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Chronique 1927 (2)

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CHRONIQUE

ITALI E

(Estratto dagli Atti del Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti , Anno accademico 1926-1927, tomo L XXXVI, parte seconda . )

COMITATO NAZIONALE ITALIAN O

PER IL DIZIONARIO LATINO DELL' ALTO NEDIOEV O

Relazione dei lavori compiuti nell ' anno 1926 (Adunanza ordinaria del 12 dicembre 192G )

L ' annocitevolge al suo termine, è il settimo della impresa nazional e e internazionale del vocabolario ; e anche esso si chiude per il nostro Comitato con una tal somma di lavoro da non consentire rimorsi .

Non abbiamo, è vero, condotto a fine la stampa prevista della Riblio-gra/ia della latinità medievale italiana — che vuol dire della latinità quale fu scritta entro i confini dell ' attuale regno d' Italia — dal 47G a l 1022 . Ma quella stampa è pur avviata e progredita presso la casa Cham -pion di Parigi e per i tipi della tipografia Daupeley-Gouverneur di No-gent-le-Rotrou (cure-et-Loir) . II primo foglio è già stato tirato ne l salito formato e nei caratteri dell 'Archivtan Latinitatis Medii devi . Con -tiene nelle sue sedici pagine il principio del primo indice, quello alfabe-tico, e cioè, oltre i rinvii che non sono stati numerati e per ovvie ra-gioni son pure abbondanti, 220 numeri corrispondenti alle voci da Acta Conciliorum a Col/celio Avellana . Del secondo foglio sono state restituit e alla tipografia col buono per la stampa le pagine da 17 a 24, con l e quali si arriva al n . 303 dell ' Indice alfabetico e alla voceFormulae Mero-azngici et Carolini nevi . Si può così calcolare che l ' Indice alfabetico oc-cuperà circa 100 pagine e registrerà circa 1200 voci . All ' Indice alfabe-tico seguirà, come era stato deliberato, un indice degli autori per secol i che possa servire, fermandovi anche soltanto l ' occhio, a tarsi un ' idea di quello che in un determinato periodo fu la lingua . Questo secondo in -dice, Indexchronicus, è già compilato, e si trova anche esso in tipografia . Infine si sta compilando un terzo indice che chiuderà il fascicolo, ne l quale appariranno, raggruppati , secondo i luoghi di origine, i documenti

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CHRONIQUE .

105 e le epigrafi : o piuttosto i numeri che contrassegnano i documenti e l e epigrafi nell ' elenco alfabetico . Questo Index regionum locorum et urbium vorrebbe fornir un primo mezzo di orientamento a chi si accinga a ri-cerche su le varietà regionali del Latino medievale : nel qual campo tutt o o quasi è da fare .

Della Bibliografia della latinità medievale italiana che viene pubbli-cata come primo Supplensentum. all 'Arclrivum Latinitatis Medii Aevi , sono state tirate per il primo foglio e si seguiteranno a tirare per gl i altri : 1° tante copie quante l ' editore Champion tirerà dell ' Archivu m nella terza annata ; 2° 200 copie in più a disposizione del Comitato ita-liano che si è riservato dì farne l ' uso che crede . Queste duecento copi e sono naturalmente a conto nostro per le spese della carta e delta stampa . Per le altre copie la tiratura e le due prime correzioni sono a spes e dell ' Union Académique Internationale secondo la proposta Pirenne approvata da quel sodalizio nella sessione del maggio 1925 . Ma la tipo -grafia in data 26 maggio 1926 ci ha fatto osservare che le correzioni da noi apportate su le bozze non sono quelle previste nel contratto co n l 'Union Académique internationale per l'Archivum Medii Aevi. Al che no i abbiamo riposto che si proseguisse nel lavoro, e che quanto la Unio n Académique non pagherà, sarà pagato da noi . Infatti questo anno il Con-siglio Direttivo della Unione Accademica Nazionale ci ha assegnat o L . 30,000 su i fondi di cui questa dispone per le imprese scientifich e internazionali, e noi di là preleveremo quanto sarà necessario a pagar e le spese per correzioni straordinarie tipografiche, e aggiunte su le bozz e fatte dai nostri collaboratori . Ci costerà qualche cosa, ma noi siam o troppo consapevoli delle lacune e delle imperfezioni che conterrà la no-stra Bibliografia, per volerle acerescere con limitazioni coercitive, det-tate da considerazioni di mero carattere economico .

Giacchè su questo punto del valore e delle pretese della nostra Biblio-gra/la sarà bene intendersi e dir qui fin d ' ora quanto sarà ripetuto nell a breve introduzione del Comitato la quale precederà il fascicolo . Una bi-bliografia della latinità medievale, o intiera o parziale, presenta difficolt à che poche altre bibliografie conoscono . Non si traita qui infatti di met-tere in ordine o alfabetico o cronologico o per materia un certo numero d i scrittori soltanto ; ma accanto agli scrittori v ' è da classificare una gra n quantità di carte, di diplomi, di epigrafi, di agiografie che bisogna rin -tracciare attraverso regesti, cartarii, appendici a pubblicazioni storiche , atti accademici, periodici, e cosi via . Ora, se i nostri collaboratori, s e noi presentassimo al pubblico la nostra Bibliogra/ia con la pretesa d i avervi elencato tutto quanto in questa varia e dispersa materia appar-tiene alla latinità italiana per lo spazio di cinque secoli, una simile pre-sunzione sarebbe assurda più ancora che temeraria . Invece noi

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diehia-106 CHßONIQUI3 .

riamo fin d 'ora che la nostra Bibliograia non è completa : che ci pro -poniamo di farne quanto prima una seconda edizione nella quale terrem o conto di quante integrazioni ci verranno pubblicamente o privatament e suggerite . E siamo pronti a inviar copia del libro gratuitamente a qual-siasi studioso italiano o straniero, che voglia venirci in aiuto .

In effetto non bisogna dimenticare che i benemeriti studiosi i qual i fornirono i primi materiali alla nostra Bibliografia, avevano fornito degli elenchi a noi, Comitato italiano, per uso dei nostri schedatori . La tras-formazione di quegli elenchi in Bibliografia della latinità medievale ita-liana e la conseguente pubblicazione non fummo noi che primi volemmo ; ma le due si devono a lusinghieri inviti, a onorevoli conforti di collegh i della Union Académique Internationale che, alla testa il Langlois, quest a nostra prestazione, presentata loro in convegni internazionali,

credet-tero, così com ' essa era, capace di rendere utili servigi agli studiosi dell a latinità medievale e del medioevo in generale . Avendo aderito a tos i lusinghieri inviti, ottemperato a così cortesi pressioni, noi domandiam o di essere giudicati per quello che in due anni di lavoro ci fu possibil e fare .

E poichè siamo su questo terreno, un ' altra dichiarazione qui facciam o in merito alla nostra Bibliografia . Abbiamo contravvenuto a una dell e norme che furono fissate dal Comitato internazionale per le bibliografi e nazionali : cioè a dire quella di contrassegnare con un asterisco le edi-zioni che non hanno valore critico (sujettes it caution) . Ma è pur ver o che, quando dalla teoria si passa alla pratica, sorgono difficoltà prim a imprevedute . Così, mentre la nostra Bibliografia si veniva costruendo , fu proprio il delegato italiano che sollevò nei convegni internazionali l a questione, se tutti i testi editi nella Patrologia del Migne non dovesser o allora esser preceduti negli elenchi dall ' asterisco di condanna . E si deli-berò di fare una eccezione per il Migne, le cui edizioni pur non contras-segnate si sarebbero pure intese come sujettes à caution . Senonchà die s diem docet quella era soltanto una prima breccia aperta nella delibera-zione iniziale . Procedendosi nella compiladelibera-zione definitiva della nostra Bibliografia, quei nostri collaboratori che ci avevano fornito e ci forni-vano il materiale, talvolta si rifiutarono di esprimere reciso giudizio s u questa o quella edizione ; quando si trattava di documenti, risposero quasi sempre che, ogni qual volta si possa, lo schedatore farà bene a ri -salire agli originali, specialmente se questi siano riprodotti in stamp e del 700 o del primo 800, quando classicizzare almeno nella grafia era d i regola . In conclusione si sarebbe potuto porre qua e là il segno mortal e dell'asterisco, ma con manifesta ingiustizia e poco frutto, perché dall a mancanza dell ' asterisco si sarebbe potuto arguire questo soltanto, ch e nessun membro del Comitato aveva voluto prendersi la responsabilità

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CUtIONIQUE .

10 7 di una condanna specifica . Del resto anche la lista dei testi latino-belg i pubblicata nell'Archirruzz Latinitatis Mcdii Acri non porta asterischi l . Tanto è vero che le medesime difficoltà si presentano e si impongono a

tutti .

Quanto ai lavori di spoglio, essi sono rimasti ancora quest'anno prin-cipalmente affidati all' Officina istituita presso la Scuola Normale di Pis a

che fu pure onorata di una visita di S . E . Fedele . Là sono concentrat i

per il momento gli schedari in formazione del Liber consolationis e de i Commentarii capi &phrlveíaç di Boezio, delle Fariae di Cassiodoro, dell a Regola di S . Benedetto, del Liber ponti/calis ravennate e del romano , dei Gesta Berengari, della Historia Lanbobardorrurz, e dei Gesta episco-portenz Vlettensium di Paolo Diacono, della Historia Alexandri dell ' arci-prete Leone . Per quello che riguarda i nomi propri, esclusi dal futur o Dizionario per un complesso di ragioni, a Pisa nella Scuola Normale, a risano a mano che se ne incontrano negli autori dei quali si cura lo spo-glio, si redige pure e si conserva un apposito schedario il quale potr à

rendere dei servigi per altri fini, a cominciare dal vocabolario italiano -latino di tutti i nomi locali d'Italia, vagheggiato dal Comitato geografic o italiano . Altre Officine, oltre la pisana, così come era nostra intenzione , non si à riusciti purtroppo a fondare presso altre Università o Istituti , non ostante ormai si sappia che un piccolo fondo noi siamo in grado d i porre a disposizione di coteste Officine per retribuire i collaboratori . 1 1

che è un grosso male, perchè non si vede come con poche migliaia d i schede all ' anno, quante possono fornire gli schedatori pisani, si poss a condurre a fine lo spoglio lessicale gigantesco dei 1200 numeri dell a nostra Bibliogra/ia, anche se, come è possibile, domandino di spogliar e testi nostri Comitati stranieri ai quali la materia nazionale manca o scar-seggia .

Intanto, grazie a S . E . Fedele e a S . E . Calisse, presidente dell a Unione Accademica Nazionale, si à raggiunto il disegnato accordo co n l ' Istituto storico italiano : accordo che ci riuscirà di un qualche aiuto . L ' Istituto dunque pubblicherà in veste italiana nel proprio Bullettino l e Instructions techniques agli schedatori del vocabolario — traduzione e stampa già pronte — e ha raccomandato agli editori delle Fonti e dell a ristampa muratoriana di redigere anche le schede per l'opera del

Dizio-nario . Naturalmente a cotesti editori dell ' Istituto storico, provetti studiosi, non si pud imporre la stessa disciplina che nelle Officine si im -pone ai tirocinanti . Abbiamo dunque negoziato con loro che le lor o schede debbano essere così compilate come tutte le altre ; ma li abbiam o esonerati dall ' obbligo di redigere tante schede quanti vocaboli si incon

-1 . Veramente nella stampa dell' ALll7A (II, p . 2 .17, n . 2) l'asterisco v'è, ma ado-perato in altro significato .

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1.08 CIIRONIQUE .

arano in ciascun autore . Esperti medievalisti, essi registreranno soltanto , come suole nei glossarii a fin d ' opera, le parole e gli usi che riterrann o interessanti nei rispetti della lingua . Insomma faranno essi stessi quell a cernita che per le schede provenienti della Officine è riservata

ai

colla-boratori definitivi del vocabolario . Per questa via ci siamo assicurati gli spogli del Cartario delle Tremiti e di quello di S . Maria in Campo Marzi o per opera di mons . Carusi e lo spoglio del Liber praeceptorumS . Sofi a in Benevento ad opera di O . Bertolini . Trattative non passate attravers o l ' Istituto storico ma condotte direttamente ci hanno alle medesime con – dizioni procurato L ' adesione di mons . A . Testi Rasponi per lo spogli o dei documenti ravennati .

Quanto alle altre nazioni, notizie si hanno che il lavoro di spogli o progredisce con una certa rapidità in Inghilterra . L' Union Acaddnriqu e Internationale ha stanziato a maggio un fondo di 10 mila franchi belg i perchè vengano copiate a Monaco circa 50 mila schede del Thesaurus totius latinitatis che si riferiscono alla latinità dei secoli quinto e sesto .

Qualche parola, per conchiudere, su 1 ' Arehivana Latinitatis Medi i acvi, l 'organo internazionale della nostra impresa . In quest 'anno

solar e

è stata pubblicata l' intera seconda annata . Pei socii del nostro Istitut o vi hanno collaborato Enrico Besta e Vincenzo Ussani : poi ancora, tr a gli italiani, p . Alberto Vaccari, Br . Migliorini, Fr . Arnaldi, Maria Sneer -dotti : soprattutto mons . Giovanni Mazzini che vi ha gettato le basi d i una nuova edizione di Prisciano . Ed è per le mani del rappresentant e italiano nella redazione che sono stati trasmessi alla stampa i primi con -tributi all' Archivam in lingua tedesca che si debbono a D . Cunibert o Mohlberg benedettino, e rappresentano anche la prima partecipazion e della Germania, sia pure a titolo privato, all'Union Aeadémique Interna-tionale . Tra l ' altro il Mohlberg, prendendo occasione da un precedent e articolo del nostro De Zanche sul Saeram.entari.um Leonianurn, ha ragio-nato a fondo del metodo da seguirsi nelle edizioni dei Sacramentarli . Della terza annata è stato già tutto licenziato per la stampa il fascicol o primo, che contiene un dotto articolo su la parola Archiepiseopus dovut o alla penna di mons . A . Testi Rasponi .

Il Comitato : Vincenzo Casserai, presidente ; Filippo EnMIN!, Pie-tro Fr,osLa, Vittorio LAllARINr, P . Silverio LiricFF, Antonio Ma –

DIN, Angelo SILVAGNr, Nino TAnABSIA, Vincenzo UssANI, rela-tore .

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CI-IRONIQUE . 10 9

PAYS-BAS

M . De Groot, chargé par le Comité central du Dictionnaire du latin médiéval d ' étudier la question des abréviations à appliquer dans le nouveau Du Cange, lui a présenté le rapport suivant, formulé dans une sé -rie de propositions, pour lesquelles il a pu profiter de quelques sugges-tions ingénieuses qui lui ont été fournies par M . L . Nicolau d'Olwer . C e rapport, soumis aux membres du Comité à la date du 15 novembre 1926 , a été discuté et approuvé dans la session extraordinaire tenue à Paris , aux Archives nationales, les 24 et 25 janvier 1927 . En voici la teneur : 1° Les comités nationaux se chargeront de faire imprimer des fiches in

duplo (pour l'index siglorum alpbabeticus et pour l'index clrronicus ; on

pourra s ' en servir aussi pour la liste des collaborateurs immédiats, des-tinée à être imprimée en tête de l ' ouvrage) ;

2° Ces fiches seront faites pour tous les textes littéraires et, en outre , pour quelques documents qui ont une importance spéciale ;

3° Les liches contiendront les rubriques suivantes : indicator Gela s

nota.runt exempta

notae soluendae sont sic editiones emdice s ea;'cerps ertut t de la manière suivante

782-89, uel 793 - - Alcuin Uita Wil l

Alcuin, Uita S . Willebrordi archiepiscop i Traiectensi s

W . Levison, Mon . Germ . Script .

rer .

Me -row . VII, 113-141, 1920 .

W . van Oorde

index sigloru m

(le duplicata de cette fiche contiendra, au lieu des mots index siglorum , la notation suivante : index chronicus) .

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110 CIIßONIQUU .

Quant aux dates, on se servira du système suivant : 831 date exact e 831-840 entre 831 et 840 . --838-- circa 838 --831 ad 831 831-- ab 83 1

4° Dans l ' index chronicus ne seront mentionnés que les textes et le s documents dont ori pourra fixer la date approximative ; si celle-ci n ' es t pas absolument certaine, on ajoutera un astérisque ;

5° Une commission spéciale se chargera de la rédaction définitive d e l ' indexsiglorum alphabeticus, del' index chronicus et de la liste des col-laborateurs immédiats, afin de sauvegarder l ' uniformité nécessaire ;

G° Toutes les abréviations appliquées dans le nouveau Du Cange de-vront être intelligibles à première vue ; on ne fera une exception qu e pour quelques ouvrages cités très souvent ;

7° Ce sont :

A.ASS Acta Sanctoru m CIL

Corpus Inscriptionum Latinaru m

DuC Du Cange

l'

I?orcellini-De Vit, 7'otius Latinitatis Lexico n MGII Monumenta Gervnaniae Historier(

PL

Patrologia Latina ed . Mign e 'l'hLL

Thesaurus I ingi ae L atinac Cette liste pourra être complétée ;

8° En général on s ' en tiendra aux règles suivantes du ThLL :

a nostri aeui libros sine ephemerides pleuis nel quae facile explentu r nominibus attulimus . . .

« in scriptorum norninibus adbreniandis large caut.erlue egimus, ut: n e breuior nota male intellegendi existat causa, eorum nominibus, quoru m in fragmentorurn similibusue collectionibus edita surit opera, adposuimu s breuem horurn corporum notaio, unde sirnul plerumque stili genus ali-quatenus adgnosci possit ; uelu t

trag . indicatPoetarum scaenicorum Ribbeckii uol . 1 ed . tert . corn . — Il ed . tort . dig .

Corpus iuris eiuilis uol . I . gramm .

Corpus gramrnaticorum Keili i

CSEL Corpus scriptorum ecclesiasticorurri Uindobonense »,etc . (de la même manière on ajoutera, p . e . : anth . ; carrn . epigr . ; hist . ; grom . ; rhet . ; rnetrol ., geogr . ; chron . min .) .

Comme modèles nous ajoutons un Index siglorunz (alphabeticus) et u n Index chronicus, dressés d' après les textes de notre comité national hol -landais .

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Références

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