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PROVA B Ospedale Luigi Sacco Concorso per infermiere del 14/01/14

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PROVA B

Ospedale Luigi Sacco

Concorso per infermiere del 14/01/14

1. Quali fra le seguenti misure NON rappresenta una precauzione necessaria nell’assistenza ad un paziente affetto da diarrea da Clostridium Difficile?

a) Indossare guanti e sovracamici quando si prevede di venire a diretto contatto con il paziente o con le superfici o gli oggetti potenzialmente contaminati posti nelle strette vicinanze del paziente (apparecchiature, protezioni del letto, …).

b) Collocare il paziente in stanza singola se disponibile.

c) Prima e dopo l’assistenza al paziente lavare le mani con acqua e sapone/detergente antisettico.

d) Indossare la mascherina chirurgica durante le manovre assistenziali.

Fonte:

http://www.ass5.sanita.fvg.it/reposASS5/SCHEDE_QUALITA/PROTOCOLLO%20AZIENDALE

%20CL%20DIFFICILE%202011.pdf che, tra le altre cose, dice:

“I pazienti rappresentano una potenziale fonte di diffusione del patogeno e pertanto, quando possibile, devono essere allocati in stanze singole”.

“Oltre all’utilizzo dei guanti, è raccomandata una meticolosa igiene delle mani con acqua e sapone da parte di tutto lo staff dopo ogni contatto con pazienti con diagnosi sospetta o

confermata e dopo ogni contatto con fluidi corporei o con superfici ambientali potenzialmente contaminate. L’azione fisica di frizionamento e risciacquo (lavaggio mani) è l’unico modo per rimuovere le spore. Il lavaggio delle mani con acqua e sapone è inoltre raccomandato dopo la rimozione di guanti e sovracamici utilizzati in corso di assistenza ai singoli pazienti.

Non vi sono indicazioni sull’utilizzo di saponi contenenti sostanze antisettiche”.

“Gli operatori devono indossare guanti nei contatti con pazienti contaminati da Clostridium Difficile; questo include i contatti con fluidi corporei e/o superfici ambientali potenzialmente contaminate (es. quelle ad immediata vicinanza del paziente). Nell’assistenza al paziente con diarrea si devono sempre usare guanti e sovra camici”.

2. Quando si deve valutare e documentare il dolore?

a) Il dolore dovrebbe essere valutato e documentato in maniera regolare (almeno ogni 48 ore) secondo il tipo e l’intensità, dopo avere iniziato il programma di trattamento, dopo ogni nuovo episodio riferito e ad ogni intervento farmacologico o non farmacologico.

b) Il dolore dovrebbe essere valutato e documentato in maniera regolare (almeno ogni 24 ore) secondo il tipo e l’intensità, dopo avere iniziato il programma di trattamento, dopo ogni nuovo episodio riferito e ad ogni intervento farmacologico o non farmacologico.

c) Il dolore dovrebbe essere valutato e documentato in maniera regolare (almeno ogni 24 ore) secondo il tipo e l’intensità, dopo aver iniziato il programma di trattamento, dopo ogni nuovo episodio riferito.

d) Il dolore dovrebbe essere valutato e documentato in maniera regolare (almeno ogni 24 ore) secondo il tipo e l’intensità, ad ogni intervento farmacologico e non farmacologico.

Fonti:

1) http://www.evidencebasednursing.it/traduz_RNAO/Gestione_dolore.pdf

Premesso che questa è una delle domande sulle quali è difficile trovare una risposta “certa”.

Seguendo il buon senso la B sembra la più completa e elenca situazioni in cui sembra plausibile dover valutare il dolore. L’unica altrettanto completa è la B, che però indica un

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tempo di 48 ore, che a me sembra eccessivo. In ogni caso, la fonte che ho trovato indica pure

“Almeno una volta al giorno” e indica sia l’intensità del dolore,

Quindi sia per buon senso che per ricerche la corretta dovrebbe essere la B.

Se qualcuno dovesse trovare diversamente, non esiti a dirlo!

Dal link che ho messo:

“Il dolore deve essere rivalutato regolarmente a seconda del tipo e intensità del dolore e del piano del trattamento. Il dolore deve essere rivalutato ad ogni nuovo episodio di dolore e con

l’introduzione di nuove procedure, quando aumenta di intensità e quando il dolore non viene alleviato da una strategia precedentemente efficace”.

Da qualche parte parlava anche di interventi non farmacologico e diceva di valutarlo almeno una volta al giorno.

3. Il respiro di Kussmaul è definito come:

a) una sequenza caratterizzata da una dispnea con stridore laringeo

b) una sequenza caratterizzata da inspirazione profonda e rumorosa, breve apnea respiratoria, espirazione gemente, pausa espiratoria prolungata

c) una sequenza di atti respiratori di profondità lentamente crescente e decrescente, alternati a periodi di apnea

d) una sequenza caratterizzata da un respiro periodico associato a periodi di apnea Fonti:

1) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS).

2)Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Respiro_di_Kussmaul

Che riporta testualmente: “Il respiro di Kussmaul è caratterizzato da atti respiratori molto lenti, ed in particolare da una inspirazione profonda e rumorosa, a cui segue una breve apnea inspiratoria, quindi una espirazione breve e gemente, infine una pausa post-espiratoria decisamente prolungata”.

4. Secondo il sistema di classificazione NPUAP-EPUAP dell’Ulcera da Pressione del 2009, appartiene alla Categoria II un’ulcera con quali caratteristiche?

a) Perdita di spessore parziale del derma che si presenta come un’ulcera aperta superficiale con un letto di ferita rosa, senza slough.

b) Perdita di spessore parziale del derma che si presenta come un’ulcera aperta superficiale con un letto di ferita rosa, senza slough. Può anche presentarsi come vescicola intatta o aperta/rotta ripiena di siero o di siero e sangue.

c) Perdita di cute a tutto spessore. Può essere presente slough, ma senza nascondere la profondità della perdita tissutale.

d) Cute intatta con eritema non sbiancante di un’area localizzata generalmente in

corrispondenza di una prominenza ossea. L’area può essere dolente, dura, molle, più calda o più fredda in confronto al tessuto adiacente.

Fonti: linee guida NPUAP-EPUAP 2009.

www.epuap.org/guidelines/QRG_Prevention_in_Italian.pdf Che a p.8 dice: “Categoria II: Spessore parziale

Perdita di spessore parziale del derma

che si presenta come un’ulcera aperta superficiale con un

letto di ferita rosa, senza slough. Può anche presentarsi come vescicola intatta o aperta/rotta ripiena di siero o di siero e sangue”.

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5. La pulsossimetria NON è attendibile a) in caso di arresto cardiaco.

b) in caso di vasodilatazione.

c) in caso di shock.

d) a+c corrette.

Fonti:

1) Logica.

2) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS).

6. In una soluzione il soluto è:

a) il prodotto più rappresentato.

b) il prodotto meno rappresentato.

c) il volume del solvente espresso in ml.

d) il prodotto aggiunto nel flacone.

Fonti:

1) qualcuno nella discussione ha detto che nel suo libro di quiz dava questa, come risposta. In ogni caso, ragionandoci le altre sono scorrette, quindi…per esclusione!

7. La fovea:

a) è un arrossamento dovuto a decubito prolungato.

b) è un affossamento dei piani cutanei che definisce la presenza di edema.

c) è dovuta a una dermatite.

d) è dovuta alla pelle secca.

Fonti:

1) Wikipedia che dice: “Con il termine segno della fovea ci si riferisce alla formazione, in seguito a digitopressione, di una fossetta o di una depressione transitoria. È un segno di tessuto edematoso con edema di recente insorgenza”.

http://it.wikipedia.org/wiki/Segno_della_fovea

2) Cliccando “fovea cutanea” su google escono diversi siti che danno la fovea come segno di edema.

8. L’iperpotassiemia all’ECG si manifesta con:

a) scomparsa onda T e tachiaritmie.

b) onde T aguzze e aritmie ipocinetiche.

c) onde Q profonde e comparsa onda U.

d) onde T appiattite e aritmie ipercinetiche.

Fonti:

1) Libro del corso ALS.

2) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS).

3) C’è la risposta uguale nel sito IPASVI

http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/148/9_VR_2007-08.pdf 9). Nel Fibrillo Flutter, quali sono le alterazioni ECG?

a) scomparsa onda P, tracciato aritmico.

b) comparsa onde F a “dente di sega” con tracciato ritmico.

c) inversione onda T, comparsa onde Q.

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d) tracciato caotico, nessuna onda.

Fonti:

1) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS) (il quale indica la a).

2) http://www.sunhope.it/ARITMIE.pdf

Ragazzi di questa non siamo riusciti a venirne a capo, io ho segnato le due “incriminate”, se qualcuno ha maggiori delucidazioni…si parla di “Fibrillo Flutter”, non di “Flutter Atriale” (per il quale la risposta sarebbe la B) quindi il tracciato potrebbe non essere ritmico e abbiamo trovato la scomparsa di onda P tra le caratteristiche.

10. Indicare fra le seguenti opzioni, quella che contiene due problemi prioritari del paziente nella riacutizzazione della BPCO:

a) rischio di alterato mantenimento della salute correlato al non riconoscimento dei fattori di rischio e ridotta tolleranza all’attività per l’ipossigenazione.

b) ipossia da ipoventilazione alveolare e aumento lavoro respiratorio; paura correlata alla riacutizzazione e all’ospedalizzazione.

c) difficile adattamento alla patologia invalidante e deficit di self care per l’ipossigenazione d) rischio di malnutrizione calorico-proteica per l’inappetenza, senso di impotenza correlato alle restrizioni sullo stile di vita e la perdita di controllo.

Fonti:

Ragazzi per questa abbiamo avuto troppo cul…ehm. Siamo stati parecchio fortunati! :-p Ho trovato un file che praticamente riporta le stesse frasi della domanda del compito, quindi possiamo essere sicuri della risposta. Non riesco a mettere il link perché è un doc., me lo apre in automatico come file quando ci clicco. Però se cercate “domande di autoapprendimento sulla bpco - mastergeriatria.it” lo dovreste trovare. In ogni caso, dice testualmente:

“Quali sono i problemi reali e potenziali prioritari e standard della persona con riacutizzazione della BPCO ?

- Deficit degli scambi gassosi/Ipossia correlato ad ipoventilazione alveolare, aumento del lavoro respiratorio e presenza di tappi di muco secondario a riacutizzazione della BPCO - Inefficace clearance muco-ciliare correlato ad eccessiva produzione di secrezioni bronchiali per infiammazione tracheo-bronchiale, riduzione delle ciglia, aumento della viscosità del muco, tosse

inefficace secondario a riacutizzazione della BPCO

- Ridotta tolleranza all’attività fisica correlato ad ipossigenazione e ipercatabolismo muscolare secondario a BPCO

- Paura/preoccupazione correlate all’ospedalizzazione e alla riacutizzazione della patologia invalidante

- Rischio di aritmie correlato ad ipossigenazione miocardica, stato di acidosi, effetti delle terapie (teofillina)

- Compromissione degli scambi gassosi/Ipossia correlato ad ipoventilazione, aumento del lavoro respiratorio e presenza di tappi di muco secondario a riacutizzazione della BPCO”.

E poi…C’è la risposta uguale nel sito IPASVI

http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/148/9_VR_2007-08.pdf 11. Quale NON è un effetto collaterale degli oppioidi?

a) Ritenzione urinaria.

b) Depressione respiratoria.

c) Nausea e vomito.

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d) Midriasi.

Fonti:

1) Uno dei miei libri di quiz dà la miosi come effetto collaterale.

2) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS).

3) C’è la risposta uguale nel sito IPASVI

http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/148/9_VR_2007-08.pdf

12. Il distanziatore o spaziatore è indicato per l'inalazione di farmaci perché:

a) favorisce il raggiungimento da parte delle particelle delle alte vie aeeree.

b) favorisce il raggiungimento da parte delle particelle delle basse vie aeree.

c) permette la miscelazione del farmaco con l'ossigeno.

d) favorisce lo scambio a livello alveolo-capillare.

1) http://www.federasma.org/3-dispositivi-per-il-trattamento-farmacologico Che riporta:

Distanziatori o spaziatori

Una terapia per via inalatoria è efficace solo se il farmaco raggiunge il luogo dove deve agire cioè i bronchi.

I distanziatori, interponendosi fra l’uscita dell’inalatore e la bocca del paziente, determinano una diminuzione della velocità delle particella del farmaco, grazie alla resistenza dell’aria, e diminuiscono le dimensioni delle particelle.

Le particelle del farmaco si depositano meno nelle prime vie aeree e raggiungono in maggior quantità i bronchi. Sono raccomandati distanziatori di volume relativamente grande.

2) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS).

3) C’è la risposta uguale nel sito IPASVI

http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/148/9_VR_2007-08.pdf

13. Nel paziente oncologico in terapia con antiblastici cosa si intende per forma anticipatoria?

a) La sensazione di nausea che il paziente, informato degli effetti collaterali della terapia, sperimenta prima della somministrazione della prima dose di farmaco.

b) La risposta condizionata del paziente agli stimoli ambientali associati a una precedente esperienza.

c) Tutte le precedenti.

d) Nessuna delle precedenti.

Fonti:

1) http://nonausea.it/nausea-e-vomito-da-chemioterapia-perche/cosa-e-la-cinv Che riporta:

“La CINV anticipatoria si verifica prima del trattamento ed è il risultato di una precedente esperienza negativa con la chemioterapia, quando la nausea è stata scarsamente controllata:

si tratta quindi di una risposta condizionata.

La nausea e il vomito anticipatorio possono verificarsi anche in coloro che sono convinti che saranno nauseati, sulla base di tutto ciò di cui hanno sentito parlare o letto sulla

chemioterapia”.

2) http://www.ematologiabari.it/gli-effetti-collaterali-della-chemioterapia Che riporta:

“I pazienti possono anche manifestare i sintomi prima della chemioterapia e questo avviene probabilmente come risposta condizionata alle precedenti esperienze di chemioterapia e alle stimolazioni sensitive provenienti dall’ambiente in cui avviene la terapia”.

14. Quale tra le seguenti malattie infettive richiede isolamento respiratorio?

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a) AIDS.

b) Mononucleosi infettiva.

c) Polmonite da Streptococcus pneumoniae.

d) Meningite da Neisseria meningiditis.

Fonti:

1) Il mio alpha test riporta la Meningite da Neisseria Meningiditis come patologia che richiede isolamento respiratorio.

2) Il testo “Il manuale dell’infermiere” di Sandra M. Nettina.

15. Per quale delle seguenti patologie vi è l’indicazione ad iniziare una chemioprofililassi nei congiunti stretti di un caso indice?

a) Meningite da Streptococcus pneumoniae.

b) Meningite da Neisseria Meningiditis.

c) Meningite da Listeria monocytogenes.

d) Meningite da Mycobacterium tuberculosis.

Fonti:

http://www.aslal.it/allegati/Dipartimento_di_Prevenzione/SISP/MENINGITI_PROTOCOLLO.p df che dice:

“Neisseria meningitidis(meningococco) […] I malati di meningite o altre forme gravi sono con siderati contagiosi per circa 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica specifica. La contagiosit à è comunque bassa, e i casi secondari sono rari. Il meningococco può tuttavia dare origine a f ocolai epidemici. Per limitare il rischio di casi secondari, è importante che i contatti stretti dei malati effettuino una profilassi con antibiotici”.

Poi esclude la chemioprofilassi in quella da streptococcus pneumioniae. Le altre due non c’erano, ma non penso abbiano messo due risposte “corrette” e se un protocollo sulle meningiti non ne cita due, magari non sono “importanti”. Comunque se qualcuno trova diversamente, lo dica pure!

16. Quale tra le seguenti malattie è una zoonosi?

a) Malaria.

b) Varicella.

c) Leishmaniosi.

d) Febbre tifoide.

Fonti: http://www.veterinariaalimenti.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=543 che riporta come definizione OMS della zoonosi il passaggio di una malattia da un animale vertebrato all’uomo.

Quindi la leishmaniosi, che passa dal cane all’uomo attraverso la zanzara. La zanzara, sia nella Malaria che nella Leishmaniosi, è il vettore.

17. Quali sono i tre sintomi associati più frequentemente nel paziente oncologico avanzato?

a) Dolore, nausea, vomito.

b) Astenia, anoressia, dolore.

c) Astenia, dolore, stipsi.

d) Stipsi, vomito, dolore.

Fonti:

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http://www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/5F15CC2C2450CE8FC1 25769C00297B7D?OpenDocument

La domanda è però molto generica, quindi se qualcuno trovasse altro, lo dica!

(Nel link però sono proprio riportati i tre sintomi della B).

“I sintomi più frequentemente riscontrati erano astenia (96.8%), anoressia (94.8%), perdita di peso (88.1%) e dolore (80.5%). La maggior parte dei sintomi non erano particolarmente stressanti per i pazienti eccetto l'astenia, l'anoressia, la perdita di peso e la secchezza delle fauci”.

18. Le antracicline sono farmaci a) vescicanti.

b) irritanti.

c) neutri.

d) non sono antiblastici.

Fonti:

1) http://www.museo.unimo.it/ov/fdr_abla.htm che riporta tra i vescicanti la daunorobicina e la doxorubicina (che sono antracicline).

19. Quali tumori sono associati alla infezione da HIV?

a) Carcinoma polmonare ed epatico.

b) Linfoma non Hodkin e carcinoma polmonare.

c) Sarcoma di Kaposi e linfoma non Hodkin ad alto grado di malignità.

d) Carcinoma polmonare e sarcoma di Kaposi.

Fonti:

1) Il testo “Il manuale dell’infermiere” di Sandra M. Nettina.

20. Quale esame deve essere effettuato in caso di sospetto mieloma?

a) Emocromocitometrico con lettura della formula al microscopio.

b) Biopsia linfonodale.

c) Screening della coagulazione.

d) Elettroforesi delle sieroproteine e ricerca della proteinuria di Bence-Jones.

Fonti:

http://www.ailmilano.it/sezione_info_mieloma.asp che dice:

DIAGNOSI

La diagnosi di mieloma viene talora posta in seguito allo svolgimento di normali esami di controllo, prima che la malattia abbia causato dei sintomi.

La diagnosi di mieloma si fonda su tre elementi clinici:

1) aumento significativo del numero di plasmacellule maligne all’interno del midollo osseo, rilevabile mediante aspirato midollare e biopsia ossea (eseguiti a livello della cresta iliaca posteriore del bacino).

2) presenza di immunoglobuline monoclonali nel sangue (rilevabile mediante elettroforesi delle proteine del siero) e di proteina di Bence Jones nelle urine. Quest’ ultima è formata da una parte degli anticorpi monoclonali, le cosiddette “catene leggere” Kappa o Lambda. In rari casi, le immunoglobuline monoclonali sono formate unicamente dalle catene leggere (malattia delle catene leggere); in questi casi, le immunoglobuline monoclonali non sono rilevabili nel sangue, ma la presenza di proteina di Bence Jones nelle urine è abbondante.

3) assottigliamenti, buchi o fratture nelle ossa, evidenziati con esami radiologici.

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La diagnosi viene in genere completata con altri esami, che comprendono l’emocromo

completo (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), il dosaggio del calcio e dell’acido urico nel sangue, tests di funzionalità renale (in particolare attraverso il dosaggio dell’azotemia e della creatinina nel sangue) ed un esame completo delle urine. Nel sangue, inoltre, vengono dosate due particolari proteine, la beta-2 microglobulina e la proteina C-reattiva, che forniscono una misura indiretta della estensione e della velocità di crescita del mieloma.

21. Quali altri dati di laboratorio, in presenza di PT e aPTT allungati, indicano un quadro di DIC acuta?

a) Fibrinogeno normale, D-Dimero aumentato, piastrine normali.

b) Fibrinogeno aumentato, D-Dimero aumentato, piastrine ridotte.

c) Fibrinogeno ridotto, D-Dimero aumentato, piastrine ridotte.

d) Fibrinogeno aumentato, D-Dimero aumentato, piastrine aumentate.

Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Coagulazione_intravascolare_disseminata

Riporto Wikipedia perché è breve, ma c’erano anche altri file in giro per il web che confermavano! Se qualcuno trovasse diversamente, al solito, lo dica!

22. Nell’affermazione “Per coprire il sito del catetere venoso centrale si possono usare sia garze sterili sia medicazioni semipermeabili trasparenti (livello IA)”, “Livello IA” in termini di evidenze scientifiche significa che:

a) ci sono forti evidenze scientifiche che sia una pratica corretta, e una buona indicazione ad adottarla nella pratica clinica.

b) ci sono scarse evidenze scientifiche che sia una pratica corretta ed è scorretto usarla nella pratica clinica.

c) c’è solo un parere di esperti che dice che è una pratica corretta da usare nella clonica.

d) ci sono discrete evidenze scientifiche che sia una pratica corretta, con discrete indicazioni ad usarla nella pratica clinica.

Fonti:

1) Uno dei miei libri dei quiz, ma in ogni caso basta leggere qualunque articolo scientifico basato sulle evidenze e ti riporta il valore delle diverse evidenze all’inizio.

23. Un quesito specifico che viene formulato da chi è esperto e conosce l’argomento, ma vuole analizzarne aspetti particolari è chiamato:

a) quesito di background.

b) quesito di foreground.

c) problem statement.

d) quesito aperto.

Fonti:

http://www.gimbe.org/eb/formulazione.html

24. In uno studio vengono confrontati due campioni per verificare se vi è una differenza tra le medie. Il test effettuato ottiene un valore p=0,17. Sulla base dei dati raccolti possiamo

affermare che:

A) non vi è differenza significativa B) vi è differenza significativa

C) i due campioni sono confrontabili

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D) vi è una differenza altamente significativa

3) C’è la risposta uguale nel sito IPASVI

http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/148/9_VR_2007-08.pdf

25. In caso di stravaso di farmaco antiblastico appartenente alla classe degli “alcaloidi della vinca” è indicato:

a) impacco caldo e ialuronidasi come antidoto.

b) impacco freddo e ialuronidasi come antidoto.

c) impacco freddo e trisolfato di sodio come antidoto.

d) impacco caldo e trisolfato di sodio come antidoto.

Fonti: http://www.scamilloforlanini.rm.it/html/file_allegati/acc_vasc_6.pdf (p.11, il copia e incolla non viene bene).

26. Linee guida per l’ictus:

a) SPREAD.

b) NIHSS.

c) STRATIFAY.

d) Ministero della Salute.

Fonti:

http://www.sanfilipponeri.roma.it/file_allegati/emorragia_cerebrale.pdf 27. La Glasgow Coma Scale valuta:

a) risposta al dolore, risposta verbale, risposta motoria b) apertura degli occhi, risposta verbale, risposta motoria c) livello di coscienza, risposta verbale, risposta motoria d) apertura degli occhi, risposta verbale, risposta al dolore

Fonti: basta cercare Scala del Coma di Glasgow e escono mille link!

28. Il Codige Deontologico del 2009 e la legge dicono, sulla contenzione:

a) Nei pazienti con demenza si può usare senza limiti.

b) Deve essere prescritta dal medico o da documentate valutazioni assistenziali e deve essere chiesto il consenso ai familiari.

c) In molte situazioni è ammessa per necessità organizzative e cliniche. Il ricorso alla contenzione deve essere evento straordinario sostenuto da prescrizione medica o da documentate valutazioni assistenziali.

d) La legge tutela la libertà del singolo, ammettendone la limitazione solo per tutelare il bene supremo comune. Il ricorso alla contenzione deve essere evento straordinario sostenuto da prescrizione medica o da documentate valutazioni assistenziali.

29. Nella disidratazione ipotonica:

a) riduzione del contenuto di acqua del corpo, per febbre, clima secco, attività intensa, scarsa assunzione liquidi.

b) l’organismo perde più sali che acqua. Si verifica per uso eccessivo di diuretici, diabete mellito non controllato e insufficienza renale.

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c) l’organismo perde più acqua che sali. Si verifica per febbre, clima umido, eccessiva assunzione di liquidi.

d) perdita equilibrata di acqua e sodio (diarrea, vomito).

Fonti:

1) http://www.albanesi.it/Salute/Sintomi/disidratazione.htm Che dice:

“Si ha disidratazione ipotonica se, proporzionalmente, si perdono più sali che acqua; uno dei motivi di tale tipo di disidratazione è da ricercarsi nell'abuso di farmaci diuretici”.

30) Il posizionamento della canula di Mayo deve avvenire:

a) Introducendo delicatamente in cavità orale e spingendola in profondità b) dopo valutazione G.A.S.

c) rapidamente stando attenti alle avulsioni dentarie

d) inserendo la canula capovolta e girandola di 180° una volta giunta a livello faringeo Fonti:

1) Libro del corso ALS.

2) Un anestesista rianimatore esperto di Advanced Life Support (ALS).

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