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FEGATO ISTITUTO DIRADIOLOGIA

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Academic year: 2022

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(1)

FEGATO

ISTITUTO DI RADIOLOGIA

Università di Parma

(2)

ANATOMIA

E’ il più voluminoso dei visceri. Sede: ipocondrio destro ed epigastrio. Ghiandola esocrina: bile

Suddiviso in: lobo destro, lobo sinistro Modello segmentario: I-VIII

I: lobo caudato, IV: lobo quadrato II-III: lobo sinistro

V-VI-VII,VIII: lobo destro

(3)

Anatomia segmentaria del fegato

(4)

METODICHE DI STUDIO

ECOGRAFIA TC

RM

RX DIRETTO ADDOME

ARTERIOGRAFIA SELETTIVA

DIAGNOSTICA RADIOISOTOPICA

(5)

ESAME DIRETTO

ALTERAZIONI DI VOLUME

TRASPARENZE PATOLOGICHE:

interpositio colica, aerobilia ,ascesso, suppurazione cisti da echinococco

OPACITA’ PATOLOGICHE: calcoli, cisti da echinococco, vasali, cisticercosi

Istituto di Radiologia – Università di Parma

(6)

Tecnica di prima istanza nello studio del fegato Sonde da 3,5 MHz

Accesso: sottocostale e intercostale

ECOGRAFIA

Esplorazione ostacolata: meteorismo, obesità, steatosi marcata

Agoaspirato eco-guidato

(7)

Istituto di Radiologia – Università di Parma

TC

Complementare all’ecografia, valori di densità: 45-70 UH

Iniezione di 100-150 ml di mdc iodato ev

Acquisizione spirale: addome completo nello spazio di una singola apnea:

riduzione degli artefatti

Agoaspirato TC-guidato

(8)

RM

Utile nella caratterizzazione delle lesioni focali Artefatti: da respirazione, da pulsazione

cardiaca

Parenchima epatico: bassa intensità in T1

media in T2

(9)

Anatomia angio-TC del fegato

(10)

ANGIOGRAFIA

Fornisce al chirurgo la mappa vascolare di lesione focale

Interventi terapeutici altamente selettivi:

chemioembolizzazione, TIPS

(11)

Istituto di Radiologia – Università di Parma

SCINTIGRAFIA

Di grande importanza in passato Studio funzione epatocitaria

Caratterizzazione dell’iperplasia nodulare focale

Radiofarmaci: Tc solfuro colloidale, acido

imminodiacetico, GR marcati con Tc (lesioni angiomatose)

•PET

(12)

PATOLOGIA EPATICA

LESIONI FOCALI: angioma, cisti e cisti

echinococco, FNH, adenoma, ascesso, lesioni traumatiche, HCC, metastasi, colangiocarcinoma intraepatico

LESIONI DIFFUSE: steatosi, cirrosi,

emocromatosi, epatopatie acute, neoplasie infiltranti

IPERTENSIONE PORTALE

(13)

Istituto di Radiologia – Università di Parma

CISTI

CISTI DISPLASICHE: uniche o multiple,

spesso interessamento epato-renale-pancreatico Complicanze: emorragia, sovrainfezione

FEGATO POLICISTICO: malattia policistica

epato-renale: cisti multiple diffuse a gran parte del fegato

Ecografia: lesione anecogena a pareti regolari

TC: valori densitometrici liquidi 0-20 UH; no c.e.

RM: lesione ipointensa in T1 iperintensa in T2

(14)

CISTI DA ECHINOCOCCO

Echinococcus granulosus e alveolaris

Pericistio: tessuto di granulazione proprio dell’organismo ospite

Endocistio: proprio del parassita

Diagnostica per immagini: lesione di tipo liquido con pareti di spessore variabile, enhancement del

pericistio, sepimenti, cisti figlie, pareti talvolta calcifiche, distacco endocistio-pericistio

(15)

US: cisti epatica semplice

TC: cisti di echinococco calcifica

(16)

Più frequente tumore benigno del fegato (7%

popolazione adulta)

Ecografia: 80% iperecogeno, 20% atipico ipoecogeno TC: enhancement centripeto di tipo globulare

RM: ipointenso in T1 fortemente iperintenso in T2 Scintigrafia: emazie marcate con tecnezio

EMANGIOMA

Anatomia Patologica: multiple lacune vascolari

circoscritte da un singolo strato di cellule endoteliali, sottile stroma fibroso

(17)

CAPILLARY PATTERN

CAVERNOUS PATTERN

(18)
(19)

EMANGIOMA CAPILLARE

CT

(20)

EMANGIOMA CAVERNOSO

Fase arteriosa

CT

(21)

ANGIOMA EPATICO

smc

mdc

20”

40”

(22)

ADENOMA

Quasi esclusivamente in donne con contraccettivi orali Anatomia patologica: cordoni di epatociti con lievi

alterazioni nucleari senza vere atipie, non contiene

duttuli biliari, coinvolge diramazioni terminali di rami portali e vene sovraepatiche

Complicanze: emorragia, emoperitoneo da rottura, trasformazione maligna

Aspetto simile all’FNH, struttura non omogenea per la presenza di complicanze, area fredda alla

scintigrafia con Tc solfuro colloidale

(23)

ADENOMA

(24)

FNH

FF>MM, Lesione unica>90%, 3°-5° decade

Anatomia Patologica: Cordoni di epatociti con perdita del rapporto con i sinusoidi, contiene duttuli biliari, lesione molto vascolarizzata, sepimentata da strie fibrotiche che si irradiano da cicatrice “scar” centrale

Ecografia: lesione solida ipo-isoecogena

TC: ipo-isodensa, scar centrale, enhancement arterioso RM: scar iperintenso in T2, non calcificazioni

Scintigrafia con Tc solfuro colloidale: scintigrafia funzionale delle vie biliari: “area calda”

(25)

FNH

(26)

ASCESSO BATTERICO: via biliare, portale, arteriosa, da organi adiacenti (ulcera perforata) traumatica

Diagnostica per immagini: area rotondeggiante ben demarcata, con cercine periferico dotato di c.e., bolle aeree-livello idroaereo: germi anaerobi

ASCESSI

ASCESSO AMEBICO: Entamoeba histolytica, via portale, linfatica o diffusione peritoneale

Diagnostica per immagini: quadro aspecifico, area ovalare con cercine periferico dotato di c.e.

(27)

TC: ascesso epatico a

(28)

ASCESSO EPATICO

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

PATOLOGIA TRAUMATICA

Contusione parenchimale: area ipodensa con lacune di aumentata densità (focolai emorragici intralesionali

Ematoma parenchimale: iperdenso rispetto al

parenchima nelle fasi iniziali poi iso ed infine ipodenso Ematoma subcapsulare: raccolta di aspetto falciforme adiacente alla glissoniana, compressione del parenchima Lacerazione e frattura: immagine lineare o stellata di

estensione limitata (lacerazione) o completa: tra due margini opposti del fegato (frattura)

La TC è l’indagine d’elezione per definire presenza ed estensione della lesione

(30)

Epidemiologia:80% dei carcinomi primitivi epatici, 5°-7°

decade, M:F=3:1. Incidenza in Italia:12/100000Ab/anno

HCC

Anatomia Patologica: forma singola, multifocale, infiltrante diffusa. Cellule organizzate in trabecole, separate da spazi vascolari senza apprezzabile

connettivo di supporto; mancano le cellule di Kupffer

Grading: ben differenziato (I), scarsamente differenziato (II), anaplastico (III).

Eziopatogenesi: si sviluppa in pazienti con cirrosi di tipo alcolico o post-epatitico (virus B e C): follow-up ecografico semestrale

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

HCC

Clinica: dolore, malessere, perdita di peso, ittero, aumento dell’alfa-fetoproteina

Diagnostica per immagini

Ecografia: lesione solida ipo-iso-iperecogena

TC: marcato c.e. in fase arteriosa, capsula iperdensa in fase portale

Lipiodol TC: LUF intraarterioso si accumula in fegato, TC senza mdc dopo 1 mese:accumulo

esclusivo intratumorale (non cellule di Kupffer) RM: bassa intensità in T1 alta in T2

Arteriografia: anarchie vasali focali e shunts epato- portali

Agoaspirato eco o TC guidato

(32)

HCC

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

ALCOLIZZAZIONE PERCUTANEA: per via ecografica o TC: alcol etilico determina necrosi

coagulativa per disidratazione e denaturazione proteica, trombosi ed occlusione dei piccoli vasi

HCC< 3cm: PEI da sola

CHEMIOEMBOLIZZAZIONE: arteriografia segmentaria o subsegmentaria: iniezione di 5-15 ml di Lipiodol, 50 mg di epirubicina, seguiti da Spongostan. Associazione chemioembolizzazione seguita da alcolizzazione.

(33)

TC: epatocarcinoma multifocale

1. RM: epatocarcinoma 2. Chemioembolizzazione 3. TC: controllo a distanza

1

3

2’

2 pre post

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HCC

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

HCC FIBROLAMELLARE

Eco e TC: Calcificazioni e “scar” centrale simile a quella dell’FNH

RM: scar iso o ipointenso in T2 mentre appare iperintenso in T2 nell’FNH

1% dei carcinomi epatici, età<35 anni , fegato

non cirrotico, M=F

(36)

HCC FIBROLAMELLARE

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

METASTASI

Soprattutto secondarie a neoplasie del tubo digerente, polmonari, mammarie

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

Ecografia: elevata accuratezza diagnostica (80%)

TC: “gold standard”: aspetto variabile (>> ipodense) RM: ipointense in T1 iperintense in T2

Agoaspirato: consente diagnosi definitiva

Lesioni maligne di più frequente riscontro a livello epatico, generalmente multiple

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METASTASI

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

COLANGIOCARCINOMA INTRAEPATICO

Anatomia Patologica: forma infiltrante, nodulare e

diffusa. Adenocarcinoma con mucina, calcificazioni ed abbondanti reazioni desmoplastiche

2° per frequenza tra le neoplasie epatiche primitive, frequenza più alta nelle donne

Diagnostica per immagini: dilatazione dei dotti biliari intraepatici, aspetto disomogeneo, la TC con mdc

dimostra c.e. tardivo legato all’intensa reazione desmoplastica

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ALTRE NEOPLASIE

SARCOMI

CISTOADENOMA E CISTOADENOCARCINOMA

LINFOMI

EPATOBLASTOMA

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

STEATOSI

Definizione: infiltrazione grassa del parenchima epatico

Associata a obesità, iperalimentazione, alcolismo, fegato post-epatitico, s. Cushing, chemioterapia Ecografia: echi intensi: fegato “brillante”

TC: densità epatica<densità splenica RM: assenza di alterazioni rilevabili

Steatosi focale: diagnosi differenziale con patologia focale epatica

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AREA DI “RISPARMIO” IN FEGATO STEATOSICO

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Istituto di Radiologia – Università di Parma

CIRROSI

Diagnostica per immagini: dimensioni epatiche ridotte soprattutto a carico del lobo destro,

ipertrofia compensatoria del sinistro e del lobo caudato.

Margini bozzuti, compressione vascolare, trombosi portale, ricanalizzazione vene paraombellicali

Definizione: epatopatia cronica caratterizzata da necrosi parenchimale diffusa, fibrosi e

rigenerazione nodulare del parenchima stesso

Anatomia Patologica: micronodulare (noduli<3mm), macronodulare (>3 mm fino a parecchi cm)

(44)

a

(45)

Istituto di Radiologia – Università di Parma

ALTRE PATOLOGIE DIFFUSE

EMOCROMATOSI: accumulo di ferro sotto forma di ferritina ed emosiderina negli epatociti

TC: aumentata densità del parenchima epatico

EPATOPATIE ACUTE: epatite virale, colangite, sindrome da shock tossico, brucellosi

Diagnostica per immagini: all’ecografia: fegato di dimensioni normali o lievemente aumentate,

ecostruttura normale. Se atrofia gialloacuta:

dimensioni ridotte e ipoecogeno disomogeneo.

La TC e RM non sono indicate

NEOPLASIE INFILTRANTI: cancrocirrosi, linfomi, metastasi da neoplasia mammaria e da melanoma

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IPERTENSIONE PORTALE

DEFINIZIONE: pressione ematica all’interno della vena porta >30 cm H 2O per aumento delle resistenze al flusso portale epatopeto

Classificazione: pre-epatica, epatica, post-epatica.

Pre-epatica: trombosi della vena porta: dilatazione della vena porta, trombo endolumimnale, ipertrofia rami

anastomotici loco-regionali: cavernoma portale

Epatica: cirrosi epatica (80-90% di tutte le ipertensioni portali), schistosomiasi

Post-epatica: s. di Budd-Chiari, scompenso cardiaco destro

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Trombosi della porta

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