A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
G IULIO M ATTEI
Sulla propagazione di onde magnetofluidodinamiche in un fluido comprimibile conduttore del calore in presenza di effetto hall
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 24, n
o3 (1970), p. 555-570
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MAGNETOFLUIDODINAMICHE IN UN FLUIDO
COMPRIMIBILE CONDUTTORE DEL CALORE
IN PRESENZA DI EFFETTO HALL
GIULIO MATTEI
(*)
SUNTO - Si studia, nello schema del continuo, la propagazione di onde magnetoflui-
dodinamiche in un fluido comprimibile conduttore del calore in presenza di corrente Hall,
tenendo anche conto degli effetti dovuti alla viscosità e alla conducibilità elettrica finita.
Nell’ambito delle equazioni linearizzate vengono esaminate dapprima le perturbazioni piane; successivamente l’indagine è estesa alle perturbazioni cilindriche e, in particolare, alle oscillazioni torsionali.
SuM;VIARY - In thia paper we discusa wave propagation in a compressible, viscous, heat-conduoting fluid of finite electrical oonduotivity, taking account of the Hall en’ect.
The fluid is considered as a continaous medium.
Using linearized equations we first consider the propagation of plane waves; the discussion ia then extended to oylindrical waves and, in particular, to torsional oscillations.
1.
Introduzione.
Nella
grande maggioranza
dei numerosissimi lavori dedicati allo studio dellapropagazione
di ondemagnetofluidodinamiche (MFD)
in un fluido com-primibile,
il fluido è considerato non conduttore del calore. L~ influenza della conducibilità termica sullapropagazione
di onde MFDpiane
è stata tut-Pervenuto alla Redazione il 21 Aprile 1970.
(*)
Lavoro eseguito nell’ambito della attività dei Gruppi di Ricerca Matematica del CNR (anno 1970) presso P Istituto di Matematiche Applicate o U. Dini » della Facoltà diIngegneria
dell’ Università di Pisa.tavia esaminata da SHIH I PAI
[1] Cap.
X e da W. F. HUGHES e F. J.YOUNG
[2] Cap.
VIII(cfr.
anche laBibliografia
iviindicata).
In[1]
e[2]
la
pressione termodinamica,
la densità e latemperatura
del fluido si con-siderano,
come comunemente vien fatto(cfr.
per es. A. M. PRATELLI[3], [4], [5]), legate
dallalegge
dei gasperfetti;
si tienepoi
conto della viscositàe della conducibilità elettrica
finita,
trascurandoinvece,
come è consueto inquesto tipo
diricerche,
le forze di massa diorigine
nonelettromagnetica.
Nei lavori suddetti
peraltro
si fal’ipotesi
che la corrente Hall sia trascurabile.°
Poichè in alcune circostanze tale
ipotesi
cessa di essere fisicamente accurata(cfr.
alriguardo
per es.[6]
e laBibliografia
iviindicata),
è sem-brato di un
qualche
interesseriprendere 1’ indagine
svolta in[1]
e[2]
rinunciando
all’ ipotesi
inquestione.
scopo del
presente
lavoro èperciò
anzituttoquello
di esaminare1’ influenza dell’effetto Hall sulla
propagazione
di onde MFDpiane
nel fluidosopra descritto
(1).
Tale esame è svolto al N. 3 nel caso dipropagazione
indirezione
generica, dopo
averdato,
al N.2,
leequazioni
delleperturba-
zioni
(2) ;
il caso in cui il campomagnetico
èortogonale
alla direzione dipropagazione
è esaminato al N. 3.1 equello
in cui èparallelo
al N. 3.2.Inoltre
l’ indagine
èestesa,
al N.4,
alleperturbazioni
cilindriche(in
par-ticolare alle oscillazioni
torsioDali),
esaminando anche il caso in cui la corrente Hall ètrascurabile,
dato chequesto tipo
diperturbazioni
non èstato considerato in
[1]
e[2].
2. Le
equazioni delle perturbazioni.
Il sistema
(non lineare)
delleequazioni
MFD nello schema del continuo descriventi in presenza di effetto Hall il fluido di cui alla Introduzionepuò
ricavarsi per es. da G. SUTTON e A. SHERMAN[9]
Sect. 8.4.Da esso,
supponendo
che il mezzo(omogeneo)
nello statoimperturbato
sia in
quiete
esoggetto
ad un campomagnetico
uniforme di induzioneBo ,
7(i) Per il fluido incomprimibile 1’ infinenza della corrente Hall sulla propagazione di
onde MFD è stata esaminata in
[6]
(cfr. anche la Bibliografia ivi indicata) ; per il fluidocomprimibile in condizioni adiabatiche cfr. W. R. SEARS, E. L. RESLER JR.
[7]
Parte III, T. TANIUTI[8]
n. V.(2)
Come in[1]
e[2]
anche qui le onde sono intese come piccole perturbazioni nel-l’ambito delle equazioni MFD linearizzate.
si deducono le
seguenti equazioni (linearizzate)
delleperturbazioni
Nelle
(2.1)-(2.5)
po , Co eTo
indicano i valori(costanti rispetto
alpunto
e
rispetto
altempo)
dellapressione,
della densità e dellatemperatura
nellostato
imperturbato,
v, p~ , o~ eT.
leperturbazioni
nel campo divelocità,
nel campo
magnetico,
nellapressione,
nella densità e nellatemperatura;
Â. il coefficiente di viscosità di
compressione, q quello
di scorrimento(3)~
@cp il calore
specifico
apressione costante, kT
il coefficiente di conducibilità termica e si èposto
dove a indica la conducibilità elettrica e
flu
il coefficiente di Hall.Si adottano anche
qui
le consueteipotesi
MFD.(Rispetto
a[9]
si sonoqui
fatti ovvi cambiamenti di notazioni e di sistema di unità dimisura).
(3) Nel presente lavoro, a differenza di
[1],
non si fa U80 della relazione di Stokes fra 1 ed q. Le conclusioni cui si giunge sussistono, in particolare, per quei fluidi per cui sia lecito adottare la suddetta relazione (per una discussione sulla validità di essa si può per es. vedere J. SERRIN[10]
Sect. 62).Le
equazioni soprascritte
traducononell’approssim azione
linearerispet-
tivamente : la
(2.1) l’equazione
dimoto,
la(2.2) l’equazione
dell’indazionemagnetica,
la(2.3) l’equazione
di continuità di massa, la(2.4) l’equazione
di stato e la
(2.5)
infinel’equazione
del calore.Dalla
(2.5) possiamo
eliminareT~
tramite la(2.4).
Tenendo conto delle ben note relazioni R = cp - cv , y = e introducendo l’ordinaria velocità del suono ao = otteniamo infattiSi è cos condotti a un sistema lineare determinato di otto
equazioni
differenziali scalari alle derivate
parziali (tre
dalla(2.1),
tre dalla(2.2),
la
(2.3)
e la(2.8))
in otto funzioniincognite
scalari(le
trecomponenti
di v, le trecomponenti
dib, p,~
eo,~), T,
èpoi
fornita dalla(2.4)
una voltanote p* e 2, .
3.
Perturbazioni piane.
Senza
pregiudizio
per lageneralità possiamo
assumere come terna diriferimento una terna di coordinate cartesiane di versori
il i j2 ed j 3’
con l’asse xparallelo
alla direzione dipropagazione
e taleda avere
Proiettando la
(2.2)
suil
e tenendo conto della solenoidalità di b si deducesubito: bx
= cost = 0.Da
(2.1)
si deduconopoi
leequazioni
scalarimentre da
(2.2), proiettando
sui2
ed y otteniamo leDa
(2.3)
e(2.8)
abbiamopoi
Osserviamo intanto che nelle
equazioni
scritte si manifesta un effetto diaccoppiamento
dovuto alla corrente Hall.Richiedendo al sistema
(3.1)-(3.7)
soluzioni cherappresentano
ondepiane propagantesi lungo
l’asse x(e quindi
ladipendenza spazio temporale
ditutte le
perturbazioni
è deltipo
otteniamo ilseguente
sistemaalgebrico
lineare omogeneo nelleampiezze (costanti),
indicate con un so-prasegno :
Detto D il determinante del sistema lineare omogeneo
(3.8)-(3.14)
l’e-quazione
didispersione
risulta a conti fatti laseguente
dove
con
(A2 + j4~
=A2, quadrato
della velocita diAlfvén).
Osserviamo che
Do
= 0 èl’equazione
didispersione
caratterizzante lapropagazione
di onde acustichelongitudinali
in un mezzo viscoso e condut-tore del calore
(cfr. [2]
pag.310) ;
se si trascurano la viscosità e la con-duzione del calore da essa discende per la velocità di fase u
caratterizzante l’ordinaria onda acustica.
In assenza di corrente Hall
(fl
=0)
la(3.15)
si spezza nellae nella
Considerando cu
prefissata
reale(cioè perturbazioni
diprefissata frequenza),
la
(3.16)
descrive due modi dipropagazione
di onde trasversali(4),
non in-fluenzate dalla
comprimibilità
del mezzo, neiquali
la diffusivitàmagnetica (X)
e la viscosità di scorrimento del fluido introducono smorzamento e di-spersione. (3.16)
forniscecioè
ritroviamo,
come ènaturale,
l’onda di Alfvén pura.La
(3.17)
èl’equazione
didispersione
caratteristica delle onde MFDlongitudinali
in assenza di effetto Hall(cfr. [2]
pp.309-10)
e discende dalle(3.1), (3.2), (3.4), (3.6)
e(3.7) ;
si noti la presenza in essa diD4
e diDT
delcui
significato
si è detto sopra. La(3.17)
èun’equazione
diquarto grado completa
ink2
equindi rappresenta,
ingenerale, quattro possibili
modidi
propagazione
che risultanodall’accoppiamento
di onde diAlfvén,
ondeacustiche,
diffusione viscosa e conduzione del calore.La
(3.15)
metteperciò
in rilievo che la presenza della corrente Hall ha l’effetto diaccoppiare
le onde MFD trasversali aquelle longitudinali.
Passiamo ora ad esaminare due casi
particolari
di interesse.3.1.
Campo magnetico ortogonale
alla direzione dipropagazione (Box
=0).
Nel caso
presente
scompare 1’in fluenza della correnteHall,
come sideduce dalle
(3.4)
e(3.5),
eperciò,
perquesto
caso, sussistono inalterati i risultati di[1]
e[2] ricavati,
come si èdetto,
nellaipotesi
di assenza didetta corrente.
3.2.
Campo magnetieo parallelo
alla direzione dipropagaxione (Boy
=0).
Scegliamo i ~
in modo da avereessendo ora t .:~
0,
si spezza nellaequazione
didispersione puramente gasdinamica caratterizzante,
come si èvisto,
lapropagazione
di onde acustichelongitudinali
in un fluido viscoso(4) La (3.16) discende direttamente dalle (3.3) e (3.5) le quali, in assenza di corrente Hall sono disaccoppiate dalle altre equazioni ; in esse compaiono solo le pertur-
bazioni v. e
bx,
componenti di V e b lungo una direzione ortogonale a quella di propaga- zione, onde il nome di onde trasversali.e conduttore del
calore,
e nelladove si è
posto
La
(3.2-2)
non è influenzata nè dallacomprimibilità
del mezzo, nè dalla conduzione del calore(5) ;
essa coincide conl’equazione
didispersione
carat-terizzante la
propagazione
nella direzione del campomagnetico
di onde MFDpiane
nel fluidoincomprimibile,
cfr.[6] Eq. (6.1-18).
Possiamo di conseguenza trarre la conclusione che i risultati trovati in[6]
ai n.i 6.2 e7,
relativi allapropagazione
di onde di Alfvén modificate dalla corrente Hall nel fluido incom-primibile,
sussistono anche per il fluidocomprimibile
conduttore del calore preso in esame nelpresente
lavoro.Notiamo come la presenza di una
componente
non nulla del campomagnetico ortogonalmente
alla direzione dipropagazione
delleperturbazioni (Boy =t= 0) produce
unaccoppiamento
fra le ondepuramente gasdinamiche
caratterizzate dalla
(3.2-1)
equelle
MFD caratterizzate dalla(3.2-2).
Osserviamo infine
che,
nel casopresente (Boy
=0),
leequazioni (3.1), (3.6)
e(3.7)
sonodisaccoppiate
dalle altre : essecontengono
solograndezze gasdinamiche (~~ , o;~
evx)
e conducono alla(3.2-1).
Le rimanentiequazioni (3.2), (3.3), (3.4)
e(3.5),
contenenti siagrandezze gasdinamiche (vy
evz)
chemagnetiche (by
e conducono alla(3.2.2).
4.
Perturbazioni cilindriche.
Come in
[6] (Parte II),
dove lo studio diquesto tipo
diperturbazioni
è svolto per il fluido
incomprimibile,
anchequi supponiamo
che nello statoimperturbato
il fluido sia inquiete
esoggetto
ad un campomagnetico
uni-forme di induzione
Bo .
Introduciamo unaterna Z
di coordinate cilindricheortogonali r, Q, z
dicorrispondenti
versorier r, eQ ,
ez con ezparallelo
e con-corde a
Bo ; supponiamo
inoltre leperturbazioni
dotate di simmetria cilin- dricarispetto
all’asse z.Indichiamo nel
seguito
con vr, 2 e con le compo-(5) Per X = =
0,B
= 0 la (3.2-2) ridà la w2 = A2 k2 caratterizzante l’onda di Alfvén pura.nenti fisiche relative alla
terna Z
dei due vettori v e b(proiezioni
di v e bsecondo er,
e~>
ed ezrispettivamente).
Proiettando la
(2.1) su ’C
abbiamoLa
(2.2) proiettata
dàdove 03B2,,
è data dalla(3.2-3).
Da
(2.3)
discendee da
(2.8)
infineLe
(4.1)-(4.8)
costituiscono un sistema determinato lineare di otto equa- zioni differenziali scalari alle derivateparziali
nelle otto funzioniincognite
Dato che in
[1]
e[2]
non vengono considerate leperturbazioni
cilindri-che,
ma soloquelle piane,
appareopportuno
esaminarequi dapprima
il4.1. Caso in cui la corrente Hall possa essere trascurata
(fl
=0).
In tal
caso vQ
ecompaiono
solo nelleequazioni (4.2)
e(4.5)
dallequali
sono assenti le altreperturbazioni,
il che indica che le oscillazioni torsionali sono oracompletamente disaccoppiate
daquelle
neipiani
meri-diani. Ciò
accade,
oltre che per il fluido in esame, anche perquello
incom-primibile,
cfr.[6]
n. 9, e perquello comprimibile
in condizioniadiabatiche,
come è facile
vedere ;
per dipiù
leequazioni
differenziali(4.2)
e(4.5)
chedescrivono le oscillazioni torsionali
valgono
inalterate per tutti e tre itipi
di fluido.
Il sistema di
equazioni
differenziali(4.2)
e(4.5) ammette,
fornendo laequazione
didispersione (4.1-2),
laseguente soluzione, regolare sull’asse, corrispondente
allapropagazione
di onde cilindrichelungo 1’asse z, :
dove v.
ebl.
sono dellecostanti, J,
la funzione di Bessel diprima specie
di ordine uno e y una costante reale non nulla. La
equazione
didispersio-
ne
corrispondente
èche per q =
0, X
= 0 si riduce allaLa
(4.1-2) posto
si
può
mettere nella formaLa
~4.1-2)",
perogni prefissato
valore realedi k,
non ammette mai per w nè radici realipositive,
nè radicicomplesse
aparte.
realepositiva.
Sipuò
perciò
concludere che le oscillazioni torsionali diprefissata lunghezza
d’ondasono sempre stabili.
Passiamo ora allo studio delle oscillazioni nei
piani
meridiani. Il siste-ma di
equazioni
differenziali che caratterizzaquesto tipo
di oscillazioni è costituito dalle(4.1), (4.3), (4.4)
e(4.6) con P.
=0, (4.7)
e(4.8).
Tale sistemaammette,
fornendo laequazione
didispersione (4.1-10)~
laseguente
soluzio-ne,
regolare sull’asse, corrispondente
allapropagazione
di onde cilindrichelungo
l’asse z- -
dove i simboli hanno
significato analogo
aquelli
della(4.1-1).
La costante ypotrà poi
determinarsi con le condizioni al contorno(cfr. [6]
n.9).
Il sistema
algebrico
lineare omogeneocorrispondente
alla soluzione(4.1.3)
è14 Afliiiali della Scuola Norm. !->iisa.
Qaesto
sistema conduce a conti fatti allaseguente equazione
didispersione :
dove
e
Fo k) eguagliata
a zero forniscel’equazione
didispersione, puramente gasdinamica,
caratterizzante le oscillazioni cilindriche neipiani
meridianiin un fluido viscoso conduttore del calore in assenza di campo
magnetico.
L’espressione esplicita
diFo lc)
si ricavaimponendo
l’annullamento del determinante del sistema :(4.1-4)
conBo
=0, (4.1-5), (4.1-8), (4.1-9) ;
essarisulta
dove le
espressioni
di ci c3 e c4 , 1 funzioni di m, facilmentecalcolabili,
non si
riportano qui
per brevità. La(4.1-11)
indicache,
perogni prefissato
valore reale della
frequenza
ci sono, ingenerale,
tre modi dipropagazione.
Nel caso non
dissipativo
risultaFo k)
= ic~[- w2 + (y2 + k2)]
equindi 12equazione
didispersione
diventaNotiamo che con la
posizione
la
equazione
didispersione (4.1-12)
assume la stessa forma diquella
delleonde acustiche
piane,
con k alposto
di k. Perogni prefissato
valore realedi k,
la(4.1-12)
fornisce per w due valori reali edopposti
equindi
la ve-locità di fase u =
w/k
risulta sempre reale(onde stabili).
Se invece si pre- fissa un valore reale di co la(4.1-12)
indicache,
solo se w2>
consi hanno
per k
due valori reali edopposti corrispondenti
ad un effettivomodo di
propagazione.
9 mentre perw2 (»2 C
si hannoper k
due valori im-maginari puri (opposti)
eperciò
non si hapiù
un effettivo modo di pro-pagazione.
C’èquindi
unafrequenza
critica il cuivalore, precisato
dalla(4.1-13), dipende
dalle condizioni al contorno. Peresempio,
sequeste
ri-chiedono l’annullamento
di Vr
su unasuperficie
cilindrica diraggio R
congeneratrici parallele all’asse z,
abbiamocon av i-mo zero di
J~ .
Osserviamo
che,
mentre per il fluidoincomprimibile
le oscillazioni tor- sionali equelle
neipiani
meridiani dannoorigine
alla stessaequazione
di
dispersione (cfr. [6]
pag.20),
ciò non accadepiù
per il fluidocompri- mibile,
sia se conduttore delcalore,
sia se in condizioniadiabatiche,
comeindicano le
(4.1-2)
e(4.1-10)..
,Passiamo infine ad esaminare il
4.2. Caso di corrente Hall non trascurabile
(~ ~ 0).
Notiamo anzitutto che la corrente Hall manifesta un effetto di accop-
piamento
fra le oscillazioni torsionali equelle
neipiani meridiani,
comeindicano le
equazioni (4.4), (4-5)
e(4.6).
Procedendo
poi
come al n.4.1,
si riscontra che il sistema(4.1) (4.8),
anche in presenza di detta
corrente,
ammette la soluzione(4.1-1 )-(4.1-3).
Nel caso
generale,
a causa dell’effetto diaccoppiamento
di cui sopra, laequazione
didispersione
risultaalgebricamente
assaicomplicata
e, non of- frendoparticolarità
dirilievo,
non siriporta qui
per brevità. Nel caso in cui siano trascurabiligli
effettidissipativi
dovuti allaviscosità,
alla con-ducibilità elettrica finita e alla cond uzione del calore
(~, = 0, ~ = 0, x = 0,
kT
=0)
essa assume la formaseguente :
con
La
(4.2-Ì)
indicache,
perogni prefissato
valore reale del numerod’onda~,
ci sono, in
generale,
tre modi dipropagazione.
Nessuno diquesti
tre modiha carattere diffusivo in
quanto
la(4.2-1)
non ammette mai per w radiciimmaginarie
pure, come si deduce considerando la(4.2-1)
comeun’equazione
cubica in
w2
e tenendopresente
che è sempre a,>
0 ed a3 0.Alla
(4.2-1)
sipuò
dare la formaIl termine fra
parentesi quadre eguagliato
a zero èl’equazione
didispersione
caratterizzante le oscillazioni torsionali nel caso di assenza di effetto Hall
e di
dissipazione (cfr. (4.1.-2)’); quello
fraparentesi graffe eguagliato
azero dà
invece,
per il medesimo caso,l’equazione
didispersione
caratteriz- zante le oscillazioni neipiani
meridiani(quest’ultima
discende da(4.1-10) ponendovi À
=0, q
= = 0 eLa
(4.2-2)
mette ancora in evidenza l’effetto diaccoppiamento
dellacorrente Hall sui suddetti due
tipi
di oscillazioni.5.
Conclusioni.
Perturbazioni
piane.
1)
Nel caso dipropagazione
in direzionegenerica
si é determinatae discussa
l’equazione
didispersione, (3.15),
laquale,
fral’altro,
mette in rilievo un effetto diaccoppiamento
dovuto alla corrente Hall fra le onde MFD trasversali equelle longitudinali.
2)
Nel caso dipropagazione
in direzioneortogonale
al campomagnetico
scompare l’influenza della corrente Hall e
perciò,
perquesto
caso, sussistono inalterati i risultati di[1] J
e[2]
ricavatinell’ipotesi
di assenza di detta cor-rente.
3)
Nel caso dipropagazione
nella direzione del campomagnetico l’equazione
didispersione
si spezza in due : laprima, puramente gasdina- mica,
descrive lapropagazione
di onde acustichelongitudinali
in un fluidoviscoso e conduttore del
calore ;
laseconda, MFD,
descrive onde di Alfvèn modificate dalla corrente Hall.Questa
secondaequazione
coincide conquella
relativa al fluidoincomprimibile
stabilita in unprecedente
lavoro[6]:
per conseguenza sitrasportano qui
risultati trovati in detto lavoro.Perturbazioni cilindriche.
(a)
Assenza dieffetto
Hall1)
Le oscillazioni torsionali sonodisaccoppiate
daquelle
neipiani
meridiani e vengono descritte dalle stesse
equazioni
differenziali nei tre casi : fluidoincomprimibile,
fluidocomprimibile
in condizioniadiabatiche,
fluido
comprimibile
conduttore del calore.2)
Si stabiliscono le soluzioni(4.1-1)-(4.1-3)
con le relativeequazioni
di
dispersione (4.1-2)
e(4.1-10).
Da essediscende,
fral’altro,
che le oscilla-zioni torsionali di
prefissata lunghezza
d’onda sono sempre stabili eche,
mentre nel caso del fluido
incomprimibile
le oscillazioni torsionali equelle
nei
piani
meridiani dannoorigine
alla stessaequazione
didispersione,
ciò non accade
più
per il fluidocomprimibile
sia se conduttore del calore sia se in condizioni adiabatiche.3)
Nel casopuramente gasdinamico
nondissipativo
infine si mette inevidenza,
per le onde diprefissata frequenza,
un effetto disoglia,
confrequenza
critica indicata dalla(4.1-13).
(b)
Presenza dieffetto
Hall.4)
La corrente Hall manifesta un effetto diaccoppiamento
fra leoscillazioni torsionali e
quelle
neipiani
meridiani.5)
Anche in presenza di detta corrente sussistono le soluzioni(4.1-1)-(4.1-3).
6)
Nel caso nondissipativo
si trova che leperturbazioni
diprefissata lunghezza
d’onda non sono mai diffusive.Università di Piaa
Appendice.
Nel
presente lavoro,
come ordinariamente vien fatto inmagnetogasdi-
namica
(cfr. Introduzione),
si è assuntaquale equazione
di statoquella
delgas
perfetto.
In effetti di tale assunzione sipuò
fare a meno ritenendoun’equazione
di stato di formagenerale
eprocedendo,
nello stabilire leequazioni
delleperturbazioni,
in modoanalogo
aquanto
fatto nel n. 2 delsuccessivo mio lavoro : « Sulla instabilità
gravitazionale
di un fluido com-primibile
conduttore delcalore »,
in corso distampa
sul Bollettino U. M. L.BIBLIOGRAFIA
[1]
SHIH I PAI, Magnetogasdynamics and Plasma dynamics, Wien, Springer-Verlag, 1962.[2]
W. F. HUGHES, F. J. YOUNG, The electromagnetodynamics of fluids, J.Wiley,
New York,1966.
[3]
A. M. PRATELLI, Analogia tra viscosità magnetica e conducibilità termica nelle piccole perturbazioni di fluidi comprimibili, Nota I, Rend. Ist. Lombardo Sc. Lett. A 97,1963, 3-22.
[4]
A. M. PRATELLI, Nota II, ibidem, 139-154.[5]
A. M. PRATELLI, Sulla influenza delle varie viscosità nella propagazione di piccole per- turbazioni in magnetofluidodinamica, ib., 699-715.[6]
G. MATTEI, Sulla influenza dell’effetto Hall nella propagazione di onde magnetofluidodina-miche in un fluido incomprimibile, Annali di Matematica pura ed applicata, 84, 1970,1-32.
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