A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
R OBERTO C ONTI
Sul problema di Cauchy per le equazioni di tipo misto y
kz
xx− x
kz
yy= 0; II
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 4, n
o1-2 (1950), p. 1-25
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EQUAZIONI DI TIPO MISTO yk zxx - xk zyy = 0; II (*)
di ROBERTO CONTI
(Firenze)
INTROD1JZIONE
Proseguendo
iiello studio della soluzione diun’ equazione
ditipo
mistodelle, forma
corrispondente a
dati deltipo
di CAUCHYassegnati
su di un tratto c~i lineaparabolica,
si stabiliscono(n. 12,
teoremaIV)
delle condizioni sufficienti affinchè tale soluzione siaregolare
nella,regione
,cioè dotata di derivate continue in tutto 1 A ciò si
giunge
attraverso nn esame
alquanto particolareggiato
delcomportamento
delle11 )
e delle z~ ,(n. 12)
ne~ipunti
0 C y = ,x> , ciò che è reso pos- sibile dalla dimostrazionepreliminare
di certe identità(n. 10).
’La
parte
conclusiva dell’intera ricerca è costituita dal teorema VII(n. 14)
colquale
si affermaI’esistenza, per k pari,
di una soluzione z(x, y)
della
(A)
nell’interopiano
x, y, soddisfacente a condizioni di CAUCHY0 ~
essendo due funzioniassegnate.
Il risultato non sembraprivo
di inte-resse
poiché
stabilisce lapossibilità
di individuare una soluzione(ed
una,(*) La prima parte di questo studio è apparsa, sotto lo stesso titolo, nel vol.
2°
serie 3a, ( 1948) di questi Annali. Dato il carattere di continuazione, oltre a mantenere tutte le notazioni e la nomenclatnra ivi adottate, inizieremo la numerazione degli articoli dal
n. 10 e quella delle formule dalla (55~ . o Pertanto eventuali citazioni di articoli dal n. 1 al n. 9, o di formule dalla, (1) alla (54) si intendono senz’altro riferite alla prima parte.
1. Annali della Scu.ola Norm. Sup. - Pisa,
sola)
in tutto ilpiano, assegnando
in modoopportuno,
ma del resto arbitra-rio,
i valori della z e della derivata nornale su una sola delle due rette di cui si compone la lineaparabolica.
A tale conclusione si
giunge
valendosi oltre che del teoremaIV,
anchedei teoremi V e VI
(n. 14) riguardanti
l’esistenza e laregolarità
nella,regione
della soluzione relativa a dati « al contorno »
f
e g essendoassegnate.
Termina il lavoro nn accenno ad altri
problemi
ai limiti.~ o. - A lcltne identità.
Qui
diseguito
scriviamo alcuneidentità,
valide al variare di(x,y)
inQi - (),
lequali
fornisconoespressioni
diintegrali
deltipo
utili per
quanto
diremo nelseguito.
Le relazioni ora scritte si possono ricavare in vari
modi,
ad es. comesegue. Si osservi
clie, posto y / x --. x
ed essendo per la(23)
gli integm i (55) (ognuno
deiqmdi
è soluzione inQ12013
O della(A))
risultanotutti delle funzioni del1a forma
’
Viceversa affinchè una tale funzione soddisfi in
t~~
- () la(A)
è neces-sario e sufficiente che
Z(X)
verifichiI’equazione
dii erenzia e ordinariale cui soluzioni
(nel
campocomplesso)
sono evidentemente tutte funzioni olomorfe nell’interno delcercvio i x | i
1. Perogni
valore di a la soluzio-(X)
della(60) corrispondente
ai dati inizialiZ(0) = 1 , Z’ (o)
=0 ,
y for-nisce,
sostituita nella(59),
la soluzione in della(A) corrispondente
ai dati
8 (~) _ ~a t ~’ (~) r- (1
e daquindi
unarappresentazione
analitica peril
primo degli integrali (55).
LaZ2 (X) ,
relativa ai dati inizialiZ (0) 0 ,
Z’
(1))
_-_1 ~
fornisce la soluzione della(A)
relati va ai dati 0(~)
=U ~ ~ (~)
_e dà
quindi un’espressione
per il secondodegli integrali (55).
Sfortunatamente la determinazione di
Z1
eZ2
non èsemplice;
in gene-rale ;
lo è tuttavia per certi valori di a. Cos se a = 0 siha Z1 (X) = 1 ,
che è
ovvia,
mentreZ2 (X)
dàluogo
alla(575) .
Se a = 1 si haZ1 (X)
= 1 eqpindi
la(56~) (e Z2 (x) = x ,
da cui la(49), già provata
per altravia).
H
noto inoltre chequando
si conosce unasoluzione Z
diun’equazione
lineare del secondo
ordine,
come è la(60), questa
sipuò ridurre, ponendo Z = Z 0 ~
adun’eqoazione
lineare delprimo
ordine in0’ . Cos ,
seoc = 2
avendosi
ovviamente Z2 (X)
== X, sipuò
ricavareZl (X)
e da essa la(566) ;
se
a = 2 - 2 O
ricaveremo la.(574)
dalla(564)
~Quest’ultima
si hadirettamente
in base ad una nota formula di EULERO(1)
per cui è
ed in virtù di una altrettanto nota
proprietà
della funzioneipergoometrica
F espressa dalla
Altre identità si
ottengono
come segue.Moltiplicando
ambo i membridella
(30)
per2 y [ambo
i membri della(35) per 2 x]
ed avendopresente
la(23)
si hanno leMoltiplicando
ambo i membri di una diqueste,
ad es. dellaseconda,
per yi
(t
- aXa-1,
@ con a realequalsiasi,
edintegrando
da 0 ad 1(i) cfr. ad ex. : G. SANSONE, Equazioni differei ziali nel i,eale, parte la,
140,
1941). Va rilevato, per la, precisione, che nel modo suddetto la (564) resta pro vata sotto h1 condizione che F converga, cioè che sia
I a2
- b2 ( ~ a2 o infine, che sia, inQ1,y(3-2~2)1/g:
, tuttavia la va,lidita della (564) si estende ad in virtù del teorema di unicità relativo al problema di CAUCHY nella regioneiperbolica.
rispetto a t,
5 si ottiene lache è di notevole utilità in
quanto permette
di dedurre uno dei due inte-grali
checompaiono
nel secondo membro dalla conoscenza dell’altro, Inparticolare
se a= ~,
dalla(565)
si ha la(563) ;
se a = 2 -2 o
dalla(564)
segue la
(561) .
,Aver dimostrato la
(563) equivale
a conoscere la soluzioneZt
della(60)
per a =1-
2 O
ed allora si ricava nel modo detto laZ2
equindi
la(57) ; analogamente
dalla(561)
segue la(5 71).
Proveremo infine la
(57~) [e
con essa la(o6g)]
ricorrendo ad una rela- zioneanaloga
alla(62).
Scritta la seconda delle(61)
nella forma8i
moltipllchino
ambo i memùri per Y2(t
- e sinitegrino rispetto
a tda O ad 1. Avremo allora la
che,
come la(62), potrebbe
essere utilmenteapplicata
per ottenere espres- sionidegli integrali (55)
anche per valori di a diversi daquelli qui
consi-derati. Per i nostri
scopi
basta osservare che facendo a = 0 dalla(575)
siha la
(5?2) ;
la(562)
ne segue nel solito modo.Le
(581)
e(582)
sonopoi
una conseguenza evidente della(565)
e deiteoremi di derivazione sotto il segno di
integrale espressi
dalle(37), (33)
e
(42).
Infine è
opportuno
mettere in evidenza anche le identità.’conseguenze
entrambe della(49)
unita alla(573))
e le identitàche si deducono subito dalla seconda delle
(61).
11. - della soluzione : le derivate
Sia 0 .
Anzitutto, avendosi zx (0 ;
x ,0)
=0’(x) 09
è necessario snpporre che esista finito il limite
’
Mostriaino che ciò basta
perchè
in 0 esista finitu il limite dellez,, (0 ; x 5’ y) (0
x ,y).
intanto dallaprima
delle(581),
essendo~1,~ > 0 ,
CX ---
segue
dove max
j($)
sta adindicare,
anche nelseguito,
il massimo assoluto dellaa 1/g, b 1/g
funzione
continua f (~)
nell’intervallo ,Avendosi
poi,
dalle(30)
e(35)
riegue, per le
(581)
Sia ora x un
qualunque
numeropositivo
e cerchiamo il limite delle de-rivate zx (0 ;
x ,y) ,
zy(8 ; x , y)
nelpunto (x, x) supponendo
che esista(o, più
ingenerale,
che ilrapporto
incremeiitale[0’ (e)
-0o]/e
resti limitato inogni
intorno dellozero).
-
Poichè in virtù della
prima
delle(61)
e della(56 3), ponendo
per brevità.
e, conforinemente alle
posizioni
fatte nel n. 6si
può
scriverese si ha
presente
la(56~)
si conclude cheIl (6 ; ~ x)
-0§ /
2 è il limite dizy(0:x,y).
In modoanalogo,
mediante la seconda delle(61)
ela
(563)
si trova che il limite in(x , x)
di Zae(0 ;
x ,y) ~ I2 (0 ;
x,x) -f-- 9~ ~ 2
ciò che è lo
stesso, Ii (9 ;
z ,x) + 8~ ~
2 . ,Sia ora 0 = 0. Avendosi ; è necessario che esista
Per la
prima
delle(61)
ed avendopresente
la(63’)
si hae
quindi
per le(49) e (573)
Analogamente
per la seconda delle(61)
e per la(63")
sipuò
scriveree
quindi,
ancora per le(49)
e(5 i 3)
Si noti ora
che,
ammessa la(67),
laquantità ~ ". (~)
non ha limite per~ - +
O oppure tale limite è nullo(2).
’
(2) cfr. arl es. : i U. DINI, l)ei- la teorica delle funzioni di variabili ’reali.
(Pisa,
1878),
pag. 79. ’ .Se si verifica
questa
eventualità le(68’)
e(68")
mostrano chee
~(~~?2/)
hanno in 0 limiteeguale
ed a zerorispettivamente.
Cerchiamo ora i limiti in
(x, x)
con x>
0. Per la(64) ponendo,
con-formemente al n. 7 :
si ha
essendo,
alsolito, X
== ..:Y(x,
x ,t).
Ora la(z (~ ;
x,y)
equindi la) z (~ ;
x,y)/y
è continua 111
(x , x) ,
come si è visto nel n. 7 inipotesi
anchepiù generali
di
quelle
ammessequi ;
per rendere ininoii di unaquantità prefissata gli
altri due termini della somma ora scritta è sufficiente supporre che esista
In tal modo infatti la
quantità in [ ]
nelprimo
dei dueintegrali
del-la
(69)
resta inferiore in valore assoluto ad un certo nnmero ed interviene allora la(574) ~
inoltres l’ (X)
risulta uniformeinente continua inogni
sot- tinsieme chiuso di C ed anche il secondointegrale
della(69) può
rendersipiccolo
ad arbitrio.Dunque,
se vale la(70), J~(~~~)-)-~o/2
è il limite di Zy(~;
x,y)
in(x, x) ; analogamente
si vede clieJ2 (1 ; x) 2013 ~ /
2 =è il limite di
Riassumendo: nelle
ipotesi
del teorema III le derivateprime
della del
problelma
di CAUCHY(28)
autmettano limitefinito
intutti i
punti (a distanza finita) della .frontiera
diS~1
1 èsufficiente
clzeesistano finiti 6j (e quindi Oó)
e~~ .
Si osservi che se Zae
(x , x) e zy (x, x)
indicano i limiti di zx e zy nelpunto (x, x)
sussiste la relazioneper
ogni
12. -
Regolarità
dellaStadiamo ora il
comportamento
delle derivate seconde neipunti
e sia
dapprima’03C4 == o.
Lazxx (0 x , y) può scriversi,
per laprima
delle(42),
la
(64)
e la(65),
nellaforma
e da
questa
seguePerciò se
9~
=U ,
5 dalle(566) , (564)
e(561)
segue che zxx(9 ; x , y)
ha li.mite zero in 0
(variando (x, y)
in~i 2013 0)
e lo stesso sarà della z~y(0 ; ~ y)
===:Più in
particolare supponiamo
che esista unLi ]
O tale che in un intorno destro dello zero siaIn tal caso,
posto
ancoraX=X’ (x , x , t) ,
ha sensol’integrale
e
quindi
la differenzaConsiderando che le
quantità in ( )
nelprimo
e secondointegrale
delsecondo membro
rappresentano
l’incremeuto di funzioni uniformemente con-tinue in
ogni
sottinsieme chiuso di C ed avendopresente
la(5~2)’
la dif-ferenza scritta tende a zero
quando (x, y)
tende ad(x, x),
x>
O . La tenderà necessariamente allo stesso limitedella zxx
(9 ~ x , y) .
’Sia ora
8 = U .
In virtù delle(64)
e(65)
si haD’altronde il
pri rno
membro diquesta uguaglianza
non è altro che laderivata Zxx, cambiata di della soluzione z
corispondente
ai datie
quindi
ènullo ;
sipuò dunque
scrivereSe esiste
(finito
equindi (3))
nullo il limite persegue dalle
(5 ~4)
e(5 i 1)
chetende a zero in U e lo stesso sarà di zyy
(~ ;
-’Vy) .
Precisiamo infine la condizione ora
posta supponendo
che esista unI~~ >
0 tale che in un intorno destro dello zero siae, col solito
significato
diX,
consideriamo la differenza(3) Cfr. loc. cit. in (2).
ed esaminiamo il
comportainento
deiquattro
termini che formano il secondomembro di
questa uguagliauzy
per(x , y)
tendente ad Intanto la(73) porta
di conseguenza l’esistenza di unL3>0
tale che nell’intorno di zero in cui la(731
stessa è verificata è anchee
pertanto
avendopresenti
le(5 î ~)
e(57 2) gli
ultimi due termini della(74)
risultano infinitesimi con lt b. Anche il
primo
termine del secondo membro della(74)
tende a zero, come è evidente per l’uniforme continuità della fun- zionein { ~ .
Infine il secondo terminepuò
scriversied avendo
presente
la(73’)
e la(575)
si prova, conragionamento
simile aquello
fatto al n. 7 per diinostrlre la continuità di z(~ ;
x ,y)
neipunti (x, x) x ~ 0 ,
che anche tale termine tende v zero. Diqui
l’esistenza del limite in(x,;)
di zxx(03C4 ; x , y)
equindi
anche di(03C4 ; x , y).
Riunendo i risultatidi
questo
n. e delprecedente
si ha ilTEOR. IV. -
Affinchè
la soluzionc inS~1
dello.(A) corrispondente
ccidati di CAUCHY
(28)
sinregolare
inS21
èsufficíente
che oltre leipotesi
delIII siano
verificate
le(72)
e(73),
cioè clte9" (~)
e’" (~)
sianoinfini-
tesime
con 03BE
almeno d i ordine 2 0 - 2 =k e 2 0 - 3 = k -1rispettivamente.
13. - Due osservazioni. .
Oss. la - Poichè
può
sembrare aprima
vista che le(7~)
e(73)
sianocondizioni
troppo
restrittive sarà utile notarequanto
segue. Se Z è l’inte-grale generale
della(60)
la z = xa Z(X) è,
come si è dettoprima,
una solu.zione in
Qó -
0(almeno)
della(A)
eprecisamente quella corrispondente
aidati
Ora se
a = 2 é - 1
tali dati soddisfano tutte le condizioni del n. 11 ed inoltre èoó, =: o , ~ó1 = o
ma non sono soddisfatte le(72)
e(73). Appli-
cando la teoria
generale
delleequazioni
lineari nel campocomplesso (4)
sitrova che
l’integrale generale
Z della(60),
in un intorno snfficientemente ristretto delpunto X =1 ~ può
met;tersi nella formaessendo
A , R
costanti arbitrarie edb,,
costanti determinate dai coeffi- cienti della(60)
mediante una formula ricorrente.L’espressione
scritta mo-stra che il
punto X
= 1 èsingolare
per la derivata seconda Z" o, ciò che è lostesso,
che le derivate seconde dellaZ = X2,-1 -1 Z (x)
tendono all’infinitonei
punti
x.Oss. Ila - Le
ipotesi
del teorema IV bastano ad assicurare l’esistenzae la continuità in
S~~
anche dellazx~ (x ~ y) ~
calcolando il limiter)
diquesta
nelpunto (x ,
zj conragionamenti analoghi
aquelli
fatti per(x , x)
ed avendo
presenti
lee le
(563) e (573)
si trova la(4) cfr. loc. cit. in (i), cap. III, § 3;
14. - ai limiti per k
pari.
Supposto
kpari vogliamo
trovare la soluzione inQ1 + Q8
della(,4)
che’
verifica le condizioni.
essendo
f (x)
e g(x)
funzioniassegnate.
Se una tale soluzione esiste si
potrà porre
nella forma((~)
e, inparte-o colare, posto z (e , (1)
= 0(e) , zz, (e , 0) = 1 (e)
saràSe introduciamo una nuova variabi e non
negativa
e facciamo leposizioni
con 1a,
sostituizione A t= u
le dueuguaglianze precedenti
diventanoe da
questo, posto
ancora _per somma e sottrazione seguono nif ne le
Seguendo
unprocedimento
classico per la rislluzione delleequazioni integrali
di ABML VUL’1’ERRA(5)
simoltiplichino
ambo i mèmbri della(1)1)
per
(u
-A)-B,
siintegrino
da 0 a urispetto
a À e si inverta l ’ordine delleintegrazioni
neLprimo membro ; posto
,la
( 1> j )
d i venta i n tal modo lae da
questa
derivando per (1~ ~C ,
si ricava la,In modo
analogo
dalla(D2)
Segue la’
con
L-,t
(E,)
e la(E2),
provano evidentemente l’unicit.àdella
. Roln.zione ;er;;,ta. Affinchè tale
soluzione
esista effettivamente faremo in modo che in e e verinctnno leipotesi
del teorema, III.Intanto mediante la
sostituzione A=,ui,
si ha ,Se
esistono, continue,
perx > U
le derivatef’ (x) , g’ (x)
lo stessoper A >0,
dellef’ (2) , g’ (À) ,
s’(2) ,
d’(À)
e saràpossibile
derivare sotto il(5) cfr. per questo e per qnanfo segue: L. un problema di ABEL, Math.
Ann., Bd. 99, pp. 183-199,
( 1928) ;
2. Annali della Scuola Norm. Sup. - Pisa.
segno l’ultimo
integrale
scritto. In tal caso la(E1~
diventaovvero, essendo
Ne segue la continuità di per
,u >0 .
Ciò è evidente dalla(81)
stessa per
p > 0 ;
avendosipoi
= s (0) / 2
è anchee
poichè
leipotesi
fatteimplicano
ches’ (e) e
tenda a zeroeon ;
,Regiie8 ~~~)
ha limite(=,t’(o) = g (0))
nelpunto
zero.Nelle stesse
ipotesi
dalla- E2
si ha"
clalla
quale
risulta la, continnit; peru>0 . Integrando
perparti
siha la
-
che si
può
scrivere anchee
poichè
per le ne segue chese f’ (x) - g’ (x)
è limitata inogni
intorno destro dello zero, lo stesso accadecl i (r~) ~
,Se
f" (,x), g" (x)
sono continue per x> O,
avendosi per derivazione da,lle(81) e (8 1’)
risulta che
o’ (,u) 03BE’ (u)
sono entrambe continue per ,u > () . Infine se esistono continue perx > 0
anche le derivate,I’"’ (x), g"’ (x),
per derivazione (lalle(82)
e(82’)
si hannorispettivamente
lee
possiamo
concludere colV.
-. Supposto
le condizionesufficiente affinclè
la soluzionein
Q1 -~- S~8
della(A) verificante
le~77) esista,
è chef (~~),
g(x)
siano continueper ,x > 0
(con f (0)
= g(0))
e dotate di derivate terzef"’ (x), g"’ (x) x > 0 ,
le derivate(ed
aragione
lesuccessive)
essere
definite
per x =0 ,
laf’ (x)
-g’ (x)
risulti inogni
intorno destro delloInteressa ora di
stabilire sotto quali i potesi
detta soluzione risulta re.golare;
faremo in modo che la 0" e la03BE"
ora scritte verifichino le condi- zioni(72)
e(73) rispettivamente.
Si osservi anzitutto clie dalle(78) e (79)
risulta
Ammettiamo di
un L4
> O tale da aversi in un intorno delio zeroLa
prima condizione,
per la(84’) e
la(78) equivale
ad ammettere in un certo intorno dello zero resti Iimitata la2 o
s"(Â) A + (2
O -1 )
s’(A) ;
la seconda condizione
equivale,
per la(84") e
lsi(7,S),
>1> supporre limitata chè la(83) può
scriversirisulta verificata la
(72).
Infine la terza delle(85), per la (84"’)
e la(78)
fas che resti limitata la
e
quindi
per la(83’)
segue la(73).
Si conclude col TEOR,. VI. -Supposto
kpari,
oondizionesufficiente
la soluzione in.Q1 +.Q8
della(A) verificante
le(77)
risultiregolgre
è che sianoverificate
le
(85),
chef" (x) + g" (x)
siainfinitesima
oon x di o1"dine 2 g - 2 = ke che
f"’ (x) , ~"’ (x)
lo siano di ordine 2 e - 3 = k -1,
almeno.Oss. - Si
potrebbero
facilmente calcolare i limiti versocui,
nelleipo-
tesi ammesse, tendono
la 03BE (x)
la03BE’ (x)
e la 0’(x) .
15. - Il
problema
diCAUCHY,
per k con i dati su di un’interaretta parabolica
Sia k
pari
e indichiamo con zl 1)(x , y)
la soluzioneregolare
inili + Q8
relativa ai dati 0
(e), e (e) assegnati per e >
0 .Possiamo, per semplificare,
supporre che i limiti di 0
(~) ,
0’(~) , ~ (~ ~ , " (~)
0 siano tuttinulli,
senza con ciò alterare la
sostanza, poichè
se tali limiti fossero lequantità
non nulle
80 ~ 8~ ? l~ , 1§
sipotrehbe
sostituire alla laIusieme con la consideramo la z( 2) identicatmente nulla in tutto
e cerchiatno se sia
possibile,
sottoopportune ipotesi riguardanti
la0,e la 03BE
’
defiiire in tutto il I una funzione
3(1) (x , y),
coincidente con Zll) e z(2) neihuuti
in cuiqueste sono definite,
laquale
sia una soluzione della(A)
ni tutto il
piano :
seesiste,
talefunzione
chesappiamo
essereunica,
dovrà considerarsi come la soluzione in tutto il
piano,
soddisfacente e con-dizioni di CAUCHY
’
0e~
essendo nulle per x ~ 0 .Il nostro
problema
sarà risolto se troveremo delle condizioniper 0 e i
tali che la soluzione z(3) in
Q2 -~- S~3 (o I a? I
soddisfacente lee la soluzione soddi;sfacente le
risultino :
a) regolari
inS~2 -~- ~3 ~ S~s -E- S~~ iispettivamente ; b)
dotate di de-rivate
prime
e seconde che neipunti
della frontiera diQ2 + f~3
e di[~6 + ~~ .
siano
eguali
alle derivate omonime di e di z~2).Intanto
prendiamo a
considerare laz~~~ ;
perquanto
si è visto al n. 14essa risulterà
regolare in
se esiste ed è continua la derivata°
~ , f
e se si
può
trovare un numero modo che iii unopportuno
in-torno dello zero sia
Avendosi
e, ammessa l’esistenza di
e"’
e~’"
continue per íz~)
0risulta evidente che le
(86’)
e(86")
saranno soddisfatte se, inaggiunta
alle(72)
e(73),
sufficientiperchè
z(1) siaregolare,
sipuò
determinare unL6 ]
Oed un intorno dello’ zero tale da aversi
Se
~~ ~ 0
sipotrà
dire che per laregolarità
di(e,
come si vede inmodo
analogo,
anche diz41)
è sufficiente che si abbiaoó’ = ~ó’= 0
e sianoverificate le
(87).
Passiamo ad esaminare se
z(3)
abbiano irequisiti
enunciati inb) ;
anzitutto per la
(71) è
nel caso attualee
quindi
anchee
poichè analoghe
relazioni si hanno per e d’altrondeè, necessariamente
seguono le
1
Uguagliauze analoghe
tra le derivateprime
si hanno confrontando laa con la z41 nei
punti (x, - x),
la z21 con la z3> neipunti ( - x , x)
e la z12) con la x~4~ neipunti (-
x , --x) .
Per le derivate seconde si ha intanto come
già osservato,
per la(A) :
e
quindi
Analogamente
e
perciò,
riunendo :Avendosi, d’altronde,
per leuguagliame
ora viste le derivatepri
me ed in virtù della
(76) :
sarà anche
Dunque,
nelleipotesi
ammesse, la3(1)
esiste effettivamente. In modoanalogo, supponendo 8 (r) e ’(x)
identicamente nulle per soddisfa- centiopportune ipotesi
pera?~0~
sipotrà
definire una seconda funzione3’L~ :
la somma3(1) + 3(~) rappresenterà
la soluzione in tutto ilpiano
relativa adati
0 ~
ingenerale
non identicamente nulli edassegnati
sull’intero assedelle x . Si conclude
pertanto
colTNOB. VII. è
pari,
esista lc~ soluzione(A)
inpiano soddisfacente le
condizioni di CAUCHY :’
e che :
0 ,03BE ’
ammettno derivate trrze tutti i i,alori ’realidi x , che tali derivate terze risult’ino
infinitesime
con xdegli
ord itai2 é
- 3 = k-1 e 2 e
- 4 = k - 2rispettiva,mente,
e clie si abbia9"(0)
=03C4"(0)
= O.16. - Alcuni
I. - Anzichè su di un’intera retta
parabolica, qual’è appunto
l’asse delle x cousideruto nel n,precedente,
8ipotrebbero
assegnare i dati su diun
segmento
di lineaparabolica
checontenga
U comepunto interno ; si può
supporre ad es.
8(~~~) e ~ (x) assegnate
per xoC ~ C
x1 ? con XO 0x, .
Si daranno allora due eventualità :
1)
xo = -~)
xo=~= -
xi . Nellaprima,
sotto leipotesi
del teoremaVII,
la soluzione sarà definita nel dominio« caratteristico » avente per contorno la linea ABCDA della
fig.
3. Nel se-condo caso,
supposto
ad es.2013x1x00y
lasoluzione,esiste
certainente sempre sotto leipotesi
del teoremaVII,
nel dominio avente per contorno la linea dellafig. 4 ; tralasci amo~
perbrevità,
di vedere sedi tale soluzione si possa afférmare
l’esistenza,
nelleipotesi dette,
addirit.tura nel dominio avente per contorno la linea ABEFCLIDA
(fig. 4)
come sembrerebbeprobabile.
II. -
Sempre supponendo k pari,
si trovano facilmente in base aquanto
si è vistoprima
le condizioniperché
esista in tutto ilpiano
la soluzione soddisfacente lecon - 00 x C
+
oo , oppurequelle
sufficienti per l’esistenza in undppoi.
tuno dominio
(eventualnente illimitato)
della soluzione soddisfacente le re-lazioni ora scritte
quandof e
g sianoassegnate
in due certi intervalli(finiti
>Fig. 3 3 Fig.
4~
entrambi,
oppure uno finito e l’altroinfinito)
contenenti lo zero comepunto
interno od anche soltanto come estremo.III. - Ci limitiamo infine a rilevare la
possibilità, indipendentemente
dalla
parità
di 5 di altriproblemi.ai
limiti che si possono porreassegnando parte
dei dati su di una bisettricedegli
assi eparte
su di un asse ; per la trattazione di t ~liproblemi,
chepotranno
forse interessare leapplicazioni,
la strada è
già
indicata in sostanza inquel
cheprecede, segnatnmente
inquesta
secondaparte.
alla Redazione il