R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
D OMENICO B OCCIONI
Caratterizzazione di una classe di anelli generalizzati
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 35, n
o1 (1965), p. 116-127
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GENERALIZZATI
Nota
*)
di DOMENICO BOCCIONI(a Padova) **)
Alla base di
questo
lavoro sta il concetto di n-gruppo, intro- dotto da W. Dòrnte nel 1929([2] 1 ) )
epoi
estesamente studiato da E. L. Post([4]),
cui è dovutol’importante
« teorema del la-terale »
(n. 4),
secondo ilquale ogni
n-gruppoGn
èimmergibile
in un certo gruppo,
C(Gn), (individuato da Gn
a meno di isomor-fismi)
in modo da risultare un laterale di un certosottogruppo
normale di
C(G,,).
Un n-gruppo,
Gn,
è un insieme dotato diun’operazione
n-aria associativa:
(a~,
..., -f (al,
...,an),
nelquale ogni
equa- zione deltipo
..., ai-1, xi, a;+i, ..., - an+1(1 i n)
èunivocamente risolubile. Un
2-gruppo
èquindi
un ordinariogruppo.
Nella
prima parte
diquesta nota,
si consideral’insieme, E(Gn), degli
endomorfismi di un n-gruppo additivo commuta- tivoGn ,
e si definiscono in esso una addizione n-aria ed unamoltiplicazione (binaria)
nello stesso modo che è consueto per*) Pervenuto
in redazione il 23luglio
1964.Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico, Università, Padova.
**) Lavoro eseguito
nell’ambito dall’attività deigruppi
di ricerca ma-tematica del C.N.R.
1 ) I numeri fra
parentesi quadre
rimandano all abibliografia
alla finedella nota.
n =
2, (n. 2). Rispetto
aqueste
dueoperazioni, E(Gn)
risultaun n-gruppo additivo commutativo e un
semigruppo
molti-plicativo
con lamoltiplicazione
distributivarispetto
all’addi-zione n-aria
(teor. 1).
Per n =2, E(Gn)
si riduce al ben noto anellodegli
endomorfismi del gruppo commutativoG2.
È quindi
naturale chiamare n-anello una strutturaalge-
brica
(astratta)
deltipo
diE(Gn),
come è stato fatto nel n. 1.Un 2-anello è un ordinario anello.
Nella seconda
parte
diquesto
lavoro si dimostra che pergli
n-anelli sussiste un teorema(n. 7,
teor.2) perfettamente analogo
al « teorema del laterale » di Post pergli n-gruppi.
In base a
questo teorema, ogni
n-anelloAn
èimmergibile
in un certo anello A
(il
cui gruppo additivo coincide conC(A:),
dove
An
denotaIlib-gruppo
additivo diAn)
in modo che le ope- razione dell’anello A subordinino inAn
le due omonime opera- zioni ivi date.Inoltre, gli
elementi del dato n-anelloAn
costitui-scono in A un laterale di un certo idale dell’anello A. L’anello quo- ziente di A per
questo
ideale risulta isomorfo all’anellodegli
interi modulo n -
1,
equesto
anelloquoziente
ha per elemento unitàproprio An.
Ad
esempio,
seAn
è l’n-anellodegli
interi _--_ 1(mod n - 1),
con addizione
(n-aria)
emoltiplicazione ordinarie,
l’anello A è l’anellodegli
interi.1. - Diremo che un insieme non
vuoto, An ,
è un n-anello(n intero ~ 2 ),
se in esso sono ovunque definite dueoperazioni
univoche: un’addizione
n-aria,
rispetto
allaquale An
è un n-gruppo commutativo([2], [4],
cfr.
[1],
n. 1 e2),
e unamoltiplicazione (binaria) associativa,
soddisfacenti alle due
seguenti proprietà
distributive(qualunque
siano a, b, bi
EAn) :
(nei
secondi membri delle(1), (1’ ),
leparentesi
possono esseresottintese,
secondo l’usocorrente,
alquale
ci atterremo nelseguito).
Un 2-anello è
quindi
un ordinario anello.L’n-gruppo
commutativo costituitodagli
elementi di un n-anello e dalla sua addizione n-aria verrà detto
l’n-gruppo
addi-tivo dell’n-anello. Il
semigruppo
costituitodagli
elementi di unn-anello e dalla sua
moltiplicazione
verrà detto ilsemigruppo moltiplicativo
dell’n-anello.Gli elementi di un anello A costituiscono evidentemente un
n-anello
(per ogni
daton) rispetto
alla consueta addizione din elementi di A ed alla
moltiplicazione
di A(cfr. [1],
n.2).
Inquesto
senso alluderemo ad A come ad un n-anello.Esistono
n-anelli,
con n >2,
che non si possono ottenere da anelli(aventi
i loro stessielementi)
nel modo detto nel pre- cedente capoverso. Uno diquesti è,
adesempio,
l’n-anello co-stituito
dagli
interi che sonocongrui
ad 1 modulo n -1,
conaddizione
(di n addendi)
emoltiplicazione
ordinarie.È
noto infatti([2],
p.5)
chel’n-gruppo
additivo diquesto
n-anellonon si
può
ottenere da un gruppo(additivo)
avente i suoi stessielementi,
considerando la consueta addizione di n elementi del gruppo.Per un sotto-n-anelto di un n-anello
An,
intenderemo unsottinsieme non vuoto di
An
che siacontemporaneamente
unsotto-n-gruppo dell’n-gruppo
additivo([1],
n.2)
e un sotto-semigruppo
delsemigruppo moltiplicativo
diAn.
Parlando diun sotto-n-anello di un
anello,
penseremo naturalmente que- st’ultimo come n-anello(nel
senso soprachiarito).
2. - Un omomorfismo di un
n-gruppo Gn
in sè stesso(cfr [1],
n.1)
si dirà unendomorfcsmo
diGn.
L’insiemedegli
endo-morfismi di
Gn
verrà denotato conE(Gn) .
Un endomorfismo di un n-gruppo additivo
G~
èdunque
unaapplicazione,
co : a -~ am diGn
inGn
tale chequalunque
siano a~, ..., an EGn.
Si noti cheE(G)
non èvuoto, poichè
contienel’applicazione
identica.TEOREMA 1:
Supponiamo
che un additivoGn
siacommutativo,
edefiniamo,
nell’insiemeE(Gn)
dei suoi endomor-fismi,
un’addizione n-aria ed unamoltiplicaz"borte,
c-diante le
seguenti posizioni (a
EGn,
coi EE(Gn)) :
Allora, rispetto
aqueste
dueoperazioni, E(Gn)
è un n-anello.Per n = 2
questo
teor. 1 è bennoto,
riducendosi ad un clas- sico risultatosugli
endomorfismi di un gruppo commutativo.Dimostrazione per n > 2:
È perfettamente analoga
aquella
del caso n = 2
(cfr.,
ad es.,[3],
p.79),
tranne in unpunto,
sulquale
soltanto ci soffermeremo.Anzitutto si verifica facilmente
(ricordando
leproprietà
as-sociativa e commutativa
genera,lizzate
diGn
- cfr.[11,
n. 1-)
che
E(Gn)
è chiusorispetto
alle dueoperazioni
indiscorso,
cioèche da Oh, ..., mn E
E(Gn)
segue col -1- ... + Wn, EE(Gn),
chel’addizione n-aria definita dalla
(3)
è associativa([1], (1))
ecommutativa,
y e chevalgono
le dueproprietà
distributive(1)
e
(1’),
lamoltiplicazione
definita dalla(4)
essendo notoriamente associativa.Ciò fatto
(e questo
è ilpunto
a cuialludevamo),
rimanesoltanto da verificare
(cfr. [1],
n.2,
20capov.)
che è risolubile inE(G) l’equazione nell’incognita ;~:
Infatti,
se esiste inE(G)
una soluzione ccy della(5),
di con-seguenza
(v. (3))
è la soluzionenell’~-gruppo Gn dell’equa-
zione :
Data
l’equazione (5),
definiamo alloraun’applicazione,
cvi :di
(~n
inGn, ponendo uguale
all’unica soluzionein
Gn dell’equazione (6),
di modo che per definizione risultaLa
(7)
dicegià (v. (3))
chel’applicazione
col cos definita risolvela
(5),
onde resta solo da dimostrare che col EE(Gn),
ossia chevale la
(2)
con ay inluogo
di co. Einvero,
se all ..., ccn E perla
definizione(7)
si ha:Sommando allora
(nell’n-gruppo
commutativo membro amembro le
(9),
siha,
per la(2), poichè
(021 ..., 9 OJn 9 co ELe
(8), (10)
dicono che i due elementi dirisolvono la medesima
equazione nell’n-gruppo Gn, dunque
sonoeguali (per
l’unicità dellasoluzione),
cioèappunto
vale la(2)
con mi in
luogo
di co. Ed il teorema 1 è dimostrato.Il teorema 1
(oltre
a fornire un mezzo per la costruzione di n-anelli apartire
dan-gruppi commutativi)
mostra che la no-zione di
n-anello,
introdotta nel n.1,
sipresenta spontaneamente
nella teoria
degli n-gruppi,
nello stesso modo in cui la nozione di anello sipresenta
in teoria deigruppi.
3. - Ricordiamo
(cfr. [1],
n.1)
che inogni
n-anelloAn (in quanto
n-gruppoadditivo)
è definita la somma(generalizzata)
di
k (n - 1)
+ 1 addendi ..., EAn (k
=09 19 1, ... ),
denotata col simbolo
e
che,
in relazione aquesta
somma,valgono
le cosidette pro-prietà
assol:iati v a e commutativageneralizzate.
Dalle
(1), (1’),
per induzionesu k,
seguono allorarispettiva-
mente le
seguenti eguaglianze:
che
valgono dunque
inogni
n-anelloAn intero > 0).
Dalle
(12), (12’)
si traepoi
immediatamente laseguente regola
dimoltiplicazione
di due somme deltipo (11) (proprietà
distributiva
generalizzata):
che vale
dunque
inogni
n-anollo sequalunque
sianoai, b j
EA~.
4. - Vedremo nel
seguito
che un n- anello sipuò
sempreimmergere (come sotto-n-anello)
in unanello,
e che pergli
n-anelli vale un teorema
analogo
al « teorema del laterale » di Post pergli n-gruppi ([4],
cfr.[1],
n.2).
Sia
dunque An
un n-anelloqualsiasi,
e denotiamo conAn l’n-gruppo
additivo diAn, (quindi
i due insiemiAn
eAn
coin-cidono - n. 1
-).
Per il « teorema del laterale » diPost,
esi-ste un gruppo
(additivo), C(A:),
circoscrittoall’n-gruppo A+
nel senso chiarito nel n. 2 di
[1]. Questo
gruppo è indi- viduato daA+
a meno diisomorfismi,
ed è commutativo(v.,
ades.,
[5],
Satz9), perchè
è commutativo1’n-gruppo A:.
Poniamoe ricordiamo che
ogni
elemento diquesto
gruppo commuta- tivo A+ è una somma finita di elementi(di An ossia)
diAn :
An
è unsotto-n-gruppo
diA+, quindi
l’addizione(generaliz- zata)
dik(n - 1)
+ 1 elementi dell’n-anelloAn ( k
=0, 1, 2, ... )
èsubordinata dalla consueta addizione di altrettanti elementi del gruppo A +
(cioè
il simbolo(11) rappresenta
lo stesso elementodi
An
sia seinterpretato
come somma inA n ,
sia come somma inA+). Sappiamo
che(n - (cioè
l’insiemedegli
elementi di A+ che sono somme elementi diAn)
è unsottogruppo
di
A +,
e che ladecomposizione
del gruppo(additivo)
commu-tativo A+ nei laterali del suo
sottogruppo (n
- è laseguente :
dalla
quale
si vede che il gruppoquoziente A+/(n -
èciclico di ordine
(n - 1)
con elementogeneratore An.
Gli elementi diAn
costituisconodunque
un laterale di(n -
in A+(di qui
il nome di « teorema del laterale»). Sappiamo
infineche,
se ..., e se q è un
intero,
nel gruppo A+ risulta5. - Cerchiamo ora di definire nell’insieme
degli
elementidel gruppo
(additivo)
commutativo A +(v.
n.preced.)
una mol-tiplicazione
in modo che A + diventi il gruppo additivo di un anelloA,
e inoltre in modo(che An
risulti un sotto-n-anello diquesto
anelloA,
cioè inmodo)
da subordinare inA~
la molti-plicazione
ivi esistente.Se una tale
moltiplicazione esiste,
essa èunica, perchè (A
essendo un
anello)
essa deve soddisfare alla(13)
del n.3,
cone An,
le sommeeseguite
in A +ed r, s qualsiasi,
equindi
rimane univocamente determinata
(v.
20 membro della(13))
dalla
moltiplicazione
di>4~ (si ricordi
la(14»-
Assumiamo allora la
(13) (ossia
l’unicapossibile,
in rela-zione al nostro
problema)
come definizione di unamoltipli-
cazione nel gruppo additivo commutativo A +
(cioè
nell’insieme dei suoielementi). Cioè,
in base alla(14),
assumiamo come pro- dotto dei due elementidi A+
(r
ed s essendoqualsiasi)
la sommadegli rs prodotti aibj (calcolati
nell’n-anelloAn) :
Questa
definizione(17), (17’)
ha senso(aibiEAn, quindi
i
EA+),
ma non è affatto chiaro apriori
che ilprodotto
xy sia
indipendente
dallaparticolare rappresentazione (17)
deidue elementi a;, y di A + come somme di elementi di
An.
Dimo-streremo ora che
questa indipendenza
effettivamentesussiste,
cioè che vale il
LEMMA : Nel gruppo
(additivo)
commutativoA+,
circoscritto([1],
n.2) all’n-gruppo
additivo dell’n-anelloAn,
dalleseguenti
due
eguaglianze:
con a i , Ch,
dk
EAn
ed r, s, u, v numeri naturaliqualsiasi,
di-scende la.
seguente
altra:questi prod otti aibj, chdk
essendo naturalmente calcolati nel- 1’n-anelloAn).
6. -
Infatti,
i due membri della(18) (risp. (19)) appartengono
ad un medesimo
laterale, pAn (risp. qAn),
fraquelli
chefigurano
a 20 membro della
(15), quindi (v. (16)) :
Dalle
(21), (22)
risultarispettivamente
Se ~n è un
qualsiasi
numeronaturale,
useremo nelseguito (per
comoditàespositiva)
laprima
diqueste
due scritte:come sostituta della seconda.
Sia a un
qualsiasi
elelemento diAn.
Sommando(in A+)
adambo i membri della
(18)
l’elemento(n -
e ad ambo i mem-bri della
(19) (~z - q)a,
otteniamo due nuoveeguaglianze
chepossiamo
scrivere(proprietà
associativageneralizzata
inA +) :
Per le
(24), (25),
il numerodegli
addendi è tale che si pos-sono
interpretare queste (26), (27)
comeeguaglianze
valide nel- 1’n-anelloAn (cfr.
n.4). Moltiplicandole
inAn,
si ha inAn l’egua- glianza
Opera,ndo
ancora in4~ , poichè
delle(26), (27)
si traeda
queste,
per le(12), (12’ ),
si ottieneLe
(29), (30) valgono
pure nel gruppo A+(cfr.
n.4), quindi (semplificando)
in A + risulta:Ritorniamo allora alla
(28),
e(ricordate
le(24), (25))
ese-guiamo
inA.
i dueprodotti
che in essafigurano
secondo laproprietà
distributivageneralizzata (13), (13’).
Otteniamo cosl’eguaglianza
di due somme(i
cui addendi sonoprodotti
di ele-menti di
A,,, quindi
sono elementi diAn), eguaglianza
che èvalida anche in A +
(cfr.
n.4),
e che in A + sipuò
scrivere nel modoseguente:
Da
quest’ultima eguaglianza,
in virtù delle(31)
e(32),
risultaappunto (semplificando) l’eguaglianza (20). Quindi
il lemma èdimostrato.
7. - In base al lemma ora
dimostrato,
le(17), (17’)
defini-scono effettivamente una
moltiplicazione
inA+,
laquale
eviden-temente subordina in
An
lamoltiplicazione
ivi esistente. Di- ciamo allora A il sistemaalgebrico
i cui elementi sonoquelli
di
A+,
la cui addizione(binaria)
èquella
del gruppo commuta- tivoA +,
e la cuimoltiplicazione
èquella
ora definita. Si veri- fica immediatamente chequesta moltiplicazione
è associativae distributiva
(sia
a sinistra che adestra) rispetto
all’addizione.Quindi
è un anello.Dunque
ilproblema
enunciato all’inizio del n. 5 ammetteuna e
(2°
capov. del n.5)
una sola soluzione.Consideriamo adesso
(v. (15),
n.4)
ilsottogruppo (n - l)An
di A +. I
prodotti
di un elemento acl
--~-
... di A per un elementobl +
... +bn-1
di
(n -
constano dir(n - 1) addendi, dunque ((16))
sonoelementi di
(n -
ilquale
èdunque
un ideale(bilatero)
dell’ anello A.
Se q
denota la classedegli
imteri - q1),
è chiaro(n. 4)
che lacorrispondenza
è un isomorfismo dell’anello
quoziente A/(n - 1 )An sull’anello, 1 ), degli
interi modulo n - 1.Dunque
In
particolare An (i
cui elementi costituiscono un laterale del- l’ideale(n -
inA )
è l’identità dell’anelloA/(n, -
Abbiamo cos dimostrato il
seguente
TEOREMA 2 :
(Teorema
del laterale pergli n-anelli) :
SeAn
è unqualsiasi
n-anello(n. 1),
gruppo additivoA+,
circoscritto([1],
n.2) all’n-gruppo
additivoA;
diAn,
èpossibile definire
unaed una sola
moltiplicazione
in modo che A+ diventi il gruppo addi- tivo di un anello A e cheAn
risulti un sotto-n-anello diquesto
anello A
(n. 1).
(n - (cioè
l’insiemedegli
elementi di A che sono sommedi n - 1 elementi di
An)
è un ideale dell’anelloA,
e l’anello quo- zienteA/(n - 1 )An
èisomorfo
all’anelloI/(n - 1) degli
interimodulo n - 1.
Gli elementi del dato n-anello
An costituiscono,
nell’anelloA,
un laterale dell’ideale
(n
eprecisamente An
è l’elemento cnità dell’anelloquoziente A/(n, - l)An.
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