• Aucun résultat trouvé

BLOCCO OPERATORIO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Partager "BLOCCO OPERATORIO"

Copied!
31
0
0

Texte intégral

(1)

BLOCCO OPERATORIO

(2)

Il gruppo operatorio

E’ l’area più complessa dell’ospedale

 sia dal punto di vista strutturale,

 sia dal punto di vista della tecnologia che ospita (variabile in rapporto alla varietà delle branche chirurgiche),

 sia per il particolare e controllato microclima ambientale.

 Sia per il personale presente e per le attività che si svolgono

Tutti questi punti sono regolati dal DPR 14/1/97 e dalla Legge regione Lazio 64/1987

(3)

Caratteristiche:

 Una sala operatoria può avere varie forme per lo più quadrate o a rettangolo e dimensioni

secondo le specialità, andando da un minimo per chirurgia generale (6x6) ad un massimo per

ortopedia e cardiochirurgia (7,2x7,2).

 Il locale per l’ anestesia, parimenti a quello di

preparazione per il chirurgo, si trova in genere in posizione di filtro tra il corridoio e la sala

operatoria, mentre il risveglio, di solito è

immediatamente al di fuori della sala operatoria

Dal punto di vista strutturale

(4)

Dal punto di vista strutturale

• Si discute se le sale operatorie debbano essere accentrate o divise per specialità: la tesi attualmente dominante è quella della concentrazione almeno per gruppi fino a 10 sale, mentre per nosocomi maggiori prevale la divisione per specialità.

• Va inoltre ribadita la indispensabile necessità dell’asepsi ambientale, per cui netta deve essere la separazione tra lo

sporco ed il pulito, con percorsi per flussi di persone e materiali, settici ed asettici, senza occasione di sovrapposizione

.

(5)

Requisiti minimi: Strutture

• spazio filtro d’entrata degli operandi;

• spazio filtro d’entrata per il personale addetto;

• zona preparazione personale;

• zona preparazione utenti;

• zona risveglio utenti;

• sala operatoria;

• depositi presidi e strumentario chirurgico;

• deposito materiale sporco e pulito.

(6)

Costituzione del gruppo operatorio

• Concettualmente un gruppo operatorio si può dividere nell’unità operatoria (formata dalla sala vera e propria e dai servizi direttamente connessi) e dai vari servizi

generali.

• I vari locali devono essere organizzati in progressione continua dall’ingresso fino all’area che raggiunge il

massimo livello di sterilità nella sala operatoria e nei suoi locali accessori (anestesia, preparazione dell’operando, dei chirurghi, ecc.).

(7)

Dal punto di vista della tecnologia che ospita

La Sala Operatoria deve contenere:

tavolo operatorio e servitore;

Letto operatorio

apparecchio anestesia;

monitor per parametri vitali;

defibrillatore;

spirometro;

elettrobisturi;

aspiratori chirurgici e bronchiali, con erogatori di O2;

lampada scialitica;

illuminazione di fondo: 300 lux, uniforme senza abbagliamento;

diafanoscopio a parete;

strumentario per chirurgia generale e per specialità;

frigoriferi per farmaci ed emoderivati;

(8)

Il Set-up della sala operatoria

Preparazione e organizzazione della sala prima dell’inizio seduta operatoria

(9)

•Pulizia della sala dal personale di supporto

•Letto operatorio: corretto caricamento e funzionamento

•Lampade scialitiche: accensione e funzionamento

Verificare e controllare

(10)

Ventilatore di anestesia:

Connessione rete elettrica e sua accensione

Connessione alla rete dei gas secondo i colori universali

Connessione canestro della calce sodata (viraggio colore)

Circuito respiratorio

Circuito di Waters (va e vieni)

Verifica istallazione vaporizzatori

Test respiratore

Funzionamento monitor

Presenza e funzionamento del materiale

per il monitoraggio: F.C.; ECG; NIBP; SpO2;

IBP; T.c.

Laringoscopio

Pompe infusionali

Verificare e controllare

(11)

•aspiratori

• carrello farmaci

• tavoli chirurgici

• strumentario per intervento armadio presidi

• bisturi elettrico e altri generatori

• verifica bollitori e scalda liquidi

• contenitori per smaltimento dei rifiuti

Verificare e controllare

(12)

Requisiti minimi: Impianti

• condizionamento con filtri d’aria primaria (HEPA 99,97%);

• temperatura 20-24°C;

• UR 40-60%;

• ricambi senza ricircolo: 15-25/h;

• impianti gas medicali: aspirazione collegato all’apparecchiatura ed allarme di esaurimento;

• rilevazione incendi

.

Microclima ambientale

(13)

E’ per lo più a flusso laminare, e deve permettere in sala fino a 25 ricambi d’aria/ora per eliminare i residui degli anestetici (a tutt’aria primaria senza

ricircolo e con filtri assoluti che permettono una pulizia fino al 99,99% delle particelle).

Microclima ambientale

(14)

E’rapportato alla tipologia ed al volume degli interventi.

In sala operatoria deve essere sempre assicurato

• Un medico anestesista

• Due chirurghi

• Due infermieri professionali

Il Personale presente

(15)

L’INFERMIERE

DI SALA OPERATORIA

L’infermiere di Sala operatoria può assumere molteplici ruoli.

Infermiere strumentista Infermiere circolante Infermiere di anestesia

Infermiere di sterilizzazione

Infermiere coordinatore

In alcune strutture come quella del CBM queste due figure sono

interscambiabili

(16)

INFERMIERE DI REPARTO ASSISTENZA!!!

L’INFERMIERE DÌ SALA OPERATORIA DA ASSISTENZA???

La figura dell’infermiere in sala operatoria è da sempre fonte di ampie discussioni: l’infermiere di sala operatoria viene considerato come colui strumenta l’atto chirurgico e che non assiste il paziente

Il tipo di assistenza che l’infermiera presta in reparto è diversa da quella che presta nel reparto operatorio, forse è per questo che viene sottovalutata, ma deve comunque essere considerata assistenza

Il solo accoglierlo nel reparto operatorio;presentarsi; tranquillizzarlo, eseguire manovre che permettono di poter effettuare l’’intervento in maniera sterile valutare le condizioni psicologiche e psicofisiche nella sala risveglio, è da considerarsi ASSISTENZA. (Si stilano a proposito dei

PERCHE’?

DA RICORDARE

(17)

INFERMIERE DI SALA OPERATORIA

MEDICO CHIRURGO

MEDICO ANESTESISTA

OTA-OSS

REPARTO DEGENZA

O U.T.I

Paziente:è un luogo da lui sconosciuto dove affida il suo corpo e la sua anima a professionisti abbandonando per breve tempo le cose a lui più

Il Personale presente

(18)

L’assistenza infermieristica va documentata

In una cartella infermieristica

Documenta le attività che si svolgono(quello che non è scritto non è fatto) e da chi sono state svolte

Documenta quali sono i problemi della persona

Aiuta a formulare le diagnosi infermieristiche,porre degli obiettivi e attuare degli interventi.

Facilita la trasmissione delle informazioni tra l’equipe D O V E ?

P E R C H E ?

(19)

PIANTINA E PERCORSI BLOCCO OPERATORIO

CBM

(20)

Sterilizzazione

Viene generalmente

centralizzata, ovvero può essere effettuata in un locale adiacente alla sala operatoria, predisponendo una zona settica

ed una zona asettica con

divisorio.

(21)

Sterilizzazione

DEFINIZIONE

Si intende qualsiasi processo fisico o chimico che porta alla distruzione di tutte le forme di microrganismi viventi e altri agenti biologici

Il primo responsabile del processo di sterilizzazione è l’infermiere

(sensi del DPR 14 gennaio 1997 n. 37 “in una Centrale di Sterilizzazione deve essere assicurata la presenza di almeno un infermiere)

La sterilizzazione è un processo fondamentale che permette di ridurre il rischio di infezioni nosocomiali per trasmissione

Per effettuare una buona sterilizzazione è importante eseguire procedure standardizzate,quali:

Raccolta

Decontaminazione e lavaggio

Risciacquo

Asciugatura

Controllo e manutenzione

Confezionamento

Sterilizzazione

(22)

Raccolta

Contenitore rigido senza saldature munito di manici laterali e griglia estraibile che garantisca la non fuoriuscita dei liquidi in

esso contenuti

(23)

Decontaminazione

E’ una misura di sicurezza di tipo collettivo da eseguire prima del lavaggio mediante immersione “ in idoneo mezzo “

Disinfettante chimico di riconosciuta efficacia nei confronti dell’HIV HBV e HCV

(24)

Decontaminazione

Manuale

Automatica

(25)

Lavaggio

Ha lo scopo di rimuovere i residui di sostanze organiche e inorganiche e di conseguenza anche i microrganismi

Una riduzione quali-quantitativa della contaminazione microbica è la chiave del successo della sterilizzazione (bioburden)

(26)

Lavaggio

Manuale Automatico

(27)

Lavaggio manuale

Viene considerato un metodo superato

(28)

Fasi del lavaggio automatico

prelavaggio con acqua fredda

lavaggio con acqua calda (circa 50° C) e detergente

neutralizzazione e risciacquo

disinfezione

asciugatura

(29)

Controllo e manutenzione

La manutenzione quando necessaria va effettuata applicando prodotti lubrificanti idrosolubili

( privi di silicone)

(30)

Confezionamento

Il confezionamento del materiale sanitario da sottoporre a processo di sterilizzazione deve permettere:

la penetrazione dell’agente sterilizzante

La conservazione della sterilità

La riduzione del rischio di contaminazione

La praticità-la comodità-l’economicità

(31)

Sterilizzazione

sterilizzazione a vapore

sterilizzazione ad ossido di etilene

sterilizzazione a gas plasma

sterilizzazione con acido paracetico

Références

Documents relatifs

Adottare misure idonee alla prevenzione di infezioni (guanti, metodica sterile). 2) Auscultare i campi polmonari e rilevare eventuale diminuzione di suoni respiratori o la comparsa

Il coordinatore chiede all’équipe operatoria di confermare ad alta voce il nome del paziente, la procedura chirurgica, il sito chirurgico e il corretto posizionamento del

Schircks y Laroche (1970) entrevistaron adultos que en su mayoría habían abandonado la escuela secundaria cerca de los 14 afios y que se encontraban haciendo un curso

b) Se nel punto di lavorazione L, è stato installato il centro di controllo Mk, mentre i precedenti punti di lavorazione ne. risultano privi, tali punti si

Toute utilisation commerciale ou impression systématique est constitutive d’une infraction pénale. Toute copie ou impression de ce fichier doit conte- nir la présente mention

Flessibilità - ore in meno di preavviso Frequenza - volte per mese più frequente.. L’impresa in oggetto ha sviluppato, per la consegna del prodotto sul proprio mercato

On peut citer en exemple la définition absconse de la droite affine donnée par les programmes de 4 e au cours des années 1975-1985 : c’est un ensemble muni d’un système de

Nel § 3 , iu ordine a ricerche del Giorgi attorno al calcolo ope- ratorio funzionale (3) e relativamente ad uno spazio funzionale ad n dimen- sioni nel quale