• Aucun résultat trouvé

congenite o acquisite che evolvono in tempi diversi verso la dalla progressiva distruzione dei nefroni DEFINIZIONE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Partager "congenite o acquisite che evolvono in tempi diversi verso la dalla progressiva distruzione dei nefroni DEFINIZIONE"

Copied!
49
0
0

Texte intégral

(1)

DEFINIZIONE

Alterazione clinico metaboliche derivanti dalla progressiva distruzione dei nefroni con progressiva riduzione del filtrato glomerulare (FG)

Perdita irreversibile funzionalita’ renale

Progressione piu’ o meno lenta

Stadio finale di numerose malattie primitive o secondarie, congenite o acquisite che evolvono in tempi diversi verso la

(2)

Si distinguono 5 stadi progressivi:

1. Soggetto con aumento del rischio di nefropatie – GFR

> 90 ml/min

2. Insufficienza renale lieve GFR 89 - 60 ml/min

• buon compenso funzionale

• livelli plasmatici urea e creatinina normali

WWW.SLIDETUBE.IT

(3)

3.Insufficienza renale moderata - GFR 59 -30 ml/min

4.Insufficienza renale severa - GFR 29 -15 ml/min

• riduzione funzionale

• alterazioni metaboliche (aumento creatinina/azotemia)

• scompenso funzionale

• nicturia

(4)

5. Insufficienza renale terminale GFR <15 ml/min

• fase uremica terminale

• segni conclamati

• coinvolti tutti i metabolismi,organi e apparati

WWW.SLIDETUBE.IT

(5)

EZIOLOGIA

Nefropatie secondarie a malattie sistemiche:

- diabete 37% circa

- ipertensione 30% circa

Glomerulonefrite cronica 12% circa Pielonefrite cronica

Malattia nefrovascolare Rene policistico 4% circa Tubercolosi renale

Nefropatie congenite

Nefropatie interstiziali non batteriche 4% circa Uropatia ostruttiva 5% circa

(6)

FISIOPATOLOGIA

Al danno iniziale all’origine dell’IRC, consegue una riduzione dei nefroni funzionanti

Una perdita del 75% del parenchima renale produce solo una riduzione del 50% del FG

WWW.SLIDETUBE.IT

(7)

Meccanismo di compenso

--->

aumento della filtrazione nei singoli nefroni residui con ipertrofia dei glomeruli e tubuli allungati in grado di vicariare la funzione dei nefroni danneggiati

Progressione

--->

persistenza della malattia primitiva (diabete o ipertensione)

Nel lungo periodo i meccanismi di compenso stessi

causano il progressivo danneggiamento da usura dei

nefroni residui

(8)

Riduzione FG = compromissione funzioni renali quali

• escrezione delle tossine e prodotti di scarto

• omeostasi idroelettrolitica

• equilibrio acido base e pressione arteriosa

• funzione endocrina

WWW.SLIDETUBE.IT

(9)

Eliminazione prodotti di scarto

• aumento della creatinina con FG < 50%

• successivo aumento livelli di urea

• composti azotati, “medie molecole”, responsabili di

diversi sintomi dell’uremia, si ritiene contribuiscano

ad alcune manifestazioni della malattia

(10)

Omeostasi idroelettrolitica

• Ridotta capacita’ di concentrazione delle urine, aumento eliminazione di acqua con conseguenti poliuria e nicturia

• Riduzione del FG comporta una diminuita capacita’ di

eliminare acqua e sodio con conseguente ritenzione idrica causa ipertensione arteriosa e ,nelle fasi terminali, comparsa di edemi declivi

• Nelle fasi terminali spesso e’ presente l’iperpotassiemia che,se non correggibile con dieta o trattamento

farmacologico, puo’ costituire indicazione alla dialisi

WWW.SLIDETUBE.IT

(11)

Equilibrio acido – base

• Acidosi metabolica secondaria alla ridotta

secrezione di H

+

sotto forma di fosfati (acidita’

titolabile) derivanti dal catabolismo degli

amminoacidi, e ridotta secrezione di ioni

ammonio (acidita’ non titolabile)

(12)

• Nella IRC, causa riduzione dei bicarbonati plasmatici, l’eccesso di H

+

viene tamponato dalla mobilizzazione ossea di calcio e fosfati con conseguente peggioramento

della osteodistrofia uremica

WWW.SLIDETUBE.IT

(13)

Metabolismo Calcio / Fosforo

• Ridotta conversione nel tubulo prossimale di Vitamina D nella forma attiva causa ridotto assorbimento di calcio ,e quindi

ipocalcemia che stimola produzione di PTH

• Ridotta escrezione di fosfato ---> iperfosfatemia, che a sua

volta stimola produzione di PTH.Gli aumentati livelli plasmatici di PTH (iperparatiroidismo secondario) stimolano

l’eliminazione renale dei fosfati,la produzione renale di

calcitriolo e la liberazione dall’osso degli ioni calcio.Nella fase terminale questi meccanismi diventano insufficienti e si

manifesta ipocalcemia e iperfosfatemia.

• L’alterazione del metabolismo calcio/fosforo nel tempo

causano osteodistrofia renale, malattia osseache si manifesta con dolori ossei e tendenza alle fratture

(14)

Produzione di Eritropoietina

• L’eritropoietina viene prodotta da alcune cellule specializzate che si trovano nell’interstizio renale.La sua secrezione e’

stimolata dalla ridotta PO2 a livello renale,secondaria ad anemia,ipossia arteriosa o ridotta vascolarizzazione renale.

• In caso di IRC la secrezione di eritropoietina puo’ essere ridotta e causare anemia.

WWW.SLIDETUBE.IT

(15)

Sintomatologia a carico dei vari apparati

Apparato cardiovascolare:

Ipertensione arteriosa

Scompenso cardiaco

Pericardite

Apparato respiratorio

Edema polmonare acuto

Espansione volumetrica dei polmoni Sistema neuromuscolare:

Mioclonie

Confusione mentale

Coma

Apparato digerente

Anoressia

Nausea

Vomito

Singhiozzo

Alito uremico

Gastrenterite uremica

Ulcere peptidiche

(16)

Sintomatologia

A carico del sistema muscolo scheletrico:

Osteodistrofia uremica

Dolori ossei

Fratture delle coste e del collo del femore

Osteomalacia

Rachitismo

A carico dell’ apparato tegumentario

Pallore

Ecchimosi

Prurito

Lesioni da trattamento A livello ematico:

Anemia

Sanguinamento

Emorragia

WWW.SLIDETUBE.IT

(17)

Diagnostica di laboratorio

1. Esami ematici:

Creatininemia

Clearance della creatinina

Azotemia

Emoglobiemia

Ferritinemia

Calcemia

Fosforemia

Paratormone

Sodiemia

Potassiemia

2. Ega

3. Esame urine

proteinuria

(18)

Diagnostica strumentale

• Ecografia renale

• Ecocolor doppler renale

• Scintigrafia renale

• Tac renale

• Biopsia renale

WWW.SLIDETUBE.IT

(19)
(20)

Medico e paziente devono agire concordemente per mettere in atto tutte le misure necessarie a rallentare l'evoluzione ed a prevenirne (o curarne) le complicanze. Questo approccio consente frequentemente di ridurre il ritmo di progressione dell'IRC(a volte fin quasi arrestarlo) prolungando

notevolmente la sopravvivenza renale e consentendo una qualità di vita molto buona.

WWW.SLIDETUBE.IT

(21)

In relazione al grado di alterazione della funzione renale, distinguiamo due tipi di approcci terapeutici:

TERAPIA CONSERVATIVA

Trattamento dietetico

Trattamento farmacologico delle alterazioni metaboliche dell’ IRC

TERAPIA SOSTITUITIVA

Emodialisi

Dialisi peritoneale

Trapianto renale

(22)

Come prima cosa da fare, vanno considerate e corrette tutte le condizioni potenzialmente

modificabili che possono causare un’accelerazione del declino del FG

Delezione di volume

Insufficienza cardiaca

Ipertensione arteriosa

Diabete mellito;

Dislipidemie

Infezioni delle vie urinarie o sistemiche;

Esposizione a farmaci o sostanze nefrotossiche

Fumo.

WWW.SLIDETUBE.IT

(23)

rallenta o arresta l’evoluzione della malattia

contiene l’accumulo dei cataboliti e lo squilibrio idroelettrolitico

Consiste in una diminuzione dell’apporto proteico e di fosforo,

accompagnata da un elevato apporto calorico mediante modulazione degli altri principi nutritivi.

Terapia dietetica

(24)

La dieta è adattata ad ogni paziente in base all’età, al peso e al grado di insufficienza renale.

l’apporto proteico sarà calcolato in base al peso ideale e a seconda del valore di creatinina o del filtrato glomerulare.

La quota proteica è tra 0,6-0,8 g/kg.

La quota calorica è tra 30-35 kcal/kg.

WWW.SLIDETUBE.IT

(25)

proteine animali di alto valore biologico: uova, carne, pesce, formaggio.

ridotte le proteine vegetali a basso valore biologico: pane, pasta, riso, legumi.

può comprendere prodotti APROTEICI a bassissimo contenuto proteico e alto contenuto calorico.

Controllare l’apporto di fosforo (formaggi) e potassio (banane, patate, albicocche).

In caso di ipertensione arteriosa ed edema si riduce il sodio che alza la pressione osmotica richiamando liquidi.

Quindi valutare la possibilità di una dieta IPOSODICA oltre che IPOPROTEICA

(26)

IPERPOTASSIEMIA

dieta povera di potassio,somministrazione di resine a scambio cationico per via orale o rettale (Kayexalate) e di soluzione glucosata con insulina per via endovenosa.

Se grave e non corretta dalla terapia medica è un’indicazione al trattamento dialitico.

IPOCALCEMIA

trattata con supplementi orali di calcio, con o senza l’aggiunta di vitamina D.

IPERFOSFATEMIA

trattata con restrizione dietetica di fosfati con la somministrazione orale di chelati del fosforo (sevelamer, calcio carbonato).

ANEMIA

che migliora con l’uso di eritropoietina umana ricombinante (epoetina), somministrata tre volte alla settimana. La darpoetina,recentemente

messa in commercio, ha una più lunga emivita e può essere somministrata settimanalmente fino a una volta ogni 3-4 settimane. In alcuni casi può essere necessaria l’associazione di ferro, folati e vitamina B12.

WWW.SLIDETUBE.IT

(27)

La terapia sostitutiva è indicata quando il trattamento conservativo non è più in grado di assicurare uno stato

accettabile di benessere o in caso di complicanze uremiche potenzialmente fatali.

Questa consiste:

emodialisi

dialisi peritoneale

trapianto

(28)

DEFINIZIONE:

Terapia artificiale sostitutiva mirata alla depurazione del sangue da composti tossici quali l’urea, l’acido urico e la creatinina e all’eliminazione dei liquidi in eccesso mediante una membrana artificiale.

WWW.SLIDETUBE.IT

(29)

1. E’ necessaria per instaurare una circolazione extracorporea.

2. Occorre dapprima creare, tramite un vero e proprio intervento chirurgico, una fistola arterovenosa ovvero un accesso o shunt tra una vena ed una arteria, in genere al livello dell’avambraccio.

3. L’anastomosi avviene tra un vaso arterioso donatore e un vaso venoso adiacente previa introduzione di un piccolo catetere nella vena per favorirne la dilatazione.

(30)

4.Quindi si esegue l’anastomosi suturando la parete laterale o l'estremità terminale della vena alla parete laterale dell'arteria, generalmente la radiale.

5. Si è così ottenuto un accesso fistoloso o shunt in grado di supportare la circolazione extracorporea

WWW.SLIDETUBE.IT

(31)

Durante la dialisi due aghi sono inseriti nelle vene "che partono dalla fistola". Un ago preleva il sangue che deve essere depurato, l'altro riporta il sangue filtrato al corpo.

Gli aghi sono collegati mediante tubi di plastica a un filtro speciale, chiamato dializzatore (o rene artificiale).

Una pompa spinge il sangue nel dializzatore. Il sangue passa in un lato del filtro e la soluzione preparata dalla macchina passa nell'altro. La soluzione, che non si mescola con il sangue, estrae per diffusione attraverso una membrana semipermeabile i liquidi in eccesso e i prodotti di scarto.

Il sangue "ripulito" arriva al secondo ago mediante un tubo di plastica ed è reintrodotto nel corpo del paziente

.

(32)

DEFINIZIONE:

Procedura che utilizza instillazioni e drenaggi di soluzione dializzante nella cavità peritoneale, sfruttando i processi di osmosi, ultrafiltrazione e

diffusione per rimuovere scorie, tossine ed eccesso di liquidi nel sangue.

PRESIDI:

Catetere

sacca di soluzione dialitica

sacca di drenaggio

liquido dializzante

WWW.SLIDETUBE.IT

(33)

CAPD (Continuous Ambulatory Peritoneal Dialysis)

manuale

continua ambulatoriale

non richiede macchinari

Il dialisato viene introdotto manualmente per 3-6ore allo scadere delle quali, sempre manualmente,viene rimosso per poi essere sostituito con dialisato ”fresco“

 CCPD (Continuous Clinic Peritoneal Dialysis)

automatizzata

ciclica continua

richiede macchinari

notturna

Il dialisato viene introdotto tramite macchinari nelle ore notturne procedendo con 4-5 scambi dialitici. L’ultimo scambio viene

(34)

IDP (Intermittent Peritoneal Dialysis)

Automatizzata

Notturna

Intermittente

Il dialisato viene introdotto tramite macchinario, durante il periodo notturno, con frequenza di 3 volte la settimana.

WWW.SLIDETUBE.IT

(35)

 Peritonite

 Ipo/ipervolemia

 Squilibri idroelettrolitici

 Problemi meccanici secondari a cateteri e collettori

 Iperglicemia

 Alterata percezione dell’immagine di se’

(36)

EMODIALISI

1.Necessita che il paziente si rechi,

generalmente 3 volte alla settimana, presso una struttura ospedaliera.

2.Si deve instaurare una circolazione

extracorporea.

3.La metodica necessita, per

svolgere la funzione di depurazione, di una membrana semimpermeabile artificiale.

DIALISI PERITONEALE

1.Tecnica domiciliare.

2.Non necessita di una circolazione extracorporea.

3.Membrana utilizzata per svolgere la funzione di depurazione è naturale: il peritoneo.

4.Maggior benessere fisico.

5.Facile gestione della dieta e dell’assunzione di liquidi.

6.Miglior controllo dell’ipertensione arteriosa.

7.Maggior libertà di spostamento

8.Migliore applicazione a più fascie sociali (bambini, anziani, giovani, lavoratori)

WWW.SLIDETUBE.IT

(37)

DEFINIZIONE:

sostituzione chirurgica dell’organo

malato con uno sano ricevuto da un

donatore.

(38)

Il donatore puo’ essere:

• CONSANGUINEO VIVENTE

• PERSONA DECEDUTA a cui e’ stata accertata la morte cerebrale dopo essere stato

monitorizzato per 6 ore da un’equipe di 3 medici previo consenso della famiglia.

WWW.SLIDETUBE.IT

(39)

Per evitare il rigetto del rene trapiantato bisogna accertarsi del grado di similitarita’ genetica tra donatore e ricevente.

Il sistema HLA e’ il sistema antigenico che porta al

riconoscimento dell’organo del donatore come estraneo e quindi al rigetto.

Questi antigeni si dividono in base alle glicoproteine presenti sui vari loci del braccio corto del cromosoma 6 in:

• CLASSE 1:loci A B C

• CLASSE 2:loci DP,DQ,DR

(40)

TECNICA CHIRURGICA

Il trapianto renale viene eseguito allocando l’organo nella fossa iliaca in sede extra-peritoneale.

L’arteria renale del donatore viene anastomizzata con l’arteria iliaca esterna del ricevente e la vena renale con la vena iliaca esterna.

L’uretere viene suturato alla vescica mediante

un’ureterocistostomia con un meccanismo antireflusso.

Questa posizione e’ scelta dai chirurghi soprtatutto per la facilita’

di accesso e per i successivi controlli post-operatori.

WWW.SLIDETUBE.IT

(41)

CAMPANELLO D’ALLARME

Segni di rigetto:

Edemi

Contrazioni delle urine

Dolore addominale

Tensione nell’area del rene trapiantato Segni di infezione

Febbre

Infezioni a carico del sistema respiratorio

Conseguenze dovute all’utilizzo di immunosoppressivi:

Acne

Ipertrofia gengivale

Gonfiore della faccia

(42)

PROBLEMI

COLLABORATIVI

WWW.SLIDETUBE.IT

(43)

Alimentazione

Nutrizione alterata (inferiore al fabbisogno),

correlata ad anoressia, nausea,vomito,perdita del gusto,perdita dell’olfatto,stomatite e dieta di gusto sgradevole

 dieta iposodica e ipoproteica

 assunzione liquidi

 malnutrizione

Tossicità uremica e squilibri idroelettrolitici

Peso die

Diario alimentare

Bilancio idrico

Sostegno nell’alimentazione

Valutare eventuale sostegno con NPT

Valutazione edemi

(44)

Eliminazione

Diarrea correlata a iponatremia e iperkaliemia secondaria a patologia cronica Stipsi correlata a riduzione del metabolismo secondaria a uremia e correlata a

diminuizione della peristalsi secondaria ad immobilità

 apporto liquidi

controllo evacuazioni

Eventuale somministrazione di lassativi (no magnesio)

Esercizio fisico

WWW.SLIDETUBE.IT

(45)

Movimento

Compromissione della mobilità correlata a riduzione della forza e ad edema secondaria a compromissione muscoloscheletrica

 Squilibrio calcio-fosfato => diminuito assorbimento calcio

 Dolori ossei, crampi muscolari, facilità nelle fratture =>

immobilità => lesioni cutanee

stabilire un programma d’esercizi

controllare il dolore

consultare un fisioterapista se necessario

(46)

Rischio di..

Compromissione dell’integrità cutanea correlata a immobilità, infiammazione delle giunzioni dermo-epidermiche secondarie a alterazioni endocrine e

metaboliche(insuff. Renale) e correlata a diminuito apporto ai tessuti di sangue e nutriente secondario a alterazione nutrizionali,anemia,edemi.

Deficit nella cura di se’ ( igiene personale) correlato a restrizioni dell’attività eD isolamento

Rischio elevato d’infezione correlato a linee invasive

WWW.SLIDETUBE.IT

(47)

Percezione di se’

Rischio elevato del disturbo del concetto di se’, correlato a variazioni dell’aspetto, dello stile di vita, di un ruolo o delle risposte altrui secondarie a malattia cronica

 trattamenti sostitutivi

 presidi => rischio infezione

stimolare il pz ad esprimere le sue sensazioni ed i suoi sentimenti

chiarire eventuali misconcetti

aiutarlo ad identificare le sue qualità positive

(48)

Sessualità

Rischio elevato del modello di sessualità, correlato ad affaticamento, diminuzione della libido, impotenza, amenorrea o sterilità secondaria a IRC

 dolore

 disagio diminuzione libido

 fatica

supporto psicologico

consulenza da uno specialista

disponibilità all’ascolto

WWW.SLIDETUBE.IT

(49)

Buono studio

Lorenzin Deborah Grieco Francesca Fabrizi Giorgia Bruzzese Flaminia Morichelli Francesca Fucetola Erika

Vocale Maria Chiara Marano Roberta

Références

Documents relatifs

La casa che Attilio Bertolucci visitò nella primavera del 1953 (monumento storico dal 1961) è al contempo piena di percettibili fantasmi let- terari e di frasi immortali che

- Chiameremo algebre di Riesz regolari le R-algebre (commu- tative) reticolate il cui spazio di Riesz soggiacente sia regolare; e-ideali.. di una tale algebra saranno

restrizioni imposte a dette equazioni dalla nuova diseguaglianza di dissipazione ridotta (ottenuta utilizzando il 20 principio della termo-. dinamica di

© Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, 1974, tous droits réservés.. L’accès aux archives de la revue « Rendiconti del Seminario Matematico della

Su alcune classi di potenziali termodinamici come conseguenza dell’esistenza di particolari onde di discontinuità nella meccanica dei continui con deformazioni finite.. Rendiconti

Il precedente corollario consente la risoluzione di più generali problemi variazionali di quelli fin qui trattati (per esempio problemi di « minimax

• Peggioramento delle retribuzioni.. a) a) aumento del finanziamento (agisce ovviamente sulla spesa aumento del finanziamento (agisce ovviamente sulla spesa pubblica

proliferazione cellulare (di solito omologhi dei protoncogeni umani), si integra nel genoma della cellula ospite. I geni che promuovono la proliferazione hanno un vantaggio