A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
V INICIO V ILLANI
Un criterio per l’estensione di applicazioni olomorfe
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 14, n
o2 (1960), p. 141-150
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UN CRITERIO PER L’ESTENSIONE
DI APPLICAZIONI OLOMORFE
VINICIO VILLANI
(Pisa)
Introduzione.
Dati due
spazi complessi (1) X, ~S’
ed uuaperto
~1 CX,
7 sipresenta
ilproblema
di assegnare condizioni sufficienti affinchèogni applicazione
olo-morfa 6 : A - S possa
estendersi
adun’applicazione
olomorfa p : X-.S,
ditutto in S. Una condizione sufficiente
pel’cbè questo
fatto si verifichi è espressa dalseguente teorema,
che dimostreremonel §
I.TEOREMA 1. Sia S uno
spazio complesso olomorficamente sepaiato ;
se~ : X’- X è una
modi, ficazione
dellospazio complesso X,
tale che larestrizione di n a n-l
(A)
sia unomeomorfismo analitico,
e se apuò
egtendei-si ad’un’applicazione olomorfa (li:
X’ -S,
esisteun’applicazione olomorfa
i,~O : X-
8,
che estende a a tutto X.Se X ed X’ sono varietà
complesse, l’ipotesi
che S sia olomorficamenteseparato può
essere sostituita conl’ipotesi
che S ammetta un rivestimento analitico mediante unospazio complesso olomorficamente separato (Teorema 2).
Dal teorema 2 si
traggono
alcune conseguenze.Nel §
2 èprovata
laPROPOSIZIONE 1. data una
modificazione propria
tra la varietà e la
co’tnplessa Xi ;
sia Ggruppo di
Lie
complesso ;
indicato con dei delleapplicazioni olomorfe
di X in
G, l’applicazione
~ -iitdotta naturalmente
da n,
è iniettiva.(i) Gli spazi
complessi
considerati nel presente lavoro si intendono tutti normali.Da
questa prol)osizione
si deduce facilmente ilseguente corollario,
di-mostrato
nel §
3 :COROLLARIO 1. Si consideri la clasqe di
equivalenza
traspazi fibrati analitici, definita (X, Gx) ;
se esiste urappresentante,
avente come g1’UppO strutturale il
sottogruppo
di Lie chiusoG’ C G,
e seO/G’, spazio
delle classi late1’ali(sinistre),
ammette un rivestimento analitico medianteuno
spazio complesso oloimorficamente separato,
esistegià in e
un rappresen- tante avente con2e gruppo strutturale G’.Osserviamo che il teorema 1
rappresenta
unageneralizzazione
della bennota
’
° PROPOSIZIONE 2. Dato uno
spazio
ed unamodificazione
propria
-ad
Ogni funzione oloinorfa f’
su X’ sipuò
aSsovia1.e unafunzione oloinorfa, f
suX,
tale chesia f’ =f o n (per
la dimostrazione cfr. ad es.[3],
Teo-rema
8).
’Varie altre
condizioni,
sufficienti per l’estendibilità diapplicazioni
olo-morfe,
si trovano in[1].
I teoremi 1 e 2 diquesta
nota si differenziano dalle condizioni date in[1]
sostanzialmente per il fattoche,
avendo suppo-sto l’estendibilità di a ad uno
spazio X’,
modificazionepropria
diX,
nonoccorre richiedere che 8
(o
un suorivestimento analitico)
sia unospazio
diStein.
Per la
terminologia
usata senza alcunriferimento esplicito
si rinvia a[1].
§
1. Diremo che lospazio complesso X
èolomorficamente separato sé,
dati due
punti x, y E X, x ~ y ,
esiste una funzionef,
y olomorfa su tuttoX,
per laquale
sia~,~’(y) .
Per la defiuizione di
modificazione propria
si veda ad es.[3].
Dal Teo-rema
7,
pag. 288 di talelavoro,
risulta : X’ -~ X è una modificazionepropria
di unospazio complesso X,
esiste unaperto
ed unaperto WC X’,
con .X - ~ insieme analitico di Codim(X - Y) > 2,
e con X’- Winsieme analitico di Codim
(X’ - W ) > 1,
tali che la restrizione di n a W sia un omeomorfismo analitico di W su tuttoY (2).
LEMMA 1.
X,
X’ due varietàcomplesse,
e sia n : X’ -~ X unamodificazione pi-opria.
Igruppi
diomotopia ~1(X’)
sonoisomor fi.
(2) Per codimensíone si intenderà sempre la codimensione comples8a,
143
DIMOSTRAZIONE :
I)
Si ha omomorfismo natnralesurgettivo
II)
L’omomorfismo naturaleè un
isouorfismo,
.poichè
- Codim , . _111)
Per come sono stati definiti V e W si ha un isomorfismo naturaleIV)
L’omomorfismo naturaleè
surgettivo, »poichè
CodimPertanto sussiste il
diagramma
commutativo :dal
quale
si riconosce che èCiò prova che p è un isomorfismo.
Facciamo vedere che dato uno
spazio olomorficamente separato S
ed unamodificazione propria
tra lo
spazio complesso X
e lospazio complesso X’,
perogni applicazione
olomorja
esiste
un’applicazione olomorfa
tale che
Ciò
proverà
il teorema1,
pur di identificare canonicamente W con Vediinterpretare O’:
X’ -- 8 come estensione a tutto X’dell’applicazione
6:(si
osserviche,
peripotesi,
A C Y equindi
A è sottoinsieme diX’).
Per
ogni x E X ,
9 sia x’ unpunto
di~c-1 (x) ,
Poniamola
(3)
definisceun’applicazione
di X occorre provare che p(x)
nondipende
dalparticolare
x’ E n-1(x) scelto,
occorre mostrare cioè cheimplica
Poiché S è olomor6caneute
separato, e,siste
lllla fanzioue olomorfaf,
con
Sia
g’
la funzioneolomorfa
definita su X’ comeimmagine reciproca
dif
(4) implica
Se fosse
non
potrebbe
esisterequindi
alcunafunzione g,
y olomorfasu X,
tale cheg’
= g o n;poichè
viceversa l’esistenzadi
una funzione siffatta è assicurata dallaproposizione 2,
si conclude ’come volevasi.
Per il modo stesso in cui è
definita, 1’applicaziolle O
soddisfa la(2).
Resta ancora da dimostrare che
l’applicazione
O ora definita è olomorfa.L’applicazione
p è continua : sia infatti C un insieme chiuso di ~’ : inquanto
o’
èolomorfa,
anche(O’)-1 (C) C g’ è
chiuso.L’applicazione
n èchiusa,
onde145
anche è chiuso. In conclusione, dato un insieme chiuso è chiuso pure ciò prova la continuità di ~O . Inoltrel’applicazione
Q è olomorfa in tutti ipunti
di V. L’insieme analitico X- Y è non denso in X(anzi
addirittura Codim(X- V)
>2) ;
ma è notoche
un’applicazione
continua di X inS ~
I laquale
èólomorfa
in tutti ipunti
di
esclpsi
alpiù
ipunti
di iiii sottoinsieme analitico non denso diX ~
5è olomorfa sa tutto X
(Teorema
diRiemamy
cfr. ad es.[6],
pag.343).
Conciò resta
dunque provato
il teorema 1.Al teorema 2
premettiamo
ilseguente
lenma :LEMMA 2.
spazio complesso,
ilquale
ammetta un rivestimentoanalitico,,
costitutito do zc7cospazio complesso 1’, olomorficamente
Siano
X,
X’ duespcrzi complessi,
con X’semplicemente
conlles’o, e siauna
modi, ficaxione propria.
Per
ogni applicazione
esiste un
applicazione
tale che
Di>iosTRAzioNE : Sia z
l’applicazione
olonorfa di T suS ,
che definisce il dato rivestimento analitico di S. Avendosnpposto
X’seniplicemente
connesso, è ben definibileun’applicazione
olonorfacoli
In virtù del teorema, 1 esiste
un’applicazione
olomorfacon
L’applicazione
olomorfarende commutativi tutti i
triangoli
deldiagramxna
Ciò prova
precisamente
il lemma 2.Facciamo vedere ora
che,
seX,
sono varietàcomplesse,
nel leinma2 è
superflua l’ipotesi
che X’ siasemplicemente
connesso.Adopereremo
per brevità la notazioneseguente :
data la modificazione n : Xi -- X e dato 11naperto
scriveremo U’ inluogo
di~"~(~7).
Con tale convenzione è chiaro che la restrizione della modi6cazionepropria n
ad unaperto
U’ deltipo
detto è sempre una modificazionepropria
Dato uno
spazio complesso qualsiasi X,
esiste sempre unricoprimento
di X mediante
aperti
contrattili(e quindi semplicemente
con-nessi).
Data la modificazionepropria --~ X ~
sia corri-spondente ricoprimento
di i X’. In virtù del lemma1,
anchegli aperti Ui
risultano tutti
semplicemente
connessi.Sia ~,’ : X’ -- S
uu’applicazione
olomorfa di XI in unospazio complesso
~’ ~
ilquale
ammetta un rivestimento analitico mediante lospazio complesso 1’ ,
olomorficamenteseparato. Con ,1,i
si indichi la restrizione di ,1,’ adU,~,.
Da
qua,nto precede
è chiaro che il lemma 2 èapplicabile
alla modificazione--
Ui
edall’applicazione
olomorfa,1,i. Quindi
perogni
i E Iesiste
un’applicazione ,1,i : S,
con~~ Ai
Nei
punti p
EPt fl U~
si hain
quanto
perogni
quindi
è ben definitaun’applicazione
olomorfa con lecome volevasi.
147
Si è
dunque provato
ilTEOREMA 2. Siano
X , X’
due varietàcomplesse, n :
X’ - X una modi-ficazione propria
di X. Sia,poi 8
unospazio complesso,
ilquale
ammetta unrivestimento analitico mediante uno
spazio complesso olomorficamente separato.
Data una
qualunque applicazione olomorfa
esiste sempre
olomorfa
tale che
~
2. Su-ssiste la seguente .PROPOSIZIONE 3. Uit di Lie
complesso G,
il cui gruppofonda-
mentale sia
,finito,
è una varietàalgebrica. affine (3).
Il rivestimento
universale
diogni
gruppo di Liecomplesso,
essendosemplicemente
connesso, èquindi
una varietàaffine ;
inparticolare
è unospazio complesso
olomorficamenteseparato.
Aigruppi
di Liecomplessi
èpertanto applicabile
il teorema 2.Tenuto anche conto della convenzione fatta nel
paragrafo precedente, possiamo dunque
enunciare laPROPOSIZIONE 4. Sia G un gruppo di Lie
complesso.
_Datamodifi-
cazione
p’fopria n :
X’- X(X ,
X’complesse)
incorrispondenza
adog11i aperto II’ C X’
e crdogni applicazioite olomorfa
esiste
un’applicazione
tale ctce
Inoltre,
se02 , Q3
sono treapplicazioni olomorfe
di U’ tali cheanche le tre
applicazioni olomorfe corrispondenti
a 1 °2 , Q3 sono tali che(3)
Questo enunciato mi è stato gentilmente comunicato da R. RxMMxRT, La dimo- strazione oomparirà in[7].
Sia sempre G un gruppo di Lie
complesso;
i siapoi U Ui)
unrico-
primento (aperto)
diX U’ = (U’i)
ilcorrispondente ricoprimento
di X’. Invirtù della
proposizione
4 è chiaro che si hacorrispondenza
biunivoca na-turale tra l’insieme
degli
U cecidi Z1(u,
yGx)
e l’insienedegli U’-cocicli ZI (U’, Gx,). Inoltre,
in virtùdell’equivalenza
tra(6)
e(7),
dLlBu’-cocicli,
eleineiiti di
Z1 (u’, Gg~) ,
sono tra loroequivalenti
allora e solo che sono traloro
equivalenti
i dueU-cocicli corrispondenti.
Si haquindi
unacorrispon-
denza naturale
bigettiva
.nU traGx)
ed .g1(Il’, Gx,).
Poichèogni
ri-coprimento
di X individua unricoprimento
diX’,
ma ingenerale
non èvero il
viceversa,
perpassaggio
al limite diretto suGx)
e suGx)
al variare di U nell’insieme di tutti i
ricoprimenti
di X ed al variaredi u
nell’insieme di tutti iricoprimenti
di X’(qnindi u può
denotare anche ri-coprimenti
di X’ iqitali
non provengono da alcunricoprimento
diX)
siviene a definire
un’applicazione
naturaleDimostriamo che vale la
proposizione 1,
enunciata nell’introduzione :l’applicazione (8)
èSiano
;1’ ~2
due elementi di Hi(X, Gx)
conIndichiamo con U un
ricoprimento
diX,
tanto fine che siapossibile rappresentare e1 e e2
mediante diie elementi dl , Se èdecessero anche
Ricordando
che,
dati duericoprimenti
U e b di unospazio topologico T,
9con V raffinamento di
u ,
e detto F un fascioqualunque
sopraT, l’appli-
cazioue naturale
’
è
iniettivi
si riconosce che(11)
contraddice(9),
vera peripotesi.
Pertantonon
può
essere vera(10) ;
risultaquindi
che è
precisamente
la tesi dellaproposizione
1.149
§
3. Dimostriamo ora il corollario 1 dellaproposizione 1,
enunciatonell’introduzione.
Ad
ogni spazio
fibratoprincipale E,
con gruppo strutturaleG,
datosopra la varietà
complessa X,
y resta associato unospazio
fibratoprincipale
.E’ _ ~~ (E),
sopraX’,
con lostésso
gruppo strutturale. Se Eappartiene
alla classe di
equivalenza E H1 (X, Gx)
e se .E’appartiene
alla classe diequivalenza ~’ E g1 (X’ ,
9Gx,) ,
si ha IIndicando
poi,
secondo una notazioneusuale,
conEIGO
lospazio
fi-brato analitico ottenuto mediante identificazione dei
punti
di una fibra diE che
possono’
ottenersi l’uno dall’altro mediantemoltiplicazione (a
destra)con un
opportuno
elemento diG09
si ha la relazione ’cioè
La fibra
tipo
di e diE’/Go
è lospazio GIGO.
Perl’ipotesi
fatta sutale
spazio,
se IT è unaperto
di X e se U’_ ~ 1 ( D~) ,
y adogni applicazione
olomorfa
corrisponde un’applicazione
olomorfaPoichè una sezione
globale
di unospazio
fibrato si assegna mediante unafamiglia
diapplicazioni
locali idegli aperti
di unricoprimento
dellospazio
base nella nbratipo,
lequali
soddisfino a delle « relazioni dicompatibilità », quanto precede garantisce
che adogni
sezioneglobale
olomorfa dicorrisponde
una sezioneglobale
olomorfa di Viceversa è evidente che adogni
sezioneglobale
olomorfa di iL?/G° corrisponde
una sezioneglobale
olomorfa di
E’ / Go (4) ;
d’altraparte
l’esistenza di una sezioneglobale
olo-(4) Più in generale vale la proposizione seguente : Sia B’ uno spazio fibrato sopra X’,
B uno spazio fibraío sopra X, con 8’ _ n* (B) ; la fibra tipo di entrambi gli spazi fibrali sia
lo spazio complesso F. Se F ammetle un rivestimento analitico mediante uno spazio complesso olomorflcamente separato, si ha corrispondenza biunivoca tra le sezioni globali d B e le sezioni
globali di B’.
2. Annali della Scuola Norm. Sup. - Pita.
morfa dello
spazio
fibrato è condizione necessaria e sufficienteperchè
il gruppo strutturale nella
classe ~
E H’(X ~
9Gx) alla quale appartiene
.E siariducibile da C~ a
0° (cfr.
ad es.r8],
n.7),
equindi
l’averprovato
cheJjJ’ /00
ammette una sezioneglobale
olomorfa allora e solo che lo stesso fatto è vero perBIGO
prova il corollario 1.Nel caso
particolare
in cui siprenda
come 0° ileottogruppo
di i G for-mato dal solo elemento
identità,
dal corollario 1 si deduce ilseguente
COROLLARIO 2. Si conservino le notaxioniadoperate
sopra ; sia B’ unospazio fibrato
analitico sopraX’,
avente perfibra
lospazio complesso F ;
B’sia indotto da
spazio fibrato
B sopra X(con
la stessafibra F).
B’ èequivalente
allospazio fibrato
X’ X F allora e solo che B èequii-aleitto
allo
spazio fibrato
banale X X F .BIBLIOGRAFIA
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komplexe Liesche Gruppen. In preparazione.[8]
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