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9)Riconciliazione con il coniuge Stress

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Academic year: 2022

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(1)

Stress

Fonte di stress: qualsiasi situazione nuova 1) Morte del coniuge

2) Divorzio

3) Separazione

4) Periodo in carcere 5) Morte di un familiare 6) Infortuni o malattie 7) Matrimonio

8) Licenziamento

9) Riconciliazione con il coniuge 10) Pensionamento

(Holmes T.H., Rahe R.H., The social readjustment rating scale, Journal of Psychosomatic Research, 11,213-218)

(2)

Fattori scatenanti stress in oncologia

Fattori relazionali:

Rapporto medico-paziente, patologie di lunga durata in cui la collaborazione tra medico e paziente diventa un elemento fondamentale delle varie fasi di cura

Fattori organizzativi:

Turni e carichi di lavoro possono risultare eccessivi

Confronto continuo con la morte:

Può portare vissuti di rabbia e sentimenti di sconfitta oppure mettere in atto

meccanismi di difesa patologici come negazione e spostamento

Fattori personali:

Esperienze personali del medico e degli infermieri rispetto alla malattia oncologica e alle

problematiche legate al dolore e alla morte

Esposizione continua=

BURNOUT

(3)

Burnout

• Esaurimento emotivo e impoverimento della

relazione con il malato e i suoi familiari

• Sindrome di

adattamento allo stress lavorativo

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(4)

Burnout

• Due fattori predittivi:

Personalità

- sensibilità

- identificazione con l’altro - impotenza terapeutica

Organizzazione del lavoro

- Fattori fisici: illuminazione scarsa o eccessiva, rumore, vapori, fumi, radiazioni, gas tossici, vibrazioni, farmaci pericolosi

- Fatica fisica

- Fattori psicologici: rapporti con i superiori, rapporti interpersonali, turni, orari, monotonia

(5)

Sintomi di burnout

Sintomi fisici

-Stanchezza

-Necessità di dormire -Irritabilità

-Dolore alla schiena -Diarrea

-Inappetenza -Nausea

-Vertigini -Cefalea

-Stanchezza agli arti inferiori -Esauribilità

-Dolori viscerali -Dolori al petto

-Alterazioni circadiane -Crisi di affanno

-Crisi di pianto

Sintomi psicologici

-Stato di costante tensione -Irritabilità

-Cinismo

-Depersonalizzazione -Senso di frustrazione -Senso di fallimento -Ridotta produttività

-Disinteresse nella pratica medica -Reazioni negative verso parenti,

familiari, colleghi -Apatia

-Demoralizzazione

-Disimpegno sul lavoro

-Distacco emotivo dal lavoro

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(6)

Sintomi di burnout

Sintomi comportamentali aspecifici

-Eccesso di uso di farmaci, alcol, tabacco -Conflitti coniugali e familiari

-Alterazioni della dieta e dei ritmi biologici

Comportamenti lavorativi

-Perdita di sentimenti positivi verso l’utenza e la professione -Esitamento delle relazioni, delle visite e delle telefonate

-Utilizzo di un modello lavorativo stereotipato con procedure standardizzate e rigide

-Cinismo verso la sofferenza

-Utilizzo di farmaci come mezzo di contenzione dei malati -Tendenza alla critica e alla polemica

(7)

Soluzioni

• Saper riconoscere il proprio disagio

• Soluzioni

individualizzate

• Condividere con altri (psicologi o colleghi) i propri disagi e trovare soluzioni adatte a

ciascun operatore

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(8)

Soluzioni

• Assumere la parte

gratificante delle esperienze relazionali profonde:

condivisione delle emozioni, delle speranze, dei progetti

• Riconoscersi stanchi e

bisognosi di aiuto (gruppo di lavoro, affetti, società)

(9)

I sintomi

Problemi respiratori Dispnea

Tosse, emottisi, broncospasmo Singhiozzo

Problemi gastroenterici Cura del cavo orale

Disfagia Dispepsia

Sindrome di anoressia-cachessia Astenia

Nausea cronica e vomito Stipsi

Diarrea da malassorbimento Occlusione intestinale

Fistole Ascite

Ittero e prurito Idratazione

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(10)

I sintomi

Problemi reo-ematologici, infettivi e metabolici Anemia

Problemi emorragici Linfedema

Febbre, infezioni

Ipercalcemia e iposodiemia

Problemi neurologici e psichiatrici Delirium

Fascicolzioni e mioclonie

Epilessia e ipertensione endocranica Ansia e depressione

Disturbi del sonno

(11)

Principi generali per il controllo dei sintomi

• Multidisciplinare

• Centralità del paziente

• Valutare prima di trattare (eventuali difficoltà di assorbimento)

• Trovare la causa

• Trattamento sempre personalizzato

• Monitoraggio continuo

• Attenzione ai dettagli

• Accurata stadiazione

(12)

Criteri per la scelta del trattamento nelle Cure Palliative

• Obiettivo è il comfort

• Preferenze del paziente

• Interazioni farmacologiche

• Evitare effetti collaterali

• Utilizzare preferibilmente la via orale

• Evitare pastiglie grandi e/o sgradevoli

• Somministrazioni semplici

• Ridurre al minimo il n° dei farmaci

• Non dimenticare gli strumenti non farmacologici

(13)

Problemi respiratori: dispnea

• 21-78% dei pazienti con cancro avanzato

• 10-63% con intensità moderata o severa

• Fattore prognostico di breve sopravvivenza

• Multicausale nei pazienti con cancro avanzato

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(14)

Problemi respiratori: dispnea

• Cause correlate al tumore

• Correlate alla terapia

• Non correlate al tumore né alla malattia

Tumore primario: ostruzione bronchiale o tracheale, massa polmonare, ostruzione mediastinica

Tumore metastatico:metastasi polmonari, versamento pleurico, versamento pericaridico, embolia polmonare, ascite

Radioterapia: fibrosi polmonare

Chirurgia: pneumotorace, lobectomia

Terapia sistemica: fibrosi da chemioterapia, tossicità polmonare, anemia o infezioni secondarie a

mielodepressione

Anemia da malattia cronica, cachessia, acidosi metabolica, deformazione della gabbia toracica, asma, ansia/depressione, polmonite, embolia polmonare

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(15)

Problemi respiratori: dispnea Trattamento sintomatico palliativo

• Ossigenoterpia: se la saturazione di pO

2

è inferiore al 90%

• Terapia farmacologica: oppioidi (morfina), altri farmaci (corticosteroidi, diuretici,

broncodilatatori)

• Misure generali di supporto e counselling

• SEDAZIONE TERMINALE

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(16)

Problemi gastroenterici: anoressia

• Individuare le condizioni facilmente trattabili che potrebbero essere causa di scarso introito: gastrite, stipsi, candidosi orale, dolore e nausea.

• Agenti stimolanti l'appetito, come i corticosteroidi (desametasone 2 mg o prednisone 10 mg tid) o di megestrol.

• la famiglia deve essere informata che né il cibo né l'idratazione sono necessarie per mantenere il

benessere del paziente.

(17)

Problemi gastroenterici: anoressia Perché?

• Mancanza di appetito dovuta ad una ridotta o assente sensazione di fame.

• Equilibrio metabolico alterato (ipercalcemia, disidratazione, uremia).

• Insofferenza verso alcuni cibi in correlazione alla patologia di base (neoplasia gastrica/carne).

• Espressione di ansia e/o depressione legata al disagio dell’inabilità, delle sofferenze, paura della morte.

(18)

Problemi gastroenterici: anoressia Cosa fare?

• Obiettivo: Dare piacere al paziente.

• Far mangiare in compagnia (volontari, familiari, infermiere, ecc.).

• Cibi desiderati dal paziente e appetitosi.

• Non piatti colmi, preferibilmente cibi morbidi, anche omogeneizzati (poca salivazione, difficoltà alla deglutizione, dentatura incompleta).

• Alimenti ad alto contenuto proteico (uova, carne, formaggi stagionati, ecc.).

(19)

Problemi gastroenterici: anoressia Cosa fare?

• Prevenire la stipsi.

• Al termine del pasto posizione semi-sdraiata (evitare il vomito).

• Ridurre il disagio della dipendenza (non affrettarsi ad imboccarlo).

• Non ricordare ogni volta che ha mangiato poco, accentuare l’autostima.

• Non costringerlo a mangiare, né controlli del peso.

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(20)

Problemi gastroenterici: Stipsi

• Causa: inattività, farmaci oppiacei e anticolinergici e ridotto introito di liquidi e di fibre nella dieta.

• Per il fecaloma duro, prima della frantumazione

digitale, può essere somministrato un clistere di olio minerale, possibilmente con una benzodiazepina a breve azione (p. es., lorazepam) o con un analgesico.

• Dopo la frantumazione, ai pazienti deve essere

imposto un regime intestinale vigoroso per evitare la recidiva. I movimenti intestinali regolari sono di vitale importanza per il benessere di un paziente terminale.

(21)

Problemi gastroenterici: nausea e vomito

• I fattori che contribuiscono alla nausea

comprendono i problemi gastrointestinali

come la stipsi e la gastrite (metoclopramide);

le anomalie metaboliche tipo l'ipercalcemia e l'uremia; gli effetti collaterali dei farmaci;

l'aumento della pressione endocranica

secondaria a neoplasie cerebrali e lo stress

psicosociale (corticosteroidi).

(22)

Problemi neuroligici e psichiatrici

• Diverse cause: farmaci, ipossia, disturbi metabolici e patologie intrinseche del SNC

• L'agitazione e l'irrequietezza spesso derivano da una ritenzione urinaria che si risolve prontamente con un cateterismo urinario.

• La confusione nel paziente debilitato è resa peggiore dalla perdita del sonno.

• I pazienti agitati possono beneficiare delle

benzodiazepine; tuttavia, le benzodiazepine possono anche causare confusione.

(23)

DOLORE (1)

• Sintomo più frequente (70%)

• Dipende dal contesto sociale, culturale, familiare e dal significato che gli viene attribuito

• TOTAL PAIN anche burocratico

• Quando un malato dice di avere male...

…….HA MALE

(24)

Dolore totale

RABBIA:

-difficoltà burocratiche - fallimento delle cure - mancanza di visite di amici

- irreperibilità dei medici - ritardi diagnostici

ANSIA:

- paura del dolore - problemi finanziari - paura della morte - perdita del controllo - preoccupazioni per la famiglia del proprio corpo - incertezza del futuro

DEPRESSIONE:

- Perdita del ruolo in famiglia - Perdita posizione sociale - Perdita dei guadagni

- Insonnia - Stanchezza

- Alterazioni dell’aspetto

- Perdita del prestigio sul lavoro

ORIGINE SOMATICA:

-Debolezza

- Effetti collaterali delle cure - Malattie non cancerose

Cancro

(25)

Cause di dolore

DOVUTE AL TUMORE:

Infiltrazioni nei tessuti

ossei+contratture muscolari

Compressione/infiltrazione dei tessuti nervosi

Interessamento viscerale

Interessamento dei tessuti molli

Ulcerazione + infezione

LEGATE AL TUMORE:

Contratture muscolari

Stipsi

Decubiti

Linfedema

Candidosi

Nevralgie post-erpetiche

Trombosi venosa profonda

Embolia polmonare

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