DIAGNOSI DI TRAVAGLIO
Travaglio ha inizio dopo il compimento della 37ma settimana e prima del compimento della 42ma settimana.
Il feto raggiunge capacità di vita autonoma: MATURITA’
Fine gravidanza ipofisi fetale aumenta la produzione di ossitocina e ACTH, aumentano i recettori miometrali per
l’ossitocina ossitocina fetale ossitocina materna
Aumenta la concentrazione plasmatica di ossitocina e prostaglandine che stimolano l’attività contrattile del miometrio.
Primo sintomo: dolore per contrazioni uterine
Travaglio falso
Travaglio vero
Ispezione: abbassamento e maggiore sporgenza del fondo dell’utero. Espulsione tappo mucoso e modesta perdita ematica.
Palpazione addominale: permette di rilevare i caratteri delle contrazioni.
Esplorazione vaginale: rileva accorciamento e spostamento verso il centro del collo dell’utero.
PERIODI DEL TRAVAGLIO
P. PRODROMICO: espansione massima del segmento uterino inferiore con espulsione del tappo
mucoso e perdita dai genitali di piccola quantità di sangue. I marcatura
P. DILATANTE: progressiva dilatazione del canale cervicale e bocca uterina. II marcatura
P. ESPULSIVO: spinte volontarie della partoriente con contrazione del diaframma e dei muscoli addominali. Sollecitazione del retto. III marcatura
P. DEL SECONDAMENTO: distacco ed espulsione, o estrazione, degli annessi embrio-fetali (placenta, cordone ombelicale,
membrane amniocoriali).
RUOLO DELL’INFERMIERA IN SALA TRAVAGLIO
Sala travaglio unità di cura…
Permette alla paziente di effettuare il travaglio nelle migliori condizioni di igiene e sicurezza, grazie a
personale competente, locali adatti e materiale sempre pronto. L’assistenza in sala travaglio e un’ARTE!
L’infermiera deve:
• aiutare la paziente a prendere confidenza con l’ambiente
• tranquillizzare la partoriente ansiosa, agitata…
• aiutare l’ostetrica durante le varie manovre
• saper valutare ogni situazione per poter soddisfare i bisogni della paziente
• affrettare i preparativi per nascita imminente
• affrontare una situazione di emergenza