A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
B RUNO F ORTE
Proprietà ricorrenti del moto non stazionario di un fluido e relativa estenzione ad un numero qualunque di dimensioni
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 12, n
o4 (1958), p. 397-416
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STAZIONARIO DI UN FLUIDO
E RELATIVA ESTENZIONE AD UN NUMERO
QUALUNQUE DI DIMENSIONI
di BRUNO FORTE
(Pisa)
1. - IN1’RODUZIONE. Verranno
qui riprese,
in un breve cenno, alcune°
questioni riguardanti
i fondamenti della meccanicastatistica,
aiquali
èintimamente
collegato
lo studio delleproprietà
ricorrenti del moto di unfluido,
a chiarimento dei motivi che lo hannosuggerito.
Il moto dei
punti rappresentativi
dello stato di un sistemaolonomo,
ad n
gradi
dilibertà,
sipuò riguardare,
in virtù del teorema di Liouville~1~~
come
quello
di un fluidoincomprimibile
in unaregione
S~dello spazio S a
°2n dimensioni.
Se, inoltre,
il sistema considerato èconservativo,
nel sensoche la sua hamiltoniana g non
dipende esplicitamente
daltempo t,
y tale.moto è
stazionario
inquanto
la distribuzione euleriana dellevelocità
dei
punti rappresentativi
inS~ ~
caratterizzata dalle classicheequazioni
diHamilton
(1 ) :
°
è in tal caso
indipendente
daltempo.
Se infine laregione
Q diS,
accessi-bile ai
punti rappresentativi, è,
come risulta nellageneralità
deicasi,
dimiqnra finita,
sussiste per il loro moto la notaproprietà
di ricorrenza di H. Poincaré[2].
Aquesta proprietà
è stato riconosciuto un ruoloimpor-
(l) Ove si sono indicate con qh le coordina-te
lagrangiane
del sistema in esame e còn PA i momenti cinetici ad esse associati. ,tante
{[3]
e[4])
sia in ciò cheriguarda
la esistenza del limite delle medietemporali [5]
sia nel teoremaergodico propriamente
detto{[5]
e[6] ,
cheassicura,
limitatamente ai sistemiconservativi,
laequivalenza
delle medietemporali
alle medie infase,
rendendo cos naturale la transizione dalla i meccanica classica alla meccanica statistica dei sistemi olonomi[61.
’ In vista delle
possibili applicazioni,
intese alconseguimento
di pre=messe
analoghe (esistenza
del limite delle medietemporali
e loroequivalenza
alle medie in
fase)
ad una statistica dei sistemi olonomi nonconservativi,
è
quindi spontaneo proporsi
di analizzare se e fino aqual punto
sia pos- sibileestendere,
al moto non stazionario deipunti rappresentativi
di siste-mi
siffatti,
nellospazio
dellefasi S,
laproprietà,
di ricorrenza di H.Poincaré’,,
sopra citata.
Dall’esame critico dell’enunciato di tale
proprietà
e della suaparziale estensione,
dovuta a M. Lòève[7],
risulterannoprecisati,
nel successivo§ 2,
i terminidell’oggetto
dellapresente
ricerca.2. -
Considerazioni critiche
sulteorema
diricorrenza
di H.Poincaré
e sulla estensione di M.
Loève.
Si consideri un
fluido,
di naturaqualunque,
in moto entro unaregione
S~
(2),
dimisura finita,
di unospazio S , che,
senza ledere lageneralità
delrisultató,
verràsupposto
tridimensionale. Sia A ungenerico luogo
dipunti geometrici
diD9
di misura non nulla. Siprendano quindi
in esame le par-ticelle
che occupano A ad un datoistante,
che verràassunto,
convenzio-nalmente,
come istante zero ;fissato,
adarbitrio,
un intervallo ditempo z > 0 , siano ;
le
regioni
di S~occupate
da taliparticelle
nellacorrispondente successione
di istanti
Si supponga inoltre che la misurabilità sia una
proprietà
invariantiva per il moto in esame, che cioè dalla misurabilità di A segua la misurabilità di tuttigli
nsiemi .(2) Senza peraltro occnparla ad ogni istante per completo. Ove, nel segnito, si farà
uso della ipotesi di completo riempimento verrà dichiarato esplicitamente.
Si supponga infine che il fluido considerato sia limitatamente
comprimi- bile,
che cioè la estensionedegli
insiemiAr ,
relativa aquella
diS sia,
perogni
valoredi r , maggiore
o tutt’alpiù eguale
ad un numeropositivo p C
1.M. Loève ha dimostrato
[7], riguardandola
comeparticolare rappresenta-
zione
fenomenologica
di unaproprietà
astratta relativa alle successioni dieventi,
laseguente proposizione : Comunque
si fissi un numeropositivo E ( p2) ,
@ sipuò,
incorrispondenza
ad esso determinare unaregione Ar~ ,
nella successione
(2-1),
tale che leparticelle
di fluido che la occupano all’i- stante r’ z e cheripassano
per essa infinitevolte, negli
istanti successivi ar’ ~ ,
formano un sottoinsieme diAr,
di misura relativa~u > ~‘’ - E .
Per ciò che concerne
questo
enunciato sipuò
facilmente notare :a)
che èincompleto, perchè
non esclude che laproprietà
di ricorrenza considerata possa non essere verificata daparticelle
di fluido che all’istante r’ zoccupino
un sottoinsieme di dimisura _ ~ - ~2 >
0( p 1).
b)
che la sua formulazione è di naturalagrangiana, perchè
dettaproprietà
di ricorrenza si riferisce aquelle particolari particelle
che all’i- stante r’ z si trovano nellaregione Ar ,
nullapotendosi
con ciò dire sullasua validità per le
particelle
che occupano la medesimaregione
in istantidiversi da
quello
considerato. ,D’altra
parte
H. Poiocaré ha dimostrato[2],
nellaipotesi
diincompri-
. mibilità del fluido
(poco più
restrittiva dellacomprimibità limitata)
e dellastazionarietà del moto
(3),
che :Comunque
si fissi un insieme A dipunti geometrici
di~3, quasi
tutte leparticelle
di fluido che li occupano ad ungenerico
istante r 7:ripassano
e sonopassate per A
infinite volte nella suc-cessione di istanti
(2-2).
Tenendo
presenti
le osservazioni(a)
e(b),
risultaquindi
evidente chela
proprietà
di ricorrenza di M. Loève si discosta daquella
di H.Poincaré,
relativa ai moti
stazionari,
per iseguenti
dueaspetti :
1a’) perchè riguarda
alcunee
nonquasi
tutte leparticelle
che ad undeterminato istante occupano una
regione assegnata
A .b’) perchè
la sua formulazione è di natura molecolare.Nel
presente
lavoro ci si proponeperciò :
a")
di dare la dimostrazione dellaproprietà
di ricorrenza del motonon stazionario di un fluido
che,
in formamolecolare,
sia lapiù completa
estensione del teorema di H. Poincaré.
b")
di riconoscere tutto ciò che sipuò dire,
dalpunto
di vista eule-riano,
neiriguardi
della ricorrenza del moto.(3) Formulando altres l’ipotesi di completo riempimento, in questo caso del resto inessenziale, come avremo modo di porre in luce nel seguito.
Il
successivo §
3 sarà dedicato ad alcuneproprietà,
di natura astrattae di facile
dimostrazione,
relative alle successioni di insiemimisurabili ;
illoro contenuto
fenomenologico, che,
nelcontempo,
verràposto
inrisalto,
con la traduzione dei risultati in termini
cinematici,
renderàacquisite
leseguenti proprietà
diricorrenza,
in formalagrangiana;
del moto non stazio-nario di un fluido :
I -
Comunque
si fissi un numeropositivo E (C ~)
perquasi
tutte leconfigurazioni Ar (cioè
a meno di un numerofinito, dipendente
daE,
9 diesse)
accade che leparticelle
difluido,
che nell’istante r z si trovano inAr
e che nella successione di istanti
(2-2y
sonoripassate
oripassano
per essa almeno unavolta,
formano un sottoinsieme diAr
di misura relativa1
. II -
Comunque
si fissi un numeropositivo
per unainfinità
numerabile di
configurazioni Ar, (dipendenti
dall’eprefissato)
è vero che leparticelle
difluida,
che occupanoAr,
nell’istante r’ 7: e che nella successione di istanti(2-2) ripassano
o sonopassate
per essainfinite volte,
formano unsottoinsieme ei
Ar,
di misura relativa,u > ~ - E .
È questa proprietà
II la. diretta estensione del teorema diPoincaré,
informa
lagrangiana,
esente dalla obbiezione(a)
formulata neiriguardi
dellaproposizione
di M. Loève.Dopo
avereesposte, nel § 4,
dueproprietà
di ricorrenza di forma par- zialmenteeuleriana,
nèlsuccessivo §
5 verrà infine dimostrato che : Comun- que si fissi unaregione A , luogo
dipunti geometrici
di y perquasi
tuttii
punti
P diA’ed a
un numerofinito
di valori di r, laparticella
di
fluido,
ohe nell’ istante r z si trova inP, ripassa
o èripassata
per Ainfi-
nite
volte,
nella successione diistanti (2-2).
Riteniamo che
questa proprietà
diricorrenza,
in formaeuleriana,
delmoto di un fluido soddisfi tutto
quanto
si è richiesto in(b"),
essa infattipuò riguardarsi
come la diretta ecompleta
estensione al caso non stazio- nario della citataproprietà, dall’aspetto
totalmenteeuleriano,
riconosciuta/ da H. Poincaré.
3. -
Proprietà delle successioni Ar
diinsiemi misurabili
epropriétà
di
ricorrenza
informa lagrangiana del
moto non stazionario diun
fluido.
Sia 92 un insieme di elementi una
famiglia
di sottoinsiemi di Qo-completa [8],
contenente Q e l’insiemevuoto,
siainoltre p (A)
una mi-sura normalizzata
(p. (S~) = 1)
definita e continua in e numerabilmenteadditiva,
sia infine unagenerica
successione di sottoinsiemiapparte-
nenti ad
iF(A),
con perogni
valore dell’intero relativo r .Sia inoltre
Cr,s
il sottoinsieme diAr
definito dallaseguente
relazione :Sussiste,
perogni famiglia
di insiemisiffatti
laseguente
propo-sizione :
Comunque
si fissi un numeropositivo E ( ~) ,
è semprepossibile
de-terminare,
incorrispondenza
ad esso, un interopositivo
r ,tale
che adogni
intero
I r
risulti associato un numerointero sr
)0 ~
y per. ilquale
sia :per
ogni
edogni
Per dimostrare la
(3-2)
basta osservare che perogni
fissato r la suc-cesssione risulta,
in base alla definizione(3-1),
non crescente al cre- sceredi s (s =1, 2 , ... , n ,~...) ,
y esistequindi
illimite :
e la misura del limite è il limite della misura
[81,
in virtù della continuità, della misura dellao-completezza
della cuiapparterrà
e, 1811
’Se ora si fissa ad arbitrio un numero
positivo
sipuò
determi-nare in
corrispondenza
ad esso e adogni assegnato r
unintero sr ~ 0 ~
Itale
che,
perogni
s ~ sr, sia :per
ogni
fissato r.D’altra~
parte
sipuò
riconoscere che al crescere del valore assoluto dir
la p (Cr)
tende a zero, cioè : ,Infatti,
per la(3-3), Cr
è l’ insieme deipunti
diAr
che nonapparten-
gono a nessun altro insieme della successione
(Ar~ data; quindi gli
insiemirelativi a valori diversi
di r,
sonodisgiunti,
per cui si ha:e, per essere p
(A)
numerabilmente additiva :Dalla convergenza della serie segue subito la
(3-6).
In corrispondenza
al numeropositivo
8 sipuò
allora determinare un intero r >0 ,
y tale che sia : ~per
ogni
da
questo
e dalla(3-5)
segue l’asserto(3-2).
La traduzione in termini cinematici della
proposizione
oradimostrata, quando
si consideri il casoparticolare
in cuigli
insiemi(Ar)
sono le confi-gurazioni
relativeagli
istanti :di
quelle particelle
che all’ istanteiniziale
occupano una dataregione
Adel volume D
occupato
dal fluido(in
moto nonstazionario),
preso in consi-derazione, porta
a concludere che : ’a) Comunque
si fissi un numeropositivo
8( ~) ,
alpiù
per unnumero finito di
configurazioni Ar* (dipendenti
dall’ eprescelto)
della succes-sione
(Ar) può
verificarsi che leparticelle
di fluido che nell’ istante si trovano inA~*
e che non sonopassate
nèripassano
mai per essanegli
istanti della successione
(3-7), precedenti
erispettivamente
successivi ar* 1:,
9formino,
con le loroposizioni
nell’ istanteanzidetto,
un sottoinsieme diAr
di misurarelativa u
h 8 .Se ciò infatti si verificasse per una infinità di
configurazioni A~* ~
detto1’insieme dei
punti
diAr*,
tale che leparticelle
che lo occupano al- 1’ istante non sonopassate
nèripassano
mai perAr*, risulterebbe,
peruna infinità
(numerabile)
di valori di r* :in contraddizione con la
(3-6),
sopra verificata.Si
può
ora riconoscere che taleproprietà
diricorrenza,
di formalagran- giana~
ègià
unageneralizzazione
del teorema di H.Poincarè ; questo
infattiè,
nellaipotesi
di stazionarietà delmoto,
una suaconseguenza quasi
imme-diata. Basta
ricordare [2] che, proprio
in virtù della stazionarietà delmoto,
ad
ogni
elemento comune adAr
e algenerico Ar, , appartenente
cioè allaAr corrisponde
un elemento comune ad A e ad da ciòsegue che Ils insieme A delle
particelle
che occupano A all’ istanteiniziale,
del resto
generico,
e che non sonopassate
nèripassano
mai per taleregione,
è contenuto nel sottoinsieme
Co
deipunti
di Acorrispondenti
aquelli
diOr, quindi,
nella ulterioreipotesi
diincomprimibilità
del-fluido,
è : ,Dalla arbitrarietà di E si conclude che
è p (A)=
0 :quasi
tutte leparticelle
che occupano laregione
A algenerico istante t,
nellaipotesi
distazionarietà
del moto e diincomprimibilità, ripassano perciò
o sonopassate
almeno una volta per A. Si
potrebbe
ancheaggiungere (4)
che detteparti-
celle
ripassano
per A infinite volte nella successione di istanti(3-7),
masarebbe
superfluo
insistere suquesto, poichè
tale circostanza sipuò dedurre, più direttamente,
come casoparticolare,
dallaproprietà
di ricorrenza dei moti nonstazionari,
sempre di formalagrangiana,
connessa con laproprietà
astratta relativa alle successioni di insiemi
misurabili,
che verrà messa inluce
qui
diseguito.
Sia
C§
il sottoinsieme diAr
definito dalla relazione :è : l
ovvero, fissato ad arbitrio un numero
positivo e
ed unintero r > 0 ~
y è semprepossibile determinare,
incorrispondenza
adessi,
unintero r,
per ilquale
sia :per
ogni
valore di s.(4) Tale precisazione è una conseguenza della (3-2) ; essa infatti consente di indivi-
duare una infinità numerabile di istanti diversi tra loro, tali che, quasi tutte le particelle
che occupano la regione ~, all’istante iniziale, ripassano per d in ciascuno di essi.
Se, infatti,
la(3-10)
non fosse vera, sipotrebbe
determinare una suc-cessione di interi
positivi (~.),
per laquale
si abbia :e
quindi,
comunque si fissi un numeropositivo c
c, sipotrebbe,
in cor-rispondenza
ad esso, determinare un interor~’~ > 0 ,
tale che perogni
r~r~~,
sia: 1Si consideri ora la successione estratta dalla successione cos definita :
Tali insiemi
Bh
soddisfano alla relazione :ove è e
quindi,
per si ha :d’altra
parte gli insiemi
della successioneBh ~
con :sono,
in virtù diquesta
stessa relazione didefinizione,
a due a duedisgiunti.
Dalla convergenza della serie :
segue
perciò :
che contraddice la
(3-15).
La traduzione in termini cinematici della
proposizione,
oradimostrata,
dà
luogo
allaseguente
ulterioreproprietà
diricorrenza,
in formalagrangiana,
del moto non stazionario di un fluido :
fl) Comunque
si fissi un numeropositivo
e« p ,
per una infinità(numerabile)
diconfigurazioni Ar,
della successione(2-1),
è vero che leparticelle
che occupanoAr,
all’ istante rz , e che non sonopassate
nèripas-
sano per essa
infinite
volteformano,
con lerispettive posizioni
all’ istante r 7:, un sottoinsieme diAr
di misura relativa E .Infatti se ciò non fosse vero, in
corrispondenza
al numeroprefissato
B e ad
ogni
intero r, sipotrebbe
determinare un interopositivo
sr , taleche,
dettoCrr
l’ insieme deipunti
diAr
che nonappartengono
a nessunadelle
configurazioni
successive ade: precedenti
ad 1 sia :da cui si avrebbe :
in contraddizione con la
(3-10).
Per i moti
stazionari, qualora
sitenga presente
laparticolare
circo-stanza,
per laquale
adogni
elemento comune allacoppia
di.configurazioni Ar
eAr~ (r # r’) corrisponde
un elemento comune adAo
e adAr’-r,
inbase alla
proprietà
di ricorrenzaposta
in luce sopra, è immediato conclu- dere che : comunque si fissi unaregione A, luogo
dipunti geometrici
di,~ ~ quasi
tutte leparticelle
che la occupano all’ istanteiniziale,
del restogenerico,
sonopassate
oripassano
per essa infinite voltenella
successione di istanti(3-7).
4. -
Proprietà di ricorrenza in forma parzialmente euleriana
delmoto non stazionario di un
fluido incomprimibile
eloro
conseguenzea
carattere totalmente euleriano.
Per
quanto
si vuole orariconoscere,
è necessario formulare le dueipotesi seguenti :
i)
che il fluido siarigorosamente incomprimibile,
ii)
che essooccupi
percompleto
laregione ,~ ~
di misura finita.Nei
riguardi
dellaprima
di taliipotesi
sipuò
notare che nonè,
ineffetti, ’
molto restrittiva e non lo è affattoquando
il moto in esame siaquello
deipunti rappresentativi
di un sistema olonomo in unaregione
S~(di
misurafinita)
dellospazio
dellefasi,
essendo dà essoverificata,
come siè avuto modo di ricordare
nel § 1,
in virtù del teorema di Liouville.A
proposito
df lla secondaipotesi
sipuò
osservareche,
se il fluido èincomprimibile,
basta che essa sia soddisfatta ad un dato istante tperchè
lo sia sempre.
Iniziamo con lo
stabilire,
usufruendo di taliipotesi,
dueproprietà
diricorrenza
(a’)
e({3’),
che possonoriguardarsi
come leduali (5),
delle dueproprietà
diricorrenza
in formalagrangiana ( a)
e(p),
riconosciute nel pre-cedente §
3.Si
prenda
in esame unagenerica regione A,
dimisura p >
O eluogo
di
punti geometrici
di,~ ,
e la successione di istanti :Si
distinguano
leparticJlle
del fluido in esame facendo riferimento aipunti
P~ di un insieme Q* =.Q,
che possono,eventualmente,
essere leposizioni
da esseoccupate
in (2 ad un dato istante t*(6),
come noi d’orainnanzi supporremo che sia. -
Ora,
tra leparticelle
di fluido che ad un dato istante rr(con r
interorelativo)
transitano per,A,
ve ne possono essere,certo,
alcune che non sonopassate
nèripassano
per laregione
Anegli
istanti della successione(4-1), rispettivamente, precedenti
e successivi ad r z . Indichiamo conB~
la lorototalità. L’insieme
Bf ,
se misurabile(7),
è dotato di una misura(relativa)
p
che,
per laipotesi
diincomprimibilità,
è invariante neltempo,
e coincidecon la misura dell’ insieme dei
punti geometrici
diA, occupati
da taleinsieme di
particelle
all’ istante r -c ; saràquindi ~(J~)~(~1)===~.
In
corrispondenza
alla successione di istanti(4-1)
viene cos ad esseredefinita una
famiglia
di insiemi misurabili(5) Queste, infatti, si tradurranno in quelle quando laddove si parla di particelle, si
considerino punti geometrici e viceversa.
(s) Verranno qui di seguito contraddistinti con gli insiemi di particelle nello spazio di riferimento
5~~,
con la sopralineatura gli insiemi di punti geometrici di il da esse occupati al generico istante.’
(7) e lo sarà senz’altro nelle consuete ipotesi di regolarità del moto.
tutti contenuti in Q* e di misura relativa
p,
chegodono
dellaproprietà
. di non avere a due a due alcun elemento in comune ; infatti se un
punto appartenesse
sia aB~
sia aBr (ove
è r:=)= r’),
laparticella
che ad essocorrisponde
transiterebbe per A sia all’istante ri sia all’istante e come tale nonpotrebbe appartenere
nè aB:
nè aB:,.
La successione(4-2)
costi-tuisce
quindi
in Q* una successione di insiemidisgiunti,
la misura dellaunione dei
quali
nonpuò perciò
superare la misura di ~ edeguaglia
lasomma della serie delle misure
degli
insiemiBr*, (8).
+00
Dalla convergenza della serie segue che: comunque si fissi
-,0
un numero
positivo
e« p)
èpossibile determinare,
incorrispondenza
ad,
esso, un intero r >
0 ,
tale che perogni i r
sia :ovvero, in forma
più espressiva :
-
a’) Comunque
si fissi un numeropositivo
e« p)
alpiù
per unnumero finito di istanti m 7:
(e quindi eccezionalmente) può
verificarsi chequelle particelle,
che nell’ istante transitano per la(generica) regione A, luogo
dipunti geometrici
diQ,
e che non sonopassate
nèripassano
per A in nessunodegli istanti, rispettivamente, precedenti
e successivi aquello
considerato nella successione
(4-1),
formino in Q un insieme di misurarelativa 2 e . ’
’
.
Nella
ipotesi
di stazionarietà del moto leparticelle
difiuido
che neivari
istanti r z ,
y della successioneconsiderata,
transitano per la medesimaposizione
inA,
descrivono la stessatraiettoria,
conleggi
orarie che diflé-riscono l’una dall’altra per il valore di una
costante ;
inquesto
casoparti-
colare
quindi
leconfigurazioni Br
dei diversiinsiemi
diparticelle B:,
neirispettivi
istanti r 7: di transito pprA,
si identificano con uno stesso sotto- insiemeB, luogo
dipunti geometrici
dellaregione
A . Gli insiemi(4-2)
avranno cos la stessa
misura, che,
per laproprietà
di ricorrenza sopra dimostrata e per la arbitrarietà del numero 8, risultaeguale
a zero. D’altraparte
è anche :si
può perciò
concludere che nellaipotesi
di stazionarietà del moto l’insie-me B dei
punti geometrici di A,
y per iquali
accade che leparticelle
di(8) Confronta queste considerazioni con quelle del tutto analoghe, che nel precedente
~ 3 hanno consentito di stabilire la (3-6) e la relativa proprietà ricorrente di forma lagrangiana.
4. Annali della Scuola Norm. Sup. -
fluido che li occupano
all’ istante, generico,
non sonopassate
nèripas-
sano
mai,
nei rimanenti istanti della successione(4-1),
per laregione A,
ha misura nulla.
Dal confronto con
quest’ultima proprietà
di forma euleriana e relativa al moto stazionario risulta evidentel’aspetto
solo_parzialmente
euleriano dellaproprietà
di ricorrenza(a’).
Infattti se è ben vero che in essa si fa riferi-mento ad una
regione
Aluogo
dipunti geometrici di Q,
è pure vero chela
(a’),
stabilendo soltanto unaproprietà
della misura dei sistemi dipartir-
celle che transitano una sola volta per la
regione A ,
nulla consente di dire tuttavia sulla misura dell’insieme deipunti geometrici
diA , occupati,
alvariare di ~, da tutte
queste particelle
neirispettivi
istanti di transito per A medesima. Sipuò infatti
notare che la misura di taleinsieme,
unionedelle
configurazioni Br,
assunte in A nei relativi istanti rdagli
insiemi diparticelle (4-2),
è certo minore odeguale
allamisura
diA ,
mapuò
benis-simo risultare diversa da zero, nel caso
generale,
siintende,
di non stazio-narietà del moto.
Per riconoscere
quanto
siapossibile
dire sulla misura dell’unionedegli
insiemi
Br,
equindi
perconseguire
una formulazione di(a’)
inlinguaggio
totalmente
euleriano,
occorre fare ricorso ad una ulteriore epi l generale
pro- +00prietà,
derivante dalla convergenza della serie(j6~).
La convergenza di201300
questa
serie numerica consente infatti di affermare che :comunque
si fissiun numero
positivo ê « p)
èpossibile determinare,
incorrispondenza
adesso, un intero
positivo r~ ,
tale che perogni r’ h r*
sia :Tenendo conto che per definizione e
per ogni r
è :e che è anche:
ove il segno di
diseguaglianza
vale nel caso, certopossibile,
in cuiparti- celle, appartenenti
a insiemi diversiB~, occupino
lastéssa posizione
in Anel
rispettivo
istante di transito per essa,ogni qual
volta si verifichi la(4-5)
si verifica anche la relazioneseguente :
D’altra
parte
laUr Br può
essereinterpretata
come la totalità deipunti geometrici
diA,
per ognuno deiquali
esiste almeno un istantecon I r i > r’ ,
tale che laparticella,
che lo occupa in dettoistante,
non èpassata
nèripassa
maiper A
nei rimanenti istanti della successione(4-1).
Il
complemento
ad A(A - Ur Br)
di’tale insieme saràquindi
formatoda
quei punti geometrici
di A per iquali
leparticelle
che li occupano nei diversi istanti r i ,con i ~ i ~> r’,
sonopassate
oripassano
almeno una voltaper la
regione
Anegli
istantiprecedenti
e,rispettivamente,
successivi ad r i , nella successione(4-1) ;
per la(4-8)
risultaquindi :
Si ha cos la
seguente
traduzione della(a’)
in unaproprietà
ricorrentein forma totaLmente euleriana : ,
Comunque
si fissi un numeropositivo e«_p)
è di misura relativa// ~jp 2013
E l’insieme deipunti geometrici P
dellagenerica regione A (di
mi-sura
~),
tali che leparticelle
che transitano per essi nei varî istanti r 7: della successione(4-1 ~,
eccezion fatta alpiù
per un numero finito di valori di r(compresi
nell’intervallo- r* r + r*),
sonopassati
oripassano
ancoraalmeno una volta per A .
Mentre per la
(a’)
è cos assicurato che nelgenerico
sottoinsieme A di ,~ vi sono semprepunti geometrici P
tali che leparticelle
che li occupano nei vari istanti di una datasuccessione,
sonopassate
oripassano
per A al-meno una volta
(anzi questi punti
formano laquasi
totalità deipunti di A ~
9rispetto
alla misura ,u adottata inQ),
vediamo ora cosa si possa dire suipunti geometrici
di A per iquali
si manifesti la circostanza che leparti- celle,
che li occupano ad un datoistante,
transitino per laragione
dettainfinite volte.
Osserviamo intanto che se in
corrispondenza
algenerico
istante r-c vi possono essereparticelle
in A che non sonopassate
nèripassano
mai perA ,
y amaggior ragione
vi sarannoparticelle,
la cuitotalità,
nellospazio
diriferimento
~~ ~
verrà indicata conB’*
che transitanoper A
solo un nu-mero finito di volte nella successione di istanti
(4-1),
e sipotrà
senz’altroaffermare
che,
con le notazioniadottate,
è :Si soffermi
quindi
l’attenzione sulla successionedegli
insiemi di S :Può darsi che
questi
insiemi abbianoelementi
a comune, sipuò
tuttaviaescludere che vi siano dei
punti appartenenti
ad una infinità diessi ;
infattise ve ne fosse anche uno solo
siffatto,
laparticella
che ad essocorrisponde
sarebbe
passata
oripasserebbe
per A infinitevolte,
con ciò talepunto
nonpotrebbe appartenere
a nessuno dei a causa della loro stessa definizione.Tale
proprietà
consente di asserire che è :ovvero,
equivalentemente,
che è assurdo supporre che comunque,si
fissi unnumero
positivo e (p)
per una infinità di insiemi della successione(4-11)
sia :Infatti se
questa
fosse vera, in virtù della secondaproprietà
relativaalle successioni di insiemi astratti misurabili
(e
tali che l’estremo inferiore delle loro misure siapositivo), posta
in luce nelprecedente § 3,
vi sarebbero certo elementi comuni ad una infinità di detti insiemiB§1JJ
equindi parti-
celle, corrispondenti
apunti
di taliinsiemi,
che transitano per A infinitevolte ;
ciò èassurdo,
essendo incontraddizione,
come si èvisto,
con la stessadefinizione
degli
insiemi2~ .
,Una traduzione in termini
più espressivi
della(4-12)
dàluogo
alla se-guente proprietà
di ricorrenza :.
[3’) Comunque
si fissi un numeropositivo s(;~),
per un numero fi-nito al
più
di istanti m’ a(e quindi eccezionalmente) può
verificarsi che leparticelle,
che nell’istante m’ 7: transitano per unadata regione A ,
di misurap, e che passano o sono
passate
per essa un numerofinito, qualunque,
divolte nella successione di istanti
(4-1),
formino in S~~ un insiemeB’:,
di mi-sura
relativa u (Bm)
"
Come subito si
riconosce,
la(03B2’)
è una estensione della(a’). Spontanea perciò
è la ricerca dellaproprietà
di ricorrenza a carattere totalmente eule- riano che consegua direttamente dalla(03B2’).
Si consideri
pertanto
l’insiemeBr
delleposizioni occupate
in A all’istanter z dall’insieme di
particelle
individuate daipunti
diBr~ ;
in virtù dellaammessa
incomprimibilità
del fluido(ipotesi (i))
è certo :Giova anche
qui
osservareche,
nellaipotesi
di stazionarietà delmoto, gli
insiemi dipunti geometrici Br
si identificano in uno stesso sottoinsieme B’ diA ,
saràquindi :
Da
questa
e dallaproprietà ~03B2’),
messa in lucepoc’anzi,
segue che :comunque si fissi un numero
positivo 8 « p)
è sempre :e di
qui :
ovvero : nel moto stazionario di un fluido
incomprimibile
comunque si fissiuna
regione A , luogo
dipunti geometrici,
nellaregione
di misurafinita, occupata
dal fluido inquestione,
è certo di misura nulla il sottoinsieme B’di A,
tale che leparticelle
che lo occupano ad ungenerico
istante r z , tran- sitanoper A
alpiù
un numero finito di volte nella successione di istanti(4-1). Questa,
come abbiamogià
avuto modo diricordare,
è la classica pro-prietà
di ricorrenza di H.Poincaré,
nella sua formulazionepiù completa.
La
proprietà
diricorrenza,
in forma totalmenteeuleriana,
del moto nonstazionario,
che intendiamo ora stabilire si basa su di una ulteriore conse-guenza della
(~’)
e della(4-14)
relativa alla misura della unionedegli
in-siemi
Dalla
(~’)
segue infatti(9)
che comunque si fissi un numeropositivo
è sempre
possibile
estrarre dalla successione di insiemi:una successione tale che sia :
(9) Si osservi per questo che da ogni successione numerica ar, per la quale sia :
si può estrarre una successione per la quale si abbia anche :
da
questa
e dalla(4-14)
segue :e ricordando che è :
1
si
può
concludere che è anche :D’altra
parte
la e l’insieme dei,punti geometrici
della fissata re-gione
A in S~ per iquali
leparticelle
che li occupano in almeno unodegli
istanti della
successione
sonopassate
oripassano
per A alpiù
un nu-mero finito di volte. Il suo
complemento
ad.L4. ,
y cioè l’insieme A -Ut
èperciò
l’insieme deipunti geometrici
di A tali che leparticelle,
che li oecu-pano in un
generico
istante dellasuccessione ri -c) ,
sonopassate
oripassano
per A infinite volte nella successione di istanti
(4-1).
Siperviene
cos allaseguente
conseguenza a carattere totalmente euleriano della(03B2’):
Comunque
si fissi un numeropositivo 8 « p)
ed unaregione
A di mi-sura relativa p , y in
S~ ~
sipuò
determinare ~una successione di istanti distinti~
nella(4-1),
tali che sia di misura relativa,u > p -
e l’insieme deipunti geometrici
diA,
per iquali
accade che leparticelle
che li occupano algenerico
istanteripassano
o sonopassate infinite
volte per A nellasuccessione di istanti
(4-1).
5. -
Proprietà generale
di ricorrenza in forma totalmente euleriana delmoto
non stazionario di un fluidoincomprimibile. Osservazioni
,
conclusive.
Passiamo ora a dimostrare la
seguente proprietà generale
di ricorrenza(y), già
enunciatanel §
2 e che verrà successivamente esaminata alla luce dellaproprietà (03B2’)
sopraesposta :
(y) Comunque
si fissi unaregione A, luogo
dipunti geometrici
diQ,
per
quasi-
tutti i suoipunti
.P ed a meno di un numerofinito
di valori del-1’intero r
(10)
laparticella
di fluido che nell’istante r 7: si trova in P è pas-(íO) Eventualmente diversi da punto a punto.
sata o
ripassa per A infinite volte,
nella successione di istanti :Nella dimostrazione di
questa proprietà,
siprocederà
pergradi.
Consi-deriamo
perciò
l’insiemeHr
deipunti geometrici
di A tali che leparticelle
che li occupano all’istante r i non sono
passate
nèripassano
per Apiù
di1~ volte nella successione di istanti
(5-1).
Taleinsieme,
che supporremo mi- surabile(vedi
nota7),
,ha,
perl’ipotesi
diincomprimibilità
delfluido,
misuraeguale
aquella
del sottoinsieme.S~
di Q* cuicorrisponde
1’insieme delleparticelle
che nell’istante r i occupano L’insiemeHr*k,
al variare di rnell’insieme dei numeri interi
relativi,
genera unasuccessione {R~~j~
chegode
dellaseguente proprietà :
ungenerico
elemento della unionelJr
cioè dell’insieme deipunti
di Q* cuicorrispondono particelle
che transitanoper A almeno una volta e non
più
di k volte nella suceessione di istanti(5-1), può appartenere
al massimo a k insiemi distinti dellasuccessione Infatti,
se un elemento fosse comune apiù
di k insiemi di talesuccessione,
la
particella
che ad essocorrisponde
transiterebbe o sarebbe transitata per Apiù
di kvolte,
in contraddizione con la stessa definizionedegli
insiemiH;k.
Da
questa osservazione
segueperciò
che è :Si
può
cós concludere che la serie :è,
perogni
valore diconvergente.
Si consideri ora laUr H,
9 cioè l’in-sieme dei
punti geometrici
di A per iquali
esista almeno un istante nella successione(~-1),
tale che leparticelle,
che in detto istante transitano peressi,
sonopassate
oripassono
per A nonpiù
di k volte. Per la subadditi-vità della misura p
prescelta
è :per
ogni
interopositivo
s . Si è anche osservato a suotempo
che è :quindi
anche la serie :è
convergente,
perogni
valore di k . Si ha cos che : comunque si fissi unnumero
positivo
8«p)~
sipuò,
incorrispondenza
ad esso, determinare unintero
positivo s (11)
tale che perogni s
sia : .e
quindi
per la(5-4) :
ovvero :
per
ogni
Ricordando che è
~8~ :
se ne conclude che è:
,
Si ha in tal modo che :
L’insieme che’
comprende
tutti ipunti geometrici
di
A ,
per ciascuno deiquali
siapossibile
determinare una successione di istanti 0 « r2 , ,...9 rn,...) ~
tali che laparticella,
che occupa al gene- rico diquesti
istanti dettopunto
di~
9 èpassata
oripassa
per laregione
considerata non
volte, ha
misura nulla.Fissiamo ora l’attenzione su