E . BESTA . — \LUCTUM . 4 3
MUCTU M
Dall' italiano motto, dal francese mot, dal catalano mot, dallo spagnol o
mote, dal provenzale mot i lessicografi Annoindotto l ' esistenza di un la -tino muttum che avrebbe significato un « parlar sommesso » (Korting ,
LrWB, n . 6 ?i24 ; Meyer-Lübke, ReWB, n . 5795 ; AfLLG ., 1V, 127 ; V ,
136) : il sostantivo si dovrebbe connettere al sardo nutire ed al proven-zale nzotir . Nessuno perd eh ' io sappia ha richiamato l ' attenzione su l seguente passo del Chron . salern, eh ' io cito per ora dai MGH . SS ., III , 523 .
Porro, si calumniaris ronianum pontificem quod gesserit, calumniar i poteris et Samuel, quod, spreto Saule, quern ipse unxerat, David i n regem ungere non renuerit . Verum super hoc, si est qui summo ponti-fici saltent unum faciat muctum, congruo protetto illius non earebit re-sponso .
Codesto brano non dovrebbe essere dell ' autore della cronaca che in -fatti di quella parola non si vale più ; ma dovrebbe esser stato tratt o dalla luci/Ma epistola che Ansprando fedele e familiare di Ludovico II s i portava con se nell ' 869 per rispondere all ' ambasciata di Basilio il macedone che a Ludovico, come re franco, aveva negato rivendicandolo per se solo il titolo di imperatore . Sc così fosse dovrebbe parer proba -bile che l ' epistola fosse uscita dalla cancelleria pavese . Se ne avrebb e questo primo risultato che gli Italiani non avevano bisogno di desumer e il loro motto dalle parlate galliche . Ma non solo la forma della parola è degna di nota ; si anche il senso che le è dato . Qui la voce rnuctunsta i n rapporto col calunniare cui il Bonolis ha dato giustamente il significat o di mettere in istato d'accusa . Significa cioè precisamente
accusa,
rimpro-vero . Non semplicemente `mormorare' o `parlottare' .
Muctum deriva poi senza dubbio dal verbo nzucere, dell ' uso del qual e ci dà ora notevole esempio il Pempendicalunz di Attone da Vercelli, ch e
pur punteggiando a mio senno, adopero nella recente edizione del Goetz (nelle A.bhandlungen della Accademia sassone del 1922) in ben due
luo-ghi :
Praeda suppellex et quibus est . De qua nemo proclamat curiam, cu m sit qui de curia muciat nemo (18, 34 — 37, 51) .
Nec tedet quapropter olivis clanculu se frequentare ramis . Per vere-darios muciant cautos qui nec fribole quid, solertes per quod milite s prima instigentur indagine fulti .
Nel primo caso il nzucere è ancora posto in rapporto col proclamar e
clic è sempre un querelarsi di alcuno . Il passo vuol dire certo questo : della rapina niuno imputa la curia, non essendovi alcuno che della curi a si quereli .
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E . I3L+STA . - DUDDUS .
Ma anche nel secondo il significato è affine . Leggo infatti il period o in questione come se dicesse : Nè perciò si ha onta di portar spesso d i nascosto il ramo d' ulivo . Per mezzo di cauti arnbasciatori si lagnano co -loro che non sognerebbero di dir nulla che potesse instigare i militi
solerti ad una prima indagine .
Anche nella parlata italiana il significato di una censura è rimast o spesso aderente alla voce motto ed alla derivata motteggiare .
Il
mott o non è sempre un detto spiritoso ; ma anche un detto pungente .E . BRSTA .
DUDDU S
il significato di codesta parola, che indicò un ufficio di corte presso i duchi dei ducati langobardi dell ' Italia meridionale è sempre oscuro . Chi se ne occupò di recente ritenne che potesse indicare un ufficio giu-risdizionale analogo a quello del comes palatii presso la corte regia nel periodo carolingio (Mayer,