Competenza e Ricerca
• La ricerca è alla base del progresso infermieristico,
• dello sviluppo della disciplina e della professione.
• Metodologia della ricerca come presupposto per l’acquisizione di una mentalità scientifica e di
ragionamento critico. E’ attraverso la ricerca che si avvalorano dati e nuove conoscenze, ma per fare questo è necessario avere competenza
• Individuare campi di ricerca nella specificità infermieristica (riflettere e porsi domande
sull’assistenza anche nella routine giornaliera)
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COMPETENZA E LEGISLAZIONE
• Attività professionale regolata da
normative dalle quali possiamo evincere gli ambiti di competenza della professione
legislazione infermieristica
•
Profilo
Professionale 1994
Codice
Deontologico 1999
Lex 42/99 Lex 251/2001
Lex 43/2006
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Profilo Professionale 1994
• Decreto 14 settembre 1994, n. 739
• Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere
Profilo Professionale 1994
• 2 - L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria.
• 3 - L'infermiere:
a) partecipa (insieme , alla pari con gli altri
professionisti sanitari) all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;
(complementarietà)
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Profilo Professionale 1994
• b) identifica (da solo, in autonomia) i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi;
c) pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico; (autonomia)
•
d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;
(dipendenza)
Profilo Professionale 1994
• e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali;
• f) per l'espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell'opera del personale di supporto;
•
g) svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e
nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale.
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Profilo Professionale 1994
• 4 - L'infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre
direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.
• 5 - La formazione infermieristica post-base per la pratica specialistica è intesa a fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e delle capacità che permettano loro di fornire specifiche prestazioni
infermieristiche nelle seguenti aree:
Profilo Professionale 1994
• a) sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica;
• b) pediatria: infermiere pediatrico;
• c) salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico;
• d) geriatria: infermiere geriatrico;
• e) area critica: infermiere di area critica.
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Codice Deontologico 1999
disciplina i comportamenti con il cittadino
i colleghi le istituzioni
Legge 42/1999
Disposizioni in materia di professioni sanitarie
Mansionario Professione ausiliaria
Lex 251/2001
• Legge 10 agosto 2000, n.251
• Disciplina delle professioni sanitarie
infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonchè della professione ostetrica
–
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Lex 251/2001
Articolo 1 - Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
• 1. Gli operatori delle professioni sanitarie dell'area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla
prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni
individuate dalle norme istitutive dei relativi
profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di
pianificazione per obiettivi dell'assistenza.
Lex 251/2001
• 2. Lo Stato e le regioni promuovono, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di
programmazione ed amministrative, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico-ostetriche al fine di
contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel Servizio sanitario nazionale, all'integrazione dell'organizzazione del lavoro della sanità in Italia con quelle degli altri Stati dell'Unione europea.
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Lex 251/2001
• 3. Il Ministero della sanità, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, emana linee guida per:
a) l'attribuzione in tutte le aziende sanitarie della diretta responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse
funzioni;
b) la revisione dell'organizzazione del lavoro,
incentivando modelli di assistenza personalizzata.
Lex 43/2006
• Legge 1 febbraio 2006, n. 43
• "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica,
riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per
l'istituzione dei relativi ordini professionali"
• pubblicata Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006
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Lex 43/2006
• RUOLO PROFESSIONISTA
• Laurea primo livello
• RUOLO PROFESSIONISTA SPECIALISTA
• Master di area specialistica
• RUOLO PROFESSIONISTA COORDINATORE
• Master Management o Abilitazione a Funzioni Direttive
• RUOLO PROFESSIONISTA DIRIGENTE
• Laurea Specialistica o magistrale
RESPONSABILITA’
METODOLOGIA PROGETTUALE
• Specificità
• Ruolo
• Profilo di competenza
• Esercizio di competenza
• Standard di competenza specifica
• Discrezionalità decisionale
• Integrazione
• Problema di Salute
• Profilo di cura del paziente
• Progetto terap/ Riab.
• Standard di risultato
• Multidisciplinarità
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Riflessione sulla Responsabilità
• Le coordinate possono essere ritrovate:
• nel processo che sostiene l’agire professionale;
• nelle conoscenze che sostengono l’agire professionale;
• nel campo dell’agire professionale
• nella competenza del professionista
LA DIMENSIONE DEI VALORI
• la persona che agisce, partendo dai propri valori, ha la capacità e la volontà di dare senso e
significato alla propria attività e attraverso questa dare
senso e significato alla propria esistenza.
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La CONSAPEVOLEZZA
• la motivazione dell’agire umano per concretizzare tali valori non dipende dalla paura di qualche sanzione, o
dall’acquisizione del consenso o dall’approvazione degli altri, ma dall’intima convinzione di agire
conformemente alla propria coscienza.
LA CONSAPEVOLEZZA
•
• l’azione umana, motivata dall’intima convinzione, viene attivata dalla consapevolezza, cioè dal rendersi conto di quello che si sta facendo.
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COMPETENZA E ETICA
• Responsabilità etica di leadership
infermieristica che sia il riferimento per la professione:
• sviluppare la scelta al ragionamento clinico e non all’agito;
• monitorare attraverso la valutazione
l’incompetenza che reca danno al cittadino;
• preservare la riservatezza delle informazioni e nel rispetto dell’individuo
ETICA
• la capacità di leggere e riflettere sugli interrogativi che stanno dietro ai problemi e di riflettere sul proprio lavoro
rappresenta il massimo livello di competenza per qualsiasi professionista che assuma con responsabilità
l’impegno lavorativo.
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Etica della complessità
• Comprendere il
• cambiamento sociale e umano
• in atto
• ed evidenziare i problemi-domande con i quali la società
dovrà confrontarsi in futuro.
Etica della complessità in sanità
•
• Dobbiamo chiederci
• quali obiettivi condivisi e partecipati vogliamo perseguire?
• Cosa vogliamo dalla sanità secondo una logica condivisa e partecipata?
Gerarchizzare le priorità che vogliamo perseguire
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deontologia
•
• la deontologia professionale non riguarda
le prestazioni da parte del professionista, bensì i comportamenti tenuti
in occasione di tali prestazioni, che possono essere caratterizzati da correttezza, onestà, riservatezza,
collaborazione.
deontologia
• i principi che orientano i codici deontologici dei professionisti in ambito sanitario sono:
• Principio di correttezza, riferita alle doti personali di educazione, rettitudine e osservanza delle
regole che disciplinano l’ambito di competenza
• Principio di riservatezza, riguarda la modalità di trattamento delle informazioni e dati
strettamente personali della persona assistita
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deontologia
• Principio di informativa e di veridicità, per cui devono essere fornite in modo
esaustivo tutte le informazioni richieste dalla persona assistita.
• Principio di colleganza, implica l’impegno a rispettare i colleghi anche in caso di opinioni contrastanti
deontologia
• Principio di dignità e decoro professionale, per cui non possono essere adottati
comportamenti che siano in contrasto al decoro professionale e compromettano la reputazione e la dignità della persona e della categoria professionale
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ESPERIENZA DI UN MODELLO
TEORICO ITALIANO:
IL CONCETTO DI PRESTAZIONE INFERMIERISTICA
• La prestazione infermieristica
• è il risultato conseguito mediante un
complesso di azioni tra loro coordinate per risolvere un bisogno specifico di una persona
Tre affermazioni fondamentali:
• 1. la prestazione infermieristica risponde ad un bisogno specifico(bisogno affrontato con una competenza disciplinare)
• 2. la prestazione infermieristica è un complesso di azioni coordinate (continuum autonomia/
dipendenza aventi la finalità di orientare, guidare la scelta, sostenere, compensare, sostituire), nella logica del processo decisionale e di valutazione infermieristico
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Tre affermazioni fondamentali:
• 3. la prestazione infermieristica è un risultato, è la risposta professionale. Tale risposta è un risultato in 2 sensi. Primo : la modifica o la soddisfazione del bisogno mediante
prestazione personalizzata. Secondo: l’esito di un complesso di azioni scelte ,coordinate e
attuate sulla base di un ragionamento logico
• (tipologia intervento “ cosa”; modalità di
azione “come”; tempi di valutazione “quando”.
INFERMIERE NEL PROCESSO DI CAMBIAMENTO
• Partecipazione e promozione al cambiamento
• ovvero mettere in relazione un “contenuto”del cambiamento con il
“contenitore”,
• cioè i soggetti del cambiamento: il campo dell’organizzazione
• “segreti” del cambiamento in una prospettiva partecipativa:
• È un compagno con cui stiamo viaggiando: MCQ,EBN,EBM…
• È un processo di catalizzazione di elementi, potenzialmente generatore di nuove energie (dentro di noi)
• Richiede più consapevolezza ( cooperazione)
• Le relazioni organizzative diventano le trame del cambiamento
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IL CASE MANAGEMENT:
STRUMENTO DI
INTEGRAZIONE E
PERSONALIZZAZIONE NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE
RUOLO DEL CASE MANAGER
Ruolo clinico
Ruolo manageriale Ruolo finanziario
OBIETTIVI
Miglioramento della qualità della cura
Mantenimento della continuità assistenziale Contenimento dei costi
Maggiore collaborazione tra professionisti
FASI
Screening - valutazione - pianificazione - monitoraggio -
valutazione dell’esito
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CASE MANAGEMENT NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE
E’ un processo collaborativo che permette di gestire l’evento malattia e la persona mediante un progetto unitario e una
presa in carico responsabilizzata .
Il case manager è la persona che avendo la relazione più significativa, diventa il punto di riferimento dell’utente.
E’ un operatore che possiede:
• Capacità empatica e relazionale;
• Capacità di interrelazione con le altre professionalità, con la famiglia e altre agenzie;
• Senso di responsabilità;
• Capacità organizzative.
Il case manager è l’operatore referente per il paziente lungo tutto il percorso di cura, assumendo diverse
funzioni:
“Accompagnamento”dell’utente nel percorso di cura;
Intermediazione tra l’utente e l’esterno;
Integrazione dei servizi coinvolti nel percorso di cura;
Coordinamento della micro-èquipe;
Referente del percorso di cura;
Monitoraggio del progetto terapeutico individuale;
Valutazione del progetto.
FUNZIONI
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EFFETTI RISULTATI
Un coinvolgimento maggiore e tempestivo delle aziende socio- sanitarie presenti sul
territorio
L’aumento dell’impiego di
strumenti riabilitativi e psico- educazionali
Una rilettura dei casi con
nuove idee e azioni per la loro gestione
la gestione del caso clinico e sociale ad opera di un unico case manager
SUGLI UTENTI E FAMILIARI Riduzione dei ricoveri del 76%
Miglioramento dell’autonomia personale
Migliore compliance terapeutica SUGLI INFERMIERI Maggiore responsabilizzazione Maggiore soddisfazione
Aumento prestazioni
SULL’ORGANIZZAZIONE Diminuzione dei costi per ricovero Aumento della motivazione degli
infermieri
Maggiore soddisfazione di utenti e familiari
in rete
www.ipasvi.it www.gimbe.it
www.infermieredellatuscia.it www.cinahl.com
www.infermieri.com www.nursesarea.it www.aislec.it
www.anin.it www.aniarti.it