A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
P IA N ALLI
Spazî di Riemann di seconda classe
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2
esérie, tome 1, n
o1-2 (1932), p. 139-154
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di PIA NALLI
(Catania).
1. - In una Nota
(i)
ho fatto cenno ad una classificazionedegli spazi
diLa
prima
classe è costituitadagli spazi
euclidei.La seconda classe è costituita
dagli spazi
per iquali
esiste un vettore uni-tario v, funzione dei
punti
dellavarietà,
tale che iltrasporto rigido lungo
unalinea L di estremi A e B definito dalla
equazione
vettoriale(dove u
ev .
denotano i derivati di u e vlungo
lalinea) quando
si fissa Aed in esso il valore iniziale di u, è nel
punto
Bindipendente
dalla linea L.Tale classe contiene
gli spazi
euclidei e lesuperficie.
Ci
proponiamo
di dare la forma canonica per il ds2 di alcunispazi
diseconda classe.
Riferita una
qualunque
varietà ad un sistema di coordinate xi, si fissi inogni punto
un vettore unitario v. Denotiamo con z il vettorev,
derivato di vlungo
una linea L. Lecomponenti
di 03C4 hanno iseguenti
valoridove 1 è il
parametro
alquale
la L è riferita.Il
trasporto rigido rappresentato lungo
L dall’ unicaequazione
vettoriale(1),
viene
rappresentato
dalseguente
sistema diequazioni
differenziali nelle compo- nenti controvarianti ui del vettore u:Ma
(1) Derivazioni generalizzate e classificazione degli spazi di Riemann. Rend. Accad.
Lincei, serie 6a, vol. X, 1929, pp. 265-268.
quindi
il sistema(2)
si scrivedove
1 v I
Ciò vale in
generale.
Ora si faccia
l’ipotesi
che laVn
sia di seconda classe. In tal caso, fissati in.
un
punto
della varietà n -1 vettori unitari a due a dueortogonali
e tutti orto-gonali
al vettore v nel medesimopunto,
lipossiamo trasportare
secondo la(1)
in
ogni punto
della varietà in modo ben determinato.Prendendo allora come linee x2, x3,...., xn
quelle tangenti
ai detti vettori e come linee xiquelle tangenti
a v, ammesso che ciò siapossibile (diremo
allorache la
Vn
è normale di secondaclasse)
il d82 della varietàprende
la formaMa siccome la
Yn
è di secondaclasse,
il sistema(3)
si riduce al sistema illi- mitatamenteintegrabile
diequazioni
ai differenziali totalicioè al sistema di
equazioni
alle derivateparziali
Ora,
per laparticolare
scelta del sistema di lineecoordinate,
le(6)
dovrannoessere soddisfatte per
ogni j > 1
facendoil che
porta, per j > 1,
e
queste
sono le condizioni necessarie e sufficientiperchè
lah~
caratterizzata dalla(5)
sia normale di seconda classe.Ora consideriamo
per j > 1
edi ~ j,
Siha,
secondo la(4)
Se
i § 1
èvi=o,
ed essendov;=0, perchè j > 1,
dovremo averee cioè
Questa
è soddisfatta sek # i
ek #j,
sonoquindi
daprendere
in considerazione soltantoqueste
dueche ci danno
e si riducono ad una sola
condizione,
e cioè che aii, peri> 1,
è funzione solodi xi ed xi.
Questa
condizione si è ottenuta considerando solo ilprimo
gruppo delle(7)
per
i > 1.
Ora dimostreremoche, quando
èsoddisfatta,
sono anche soddisfatte le(7)
del secondo gruppo e la rimanente delprimo,
cioè :La
seconda,
per la(4),
diventama
quindi
e la
(9)
è soddisfatta.Finalmente dimostriamo che è soddisfatta la
prima
delle(8).
Essendoper
e k =t=- j è
ed anchee la
(8)
è soddisfatta.Per k=1
e
quindi
coincide con e la(8)
è soddisfatta.Analogamente
perk=j, perchè
Concludiamo cos che la forma canonica per il ds2 di una
Vn
normale di seconda classe è la(5)
dove peri>
1 aii è funzione delle sole Xi ed xi.2. - Dimostrato cos che esistono
vn
di secondaclasse,
daremo in coordi- nategeneriche
le condizioni di illimitataintegrabilità
del sistema(3’).
Esse sono le
seguenti :
dove
Teniamo conto della
(4)
che dàl’espressione
diFIIK
ed osserviamo che sescegliamo
lecoordinate x2
in modo da risultaregeodetiche
in unpunto
P dellavarietà,
nel medesimopunto
saràLa
parte
chefigura
al secondo membroprima
del segnosommatorio,
per ilparticolare
sistema di coordinatescelto,
coincide in P conOra le
[hi, kr]
sono tali che se si annullano in un sistema di coordinate si annullano inqualunque altro, perchè
il loro annullarsi dà la condizione neces-saria e sufficiente per l’illimitata
integrabilità
del sistema(3’).
Ciò fa pensareche le
[hi, kr]
siano lecomponenti
di un tensore. Orbene : ciòpuò
verificarsifacilmente,
cosicchè inqualunque
sistema di coordinate si avràTrasformiamo il secondo membro. Da
e
sottraendo ricaviamo :
Ma per la nota formola della inversione delle derivazioni covarianti è
cosicchè la differenza
precedente
si scrivePrendendo ora in considerazione la somma che
figura
nellaespressione
di
[hi, kr],
avremoMa essendo
la
prima
e l’ ultima somma sononulle,
rimanequindi
Ora derivando covariantemente la
(10)
ricaviamoe con un’ altra derivazione
cosicchè la
(11)
sipuò
scrivere:Cambiando il segno di
questa espressione
e sottraendo dal risultato ciòche
*
da esso si ottiene scambiando k con r, avremo la somma
preceduta
dal segno - chefigura
nellaespressione
di[hi, kr],
cioèMa
quest’ ultima
somma è nullaperchè,
sempre per la formola d’inversione delle derivazionicovarianti,
èe
questa
coincide evidentemente conche è
nulla,
per la notaproprietà
di emisimmetriaSi conclude cos che
Troviamo cos che condizione necessaria e sufficiente
perchè
unaVn
appar-tenga
alla, seconda classe è che esista un vettore unitario v funzione deipunti
diV,,,
che soddisfi al sistema diequazioni
alle derivateparziali
o, ciò che è lo
stesso,
al sistemaQuesto
è soddisfattoqualunque
sia il vettore unitario vquando n=2,
comesi
poteva
facilmenteprevedere,
e cioè lesuperficie appartengono
alla seconda classe.3. - Sia una
Y~
normale di seconda classe ed il ds2 sia ridotto alla forma(5)
con aii funzione delle
sole x1
~ed xi
peri> 1.
Daremo le
espressioni
dei simboli di RIEMANN diprima specie.
I calcoli relativi sono
facili,
mapiuttosto lunghi :
per taliragioni
cidispen-
siamo dal
riportarli
e diamo senz’ altro i risultati.Nel simbolo
(ir, hk)
supporremor > i, k > h.
Si trova che i simboli
(ir, hk)
sono nulli ad eccezione deiseguenti :
dove
4. -
È
noto che il ds2 di unaYn
a curvatura costantenegativa
K sipuò
mettere sotto la forma
quindi
una taleYn
è normale di seconda classe.Ora noi ritroveremo tale risultato e dimostreremo anche che solo per n ~ 3
una
Yn
a curvatura costantepositiva
è normale di seconda classe.Sia
una Yn
a curvatura costante Essendose la
Yn
è normale di seconda classe ed il ds2 ridotto alla forma caratteristica(5),
con aii funzioni delle sole xí
ed xi
peri > 1,
il confronto dellaprecedente
coni valori
degli (ir, hk)
avantiriportati, porta
leseguenti
condizioni per leAvendo
supposto
K~ 0 nonpuò,
per la(17),
essere~:=o
perr > 1, quindi
dalla
(16)
sitrae,
perh> 1, = O,
cioè a11 è funzione della sola xí e le arr dxhper
r > 1 dipendono
effettivamente dalla x1.Essendo al, funzione della sola x1, cambiando
questa
coordinata in una conveniente funzione dellamedesima, possiamo
supporre?11==!.
Teniamo conto della
(18).
Troviamo che le funzioni come funzioni di x, debbono soddisfareall’ equazione
differenzialeSe
K> 0 l’ integrale generale
sotto forma realeè #
cos2(YKx
+a),
ae ~
costanti.Sarà
dunque
con ar e
f3r
funzioni di lapossiamo
supporre =1.Poniamo
dunque
Intanto deve essere soddisfatta la
(17)
che si riduce aAnnali della Scuola Norm. Sup. - Pisa.
cioè
con h intero.
Questa
dimostra che le ai sono costanti e dovendo essere soddi- sfattaqualunque
sieno i ed rmaggiori
di1, porta
che n nonpuò
superare 3.Per n=3 si ha il ds2 dello
spazio
a curvatura costanteK>0
sotto la formaSupponiamo
oraI~ o.
L’ integrale generale dell’ equazione (19)
è alloracon a
e ~
costanti.Sarà
dunque:
Ma per la
(17)
si deve avere :Questa porta
come conseguenzaqualunque
siano r ed imaggiori
di 1. Perchè ciò accada se èn> 3
è neces-sario che siano nulle tutte le a, o tutte le e si
può
supporre che lo siano leflr
cambiando se occorre x, Ed allora sipuò
supporre senz’ altroar=1
e
quindi
Per n=3 si ha la forma
più generale
che per a=0 o rientra nella
precedente.
Diversamentepossiamo
sup- porrea=p= 1
cambiandoopportunamente
x1 inXi + cost.,
e x2 ed x;3 nelle mede- simemoltiplicate
peropportune
costanti.Nel caso
generale, prendendo
come nuova coordinata xi laquantità
si trova la nota forma
(13).
Per n=3 si ha la forma
più generale
dove a sono costanti arbitrarie non tutte e due nulle.
5. -
Occupiamoci
ora di una varietà euclidea : cerchiamoquando
un ds2della forma
(5),
con a22 funzione delle sole x,ed xi
peri> 1, appartiene
aduna varietà euclidea.
Le au
devono soddisfare alle(14), (15), (16), (17), (18)
con K =0.Per la
(16),
se c’è una arr(r > 1)
chedipende
dalla xi, la ai, è funzione solo di xi e di xr. Per taleragione,
e come risulta anche dalla(17),
non pos-sono due delle arr con
r> 1 dipendere
da xi.Avremo
quindi
la formaa meno di trasformazioni di coordinate che
mantengono
inalterate lelinee xi
per
i > 2,
e dove aii 1 ed a22 sono funzioni solo di zi ed X2 tali che è ilquadrato
dell’ elemento lineare di unpiano.
Supponiamo
ora che nessuna delle arr conr> 1 dipenda
da xl. A meno di trasformazioni di coordinate chemantengono
le linee coordinatepotremo
sup- porre perr> 1.
Ed allora si possono dare due casi: o ai! è funzione della sola Xi, epossiamo
supporreaii = 1,
ritrovando le coordinate cartesiane ed iltrasporto
perparallelismo (il
che sipresenta
anche come casoparticolare
della forma
(20))
ovvero la a,,dipende
daqualche xr
conr> 1. Supponiamo
che
questa
sia la x2. Per la(18)
Facendo r=2 troviamo
dove h e g non
dipendono
da ~2. Se la aii, oltre .adipendere
da X2,dipende
anche da X3, per la
(14),
facendo r=2 ek=3,
troviamo Ne viene che h òx3è funzione della sola x1, cioè
Ragionando
in modoanalogo
sulle altre xr, conr > 2,
da cuidipende
laconcludiamo
e si ha la forma
Questa
rientra nella(20) quando
le(i> 1)
siottengono
da una di essemoltiplicandola
per dellecostanti,
facendo unopportuno
cambiamento di coordi- nate che mantiene le linee Xi.Sono
quindi
la(20)
e la(21),
a meno di ovvie trasformazioni dicoordinate,
le sole forme
possibili
per il d82 di una varietà euclidea che rientrano neltipo (5)
con le note condizioni per le a22 con
i> 1.
D’ altraparte,
se noi riferiamo la varietà euclidea a coordinatecartesiane,
il sistema(3’)
risulta illimitatamenteintegrabile quando
sono soddisfatte leseguenti:
essendo nel medesimo
tempo
Ne viene che o le vi sono
costanti,
ed iltrasporto (1)
è ilparallelismo,
ovvero n-1tra di esse sono funzioni della rimanente:
Vi = qJi( v i) (i=2, 3,...., n)
dovee le gi,
purchè
soddisfino aquesta condizione,
si possonoscegliere
ad arbitrioper far rientrare la varietà euclidea tra
quelle
di seconda classe. Resterebbe a vedere inquali
casi si ha la forma normale.La forma
(20)
sipresenta quando
tra lecomponenti vi
due alpiù
sono linear-mente
indipendenti.
Peresempio:
per n=3 sipresenta
la forma(20) quando
il campo dei vettori v si ottiene da un campo di vettori unitari in un
piano
nportando ogni
vettore delpiano, parallelamente
a sestesso,
in tutti ipunti
dellaperpendicolare
uscente dalla suaorigine.
Lo
spostamento
di un vettore si riduce ad unospostamento
perparallelismo lungo
unaperpendicolare
a ~, ad unospostamento
in unpiano parallelo
a ndella
componente tangenziale
a talepiano,
e ad unospostamento
perparalle-
lismo della
componente ortogonale.
Il secondospostamento può
avvenire secondouna
legge arbitraria,
ma che è la stessa per tutti ipiani paralleli
messi incorrispondenza
in modo che duepunti corrispondenti
stiano sopra una perpen- dicolare a n.Analogamente
pern > 3.
Escluso
questo
caso, la cui considerazione sipresenta
ovviamentequando
sitenga presente
ilpiù generale trasporto rigido
in unpiano,
si ha sempre iltipo (21)
non riducibile al(20),
Sarebbe forse interessante vedere come si realizza iltrasporto corrispondente
conparticolari maggiori
diquanti
daremo nei numeriseguenti
relativamente ad unaYn
normale di seconda classe.È
da notarepoi
che sipresenta
la forma(20) quando
v è ungradiente,
il che accade in una
Yn
normale di seconda classequando
lelinee xi
sonogeodetiche,
come si vedràmeglio
inseguito.
Allora a11 è funzione della sola xi e sipuò
supporrea11=1.
Per una varietà euclidea la forma
(20)
si riduce allora allaseguente:
Dal
che,
riferendoci a coordinatecartesiane,
risulta facilmente che se una per funzione x2,....,xn)
sono nulli tutti i minori del second’ ordine del suohessiano
(fatto
a cui si riducono in coordinate cartesiane le(22) quando
ed è inoltre
e v dà
luogo
ad una formanormale,
si hadove
a
e ~
essendo due costantiarbitrarie,
le ai pure costanti soddisfacenti alle condizionied
F(yl, Y2)
è lapiù generale
soluzionedell equazione
6. - Torniamo ora ad
occuparci
di unaV’n generica
normale di seconda classe.Messo il ds’ sotto la forma
(5)
con le note condizioni per le az2, denotiamocon vi il versore relativo alla
linea xi (i=2, 3,...., n).
Per la linea xi il versoreè il vettore v che
figura
nella(1).
Essendo
v ortogonale
a v, saràVi sono delle linee
lungo
lequali
lospostamento (1)
è ilparallelismo:
essesono tutte e sole le linee
lungo
lequali
si hav== 0, perchè
per tali linee la(1)
dà
u==0.
Le linee in discorso sonoquelle lungo
lequali
èPer trovare tali linee osserviamo che denotando con zi le
componenti
contro-varianti di v
lungo
una linea L riferita ad unparametro t,
èz1=o,
e peri > 1
(poichè
lecomponenti
controvarianti di v sononulle,
tranne laprima
che èeguale
ad saràcioè
Le linee
lungo
lequali
lospostamento (1)
è ilparallelismo
sonodunque
lelinee
lungo
lequali
Esse costituiscono in
generale
una congruenza, ma possono anche costituire un sistema dimaggiore
dimensione.Tra esse sono le
linee xi quando
e soltantoquando queste
linee sono geo-detiche,
il che succedequando
aii è funzione della sola x1, cioèquando
v è ungradiente.
Tale è il caso delle varietà a curvatura costante: per esse le linee(23)
costituiscono ’una congruenza che coincide con
quella
delle linee xl.Per le varietà
euclidee,
le linee x1 fannoparte
delle(23) quando
il ds2 hala forma
(20’) :
la congruenza digeodetiche
che fanno da linee x, non sipuò scegliere
adarbitrio,
ma deve soddisfare a condizioni ben definite. Peresempio,
per n=3 la congruenza
più generale
si ottiene nelseguente
modo: si fissi unpiano n
ed in esso una lineaL ;
le rette di nortogonali
ad Lproiettate
orto-gonalmente
sopra ipiani paralleli
a yr danno nellospazio
la congruenzagenerale.
Analogamente,
con le dovutemodificazioni,
pern > 3.
Si
può
caratterizzare la congruenza digeodetiche
ingenerale
o anche solo in altri casiparticolari,
peresempio
per le varietà a curvatura costante?Valendoci della
proprietà
caratteristica delle linee(23), possiamo
realizzareil
trasporto rigido
definito dalla(1)
nel modoseguente.
Siano P eQ
duepunti
di
V.
ed in P sia fissato un vettore u. Sia C la linea(23) passante per P (o
una diquelle
che passanoper P
se le(23)
non costituiscono unacongruenza)
H il
punto
dove C incontra la varietà contenenteQ.
Sitrasporta
uda P in H
lungo
C perparallelismo
inYn,
il vettore cos ottenuto in H lo sidecompone
in dueortogonali,
uno deiquali tangente
allaVn-í,
che sitrasporta
in
Q
perparallelismo
nella(che
èeuclidea).
Il vettore cos ottenuto inQ
si compone con un
altro, ortogonale
alla in modo che il vettore risul- tante u’ abbia la stessalunghezza
di u : u’ è il risultato deltrasporto
di uda P in
Q
secondo la(1).
Si
può
operare in sensoinverso,
e cioèeseguire prima
unadecomposizione
in
P, trasportare
uno dei vettori perparallelismo
nella conte-nente
P, eseguire
unacomposizione, trasportare
il vettore ottenuto perparalle-
lismo in
Yn lungo
una linea(23)
per arrivare inQ.
Per
esempio :
nellospazio
ordinario le linee xí siano le semiretteperpendi-
colari ad una
retta r,
uscenti dai suoipunti,
le linee x2 le circonferenze aventi i centri neipunti
di r situate neipiani perpendicolari ad r,
le linee x3 siano leparallele
ad r. AlloraTra le linee
(23)
sono le xí. LeY,-í
sono lesuperficie
cilindriche circolari aventi per asse r. Sipuò applicare
la costruzioneprecedente prendendo
come linea C una linea xl. Naturalmente ci sono altri modi per realizzare il
trasporto,
peresempio
facendo intervenire rotazioni intorno ad r, ma sono costru- zioni che siapplicano
al casoparticolare,
mentrequella
che abbiamo data ed un’ altra chedaremo,
sono costruzionigenerali. L’ esempio
si mostraperò
inte-ressante
perchè
è in istrettolegame
coi movimenti elicoidali aventi per asse r,e
quindi
coi movimentirigidi
nellospazio
ordinario.Un
esempio più generale
delprecedente,
sempre pern=3,
si ha in corri-spondenza
alla forma(20’).
Invece disuperficie
cilindriche circolari coassiali si si hannosuperficie
cilindricheequidistanti,
le linee xs sono le normali alle super- ficie cilindriche.Per la forma
più generale (20)
leVn--, ortogonali
alle linee Xi sono puresuperficie
cilindriche con legeneratrici parallele,
ma del restoarbitrarie,
lelinee z,
sono linee
piane ortogonali
allesuperficie
cilindriche. La costruzione relativa sipuò
effettuare in infinitimodi,
incorrispondenza agli
infiniti cambiamenti di coordinate che conservano le linee X3-7. - Il
trasporto (1)
per unaYn
normale di seconda classe sipuò
anche rea-lizzare in un secondo
modo,
ilquale
coincide colprimo quando
le linee xi sonogeodetiche. Questo
secondomodo,
con la suaunicità,
caratterizza leYn
normalidi seconda
classe,
mentre nonsappiamo
se l’unicità delprimo
modo le carat-terizzi
egualmente.
Questa
seconda costruzione èanaloga
allaprima,
con la differenza che inluogo
delle linee(23) bisogna
servirsi delle linee xs :lungo
una di esse il tra-sporto (1)
è ilparallelismo
di FERMI(il quale
è iltrasporto rappresentato
dalla
(1) quando
v è il versore sulla linealungo
laquale
vieneeffettuato).
Orbene: l’ unicità di
questa
seconda costruzione caratterizza leYn
normali di seconda classe.Infatti,
sia unaYn
ed in essa una congruenza normale di linee L. LeVn-i ortogonali
alla congruenza siano euclidee.Definiamo un
trasporto
di vettori nelseguente
modo.Siano P e
Q
duepunti
diV.
ed in P sia fissato un vettore u. Sia H ilpunto
dove la Lpassante per P
incontra laVí
che contieneQ.
Sitrasporti
uda P in .H
lungo
la L secondo ilparallelismo
di FERMI ed il vettore cos otte- nuto in H sidecomponga
in due vettoriortogonali,
unotangente
allaL,
l’ altrotangente
alla~;~-i. Quest’ ultimo
sitrasporti
da H inQ
perparallelismo
nellaVn-i
e lo si componga
poi
con un vettoreortogonale
alla in modo che il vet-tore risultante abbia la stessa
lunghezza
di u: il vettore u’ cos ottenuto inQ
è il risultato del
trasporto
di u da P inQ.
Supponiamo
che u’ siaindipendente
dal modo come si arriva da P inQ,
nel senso che se
P, P~, P2,...., Q
è unaqualunque
catena dipunti,
il tra-sporto
di u da P in daP~
inP2 etc.,
dia semprein Q
il medesimo vettore.Dimostreremo che allora la
vn
è normale di seconda classe.Assumiamo le L come linee x1 e fissati in un
punto
diVn
n-1 vettori v2, v3,...., v~2 a due a dueortogonali
edortogonali
alla linea Xi,trasportiamoli
inogni punto
della~;~
epoi
assumiamo comelinee xi (i=2, 3,...., n) quelle
dellacongruenza
tangente
a vi. Chiamiamo v il versore sulle linee xl.Per la
particolare
scelta di linee coordinate saràOccupiamoci
di untrasporto
infinitesimo da unpunto
P dicoordinate xi
adun
punto
P’ di coordinate Per P si consideri la linea x1 e sia H ilpunto
di essa la cuiprima
coordinata èTrasportiamo
un vettore u da P in Hlungo
la linea x, secondo ilparalle-
lismo di FERMI.
Il
trasporto
di ulungo
la linea x, definiràlungo questa
linea unvettore,
che continuiamo a chiamare u, e per il
quale
si avràintendendo le derivazioni
rispetto
alparametro zi
alquale
la linea è riferita.Ora v ha nulla la
prima componente controvariante,
mentre le altre sonoe
perciò
poi
èLa
(24)
ci daràdunque,
peri> 1,
e cioè
e finalmente
Avremo cos nel
punto
H un vettore le cuicomponenti
controvarianti sono ui + d~2.Questo
lodecomponiamo
indue,
unotangente
alla linea xi e l’ altroortogonale.
Quest’ ultimo,
nella varietà euclidea contenenteH,
riferita alle coordi- nate x2, x3,...., 1 xn, avrà lecomponenti
controvariantiui+dui (i> 1).
Inquesta
varietà euclidea lo
spostiamo
perparallelismo
da H in P’. Avremo cos inP’,
nella varietà
euclidea,
un vettore le cuicomponenti
controvarianti sonoossia,
trascurandogli
infinitesimi di second’ ordine :e
cioè,
per la(25),
Queste,
per2=2, 3,....,
n,rappresentano
anche lecomponenti
diposto i
delvettore u
trasportato
da P in P’ nellaYn
secondo la costruzione che abbiamo indicata.Detto
trasporto,
che abbiamo definito per viageometrica,
èperciò
rappre- sentato da un sistema di nequazioni differenziali,
n -1 dellequali
sono leseguenti:
Queste
inparticolare
debbono essere soddisfatte dai versori vi(i> 1)
dellelinee coordinate xi. Per V2, avendo
questo
nulle tutte lecomponenti
controva-rianti tranne
u2 = 1 ,
se i è diverso da 1 e2,
saràra22
cioè
e
quindi
e finalmente
Analogamente,
secioè aii per
i> 1
è funzione delle sole x1 ed Xi, cioè laV
è normale di se-conda classe.
Resterebbe a vedere se esistono