R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
G. D E M ARCO
Funzioni reali continue e semicontinue
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 43 (1970), p. 203-208
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G. DE MARCO
*)
1. Si~a X un insieme non vuoto, e sia RX il corpo dei numeri reali.
Diciamo
f-sottoalgebre
di RXquelle sottoalgebre
di RX che sonoalgebre
di tutte le funzioni continue di X in R per una
topologia
su X.Detto F un sottoinsieme non vuoto di
RX,
viene in questa nota dato unprocedimento
che permette dicostruire,
con soleoperazioni algebriche
e reticolari su elementi diRx,
la minimaf ~sottoalge~bra
diRX che contiene F.
S.
Ciampa (cfr. [2])
ha considerato unaquestione analoga,
deter-minando le
f-sottoalgebre
di funzioni limitate di RX. Qui vieneripresa
la condizione da lui data
perchè
unasottoalgebra
di RX sia unaf -sotto- algebra
di funzionilimitate,
e vengono inpiù
determinate lef-sottoalge-
bre di funzioni non limitate.
Viene mostrato come il
procedimento seguito conduca,
con lievimodifiche,
anche alla determinazione dei sottoinsiemi di RX che sonototalità delle funzioni semicontinue inferiormente per una
topologia
suX. Anche questa condizione è stata
considerata,
sempre in[2],
daS.
Ciampa.
Ringrazio
S.Ciampa
che mi hasuggerito
~la presente ricerca.Le notazioni e la
terminologia
sono essenzialmentequelle
di[3]
tranne che per
gli spazi completamente regolari,
che possonoqui
nonessere di Hausdorff.
*) Lavoro eseguito nell’ambito dei gruppi di ricerca del C.N.R.
Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico, Università, Padova.
204
2. Sia
dunque
X un insieme non vuoto, e sia Se w == wtF)
è latopologia
debole diF,
cioè la meno finetopologia
su Xper cui le funzioni di F sono
continue, l’algebra C=C(X, w)
delle funzioni w-continue è ovviamente la minimaf-sottoalgebra
di RX con-tenente F.
Una
prebase
di chiusi per vv è costituitadagli
insiemiSia B la minima
sottoalgebra
con unità diRX,
che sia un sotto-reticolo di
RX,
e contenga F. Sia A lasottoalgebra
delle funzioni limi-tate di B.
Poichè
gli
zeri delle funzioni di B sonogli
zeri delle funzioni diA,
lafamiglia
di insiemi{ Z(u) : }
è una base di chiusi per w.PROPOSIZIONE 1. Sia
inferiormente limitata,
w-semiconti-nua
inferiormente.
Essa èinviluppo
dellefunzioni
di A che non su-perano
f .
DIM.
Supponiamo f
nonnegativo (in
caso contrario basta consi- derare la funzionef-n,
con n =inf { f (x) :
Se per xeX si ha sia reR tale che
Per la semicontinuità
inferiore,
esiste un intornoaperto
U di x tale che perogni yeU, f(y»r.
Essendogli Z(u),
una base dichiusi,
esiste u E A tale cheZ(u)>X-U
ex ~ Z(u). Posto ~ = u(x),
lafunzione
è una funzione di A tale che
g(x)=r, infatti,
sese
yeU,
PROPOSIZIONE 2. Sia
superiormente limitata,
w-semiconti-nua
superiormente.
Essa èinviluppo inferiore
dellefunzioni
veA per cui v>f.
DIM. -
f
è inferiormentelimitata,
w-semicontinua inferiormente.Per la prop. 1
3. Diciamo
L-sezione,
o sezione reticolare di A unacoppia
ordi-nata
W)
di sottoinsiemi con vuoti di A tali chei)
A Y esistono inRX,
eLa funzione diciamo elemento
separatore
della L-sezione.Indichiamo con C* la
sottoalgebra
delle funzioni limitate di C == C(X, vv).
TEOREMA 1. C* è l’insieme
degli
elementiseparatori
delle L-se-zioni di A.
DIM. Se
feC*, posto c~? f }, (~, ’l’)
è una L-sezione di A di
cui f
è elementoseparatore,
per lePropp. 1,
2.Sia
poi f
elemento separatore di una L-sezione(O, ~)
diA;
perogni
eogni yEY
si haqfy,
ed essendo plimitate,
taleè anche
f .
Inoltref
è inferiormentesemicontinua,
essendo esuperiormente
semicontinua inquanto
Noto
C*,
C si costruisce nel modoseguente:
Diciamo
t-successione,
o successione di troncamenti di C* una suc-cessione
(un)neN
di elementi nonnegativi
di C* tale cheI) ne N) }
esiste in RXII)
perogni
neN.Sia
C+
la totalità delle funzioni nonnegative
di C.206
TEOREMA 2.
C+
è l’insiemedegli inviluppi superiori
delle t-suc-cessioni di C*.
DIM. Se
f E C+ ,
si pongau,,=11Bn.
La succe~ssio~ne(un)nEN
è una t-successione di C* tale chef = V { un :
nE N }.
Sia
poi f inviluppo superiore
di una t-successione diC, f = _ { u,~ : n E N } .
Alloraun=f/Bn,
eposto An = { x E X : f (x) n } _ { x E X :
:
un(x) n }, gli
An sonoaperti,
U{ An : n E N } = X,
ef An
ècontinua per
ogni
n.Quindi f
è continua.La conoscenza di
C+
porgeC, potendosi
perogni le C
scrivere4. Mostriamo ora come il
procedimento
delparagrafo precedente
conduca alla determinazione dei sottoreticoli I di RX che sono reticoli di tutte le funzioni semicontinue inferiormente di X in R per una
topo- logia
su X. Persemplicità
dilinguaggio
diremo I-reticoliquesti
sotto-reticoli. Dato un
sattoinsieme, F,
di RX costituiremo il minimo 7-sotto-- reticolo di RX contenente F.Sia vv~ la meno fine
topologia
su X che rende semicontinue infe- riormente le funzioni di F.Una
prebase
di chiusi per wi è costituitadagli
insiemiSia G il sottoreticolo di RX
generato
dalle costanti nonnegative
e dallefunzioni della forma
(R+
denota l’insieme dei numeri reali nonnegativi).
Allora G contiene ~solo funzioni non
negative,
ed essendo perf, gEG
gli
insiemi{ Z(u) : }
costituiscono una base di chiusi per Wie.Poniamo
A’= R + G
dove indica la totalità delle funzioni della formar-I-g, rER, gEG.
PROPOSIZIONE 1’.
Ogni
wi-semicontinuainferiormente,
einferiormente limitata,
èinviluppo superiore
dellefunzioni
u E A’ tali cheLa
proposizione
l’ si dimostra in modo identico allaProp.
1 dimo-strando
dapprima
cheogni
funzione w;-semicontinuainferiormente,
enon
negativa,
èinviluppo superiore
delle funzioni di G che sono nonmaggiori
di essa. Inquesta
dimostrazione si sfrutta laproprietà
dichiusura di G
rispetto
allamoltiplicazione
di suoi elementi per costanti reali nonnegative.
L’esserepoi A’ = R -I- G permette
di « tra~slare » con-venientemente le
operazioni
fatte anche a funzioni nonpositive.
Diciamo ora
L-segmento
di A’ogni
sottoinsieme non vuoto O di A’tale che
i)’ VC
esiste in Rxii)’
secp’ E A’, cp’ 5: p,
alloraDiciamo
I* =1*(X, wi)
la totalità delle funzioni wi-semicontinue in-feriormente,
inferiormente limitate.TEOREMA 1’. I* è l’insieme
degli inviluppi superiori degli L-seg-
menti di A’.
La dimostrazione è evidente.
Noto
I*, I=I(X, vvi)
reticolo di tutte le funzioni wir-semicontinue inferiormente si costituisce con la medesima tecnica usata per costruireC+
apartire
da C.Diciamo t-successione di I
ogni
successione(un)neN
di funzioni di I tali che5. I risultati trovati si riassumono nei
seguenti
enunciati.Sia C una
sottoalgebra
con unità diRX,
C* la suasottoalgebra
delle208
funzioni limitare,
C sia sottoreticolo di RX. Alloraa)
C* è unaf-sottoalgebra
difunzioni
limitate se e solo se con-tiene
gli
elementiseparatori
delle sueL-sezioni;
b)
C è unaf -sottoalgebra
se e solo se C* è unaf -sottoalgebra
difunzioni
limitate e C contiene l’insiemedegli inviluppi superiori
dellet-successioni di
C*;
Sia I un sottoreticolo di RX tale che I + I c I e
R,
I cI;
Icontenga
le costanti. Sia I* il sottoreticolo dellefunzioni inferiormente
limitate di I. Alloraa)’
I* è un I-reticolo difunzioni inferiormente
limitate se e solose contiene
gli inviluppi superiori
dei suoiL-segmenti;
b)’
I è un I-reticolo se e solo se I* è un I reticolo difunzioni inferiormente
limitate e I contienegli inviluppi inferiori
delle t-succes-sioni di I*.
BIBLIOGRAFIA
[1]
CIAMPA, S.: Topologie e funzioni reali semicontinue, Annali Scuola Norm.Sup. di Pisa, XXII, 1968.
[2] CIAMPA, S.: Full Rings of continuous real functions, Rend. Sem. Mat. Uni-
versità di Padova, XL, 1968.
[3] GILLMANN, L. and JERISON, M.: Rings of continuous functions, Van Nos- trand, 1960.
Manoscritto pervenuto in redazione il 3 luglio 1969.