = (x -f-
y+ z - 1).
Gli unici ideali massimali di A checontengono b
sono :Ama
risultano anelli di Gorenstein(locali regolari)
e dun-que per la condizione
(c)
A risulta di Gorenstein(pur
non essen-dolo
A).
COROLLARIO 5. Se R è un anello di
Gorenstein,
lo è anche l’a- nello delle serieformali
R[[X, ,
... ,Xn]].
Infatti R ... , è di Gorenstein
(Coroll. 2)
ed R~~.~1 ,
...Xnj]
ne è ilcompletato
per latopologia (~1 , ... , Xn)-adica.
COROLLARIO 6. Sia R un
anello,
11 un ideale di R. Dotiamo R dellatopologia a-adica.
Se R è diGorenstein,
lo è pure l’anello delle serieformali
ristrette R ... ,.Xn~·
Infatti R
(X,
... ,Xn)
è ilcompletato
di R... , Xn]
per latopologia
U ... ,Xn)-adica (cfr. [6]
Coroll. pag.389).
BIBLIOGRAFIA
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S. GRECO - P. SALMON : Anelli di Macaulay ; Pubblicazioni dell’Ist. Mat. del- l’Università di Genova, 1965.[4]
M. NAGATA: Local Rings; Intersoienoe Publishers 1962.[5]
D. G. NORTHCOTT : Ideal Theory ; Cambridge University Press. 1960.[6]
P. SALMON : Sur les séries formelles restreintes ; Bull. Soc. math. Franoe, 92, 1964, p. 385-410.[7]
O. ZARISKI - P. SAMUEL : Commutative Algebra, vol. I Van Nostrand, 1958.Manoscritto pervenuto in redazione il 31 Agosto 1968.